giovedì 21 giugno 2018

"MI PARTE L'EMBOLO E VADO A SCHIANTARMI CON LA MACCHINA": DI PSICOFARMACI NON GUARISCE NESSUNO. MAI

LETTERA

Salve, io adesso abito di nuovo con i miei genitori, ho iniziato a farne uso nell'inverno del 2016, praticamente sono partita che avevo solo un po’ di stress e un po’ di cose accumulate dentro con la crescita che si vede che dovevo tirar fuori. 

Ho provato ad andare da uno psichiatra che mi ha prescritto delle gocce tranquillanti (Aprazolam ) da lì ho iniziato a stare sempre peggio, con attacchi di panico, forte ansia, paura ad uscire da sola, e anche crisi dove non riconoscevo chi avevo intorno. Tutto questo ha continuato fino a gennaio del 2017, quando ho tentato il suicidio, ingoiando una grossa quantità di tachipirina, quindi questo mi ha portato a un ricovero in psichiatria. 

Lì mi hanno prescritto il brintellix da 5 g che ho portato avanti fino a settembre del 2017. Nel frattempo quel periodo sono andata a convivere con mio moroso, a 35 km da casa, quindi dopo un po’ di tempo l’ansi ha ricominciato, e io pensando che mi aiutassero ho ricominciato a prendere le gocce di Aprazolam. 

Da lì ho cominciato a stare ancora male verso metà novembre, avevo smesso di guidare e uscire di casa e litigare con il mio ragazzo. Dopo ho deciso di tornare dallo psichiatra, e nel frattempo ho iniziato a darmi un po’ di forza da sola, lui mi ha prescritto poco alla volta ancora il brintellix ancora da 5, efexor da 150 g, gocce di xanax 3/4 volte al giorno 20 gocce, quetiapina 25 mg due alla sera. 

Il problema che invece di stare meglio ho iniziato a stare sempre peggio. Un po’ di tempo fa infatti mi sono andata a schiantarmi con la macchina, ma senza sapere il motivo, solo perché mi partiva l’embolo, cosa che non avrei mai fatto di mia spontanea volontà. 

Adesso è da una settimana che sto prendendo solo il brintellix, fatto di testa mia per provare a vedere come sto, solo che sono stata a letto con influenza intestinale, vomito e dissenteria, fortissimi, e sto iniziando a riprendermi solo ora, al pronto soccorso mi hanno detto che dipende dalla riduzione dei farmaci. 

Grazie mille del suo aiuto, e chiedo scusa del disturbo.
Buona giornata! 


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Ormai non mi meraviglio più di niente. Ci si rivolge a questi "luminari" con fiducia, per problematiche assolutamente superabili, e si viene rovinati a vita a causa di questa merda chimica.

Io conosco solo UNA strada per tornare a stare in salute, e cioè il cambiamento RADICALE dello stile di vita alimentare/emozionale/ambientale parallelamente allo scalaggio lentissimo e graduale dei farmaci.

Questo è ciò che farei io nella medesima situazione.

Il corpo umano è l'unica entità capace di gestire SE STESSO, noi dobbiamo solo metterlo nelle migliori condizioni di farlo.

Così si guarisce. Tutto il resto è aria fritta.

Acquisti e legga IMMEDIATAMENTE il mio libro, e cominci a capire cosa significhi vivere in SALUTE.

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

1 commento:

  1. Buon pomeriggio, vorrei se posso,rispondere al titolo sopracitato,mai nn esiste visto considerato che posso essere la prova vivente di guarigione avendo preso Medicine x una sindrome comiziale o epilessia x circa 15 anni.Tengo a precisare che si può visto che mi sono intestardita che dovevo venirne fuori,ci sono riuscita da sola con forza di volontà.Ora sapendo cio che so con una consapevolezza e conoscenza mi sono istruita,i farmaci nn sono la soluzione.Tutti noi siamo energia in base alle nostre frequenze ci creiamo le malattie anche inconsapevolmente,i nostri pensieri creano ciò che pensiamo, siamo esseri molto potenti anche se nn tutti lo sanno,e le case farmaceutiche ci lucrano.Saluti Lorena

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