giovedì 21 giugno 2018

QUANDO SI COMINCIA A PRENDERE PSICOFARMACI, TUTTO PUO' SUCCEDERE

LETTERA

Buon giorno.....

Le descrivo brevemente allora il mio problema o dubbio.

Dopo essere stata trattata 18 mesi - (non continui.....ed alle volte solo mezza pastiglietta x tutta la settimana con deniban 25mg....) nel dicembre 2016 dopo una ricaduta ho iniziato ad manifestare un più marcato declino cognitivo con episodi di afasie e di assenza con sbalzi d'umore.....lo psichiatra già all'epoca mi dava una diagnosi fasulla di depressione.

Ma quando in maggio 2017 mi fu fatta una tac e poi la risonanza magnetica con angiografia che evidenziò una ipoplasia dell'arteria cerebrale posteriore.......iniziai ad essere fermamente convinta che non si trattava di un problema psichiatrico ma neurologico.

Dovuto a psicofarmaci o una cosa già di per sé genetica.???????

In dicembre 2017, poiché stavo male, e non volevo prendere psicofarmaci (in quanto a periodi prendevo e mi curavo con omeopatia) il dottore mi mandò al csm....dove mi minacciavano con il tso.

Alla psichiatra del centro riferivo che ero pronta ad assumere farmaci a condizione di comunicarmi la diagnosi......cosa che è stata scritta anche dal mio avvocato.

La psichiatra del csm mi diagnosticava la paranoia.....(cosa che l'altro dottore psichiatra l'ha scartato)........e mi riferiva che x avere una diagnosi scritta doveva darla prima al giudice.....

La cosa mi insospettì ancora di più...creandomi confusione ed ansia....

Per fortuna all'epoca il tso non me lo hanno fatto......anche se la paura e lo stress era enorme.....

La mia convinzione e la paura era e tuttora è che sulla base delle mie conoscenze e studi approfonditi il mio sia un problema appunto di natura neurologica......

In quanto mi sono iscritta all'associazione ****** non vorrei che la diagnosi sia stata bloccata.

Ecco questo è quanto.

X quel che riguarda la famiglia......non ho assolutamente buoni rapporti con la mia famiglia d'origine ed mi sto separando con il compagno, con il quale abbiamo 2 figli....

Questo è tutto......

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Io non so nulla di lei ma una cosa è chiara: quando si comincia ad assumere psicofarmaci, il loro effetto nefasto è talmente potente che non si capisce più da dove sia insorto il malessere originale.

E ci si butta in una spirale discendente da cui uscirne diventa spesso un inferno.

E credo FERMAMENTE che nel suo caso ci possa essere la causa organica che lei stessa ha indicato.

D'altronde, praticamente in tutte le sintomatologie della sfera emotiva vi è una causa/concausa organica.

Quindi, il piano di battaglia è, da un lato, liberarsi di questa porcheria mediante uno scalaggio lentissimo e graduale; dall'altro, ristabilire la salute attraverso uno stile di vita IMPECCABILE a livello alimentare ed emozionale, andando ad approfondire, nel suo caso, anche la problematica organica verificata a mezzo TAC.

Così si guarisce. Tutto il resto è aria fritta.

Acquisti e legga IMMEDIATAMENTE il mio libro, e cominci a capire cosa significhi vivere in SALUTE.

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.








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