RAGAZZO AUTISTICO AGGRESSIVO: GLI PSICHIATRI SANNO SOLO IMBOTTIRE

LETTERA

Buongiorno,

ho un figlio autistico di 22 anni con problemi di aggressività contro se stesso e gli altri che ultimamente si sono aggravati. 

Lo psichiatra un anno fa mi ha consigliato di usare Abilify che non ho mai dato. Che cosa posso fare per attenuare l'aggressività? Esistono dei prodotti omeopatici da usare al posto dei psicofarmaci?

Grazie

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Indipendentemente dall'eziologia della "patologia" autistica, che per me è e rimane al 99% di origine infiammatoria VACCINALE, dobbiamo SCARDINARE due pensieri, che non permetteranno mai di fare alcun passo in avanti.

Primo: rivolgendosi alla classe medica, in questo caso psichiatrica o neuropsichiatrica, le risposte saranno sempre LE STESSE: farmaci, farmaci e ancora farmaci. Gli psicofarmaci sono molecole potentissime e devastanti che, quando va bene, possono per un po' soffocare i sintomi dando una parvenza di guarigione, destinata a sciogliersi come neve al sole. E noi non ce ne facciamo una BENEMERITA MAZZA di finte guarigioni. Bisogna aspirare al MASSIMO che si possa ottenere.

Secondo: bisogna SMETTERLA di pensare a un "rimedio", sia esso allopatico, omeopatico, fitoterapico. Basta cercare il "veleno del cobra per sconfiggere un tumore", basta cercare la "pillola magica". Mettiamoci tutti bene in testa che NON ESISTE alcuna molecola miracolosa. La guarigione non è la diretta conseguenza dell'assunzione di qualcosa bensì la CAPACITA' INTRINSECA DEL CORPO UMANO DI AUTOREGOLARSI AL MEGLIO. Noi abbiamo solo il DOVERE di aiutarlo in questo, eliminando ciò che gli fa male e introducendo ciò che gli fa bene. Punto.

Questo significa che dobbiamo MASSIMIZZARE le capacità di recupero dell'organismo di suo figlio. E questo lo si fa cominciando a sistemare la sua flora intestinale attraverso una alimentazione finalmente biocompatibile con la nostra struttura! Non siamo leoni, non siamo uccelli, non siamo mucche: siamo primati.

Se non partiamo da qui, dall'esclusione del glutine e dei latticini, per poi spingerci ben oltre verso un'alimentazione vegancrudista ad altissimi livelli di frutta e bassissimi livelli di grasso non sapremo mai quanto questo ragazzo possa tornare alla VITA.

Io ci credo

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.