giovedì 30 agosto 2018

EFEXOR, CITALOPRAM: CONTINUATE AD ASSUMERE VELENI E PENSATE DI STARE BENE?

LETTERA

Buonasera dottor Bisanti, 

ho letto vari articoli suoi, vorrei per favore un suo graditissimo parere, due psichiatri (uno dopo l'altro) mi hanno fatto assumere per primo step per 14 giorni Efexor 75mg. 

Sono stata malissimo, pressione alta, testa confusa e ansiosa, ho smesso subito e dopo una settimana un altro neurologo mi ha prescritto Citalopram 10 gocce la mattina, premetto che vengo da un periodo stressante dove mi sono ritrovata senza energie, apatica e scontenta (con pianti quasi quotidiani), Citalopram lo assumo dal 15 luglio, mi da come Efexor inappetenza, ansia generalizzata, testa in ansia, pianti, di tutto di più... voglio assolutamente sospenderlo, lei sa dirmi se ci devo impiegare vari giorni perché non ne posso proprio più.... grazie se vorrà dedicarmi anche 5 minuti del suo prezioso tempo.

La saluto
Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.


Veniamo a noi.

La prima cosa da dire è di una BANALITA' disarmante: se si continua ad assumere una sostanza chimica al 100%, che il nostro corpo riconosce per quello che è e cioè un VELENO, come diamine si potrà stare bene?

Seconda cosa: lei stessa si è fiondata dallo psichiatra, nessuno è venuto a "cercarla a casa". Ma prima di farsi impasticcare, si è mai chiesta se la soluzione farmacologica fosse quella più LOGICA? Ovvero, lei ritiene che i mali dell'animo umano possano essere guariti da una sostanza chimica al 100% in grado, SECONDO LORO, di poter interagire selettivamente con 100 miliardi di neuroni, andando ad "aggiustare" solo quello che vogliamo noi?

Detto questo, la mia idea è e RIMANE UNA SOLA: il corpo è un'entità autoguarente, noi dobbiamo solo evitare di rompergli le palle, agevolandolo nel suo lavoro.

Questo significa, in primis, alimentarsi SECONDO NATURA e non infilando in bocca qualunque porcheria ci passi davanti, pensando che tanto non succeda nulla...

Ora, nella sua situazione, TEORICAMENTE, si potrebbe pensare anche a una dismissione IMMEDIATA, considerato il breve periodo di assunzione e TUTTI I SEGNALI negativi che il corpo le sta mandando.

Ma questa è una decisione che DEVE PRENDERE LEI. Io non ho legalmente la possibilità di sostituirmi a lei. Le dico cosa farei io se fossi nel suo caso specifico.

Potrà invece valutare, se lo vorrà, una dismissione classica, cioè del 10% al mese, che è quella consigliata da tutti i veri professionisti che sanno molto bene cosa siano gli psicofarmaci.

Questo, sempre a mio avviso, DEVE andare di pari passo con un cambiamento RADICALE dello stile di vita, sia esso alimentare/emozionale/ambientale.

Altrimenti si torna daccapo, senza aver SRADICATO il problema alla radice.

Infatti, lei si è mai chiesta se siano stati gli eventi stressogeni a ridurla così oppure se l'evento stressogeno sia stato esso stesso LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE un vaso già pieno ovvero un fisico ormai talmente indebolito da anni di cattive abitudini che si è rivelato incapace di reagire?

Questo per farle capire che più spesso di quanto non si creda diamo la colpa alla NOSTRA VITA mentre, in realtà, è il NOSTRO STILE DI VITA a portarci sul baratro.

Le consiglio la lettura immediata del mio libro e di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Forza e coraggio

Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


















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