LETTERA
Buonasera Pietro,
mi scusi se la disturbo, vorrei raccontarle la mia storia personale ...e chiederle , se possibile, un consiglio.
Mi chiamo ***** ed ho quasi ***** anni. Al'eta' di ****** anni mi sono innamorata di una persona che m ha solo illuso, ed a causa di questo trauma ho iniziato ad avere problemi mentali. I miei disturbi del pensiero mi hanno portata ad avere manie persecutorie insensate e comportamenti violenti contro i miei genitori. Gridavo, sempre, piangevo e dimagrivo in maniera preoccupante. Insomma stavo sempre peggio e per colpa di questo malessere ho perso la possibilità di fare il Dottorato di Ricerca che tanto desideravo fare in *********.
Nel gennaio 2015 mia madre esasperata dai miei comportamenti mi ha preso le mani e mi ha chiesto di accettare un aiuto che sembrava sempre più necessario data la mia ansia. Di li' a poco mi hanno portata dal Dott. ***** uno psichiatra cognitivo comportamentale che esercita qui a *****.
Lo psichiatra mi ha prescritto subito il seguente elenco di farmaci: Serenase 10mg, Tavor 5mg, Rivotri l5mg e qualora non fossi riuscita a dormire bene lo Stilnox.
L'unica cosa che posso dire e' che ero stordita 24 su 24 non pensavo, praticamente "vegetavo" in giro per la casa ed uscivo pochissimo.
Ho trascorso cosi' un anno e mezzo, poi il dottore ha deciso di lasciarmi con l'Abilify a 5mg per un periodo complessivo di un anno...che lui ha definito "anno di mantenimento".
Al termine di questo anno e mezzo il dottore mi ha tolto tutto e li' e' iniziato un calvario fatto di disintossicazione, palestra e dieta in cui per fortuna ho recuperato il mio peso 55kg...con i farmaci ero ingrassata fino ad arrivare a 70 kg!
Purtroppo dopo circa un anno ho avuto di nuovo un pensiero ossessivo-complusivo bello forte che mi ha portato ad una durissima lite con mio padre. Il risultato e' stato che mi hanno riportata dallo psichiatra il quale mi ha ridato il Serenase 10mg 4 gocce per una settimana, poi mi ha passato subito all'Abilify a 10mg una compressa al giorno per un mese e mezzo e poi ha iniziato un periodo di mantenimento che a suo dire durera' di piu' dell'episodio precedente col 5mg di Abilify.
In realta' io me lo sono tolta...nel senso che ho assunto solo per un mese e qualcosa, un mese mezzo queste maledette pasticche e poi me le sono tolte.
Ad oggi sto bene, anzi benissimo mentalmente ...ma non riesco a calare dei 4kg presi , non vado molto bene di corpo e sono sempre gonfia.
Secondo lei...avrei dovuto farlo il "periodo di mantenimento"?
Sarei dimagrita dopo?
Grazie , buona serata.
Un caro abbraccio da *******
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Pur nell'enorme rispetto che ho per il dolore che si prova alla fine di una storia d'amore importante, che può essere devastante, rimango ancorato a quello a cui credo, e a ciò che ho visto in anni e anni di esperienza: gli eventi traumatici, a meno di vere e proprie catastrofi come ad esempio la morte di un figlio, non sono altro che il colpo di grazia, la famosa goccia che fa traboccare il vaso.
Lei è caduta, qualcosa dentro di lei si è rotto. Non ho dubbi che la fine della sua storia d'amore abbia fatto da miccia...ma prima, come stava? Come si trattava? Come viveva? Cosa mangiava, inalava, respirava? Come viveva spiritualmente, emozionalmente, ambientalmente?
Un corpo ben alimentato è e rimane un baluardo inespugnabile: arrivano le mazzate ma si metabolizzano con razionalità. Nel caso di una storia d'amore, si comprende che tutto ha un inizio e può avere anche una fine. Basta prendere il buono di quello che è stato e guardare avanti, con la consapevolezza che il Destino ha sempre qualcosa di buono in serbo per noi se ci mettiamo nella giusta predisposizione fisica e mentale.
Detto questo, lei ha affrontato il problema nel peggior modo possibile, e cioè perdendo il controllo e finendo giocoforza dal "luminare" di turno, che al posto di accoglierla e aiutarla ad uscire da questa impasse attraverso i meccanismi compensatori ed autoguaritivi del corpo umano (e quindi attraverso il dialogo e l'alimentazione), ecco che l'ha imbottita di merda chimica, dandole un effimero senso di guarigione, intossicandola nel profondo SENZA oltretutto risolvere nulla, se non RADDOPPIANDO il problema.
Dai suoi post su Facebook, vedo che lei è alla "disperata ricerca" di un uomo... per cosa? Per dare un senso alle sue giornate? Per godere APPIENO di un'altra persona, bisogna avere soprattutto le idee chiare su se stessi. Quando si sta bene con se stessi si può apprezzare la compagnia di una persona che meriti, puntando anche a costruire qualcosa insieme.
E sa quale è la prima cosa da fare? Trattare il proprio corpo come una reliquia.
Lei NON sta bene, né mentalmente (CREDE di stare bene) né fisicamente (lo dice lei stessa).
I 4 kg in più non sono altro che la punta dell'icerberg di un corpo intossicato marcio.
Il peso "forma" NON si riconcorre. E' la NATURALE conseguenza di uno stile di vita compatibile con la sua struttura, la nostra struttura da primati.
Prima si sveglia a cambiare VERAMENTE alimentazione e stile di vita, prima RIACQUISTERA' la lucidità necessaria che le permetterà di innamorarsi di se stessa e POI di qualcuno che meriti.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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