martedì 5 marzo 2019

PROSTATA COME UN PALLONE: UOMINI, DIVENTERETE TUTTI UNA MANICA DI IMPOTENTI

LETTERA

Gentile Pietro,

le scrivo questa mail perché ho bisogno di ricevere un suo consiglio.

Ho 34 anni e a gennaio scorso mi è stata riscontrata una infezione alla prostata con relativo ingrossamento della stessa.
Durante la minzione, l'urina esce lentamente all'inizio (troppo lentamente, quasi a gocce) per poi avere un getto "quasi normale" ma non come prima.
Non sento alcun dolore e non mi alzo la notte per andare in bagno ma comunque la differenza rispetto qualche tempo fa è netta e la cosa comincia a preoccuparmi.

Al momento non ho un partner, quindi la mia vita sessuale non è costante/quotidiana ma negli ultimi mesi ho notato che la mia erezione non è vigorosa come qualche tempo fa. Ho comunque il rapporto normalmente ma sento meno la mia "potenza" sessuale.
Anche questo credo possa essere un effetto della prostata ingrossata.

Il medico mi ha prescritto i soliti antibiotici. 
Ho fatto una cura di due settimane e, durante la cura, ho visto dei miglioramenti ma ora che ho chiuso il ciclo sembra tutto come prima, se non peggio.

Volevo sapere se poteva esprimere la sua idea riguardo ciò e, magari, avere qualche consiglio soprattutto sull'alimentazione.

La ringrazio per il suo tempo.

Un saluto

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Ora vado ad esprimere una serie enorme di BANALITA' ma che in una società così profondamente addormentata sono vere e proprie PILLOLE DI SAGGEZZA.

1) Il corpo non va mai contro se stesso
2) Il corpo è una entità autoreferenziale ed autoguarente, allorquando gliene venga data la possibilità
3) Ogni sintomo ha una sua spiegazione

Detto questo, di che cosa ci si potrebbe meravigliare nel suo caso specifico?

Lei è in buona, anzi buonissima compagnia, con milioni di italiani ormai sessualmente castrati a causa, in primis, delle loro abominevoli abitudini di vita e, in secundis, dalle "meravigliose" terapie mediche portate avanti solo cercando INUTILMENTE di contrastare la sintomatologia in atto SENZA sradicarne le cause.

Io, invece, vado dritto al cuore del problema.

Il suo pisello funziona male perché la sua prostata è gonfia come un pallone; la sua prostata è gonfia come un pallone perché lei tratta il suo corpo come una LATRINA e non come una RELIQUIA.

Quindi, BOMBARDARE la NATURALE proliferazione batterica con gli antibiotici è come inondare la casa di insetticida perché le mosche arrivano sulla merda lasciata sul tappeto.

Qui bisogna tirare via la MERDA e non continuare a "spruzzarci" sopra.

Il punto di arrivo è e rimane un'alimentazione ad altissimi livelli di frutta e bassissimi livelli di grasso, in perfetto stile "vegancrudista".

Dirle "mangi questo, non mangi questo" è una CRETINATA galattica.

Se lei è pronto a mettersi in discussione, io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti



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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.









1 commento:

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