domenica 29 settembre 2019

TONNELLATE E TONNELLATE DI PSICOFARMACI: IL SUO CANALE YOUTUBE MI HA SALVATO LA VITA


LETTERA

Buongiorno Signor Pietro Bisanti,

Circa 11 anni fa il medico di base mi ha detto che se non volevo rischiare un infarto o un ictus per la pressione troppo alta in particolare la minima sarebbe stato meglio prendere la pastiglia. (a 39 anni ). Non riuscivo ad accettare l’idea di dover prendere quella pastiglia, ma non volevo fare la fine di mia madre dopo due ictus.

Un paio di anni dopo ho cominciato a provare tanta ansia e tristezza quel senso fortissimo di peso allo stomaco che fa stare malissimo ti toglie la voglia di mangiare e  piangere senza riuscire a smettere, non ho avuto una vita facile sin da piccola.

Lo psichiatra dopo aver ascoltato il mio vissuto mi ha prescritto lo Xanax e ho iniziato la psicoterapia ogni settimana, per anni.

Nel corso di questi anni  ho provato tre volte a dismettere i farmaci (sotto controllo medico) ero certa che con la mia forza di volontà ci sarei riuscita ma dopo un po’ stavo di nuovo malissimo e tornavo a riprendere i farmaci (sempre diversi: Xanax, Temesta, Cipralex gocce, Remeron,  Saroten).

Circa quattro/cinque anni fa ho iniziato a non riuscire a dormire......E vai con le pastiglie per dormire.  Temesta,  Somnium e adesso Rivotril.   

Da quattro anni non ho più voluto continuare con la psicoterapia ero stufa di ripetere le stesse cose!

Una delle cose più debilitanti di questi dieci anni per me è stata ed è ancora una stanchezza smisurata anormale, di cui ho sempre chiesto conto al medico psichiatrico, come risposte le cose più assurde quando facevo notare che era scritto anche nel bugiardino hanno sempre sminuito, con la nuova terapia continuo a ribadire la stanchezza per me debilitante ma anche nei confronti della mia famiglia (sono sposata e ho tre ragazze tra i 18 e 13 anni) all’ultima visita circa un mese fa la dottoressa mi ha proposto di aumentare la Duloxetina di 30 mg....... ho pensato dentro di me col cavolo!!!  Ho detto no!  È veramente assurdo. Adesso finalmente tutto mi è chiaro, capisco il perché di tante cose grazie al suo canale YouTube che per me è stato ILLUMINANTE, in questo mese ho guardato tutti i suoi video anche quelli nella playlist. 

Mi hanno ridato la speranza che dopo la terza volta di dismissione avevo perso. (Anzi la speranza che mi avevano tolto.)

Adesso capisco che erano crisi di astinenza....certo nel tempo di un mese mi facevano dismettere il farmaco.....

Non fumo, non bevo alcolici o caffè ho sempre amato la frutta e la verdura sin da bambina mi facevo delle scorpacciate nella nostra campagna in Sicilia (le mie figlie mi prendono in giro scherzando mi dicono che mangio troppo sano).  Ho un debole per la pasta (integrale) 

Attualmente prendo:

Sevikar hct  per l’ipertensione da diversi anni.

Duloxsetina  mepha 1 da 60 mg  (da 3 mesi).

Rivotril  1 da 0,5 mg                       (da 3 mesi).

Da due settimane ho iniziato a dismettere il Rivotril togliendone 1/4 di pastiglia. Ho avuto 4 giorni di seguito mal di testa (di cui non soffro mai) ma io ho tirato dritta. Mi può consigliare lei come procedere al meglio? Grazie 

Ho anche iniziato a seguire i suoi consigli sul cibo in particolare sul mangiare tanta frutta ....da 64.400 kg adesso sono 60.800 kg 😊 e mi sento meglio.

La ringrazio per la sua attenzione e aspetto di ricevere il suo libro e il PDF già ordinato, non vedo l’ora di leggerlo.  Avanti così 

Lettera firmata

RISPOSTA


Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

La sua storia è simile a MIGLIAIA che ho avuto modo di ascoltare in questi anni.

Ci si tratta di merda > si prendono farmaci > si sta ancora peggio > si prendono altri farmaci > si peggiora ancora, e non si capisce più un cazzo.

Una continua soppressione della sintomatologia che causa una intossicazione mostruosa che gli spocchiosi dottoroni in camice bianco continuano a chiamare come "ricaduta", quando non sanno nemmeno come scalare uno psicofarmaco.

Ora, prenda in mano la sua vita, e cominci da qui http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

L'unico cambiamento da quanto lì scritto è un'aggiunta di proteine animali ma solo quando starà finalmente BENE.

Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell'utente psichiatrizzato

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.












mercoledì 18 settembre 2019

COUMADIN, DENTI DEL GIUDIZIO E RESPONSABILITA' DIRETTA DELLA PROPRIA SALUTE

LETTERA

Buonasera,
Volevo chiedere cosa ne pensa del Coumadin che purtroppo in seguito ad operazioni chirurgiche obbligano a prendere e non e' facile da gestire perche' bisogna fare dei prelievi del sangue x avere un programma di dosaggio giornaliero, rifare il prelievo ogni settimana o ogni 2 -3 settimane per poi avere la terapia per settimane successive e cosi via, chissa' x quanti anni  o magari x tutta la vita. 

A volte viene sostituito da altro farmaco simile sempre per non coagulare il sangue, sommandosi alla Cardioaspirina ed altri farmaci per la pressione, colesterolo ecc. Vai a spiegare ad un anziano di regolare la dieta e modificare mentalita' quando c'e' gia' inizio di demenza. Come fai a prenderti la responsabilita' di non prendere quei farmaci ? Perche' se poi succede una altra trombosi, un infarto o altro ti accusano di non aver seguito la terapia...se poi riguarda un tuo genitore (io della mia vita posso decidere ma x i ns cari?).

Altro argomento sono i denti del giudizio che ormai tolgono gia' in giovinezza e ti dicono di toglierli quando ancora sani o non dolenti, ma questi denti se crescono ci sara' un motivo!...ti fanno venire i sensi di colpa perche' se aspetti poi si cariano si rompono ed e' peggio poi lavorarci su, perche' non li  riparano in quanto non servono alla masticazione.

Sono pienamente d'accordo con Lei per gli argomenti di vita, di salute e di alimentazione che ho potuto seguire su youtube (non tutti perche' l'ho appena scoperto), io sono pero' un po' titubante sul fatto di mangiare prevalentemente frutta (la quantita' che lei cita e' elevata). Puo' magari fare un esempio di sua giornata tipo?

Grazie per l'attenzione
Saluti

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

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Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Parliamoci CHIARO, siamo al 99 per cento responsabili del nostro attuale stato di salute psicofisica.

Siamo NOI, attraverso il nostro stile di vita, a plasmare il nostro corpo e la nostra mente, e la medicina allopatica (e i relativi farmaci) dovrebbero avere una loro funzione solo in modalità emergenziale.

Questo comprende il NON porre in essere attività ludiche che possano portare ad un infortunio: nessun animale in natura rischia di farsi male per il gusto di buttarsi col paracadute, tanto per fare un esempio.

Quando, purtroppo, si arriva ad una certa età completamente "rincoglioniti" da uno stile di vita obbrobrioso, e si perde conseguentemente la lucidità, si diventa PREDA di un sistema medico malato e perverso, che non ha altra risposta se non FARMACI, farmaci e farmaci...

E si è chiusi anche da una morsa giuridica, che punisce senza pietà chiunque indirizzi chi è sotto la propria responsabilità verso "terapie alternative".

Quindi, come dico sempre, si salva il salvabile, e si sceglie, volta per volta, il meno peggio.

Ognuno deve RESPONSABILIZZARE se stesso e prendere, per SE STESSO, le decisioni che ritiene più opportune; quando questo non è possibile, non ha senso andare in galera senza risolvere nulla. Si fa quel che si può.

Denti del giudizio: certo che la Natura li ha fatti per un motivo, e se si rovinano è sempre colpa delle nostre obbrobriose abitudini di vita. Il dentista gli animali NON lo hanno.

Argomento alimentazione: c'è molto da dire, a breve sarà pronto un libro meraviglioso a riguardo, ove troverà, spiegata per bene, tutta la mia idea a riguardo.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell'utente psichiatrizzato

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TUTTO COMINCIO' DALLA PAROXETINA....

LETTERA

Sig. Bisanti o Pietro, come preferisce.

Non so se riuscirà a leggere questa mia mail, ci provo. Sono finito nell'oblio del tunnel psichiatrico nel 2005 quando avevo 33 anni.
La mia ragazza di allora, una psicologa con cui avevo un rapporto tossico, mi aveva fatto prendere la Paroxetina datale da un amico psichiatra.

Stavo attraversando un periodo depressivo, in buona parte legato a quella relazione, e da coglione ho preso queste pillole che non sapevo neanche cosa fossero.

Ne presi in tutto per sei giorni e a peggiorare il tutto, vedendo che i miei sintomi peggioravano, anziché collegarli alle pillole mi misi a bere.

A una settimana dall'assunzione mi ritrovai come uno zombie. Smisi le pillole e troncai la relazione ma a distanza di un mese non mi ero ripreso e dovevo per di più andare a lavorare (maledetto lavoro).

Così andai da uno psichiatra che mi diede il Lexotan. Dopo un mese mi sentivo completamente ripreso (certo non per il Lexotan ma perché il tempo mi aveva guarito) così chiesi allo psichiatra di togliermi la benzodiazepine ma lui mi lasciò 10 gocce la sera "così siamo più tranquilli e le togliamo quando vogliamo" queste furono le sue parole, maledetto.

Dopo sei mesi, finito di lavorare, cercai di togliere queste gocce ma non ci riuscii e stetti malissimo.

Conseguenza: un'altra benzodiazepina, l'En e uno psicofarmaco la Mirtazapina, che mi fece aumentare enormemente di peso.

Spaventato da quello che era successo non toccai più i farmaci. Delle due medicine l'unica che riesco a scalare e togliere è la Mirtazapina.

L'En quando l'ho sospeso mi sono venuti dei brutti acufeni che per essere calmati ho dovuto riprenderlo in dosi maggiori insieme ad una medicina data dall'otorino (ho poi scoperto che gli acufeni sono un sintomo tipico da sospensione di benzodiazepine).

Ti seguo da quando sei su YouTube e mi considero un caso tipico di persona finita nel gioco perverso degli psicofarmaci.

Ora sto cercando di togliere almeno la mirtazapina. Per l'En sarà molto più dura.

Continua così

Lettera firmata


RISPOSTA

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Veniamo a noi.

Quello che hai descritto è ESATTAMENTE quello che accade a tonnellate di persone ogni giorno: si comincia un'assunzione psicofarmacologica, spacciata per qualcosa di "leggerino", ignari di stare assumendo delle sostanze psicotrope potentissime e devastanti, e si finisce a doversi imbottire per poter contrastare gli effetti a catena di tale merda, con tutti gli effetti fisici e mentali da te ben descritti, senza contare che la Paroxetina è IN ASSOLUTO l'antidepressivo più devastante da scalare. E' "potente", ben studiato per dare quel finto senso di benessere, che si pagherà poi a caro prezzo.

Ora, senza perdersi in tante parole, esiste solo UNA guarigione, che si chiama AUTOGUARIGIONE.

Solo il tuo sistema immunitario sa ESATTAMENTE quanto danneggiata sia la tua biochimica cerebrale e come risistemarla.

Scalaggio LENTISSIMO di un farmaco alla volta, con LENTO ma RADICALE cambiamento dello stile di vita in chiave igienista: sole, aria pulita, esercizio fisico moderato, acqua pulita, alimentazione compatibile e fuori dai coglioni chiunque venga nella nostra vita per romperci le palle.

Questo, assieme al tempo e alla PERSEVERANZA porteranno i risultati sperati.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti
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mercoledì 4 settembre 2019

EMICRANIA: IL PROBLEMA NON STA NELLA TESTA

LETTERA

Buongiorno sig. Bisanti, 
da poco sto seguendo i suoi video e volevo approfittare della sua grande esperienza su tanti campi della vita per esporle il mio problema. Mia figlia che ha 41 anni soffre dall'età di 27 anni di emicrania (parte destra del capo e a volte frontale). 

Il centro cefalea di ****** e ***** l'hanno curata con flunarizina, Topiramato e altre sostanze ma con effetti collaterali molto pesanti e così ha smesso, tanto non facevano neanche effetto. 

Adesso non prende nulla a parte antidolorifici al momento. La prossima settimana dovrebbe fare una risonanza magnetica ma io non so a cosa possa servire questo esame invasivo. 

Volevo veramente un suo parere su questo esame visto che tanto non hanno cure. Anzi il neurologo ha detto che tra breve la sanità metterà a disposizione una iniezione da fare una volta al mese mi pare si chiami cura monoclonale. 

Veramente è già un po' che lo dice che dovrebbe arrivare questa cura. La ringrazio per il suo parere. Sto cercando di cambiare il nostro stile di vita però purtroppo nessuno ci toglie l'inquinamento dell'aria, acqua, alimenti anche se cerchiamo di migliorare alimentazione. Grazie della sua risposta. Una voce fuori dal coro.. 

Inviato dal mio tablet Huawei

Lettera firmata

RISPOSTA

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Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

State facendo un errore di concetto, che non vi permetterà mai e poi mai di arrivare a nulla di buono, a meno che, finalmente, non decidiate di vedere le cose sotto un'altra prospettiva.

L'emicrania NON ha NULLA A CHE VEDERE con "la testa" o il "cervello", il problema è molto, molto più in giù.

La prima domanda che dovreste porvi è: "Quale tipologia di sangue sta arrivando al cervello?".

Da qui si parte.

La partita ve la dovete giocare nell'intestino, nelle digestioni, che non fanno altro che formare quello che è il sangue che poi arriverà alla testa.

L'emicrania è e rimane un SINTOMO, e come tale va accolto, ascoltato, compreso, sradicandone le cause ALLA BASE al posto di bombardarsi di merda chimica, che altro non potrà fare se non dare un lieve sollievo, aggravando di fatto la tossemia generale dell'organismo.

Per uscirne NON servono rimedi miracolosi o terapie "innovative", che altro non sono che il medesimo minestrone di chi non sa da che diamine di parte cominciare.

Per uscirne, bisogna affidarsi al medico più competente che esista e al tempo stesso GRATUITO: il proprio sistema immunitario.

Sole, esercizio fisico compatibile, alimentazione compatibile, acqua pulita e relazioni sociali appaganti.

Da qui si parte per una VERA guarigione.

Io ci sono

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