LETTERA
Buongiorno Signor Pietro Bisanti,
Circa 11 anni fa il medico di base mi ha detto che se non volevo rischiare un infarto o un ictus per la pressione troppo alta in particolare la minima sarebbe stato meglio prendere la pastiglia. (a 39 anni ). Non riuscivo ad accettare l’idea di dover prendere quella pastiglia, ma non volevo fare la fine di mia madre dopo due ictus.
Un paio di anni dopo ho cominciato a provare tanta ansia e tristezza quel senso fortissimo di peso allo stomaco che fa stare malissimo ti toglie la voglia di mangiare e piangere senza riuscire a smettere, non ho avuto una vita facile sin da piccola.
Lo psichiatra dopo aver ascoltato il mio vissuto mi ha prescritto lo Xanax e ho iniziato la psicoterapia ogni settimana, per anni.
Nel corso di questi anni ho provato tre volte a dismettere i farmaci (sotto controllo medico) ero certa che con la mia forza di volontà ci sarei riuscita ma dopo un po’ stavo di nuovo malissimo e tornavo a riprendere i farmaci (sempre diversi: Xanax, Temesta, Cipralex gocce, Remeron, Saroten).
Circa quattro/cinque anni fa ho iniziato a non riuscire a dormire......E vai con le pastiglie per dormire. Temesta, Somnium e adesso Rivotril.
Da quattro anni non ho più voluto continuare con la psicoterapia ero stufa di ripetere le stesse cose!
Una delle cose più debilitanti di questi dieci anni per me è stata ed è ancora una stanchezza smisurata anormale, di cui ho sempre chiesto conto al medico psichiatrico, come risposte le cose più assurde quando facevo notare che era scritto anche nel bugiardino hanno sempre sminuito, con la nuova terapia continuo a ribadire la stanchezza per me debilitante ma anche nei confronti della mia famiglia (sono sposata e ho tre ragazze tra i 18 e 13 anni) all’ultima visita circa un mese fa la dottoressa mi ha proposto di aumentare la Duloxetina di 30 mg....... ho pensato dentro di me col cavolo!!! Ho detto no! È veramente assurdo. Adesso finalmente tutto mi è chiaro, capisco il perché di tante cose grazie al suo canale YouTube che per me è stato ILLUMINANTE, in questo mese ho guardato tutti i suoi video anche quelli nella playlist.
Mi hanno ridato la speranza che dopo la terza volta di dismissione avevo perso. (Anzi la speranza che mi avevano tolto.)
Adesso capisco che erano crisi di astinenza....certo nel tempo di un mese mi facevano dismettere il farmaco.....
Non fumo, non bevo alcolici o caffè ho sempre amato la frutta e la verdura sin da bambina mi facevo delle scorpacciate nella nostra campagna in Sicilia (le mie figlie mi prendono in giro scherzando mi dicono che mangio troppo sano). Ho un debole per la pasta (integrale)
Attualmente prendo:
Sevikar hct per l’ipertensione da diversi anni.
Duloxsetina mepha 1 da 60 mg (da 3 mesi).
Rivotril 1 da 0,5 mg (da 3 mesi).
Da due settimane ho iniziato a dismettere il Rivotril togliendone 1/4 di pastiglia. Ho avuto 4 giorni di seguito mal di testa (di cui non soffro mai) ma io ho tirato dritta. Mi può consigliare lei come procedere al meglio? Grazie
Ho anche iniziato a seguire i suoi consigli sul cibo in particolare sul mangiare tanta frutta ....da 64.400 kg adesso sono 60.800 kg 😊 e mi sento meglio.
La ringrazio per la sua attenzione e aspetto di ricevere il suo libro e il PDF già ordinato, non vedo l’ora di leggerlo. Avanti così
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
La sua storia è simile a MIGLIAIA che ho avuto modo di ascoltare in questi anni.
Ci si tratta di merda > si prendono farmaci > si sta ancora peggio > si prendono altri farmaci > si peggiora ancora, e non si capisce più un cazzo.
Una continua soppressione della sintomatologia che causa una intossicazione mostruosa che gli spocchiosi dottoroni in camice bianco continuano a chiamare come "ricaduta", quando non sanno nemmeno come scalare uno psicofarmaco.
Ora, prenda in mano la sua vita, e cominci da qui http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
La sua storia è simile a MIGLIAIA che ho avuto modo di ascoltare in questi anni.
Ci si tratta di merda > si prendono farmaci > si sta ancora peggio > si prendono altri farmaci > si peggiora ancora, e non si capisce più un cazzo.
Una continua soppressione della sintomatologia che causa una intossicazione mostruosa che gli spocchiosi dottoroni in camice bianco continuano a chiamare come "ricaduta", quando non sanno nemmeno come scalare uno psicofarmaco.
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Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell'utente psichiatrizzato
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
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SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
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