Ognuno si alza al mattino e dice la sua...
Onnivori, vegani, vegancrudisti, fruttariani, e ora persino i "fruttariani carnivori".
Se non si è ben convinti di quello che si sta facendo, c'è da perdersi in un marasma di opinioni diverse: dieta a zona, paleo, gruppi sanguigni, keto...
Io parto da un concetto molto semplice, e cioè che nessun animale passa il proprio tempo facendosi le seghe mentali su che cosa sia giusto mangiare: guarda, tocca, annusa e ingoia.
L'altro giorno, durante una passeggiata in campagna, ho porto ad alcuni asinelli dell'erba fresca: alcuni tipi sono stati accettati da tutti senza riserve; altri venivano scartati.
Questo fa capire quanto gli esseri viventi NON corrotti da uno stile di vita alimentare innaturale come per l'uomo siano capaci di una grandissima capacità di discernimento su cosa sia giusto infilarsi in bocca.
Da quando nostra madre ci ha infilato nel biberon il famoso biscotto "Plasmon" è iniziato il decadimento del nostro istinto.
Ora, il primo passo da fare per chiunque voglia "riattivare" tutto ciò è quello di ripulirsi fino al profondo.
Quando sento stronzate tipo "vai al supermercato e mangia quello che il tuo corpo ti chiede", mi viene da rispondere che la stessa cosa vale per un tossico, che va al parchetto perché "il suo corpo gli richiede la dose giornaliera".
Prima di poter assecondare i segnali del nostro corpo, bisogna che esso sia pulito e che quindi possa inviare dei messaggi logici e congrui alla propria natura.
E qui viene in gioco il nostro libero arbitrio.
Nel corso degli ultimi 15 anni, in cui ho sperimentato diversi cambiamenti alimentari, ho potuto comprendere che se si vuole VERAMENTE vibrare di salute non ci si può allontanare troppo da quella che ritengo (per anatomia, istinto e logica) l'alimentazione UMANA, e cioè quella basata su grosse quantità di frutta, con l'aggiunta di verdure crude, a BASSISSIMI livelli di grasso.
Si DEVE mettere in bocca, in primis, quello che è un CIBO, e per cibo intendo ciò che la Natura crea direttamente e non il risultato di una miriade di trasformazioni alla Masterchef.
Fatto questo, ciò che infiliamo in bocca ci deve piacere COSI' COME E', senza spezie, senza condimenti, senza un bel niente di niente: se abbiamo bisogno di alterarne il gusto, significa che non fa per noi.
Poi, si considera che ciò che mangiamo DEVE fornirci agevolmente le calorie che ci permettono di funzionare correttamente: non posso certo contare sull'insalata per avere l'energia che mi serve per vivere, dato che ne dovrei mangiare 40 cespi al giorno.
Dato, quindi, che non voglio e NON sono programmato per passare la mia giornata mangiando e andando al bagno, ecco che le frutta diventa quell'alimento che, oltre ad appagare, è anche saziante e densamente calorico al punto giusto.
Al posto di seguire il guru di turno, cercate di riporre massima fiducia in voi stessi e nel vostro corpo.
Riacquistate quello che per ogni essere vivente è di una banalità disarmante, e cioè l'istinto.
Usate la logica, in natura non passeremmo le nostre giornate addentando, da crude, le carni di animali che non riusciremmo nemmeno a prendere; non passeremmo nemmeno il tempo a masticare cereali e legumi che, da crudi, risultano tossici e immangiabili.
Non passeremmo il tempo a spremere semi per poter ottenere un olio utile solo a coprire il vero sapore, nefasto, di un cibo incompatibile.
Siamo stati progettati per nutrirci agevolmente e semplicemente: vista a colori per individuare frutta matura, polpastrelli sensibili per verificarne lo stato di maturazione, articolazione della spalla con pollice antagonista per poter afferrare, molari piatti per triturare ed intestino lungo da perfetti fruttariani.
Allontanarsi da questo non significa certo crepare domani mattina ma, comunque, NON permette di raggiungere quello stato di incredibile benessere psicofisico che è il risultato di un'alimentazione perfettamente compatibile.
Piantatela di sopravvivere, e cominciate a VIVERE.
Pietro Eupremio Maria Bisanti