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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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mercoledì 31 dicembre 2014

11 ANNI DI ZYPREXA, ELOPRAM, TAVOR, SERENASE, PROZIN: CERCO IL TUO LIBRO

LETTERA

Ciao Pietro, sono oramai 11 anni che vengo seguito da un CSM, con risultati altalenanti e tante medicine e dosaggi robusti, zyprexa, elopram, tavor, serenase, prozin, e ho sentito parlare di te da un conoscente, hai scritto 1 solo libro?
Dove posso acquistare assassini in pillole?
Grazie  -  Simone


RISPOSTA

Ciao Simone,
grazie  di aver scritto a questo piccolo uomo.

Solo una riflessione: quanto diavolo dura una "cura" per gli psichiatri? 

Se i farmaci da loro definiti "portentosi" funzionassero davvero, ora saresti un supereroe, e invece sei qui a parlare con me...

Ti mando le istruzioni per l'acquisto del libro "Assassini in pillole" (primo e unico mio libro al momento).

Pietro Bisanti

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

ANTIDEPRESSIVI: LA FAVOLETTA DEL "MESE DI ADATTAMENTO"

LETTERA

Ciao Pietro,un link ad un articolo interessante che finalmente mette in luce cose che sai-sappiamo da tempo


F.TO Juri




RISPOSTA

Ciao Juri,
grazie come sempre del tuo valido contributo.

Veniamo a noi. Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Voglio nuovamente sfatare la bugiarda filastrocca recitata a memoria dagli psichiatri: "Stia tranquilla, tutti i sintomi fastidiosi passeranno entro il primo mese, e comincerà a sentirsi bene.. il corpo deve adattarsi".

Tutte balle, e anche cosmiche.

Nessun corpo potrà mai adattarsi a un veleno di totale sintesi chimica.

Tutta la sintomatologia che si sviluppa nei primi giorni di assunzione altro non è che la reale tossicità del farmaco e lo sforzo immane del corpo umano per contrastarlo.

Atto, questo, destinato a fallire, in quanto tali molecole sono programmate per superare la barriera ematoencefalica.

Quindi, diciamo le cose per come stanno.

Se non vi suicidate e/o sterminate la vostra famiglia come sempre più spesso accade (basta leggere i giornali con occhio critico), starete prima male, ed è un bene, in quanto il corpo sta tentando di reagire.

Poi starete bene, ed è un male, perché significa che il vostro corpo non ha i mezzi per contrastare queste vere e proprie droghe legalizzate.

E in men che non si dica, ecco che arriverà l'assuefazione, tanto negata dagli psichiatri in tema di antidepressivi.

Chiedetelo invece a chi tenta da anni di dismettere farmaci come la Paroxetina, la Fluoxetina e tutti gli altri antidepressivi SSRI-NSRI: l'inferno sceso in terra.

Siete liberi di credere o a un camice bianco plurilaureato, che altro non fa se non somministrarvi farmaci, o a questo piccolo uomo, che vi dice le cose come stanno.

Avete i fatti. È ora di reagire

Pietro Bisanti
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lunedì 29 dicembre 2014

VALDO VACCARO... SEMPLICEMENTE GRAZIE.

DAL SITO WWW.VALDOVACCARO.BLOGSPOT.IT

GIOVEDÌ 25 DICEMBRE 2014

CON L'AMORE, LA SAGGEZZA E LA CONOSCENZA SALUTISTICA, TUTTO È POSSIBILE

LETTERA

VIDEOMESSAGGIO E FOTO DI BENEDETTA SPADA

Questo videomessaggio a tutti i miei amici vicini e lontani. Ho incontrato Valdo un giorno di fine estate a Milano andando firmare mio contratto di autore alla libreria esoterica.
With great love all is possible.

Benedetta Spada
Yoga & Lifestyle teacher
More mindful life speaker
Milan - Italy

Fb - Twitter - LinkedIn. Benedetta Spada (Yoga)
C. 342-7785368 E. benedettaspada@hotmail.com
Blog. yogainviaggio.wordpress.com

*****

RISPOSTA

WITH LOVE ALL IS POSSIBLE È UN CONCETTO DI INCOMMENSURABILE VALORE

Ciao Benedetta. Ti ringrazio per il simpatico pensierino alla vigilia di Natale e lo giro per i lettori del blog. Complimenti per la tua stupenda foto personale e ovviamente anche per i contenuti del tuo videomessaggio. Un caro saluto e una condivisione totale sul With love all is possible, concetto che piacerà a tutti, ma in particolare modo alle tante amiche e amici, collaboratrici e collaboratori, che ci attorniano con affetto.

APPROFITTO PER RICORDARE CHI È IN CONTINUO CONTATTO TELEPATICO

E nessuno si offenda se ne cito soltanto una manciata a titolo di esempio e di simbolo. Mi riferisco a Fidel Natarella, che si diverte di sicuro con grande merito e tecnica ai margini di qualche campo di tennis o di golf in Oriente o in Africa o in Australia o forse magari ai Caraibi, e a Giorgio Malvezzi che si sta crogiolando giustamente con la sua Famiglia al sole della Gran Canaria chiedendomi a gran voce di raggiungerlo. Il particolare merito di Fidel e di Giorgio sta nella loro apertura mentale, nella loro smisurata generosità, nel saper comprendere e perdonare, nel mantenersi impegnati e seri col cuore in mano e il sorriso sulle labbra. Veri artisti del saper vivere.

NON CE LA FACCIO AD ELENCARE TUTTI MA LA LISTA È DAVVERO LUNGA

Assieme a Franco Libero, a Carmelo Scaffidi, alla Dina Casarin, a Loris Clocchiatti, al Maresciallo Igienista Pietro Bisanti, a Sebastiano Tringali, ad Alberto ed Eta-Beta, a Lina ed Elena, a Paolo Ricci, a Lucio Landolfi, alla Silvia Zavagno che sta per ridiventare mamma, e a tutti gli organizzatori citati o non citati di incontri e conferenze che tanto impegno e tanta passione hanno messo in questi anni per la realizzazione e la diffusione del nostro comune verbo di amore e di benessere, sono lo zoccolo duro del nostro Progetto. Persone straordinarie e di alto valore qualitativo. Persone che rappresentano non le colonne ma i pilastri fondamentali che ci sostengono. Quelle e quelli che mi danno poi la forza, la determinazione e lo spirito di sacrificio necessari a stare qui davanti al computer e tentare una risposta in più, a dare possibilmente una certezza e una consolazione supplementare a chi se la attende, a volte per mera curiosità ma spesso anche con sofferta trepidazione.

IL GRANDE E VARIEGATO MARE DELLA MEDICINA

Agli amici medici, costantemente sotto accusa non a livello individuale o mio personale, quanto a livello di Scuola Alternativa Igienistica, chiedo venia per qualche censura e qualche contrarietà di troppo. La medicina è da sempre un mare assai grande nel quale esiste una maggioranza di persone magnifiche, generose e trasparenti, ricercatori competenti, animi liberi e dediti alla scienza, ma anche purtroppo una minoranza di personaggi mediocri, di squali e polipi tentacolari, di serpenti, alligatori e piranha, di volgari opportunisti e voraci speculatori che strisciano, sguazzano, soggiogano e tiranneggiano, rendendo insidioso il surf e le nuotate di chi non ne conosce la pericolosità. Non mancano poi i Don Abbondio della situazione, quelli che sanno e capiscono, ma che trovano conveniente adeguarsi al quieto vivere, agli stipendi e alle prebende del sistema.

UNO SPACCATO SUL MARCIUME DEL REGIME MEDICO

Un mare con ampie zone di trasparenza, con buoni spazi bonificabili, ma alternati a fascie infide, ad acque sudicie, torbide e fecciose. Non pretendiamo certamente di bonificare l'enorme marciume esistente, lavoro immane che richiederà decenni e secoli, oltre che eroiche e sofferte autocritiche, traumi e revisioni a non finire. Ci basta offrire al pubblico uno squarcio visivo e uno spaccato interno, un ingrandimento netto delle miserie e degli imbrogli che si celano sotto le prestigiose ed autorevoli sembianze, sotto le teorie dogmatiche ed incontestate delle baronie universitarie svergognatamente colluse a Big Pharma.

UNA SALUTARE SCROLLATA MENTALE A CHI AFFIDA LE PROPRIE SORTI ALL'ACCANIMENTO TERAPEUTICO

Ovvio poi che il nostro compito non finisce lì, nell'invitare ognuno a usare la propria testa e il proprio dimenticato talento, la propria indipendenza ed autonomia di pensiero, nel riscrivere e nel reinterpretare l'intera materia medica in senso igienista e salutistico, pitagorico ed ippocratico,  in senso alternativo al pessimismo malatistico e all'accanimento terapeutico della medicina convenzionale.

LE VERITÀ E LA SAGGEZZA DELLE LEGGI NATURALI STANNO TUTTE DALLA NOSTRA PARTE

Dobbiamo anche offrire qualche goccia di serenità, qualche briciolo di speranza e di sorriso a tanta gente traumatizzata e messa in ginocchio dalle visuali disperanti, dal gioco al massacro e alla paura praticati da una medicina sempre più invasiva, interventista, materialista e decisamente orfana di risultati accettabili e decenti. Dobbiamo anche fare chiarezza e dirlo a voce alta che la filosofia salutista del "Primo non nuocere", del "La Natura è Sovrana Mediatrice di tutti i mali", del "La malattia esiste solo quando è necessario e dura solo finché ce n'è bisogno", del "Nessuno al mondo muore di cardiopatie e cancro ma tutti muoiono di sangue guasto" e del "Credere che siamo toccati e mossi solo dalla materia e non dallo spirito è stupidità manifesta", è qualcosa di decisamente incomparabile.

STIAMO AL CENTRO E NON AI MARGINI

Stiamo su un altro livello e dobbiamo rendere conto. Essere privi di protezioni istituzionali e legislative, mancare di pareti, muri, scritte ed aule accademiche, non ci causa sensi di inferiorità. L'essere ambulant, controcorrente e fuori dal coro non ci colloca su piani secondari, marginali e di contorno. Al contrario stiamo al centro e non nella periferia. Stiamo sui piani alti e non nelle paludi della mediocrità e del malessere. La nostra superiorità sta nella ideologia e nella terapeutica. La nostra cura della non cura, la nostra cura della non interferenza sul sintomo, e della ricerca del solo fattore causante, sono di un livello tale che nessuna medicina al mondo potrà mai raggiungere.

AUGURI DI SERENITÀ A TUTTI GLI AMICI, A CHI HA MODO DI LEGGERCI ED ASCOLTARCI DIRETTAMENTE O TRAMITE IL TAM-TAM DI CHI SA LEGGERE E CAPIRE L'UNICITÀ E L'UNIVERSALITÀ DEL NOSTRO MESSAGGIO

Ai tanti cari e stretti colleghi, alle affezionate collaboratrici esterne, ai tanti che mi invitano richieste di contatto e di amicizia su Linkedin o Facebook, senza ricevere purtroppo risposta per pura incapacità di farlo da parte mia, auguro di cuore un periodo di Feste e di Ricorrenze sereno, armonioso, rilassante e ricaricante, nonostante le troppe cose negative che continuano ad accadere in un mondo afflitto quanto mai da violenze, miserie, vigliaccherie, indecenze, schizofrenie politiche e religiose.

NIENTE BUONISMI DI MANIERA

A noi non ci resta che opporre strenuamente quanto di meglio abbiamo, ossia la nostra perentoria, risoluta ed incrollabile opposizione alla cattiveria, al cinismo, alla discriminazione razziale, al disprezzante, impudente e spietato specismo animale, allo spregio dei valori e del rispetto. Non intendiamo cadere nel buonismo di maniera, quello che scatta come una molla ripetitiva a Natale e a Pasqua per i Cristiani, al Ramadan, all'Id Al-Fitr e all'Id Al-Kabir per i Musulmani, alle Feste del Vesak, del Dharma, dell'Illuminazione e dell'Acqua per i Buddhisti, a Capodanno, Carnevale e Ferragosto per i gaudenti di tutte le risme. Rispetto e amore genuino ed autentico per noi stessi, per il prossimo e per le creature deboli, indifese, soggette a stress, incomprensioni, ingiustizie e sofferenze, su questo crediamo e su questo siamo disposti ad impegnarci in modo solenne, categorico e tassativo.

OGNI GIORNO È NATALE

Nessuno si scandalizzi se sto lavorando nelle ore tardive della vigilia e se lavorerò anche domani 25 dicembre. Ogni giorno è Natale, ogni giorno è Capodanno, ogni giorno è Pasqua, ogni grigio giorno feriale è splendida Domenica per chi sta bene con se stesso, per chi sa di aver svolto al meglio e fino in fondo il proprio dovere, per chi sa che il suo pensare non è monocorde e che quanto scrive è realizzato non a due mani ma a 4, 40, 400 e 4000 mani, che sono le mani di chi si ritrova in quei concetti ed in quello spirito. Ogni giorno è Natale per chi sa di non aver causato una goccia di sangue innocente e un grammo di sofferenza alle creature indifese. Ogni giorno è Natale per chi sa di non aver sprecato in modo banale ed improduttivo il suo limitato tempo e le sue risorse interne.

Valdo Vaccaro


RISPOSTA

Mai, nemmeno per un secondo, dimentico la scintilla che ha fatto letteralmente esplodere questo blog.

Quella scintilla sei tu.

Semplicemente grazie Valdo.

Pietro Bisanti



TENIAMO DURO. SEMPRE.

LETTERA


Ciao Pietro,
Ti auguro di cuore un buon Natale e tutto il bene del mondo.

Ti ringrazio per la disponibilità e la telefonata che ci hai fatto il mese scorso quando mio papà aveva dei gran brutti pensieri. Non scorderò mai quando lui ti ha detto che è un codardo perché non aveva il coraggio di farla finita, e tu gli hai detto: sig. V.,  questa non è  codardia, questa è una virtù. 
Porto questa frase dentro di me. 
Adesso stiamo cercando di tenere duro, tra deliri e visioni nere della vita.  Ci proviamo.
Avanti sempre. 
Con riconoscenza
Luca V.


RISPOSTA

Ciao Luca,
ricambio di gran cuore gli auguri.

Solitamente questa parola, "auguri", viene usata in maniera sterile e insulsa.

Io invece ti auguro di tutto cuore di arrivare alla fine del cammino verso la guarigione di tuo padre.

Io, con i miei limiti di essere umano, non vi abbandonerò mai e poi mai.

Non abbandono nessuno, a patto che si sia la vera voglia di mettersi in gioco e di aprire la mente.

Non ho voglia di perdere tempo con chi mi da contro solo per partito preso.

O si abbraccia la moderna Psichiatria e gli psicofarmaci, o si abbraccia il proprio sistema immunitario e le proprie capacità autoguaritive.

Pillole chimiche contro Amore e potenza della Natura.

Non mi è difficile capire che vincerà questa battaglia.

Ti abbraccio forte
Pietro Bisanti








"ASSASSINI IN PILLOLE": I PARERI DEI LETTORI... VEGANO MA NON TROPPO

Buona sera
Grazie per il libro è molto chiaro e si legge bene, non sono d' accordo proprio su tutto ad esempio quando parla dell'amalgama e dei denti devitalizzati mi sembra un po' eccessivo e non credo di poter mai essere vegano.
La parte sugli psichiatri e gli psicofarmaci è vera è proprio quello che mi è successo! Adesso piano piano sto recuperando le funzioni del mio corpo. Se ha consigli da darmi li accetto volentieri, teniamoci in contatto.

Cordiali saluti

F.to Giuseppe

RISPOSTA
Buongiorno sig. Giuseppe,
e grazie della sua mail.

Ogni giorno va fatto un passettino verso la propria salute.

Non le dico che deve essere d'accordo con tutto quanto scritto nel libro, e non le dico certo che "deve" arrivare a mangiare come me, che mi nutro di frutta e verdura.

Io sto bene con me stesso e sono felice.

Il problema sorge quando invece si sta male: o ci si imbottisce di farmaci, oppure si vanno a trovare la cause (anche e soprattutto organiche) alla base del proprio malessere.

Se ad esempio amo la pasta, ma sono intollerante al glutine, purtroppo dovrò optare per una che non lo contenga.

E, parliamoci chiaro, l'orrenda alimentazione moderna (e includo nell'aggettivo la nostra dieta mediterranea) è alla base dell'epidemia di disturbi mentali della nostra epoca.

Non ho altri consigli da darle, se non quanto già scritto nelle 192 pagine di "Assassini in pillole". 

Ora tocca a lei, passo dopo passo, a percorrere il sentiero di una nuova vita fatta di salute.

E, lo ribadisco, non serve una costata con le patatine fritte per essere felici.

Quello è il rifugio di chi dalla vita non riesce ad avere altro.

Avanti così


Pietro Bisanti

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MAMMA BIPOLARE: 15 ANNI DI FARMACI... SIAMO ALLA RESA DEI CONTI

LETTERA

Egr. sig. Bisanti, mi chiamo ****** e cercando aiuto su Internet mi sono imbattuto nel suo blog.
Mia madre da anni soffre di depressione bipolare e dopo un 15 anni di alti e bassi ora, da circa 3 anni,  non ha più pace.
Già da tempo mi sono fatto l'idea che sia intossicata dagli psicofarmaci.
Viviamo in provincia di Treviso: conosce qualche medico in zona che potrebbe supportarci per una eventuale strada differente alla ricerca della guarigione?

Grazie

Lettera Firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e non curo nessuno, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi: via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Alcuni ragionamenti da bambini dell'asilo (con tutto il rispetto per questi ultimi): ma come diavolo fa una "cura" a durare 15 anni?

Come diavolo si fa a pensare che assumere sostanze di sintesi chimica per 15 anni possa apportare qualche beneficio?

Nessun dottorone plurilaureato si è mai preso la briga di verificare se vi fosse (e vi sia) una causa organica alla base del disturbo di sua madre...

No, meglio imbottirla di farmaci, dichiarando poi la resa quando nemmeno questi fanno più qualcosa.

Un master o una laurea non ti trasformano di colpo in un guaritore: nessuno guarisce nessuno, solo il corpo umano guarisce se stesso.

E ora noi dobbiamo metterlo in condizioni di fare ciò che è scritto nei suoi geni: la salute.

Non le nego che si tratta di una battaglia epocale, in quanto dismettere 15 anni di antidepressivi, litio e stabilizzatori dell'umore (tipica "cura" per il disturbo bipolare) significa dover gioco forza affrontare crisi eliminative (cioè il tentativo del corpo di tornare a un equilibrio) così forti da spingere chiunque a fiondarsi al pronto soccorso.

Nessun medico, glielo garantisco, si prenderà l'onere di aiutare a scalare una persona in "cura" da 15 anni.

Bisogna, ai sensi dell'art. 32 della Costituzione, prendere in mano la propria salute, e, se serve, giocarsi il tutto per tutto, prendendosi tutte le responsabilità legali e morali.

D'altronde, continuare così, che vita è?

Il mio non è un "inno all'incoscienza", ma un serissimo monito a prendere una decisione: o rimanere zombizzati a vita, oppure giocarsi la dura partita verso  la guarigione definitiva, avendo fiducia nelle innate capacità del proprio sistema immunitario.

Scalaggio lentissimo e alimentazione impeccabile: cibi puliti-pensieri puliti, l'unico vero modo per tornare a vivere.

Si procuri immediatamente il mio libro "Assassini in pillole", lo legga attentamente assieme agli altri 550 articoli disponibili gratuitamente sul blog.

Io sono qui.

Forza e coraggio


Pietro Bisanti

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martedì 23 dicembre 2014

SERTRALINA E VOGLIA DI STERMINARE LA MIA FAMIGLIA: SOLO QUESTO BLOG VI DICE LA VERITA'

LETTERA

Salve, mi chiamo ***** ed ho **** anni,  ho iniziato a leggere da qualche giorno il suo blog, trovato sul web mentre cercavo gli effetti "collaterali" delle droghe che la psichiatra dalla quale mi ero recato mi ha prescritto , spinto da parenti più che da reali mie necessità.

Partiamo dall'inizio, vivo in una situazione famigliare abbastanza "problematica", da sempre, ma negli ultimi mesi molto peggiorata. (non sto qui a raccontarla). 
Per i tanti problemi famigliari e non famigliari, sono sempre stato una persona molto chiusa e solitaria con molti problemi a relazionarmi alle persone.

A novembre di quest'anno purtroppo ho deciso di sottopormi a visita psichiatrica. In nemmeno venti minuti la psichiatra mi ha diagnosticato una depressione maggiore; come può un umano diagnosticare qualcosa in cosi poco tempo, e senza strumenti per farlo, non lo so...  
Mi ha prescritto Sertralina 50mg e Xanax in gocce. Ho iniziato la sera del primo dicembre con mezza pasticca di Sertralina. 

Il giorno successivo (e quelli dopo) non ero già più io. Non riuscivo a pensare (o avevo mille pensieri in testa contemporaneamente... non saprei descriverlo), non riuscivo ad avere emozioni, avevo una terribile nausea, un continuo mal di testa e un totale senso di confusione. Per la prima volta nella vita non sono riuscito a dormire normalmente per ben 3 notti di seguito (dormivo per 20 minuti prima di svegliarmi con la tachicardia per poi riaddormentarmi e ricominciare..). 

Mi era stato detto dalla psichiatra che nel giro di massimo una settimana sarebbero scomparsi tutti gli effetti negativi, ed in effetti alcuni erano scomparsi, quindi mi sono fidato. Dopo una settimana (come prescritto) ho iniziato a prenderla intera, quindi 50mg.
Ma dopo questo aumento sono tornati tutti gli effetti. Non avevo più  emozioni. Non avevo più la voglia e la forza di fare nulla. Vagavo senz'anima nel "nulla" e senza voglia di incontrare altri esseri umani. 

Ho preso la Sertralina intera per qualche giorno. Poi dato che stavo sempre peggio ed ho iniziato pure ad immaginare di suicidarmi o uccidere tutti i miei parenti, ho iniziato a calarla, qualche giorno di nuovo metà, e poi un quarto. Credo che già domani sarà l'ultimo quarto prima di smetterla e di lasciarmi alle spalle il mese più brutto (o comunque uno dei più brutti)  della mia vita. 

Ora, anche se sento ancora alcuni effetti negativi (ovvio dato che la sto prendendo, ma credo che 12,5 mg possano fare pochi danni...) riesco di nuovo a pensare e provare emozioni, anzi devo dire che sto iniziando di nuovo a sentirmi bene, come raramente negli ultimi anni e fare progetti. Ho ricominciato a fare cose che da tempo non facevo (anche da prima do dicembre). Certo i problemi, gli altri, slegati a tutto questo, rimangono.. In un certo senso queste droghe mi sono servite, grazie a loro ho capito che non sto male come pensavo.

Qualche mese fa (terminato a novembre)  invece avevo effettuato un corso con esercizi di meditazione/bionergetica/respirazione/yoga/teatro (un mix in pratica), e mi aveva aperto molto con le persone, mi ha rilassato e tolto tante ansie che avevo. Nei momenti in cui a dicembre ho preso quella droga e avevo i peggiori effetti alcuni esercizi imparati a quel corso mi hanno salvato.

La ringrazio del tempo che mi ha dedicato leggendo questa email e che dedica ad aiutare la gente con il suo blog.

Purtroppo in questo momento non sono in grado economicamente di acquistare il suo libro anche se vorrei farlo. Più avanti spero di riuscirci. 

p.s. se deciderà di pubblicare questa email le chiedo di rimanere anonimo, sia nome che età

p.s. 2 qualche giorno fa non sarei stato in grado di scrivere una email simile... 

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver voluto condividere una testimonianza così importante da meritare un'attenzione particolare.

Come dico sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi... via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Le parlerò chiaro, come mio solito, senza mezzi termini.

Lei è stato a un passo dal diventare l'ennesimo caso di cronaca giudiziaria.

Come scrivo a caratteri cubitali nel mio libro "Assassini in pillole: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", in lei la sertralina (il generico dello Zoloft, antidepressivo SSRI) ha avuto immediatamente il peggior effetto nefasto (quando mai ce ne fossero di buoni...).

Tutti i segnali che ha avuto erano semplicemente il risultato della enorme tossicità del farmaco, che stava oltrepassando la barriera ematoencefalica, espletando il proprio "compito" direttamente sui neurotrasmettitori cerebrali.

La sua plurilaureata psichiatra, più ignorante di una capra del Tibet, non ha certamente colto quanto in atto, spingendola persino ad aumentare la dose, con la solita nauseante e balorda scusa che "il farmaco deve cominciare a fare effetto".

Tutto questo l'avrebbe portata ad impiccarsi, sterminando magari prima la sua famiglia, come da ideazioni che già manifestava.

E, come sempre, avrebbero poi dato la colpa alla "depressione", magari assolvendola per infermità totale di mente, rinchiudendola in un ospedale psichiatrico giudiziario per il resto dei suoi giorni, ancora più imbottito.

Lei è stato fortunato. Ha avuto l'intuizione di capire cosa stesse succedendo.

E, con un pizzico di orgologio, è capitato poi nel blog giusto. L'unico posto in Italia dove si racconta veramente cosa siano la psichiatria e gli psicofarmaci.

Ora...

Lei ora si sente meglio. Vada avanti, ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione, nello scalaggio del farmaco fino alla sua totale eliminazione (io, nel suo caso, l'avrei eliminato "di botto", dato il brevissimo periodo di utilizzo e gli effetti repentini così pericolosi).

Ora, oltre a cercare di dare un indirizzo migliore alla sua vita, deve assolutamente rafforzare il corpo fisico.

Ho coniato un binomio, che chiamo "cibi puliti-pensieri puliti": uno non può prescindere dall'altro.

Il nostro umore è assolutamente connesso con quanto portiamo alla nostra bocca, più di quanto si possa normalmente immaginare.

Scandagli gratuitamente tutto il blog, ove troverà quasi 550 articoli.

Il libro glielo regalo io.

Avanti così
Pietro Bisanti





sabato 20 dicembre 2014

FLUOXEREN, XANAX E CYMBALTA: TUTTO QUESTO E' ORRORE ALLO STATO PURO

LETTERA

Mi sono imbattuta per caso nel tuo blog, digitando "dismissione da psicofarmaci". 
Ho 47 anni. Dopo anni di alti e bassi e lotte continue contro la somministrazione di fluoxeren (mi dimenticavo inconsciamente di prenderlo regolarmente, il mio corpo non lo voleva, lanciava segnali) e sospensione graduale fino ad arrivare a mezza pastiglia ogni due giorni ed aiutandomi con iperico, ci sono ricascata di brutto per problemi familiari di salute anche gravi, lutti e chi più ne ha più ne metta.

A questo punto stremata ho ripreso a pieno dosaggio una pastiglia da 25 al giorno, rifiutandomi di aumentare come suggerito dal primo psichiatra interpellato ma aggiungendo Xanax, per poter dormire almeno la sera. Dalla sera si è passati a prenderlo anche di giorno perché la fluoxetina non pareva fare più alcun effetto (solo quello di tamponare la crisi depressiva e di astineneza se provavo a smetterlo). Una spece di zombie senza speranza. Non mi sono mai piaciuti gli psichiatri e ho sempre detestato gli psicofarmaci, ma quando non si 'vive', piangi e ingoi controvoglia.

Un'amica psichiatra mi ha tranquillizzato proponendomi il Cymbalta e invitandomi a mollare lo Xanax per un ipnotico di cui non ricordo il nome. A volte vuoi fidarti perché non vedi alternative. E' stato un inferno di effetti collaterali: ronzio continuo alle orecchie, dormiveglia con allucinazioni, stomatite. Non essendomi stata mai diagnosticata una depressione grave, non avendo mai avuto episodi maniacali o istinti suicida, ritenendomi una persona normale, forse solo molto sensibile e con umori altalenanti sempre in correlazione al ciclo, mi sono stancata ma veramente stancata di tutto sto veleno,  ho buttato via tutto di botto!

Dopo 10 giorni credevo di essere pazza completa per cui sono andata dal mio medico curante pregandolo di indicarmi uno psichiatra che mi avesse fatto fare le cose per bene, scalare cioè con criterio. Uno psichiatra che togliesse non che curasse così.
Una volta andata, si è mostrata molto conciliante ammettendo la sua avversione per certi farmaci come lo xanax. Mi dice comunque di non poter smettere di botto il cymbalta (30mg al dì) e mi prescrive Rivotril al posto dello xanax perché dice non è una benziodazepina e non dà dipendenza.

Appena faccio ricerche però la cosa non mi risulta. Ne parlo con lei che cerca di tranquillizzarmi e dice di non leggere cazzate su Internet, dove parla gente che non ne sa nulla. Okey...non la credo ma non so a chi affidarmi, solo poche gocce in effetti. Dopo una settimana sono tornata a studio che stavo meglio, allegra, piena di iniziative, non lo straccio che aveva trovato la settimana prima(forse perché intravvedevo una soluzione e non per via dei farmaci). Allora mi dice: forse ho capito qual è il tuo problema: dismettiamo subito l'antidepressivo e prendiamo uno stabilizzante dell'umore (Lamictal) perché forse il tuo problema è legato al ciclo e a sbalzi ormonali che ti danno alti e bassi tipici del Bipolarismo.

Dice pure: il Lamictal è un farmaco che si da pure ai bambini, nato come anticonvulsivante, è blando e non dà assolutamente dipendenza. Dopo un inizio lento a piccole dosi, perchè l'unico problemino era a detta sua un rush cutaneo mi ha portato alla dose di 50 e 50.
Ecco, dopo un mese o poco più (ho perso persino la concezione del tempo) sto praticamente impazzendo. Mi sono accorta del miliardo di bugie dette e che ora mi ritrovo con due antiepilettici,  Lamictal e Rivotril tra i farmaci più dannosi. Non solo, ho effetti collaterali devastanti (lei minimizza dice che passano), non mi ricordo più nulla, non coordino i movimenti, ho crisi di pianto continue, botte di aggressività, non mi vengono le parole....uno strazio. In più sono anemica con l'emoglobina a 9 e le riserve di ferro a 12.

L'intestino devastato da colon irritabile e non si entra in bagno per ore dopo che sono andata io. Non so veramente che fare. Sto a piangere sopra questa tastiera. Stanno riducendo me, una persona normale in un mostro credo. Non ho più emozioni, libido cancellata, sorrisi, solo pianto o sensazione di irrealtà. 

Ti prego aiutami. Non è una laurea che serve tanto. Serve saperle le cose e credo tu le sappia, molte di più di questi pseudo cervelloni che stanno creando volutamente una massa di decerebrati o almeno ci provano. Aiutami a scalare questi veleni e dammi pure da mangiare carote tutti i giorni (tra l'altro pasta, pane e soprattutto pizza sono per me come una droga e al tempo stesso il giorno dopo ne faccio abuso, sto da cani). 

Non voglio farmi uccidere lentamente da loro, ma non so davvero da che parte cominciare.

Aiutami.

Lettera firmata

RISPOSTA

Ciao Anonima,
e grazie di aver deciso di scrivere una testimonianza di tale portata a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla, non curo nessuno e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo subito a noi: via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

E' il 20 di dicembre, ricevo tonnellate di email a cui do una risposta nei tempi tecnici, ma la tua non poteva aspettare un secondo di più.

Mentre la leggevo, sentivo distintamente il mio sangue ribollire nelle vene, immaginandomi le facce da lobotomizzati sociali assunte dai tuoi psichiatri mentre ti propinavano un po' di questo, un po' di quello, finendo per portarti nella situazione catastrofica in cui ti trovi adesso.

Invece, magari anche con l'aiuto dell'Universo (ma sicuramente grazie alla tua voglia di informarti e al tuo libero arbitrio), sei arrivata a me, prima di diventare l'ennesima casistica di suicidio e/o omicidio indotto da queste pozioni demoniache.

Sono onorato di essere diventato un punto di riferimento indiscusso per migliaia e migliaia di persone, anche se non nego sia una responsabilità forte che comunque devo reggere sulle mie spalle.

Nulla però ci può fermare...

Quanto ti è accaduto è il classico iter che si sviluppa ogni qualvolta si "osi" manifestare una qualsivoglia sintomatologia di tipo psichiatrico: si comincia con una o più molecole, si rimane intrappolati e parte il valzer delle prescrizioni multiple, dei cambi di dosaggio e di farmaco.

Tutta la miriade di effetti (che gli psichiatri chiamano collaterali, solo perché non voluti, ma che in realtà sono la diretta conseguenza del farmaco) altro non è che il tentativo brutale del corpo umano di difendersi da quella che è un'aggressione al sistema nervoso di portata insostenibile.

E gli psichiatri continueranno a recitare a memoria la favoletta imparata durante il loro corso di specializzazione, e cioè che il "corpo si sta abituando al farmaco": tutte stronzate! Nessun corpo potrà mai abituarsi a un veleno di sintesi completamente chimica!

Ti hanno distrutto, e hanno ancora l'ardide di poter continuare a fare diagnosi sulla tua pelle.

Eccoti il mio parere, frutto di anni di osservazione, logica e deduzione.

Non hai nulla nella testa. Niente di niente.

L'uomo non nasce per diventare pazzo; lo diventa quando il suo fisico e i suoi pensieri letteralmente marciscono.

Ho coniato il binomio "cibi puliti-pensieri puliti": uno non può prescindere dall'altro.

Sicuramente posso avere un'alimentazione impeccabile, ma se vivo in un campo di concentramento non potrò mai essere felice; allo stesso modo, posso vivere nella bambagia, ma essere cronicamente depresso a causa delle mie abitudini alimentari: corpo e mente sono interconnessi; questo è il messaggio "rivoluzionario" di questo blog.

ll tuo stare male dopo pane, pizza e pasta; l'odore nauseabondo che lasci in bagno...

Tutto propende alla vera "sede" del problema, e cioè l'enorme disbiosi intestinale che è presente nel tuo colon, il tratto dell'intestino deputato alla produzione anche dei neurotrasmettitori cerebrali.

Un intestino così distrutto porta inevitabilmente a un equilibrio psicologico precario, definitivamente abbattutto dalle sofferenze che, chi più chi meno, ognuno di noi ha durante la vita.

Ecco il piano di battaglia.

Devi prendere nelle tue mani la tua salute, ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione.

Fatta questa scelta di campo, dovrai portare avanti un protocollo di dismissione dai farmaci, che preveda lo scalaggio di circa il 10% al mese, cominciando con un farmaco alla volta.

Vi sono dei metodi collaudati che avrò cura di inviarti via mail, avvalorati da quei pochi psichiatri con ancora una parvenza di pensiero indipendente e umanità.

Parallelamente, dovrai immediatamente buttare nel cesso qualunque cosa non assomigli a prima vista a un cibo vero.

Via gli zuccheri artificiali, via il caffé, via tutto ciò che contiene conservanti.

Via tutte le proteine animali, assieme ai due nemici principali della psiche umana: glutine e latticini.

Abbraccerai senza riserve un'alimentazione vegana, il più crudista possibile, con l'utilizzo di cereali (pochi) senza glutine e legumi (pochi).

Dovrai però fare la transizione in maniera graduale, in modo da non costringere il corpo a una detossificazione esagerata in concomitanza con lo scalggio dei farmaci.

Dovrai ascoltare bene il tuo corpo, perché riabituare un intestino distrutto a cibi naturali e potenti come la frutta non è cosa semplice: ci vuole quindi, come nello scalaggio, gradualità e intelligenza.

Preparati a pesantissime crisi da dismissione, che non dovrai assolutamente temere: bisogna purtroppo stare peggio prima di stare meglio.

Piano piano il tuo sistema nervoso ritroverà il suo equilibrio: è una battaglia epocale, ma che, soprattutto a 47 anni, è doveroso intraprendere.

Questo è l'unico vero modo di guarire: tutto il resto sono prese in giro e disprezzo della sofferenza altrui.

Leggi immediatamente il mio libro "Assassini in pillole", dove sono condensati 14 anni di studi e ricerche.

Hai i fatti. Ora combatti. Io sono al tuo fianco

Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.