Non posso che concordare.E' sempre così,le persone si informano troppo poco,quando decidono di cambiare dieta perlopiù non sanno a cosa vanno incontro,non sanno cosa sia la disintossicazione: pensano che magicamente da un giorno all'altro possano riguadagnare la salute,con l'unico sforzo di cambiare abitudini. E invece non è così....La transizione dovrebbe essere molto lenta,durare mesi,non qualche giornata,solo cosi si possono attenuare i sintomi da disintossicazione,fare una cosa piu graduale e leggera. Voi sostenete una dietà vegana tendenzialmente crudista giusto? Che ne dite qi quella vegana-crudista, oppure fruttariana? Secondo me andrebbero anche aboliti i cereali,non è cibo per noi,non ho mai visto qualcuno sgranocchiare una spiga di grano...il cibo cotto in genere non è sano,e il cibo che si può mangiare solo se cotto ancora meno...Comunque i benefici di una dieta vegana(con cereali cotti limitati,quindi tendenzialmente crudista) sono tanti.
Prendo spunto dal commento di una mia lettrice all'articolo "PER STARE MEGLIO BISOGNA PRIMA STARE PEGGIO", per approfondire il tema dei cereali in una regime alimentare vegano tendenzialmente crudista.
La mia transizione da onnivoro intossicato ad essere umano che si alimenta con il cibo adatto alla propria specie è iniziata due anni fa.
Le varie crisi eliminative che ho avuto sono culminate nella peggiore (vds. il mio articolo "GUARIGIONE DA DEVESTANTE HERPES") ma tenendo duro come non mai ora mi sento come mai mi sono sentito nella mia vita: senza nessun sintomo fisico, ottimista e compassionevole.
Mi accorgo però che il mio cammino, a distanza quindi di due anni, sta continuando.
Via la carne, il pesce, i latticini, ho eliminato anche i cereali contenenti glutine, e devo ammettere che anche quelli possono essere causa di grossi problemi.
Greta giustamente lo fa presente: Shelton diceva che anche i cereali causano muco e problemi, e anche se la sua scuola si è evoluta, io rimango dell'idea che i cereali siano comunque mal tollerati dal corpo umano e che debbano essere o eliminati o consumati in quantità molto moderata.
Attualmente mangio con un rapporto di crudo-cotto del 70-30% e più vado avanti, più mi sono portato verso il cibo crudo.
Ho eliminato da circa un anno anche il caffè e da alcuni mesi non mi concedo più neanche la minima quantità di cioccolato fondente biologico che prima mangiavo: non mi attrae, non lo riconosco come cibo.
Il meccanismo è tanto semplice quanto complesso: man mano che il corpo riceve cibi corretti, l'istinto che ci era stato soffocato fin da piccoli torna a galla, e riusciamo a capire quali cibi siano nati per noi e ne veniamo automaticamente indirizzati.
Siamo dei tossicodipendenti al contrario: non siamo dipendenti da nessuna sostanza e il nostro cervello ci porta verso cibi per noi.
Concordo con Greta che il cibo cotto, che causa comunque leucocitosi, non sia sano.
Certamente dei compromessi vanno bene, ma più vado avanti, meno sento il bisogno di scendere a compromessi: semplicemente sono attirato dalla frutta e dalla verdura crude, nostro cibo d'elezione.
Non concordo con regime alimentare totalmente fruttariano e tantomeno con gli estremisti che si nutrono solo di mele.
La frutta e la verdura crude sono il nostro cibo, immediatamente disponibile e senza trasformazioni.
Se non ne siete convinti, guardate il gorilla di montagna, grosso e forte, che condivide con noi il 98% del patrimonio genetico: lui lo mangia il riso integrale con un goccio d'olio?