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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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mercoledì 31 gennaio 2018

"HO BUTTATO I FARMACI NEL CASSONETTO. PER ME ERANO BOMBE DI MERDA. MI DICA QUALCOSA DEI PARASSITI INTESTINALI"

LETTERA

Buonasera Pietro,
ho appena acquistato il suo libro che già trovo fantastico dalle prime pagine.
Ho avuto a che fare con i CSM per un periodo di  sconforto e depressione dopo la perdita del lavoro. Mi prescrivevano di tutto e di più ma io quei farmaci li collezionavo senza assumerli infatti li ho buttati nei cassonetti per i farmaci dopo tempo. Sapevo che erano bombe di merda. Ho fatto finta di essere in cura perché speravo che il mio ex datore di lavoro si sentisse almeno un po' in colpa, anche se credo che questo mio ingenuo tentativo non abbia sortito l'effetto desiderato.

Dal 2011 dopo la morte di mia madre ho cominciato a "sviluppare" fibromi uterini (avevo 44 anni) che ad oggi sono sotto controllo e dopo la recente morte di mio padre, ho vissuto un altro lutto e una "botta" psicologica, avendo combattuto per più di un anno per bloccare una tizia che mio padre aveva nominato sua erede.

Dalla fine di questa "battaglia" (aprile 2017) ho avuto un blocco intestinale, non riesco ad andare in bagno se non con clistere. Appena iniziato l'utilizzo del clistere ho notato la presenza di vari parassiti intestinali.

Ho anche seguito un'alimentazione di solo succhi a giugno 2017 per 20 giorni circa e ho continuato con un'alimentazione diversa e più genuina in confronto a quella avuta da tutta una vita. Pesavo 75 chili e oggi 59 per 1,55 di altezza.
Rimane il fatto che i parassiti ci sono ancora. Le chiedo per favore un consiglio anche se posso immaginare che potrà tranquillamente mandarmi a quel paese perché leggo sempre le sue risposte.

Sono andata dal medico di base e fatto la profilassi con Combatrin. Ho assunto Oti Tri Nux (rimedio della dr.ssa Clarck) e successivamente oli essenziali anti parassiti.

Se lo ritiene opportuno può pubblicare questa mia mail ma le chiedo di mantenermi 
IN ANONIMATO.

La ringrazio se potrà darmi qualche suggerimento sui parassiti e la loro eliminazione.

La saluto con affetto.


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

La salute non è qualcosa che arriva a casaccio, perché si è fortunati o sfortunati...

La salute è la diretta conseguenza dell'obbedienza a regole a cui nessuno sfugge: tratti il tuo corpo fisicamente ed emozionalmente di merda e prima o poi arriva il conto da pagare. Alcuni riescono a vivere vite anche lunghe pur trattandosi malissimo: una rondine non fa primavera, e comunque ciò che conta non è la durata ma la qualità della nostra vita.

Facendo le cose giuste si possono avere entrambe le cose.

Nel suo caso, non ho dubbio alcuno che il suo stile di vita emozionale e alimentare abbia portato alla sua condizione precaria di salute.

Ma purtroppo noto che lei è ancora "fissata" con i rimedi: clisteri, oli, profilassi...

Da Igienista non sono d'accordo, nel senso che alcuni rimedi naturali possono avere una loro valenza come tampone emergenziale "una tantum" ma bisogna sempre indirizzare e risolvere le cause a monte.

Non dimentichi mai, per rispondere alla sua domanda, che una moderata infestazione parassitaria è la NORMA in qualsiasi essere vivente.

Il problema sorge quando il corpo, in disequilibrio, non riesce più a gestirsi correttamente. In questi casi si hanno proliferazioni incontrollate come, ad esempio, nel caso della candida.

Il nostro compito non è quello di imbottirci di rimedi naturali o di clisteri. Il nostro compito è quello di permettere al corpo di autogestirsi per tornare in salute.

Bisogna smettere di vivere emozionalmente male, smettere di avere paura e al contempo bisogna alimentarsi magnificamente e muovere il proprio corpo con altrettanta costanza.

Più clisteri farà, meno riuscirà il suo intestino a lavorare da solo.

Alimentazione vegancrudista ad altissimi livelli di frutta, bassissimi livelli di grasso, zero glutine e con un utilizzo di cereali e legumi comunque moderatissimo.

Lo faccia con gradualità ed intelligenza, ascoltando i segnali del suo corpo.

Lei non deve DISTRUGGERE I PARASSITI, deve SISTEMARE IL TERRENO affinché non abbiano l'habitat per svilupparsi in maniera incontrollata.

Questo significa guarire.

Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

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"PIETRO, HO LETTO IL TUO LIBRO E HO DECISO DI COMINCIARE. TORNERA' LA MIA MEMORIA A BREVE TERMINE?"

LETTERA

Salve Pietro,
Ho letto il libro e mi è sembrato molto interessante. Alcune parti le ho rilette più volte, in altre mi sono ritrovata e da altre ho preso spunto per potere prendere delle decisioni. Così ho deciso di iniziare una dieta vegana e di procedere allo scalaggio dello zyprexa il più lentamente possibile (compresse permettendo). 

Sull’attivita fisica ci devo lavorare perché con lo scalaggio e i suoi noti sintomi di astinenza per lo più mi sento debole e delle volte sconfortata. Nonostante questo sento che ogni giorno che passa è un passo verso l’emancipazione dai farmaci e accetto tutto con pazienza e impegno. 

Le cause emotive per adesso le sto tenendo sotto controllo consapevole che non posso affrontare grossi sconvolgimenti emotivi, almeno in questa fase e per un po’ sicuramente. 

L’unica cosa che mi preoccupa è il fatto che da quando ho avuto l’insonnia come effetto collaterale la mia memoria breve fa fatica a funzionare come prima. Ti chiedo se tornerà a funzionare come una volta. Te lo chiedo perché sono al penultimo anno di università e la memoria mi serve per continuare gli studi.
Grazie
Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
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Veniamo a noi.

Sono felice che il libro ti abbia dato gli spunti giusti per prendere AUTONOMAMENTE e CONSAPEVOLMENTE una scelta. 

La risposta alla tua domanda è semplice. Io, nel tuo caso, non perderei nemmeno un secondo a pensare se e quando mi tornerà la memoria a breve termine.

L'unica cosa da fare è essere sicuri di avere intrapreso la strada giusta (e non ho ombra di dubbio che quello che stai facendo sia il meglio che tu possa fare) PERSEVERARE, non SCORAGGIARSI e attendere i risultati che arriveranno, con calma, sfumati, piano piano e senza fretta.

Arriverà una mattina in cui ti alzerai e sentirai la tua memoria funzionare meglio, il tuo intero corpo funzionare meglio, la tua mente funzionare meglio.

Le guarigioni istantanee sono quelle date dai farmaci: false, effimere e temporanee.

Le VERE guarigioni sono il risultato di un costante miglioramento dello stile di vita alimentare ed emozionale.

Quando ti sentirai benone potrai affrontare, DA LUCIDA, qualunque problema emozionale tu abbia, con la consapevolezza di avere dalla tua parte un corpo fisico sano e pronto a sostenerti.

Un'ultima precisazione: mi raccomando l'alimentazione, perché "mangiare vegano" non è sinonimo di salute. Bisogna mangiare in maniera corretta, che al di là delle etichette significa altissimi livelli di frutta, bassissimi livelli di grasso, zero glutine e moderazione totale per quanto riguarda cereali in generale e legumi.

Questa è l'alimentazione umana, un vero vegancrudismo fatto per bene.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti


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giovedì 25 gennaio 2018

"PIETRO, GRAZIE DI CUORE, STO VEDENDO MIO FIGLIO RINASCERE"

LETTERA

Ciao Pietro, è trascorso circa un anno da quando ti ho scritto in merito alle problematiche di mio figlio, in cura da molti anni con psicofarmaci. 

Ora ti voglio testimoniare con forza il mio sincero GRAZIE!!!! La tua risposta è stata la chiave che ha scardinato la porta che già mio figlio tentava di aprirsi per proprio conto, quella porta che gli ha permesso di uscire da un incubo fatto di assunzione giornaliere di psicofarmaci e che, a distanza di anni, non solo non avevano prodotto nessun miglioramento nello stato psichico del mio ragazzo, ma avevano anche incominciato ad aggredirlo dal punto di vista fisico, si era gonfiato in viso e l'acne gli aveva segnato profondamente il suo volto!!! 

Siamo entrati in punta di piedi io e mia moglie, ben consapevoli che quello della dipendenza da farmaci era un terreno insidioso del quale non conoscevano quasi nulla, ma determinati a dare una svolta a tutto questo. Bene caro Pietro, mi perdonerai il tu ma davvero ti considero un amico leale, a distanza di un anno, il mio ragazzo si è liberato dall'uso di tali farmaci e adesso dopo un breve periodo successivo alla dismissione di tali sostanze, ebbene caro Pietro, lo vedo rinascere, ha ricominciato ad uscire, non senza difficoltà ovviamente, ma ormai la sua determinazione incominciava ad emergere, adesso esce regolarmente con alcuni bravi ragazzi nei fine settimana, frequenta un vivaio dove per tre mezze giornate la settimana aiuta a svolgere alcuni lavori e si sfora davvero di dare un senso ai suoi diciannove anni!! 

Grazie Pietro, abbiamo trovato quel coraggio e siamo riusciti ad infonderlo al nostro ragazzo, certo le sue difficoltà non sono ancora del tutto superate, è un ragazzo con una sensibilità eccezionale e questo lo porta ad assumere atteggiamenti difensivi di ritiro, ma adesso è consapevole delle sue qualità e affronta la vita con maggiore determinazione, determinazione che mai avevo notato prima!!

Non vogliamo illuderci troppo io e mia moglie, siamo consapevoli che il percorso è solo all'inizio ma insieme si va avanti per questa strada.

Un'ultima precisazione, il mio ragazzo era davvero preoccupato nel confidare alla psichiatra che aveva interrotto l'uso dei farmaci, e tale angoscia lo stava nuovamente mettendo in difficoltà!!! Ma allora ci chiediamo ancora dove sta il problema!!! Se la dipendenza psichiatra farmaco anziché aiutare mio figlio lo rendeva dipendente a tal punto di avere timore nell'ammettere che finalmente aveva preso una decisione frutto finalmente della sua consapevolezza.

Mi fermo qui, voglio però affermare con forza la mia esperienza di padre e, quanto è a me accaduto, possa essere spunto di riflessione per chi, malauguratamente, dovesse trovarsi nella medesima mia situazione passata.

Un sincero grazie.

Adriano.

RISPOSTA

Buongiorno Adriano,
che cos'altro potrei aggiungere?

Parole come le tue mi ripagano di anni di sacrifici, attacchi, insulti... tutto per l'invidia e il non voler ammettere che anche se studi 12 anni tra laurea in Medicina e specializzazione in Psichiatria, potresti anche avere torto.

Quando Medicina, Psichiatria e Igienismo decideranno di lavorare insieme per il bene comune, allora avremo fatto un grande passo in avanti.

Per il momento, siete l'esempio MERAVIGLIOSO di come due genitori dovrebbero essere. Avete combattuto per il bene di vostro figlio, io sono stato semplicemente la miccia che vi ha permesso di vedere l'intera situazione sotto un'angolatura diversa.

Quello che espongo da anni ha un senso ben preciso.

Altrimenti, testimonianze come la tua non mi arriverebbero tutti giorni.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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TONNELLATE DI FARMACI E RICOVERI: UNA TESTIMONIANZA CHE RACCHIUDE TUTTO IL FALLIMENTO DELLA PSICHIATRIA

LETTERA

Buongiorno mi chiamo ****, ho 27 anni e scrivo per un mio problema. Da circa 6 anni soffro di attacchi di panico violenti, 1 anno fa mi hanno diagnosticato disturbo borderline di personalità (in quanto mi taglio e cose simili).

La terapia che mi hanno assegnato è la seguente:
-sertralina 50 mg
-en 20 gg per 2 (le sto scalando)
-una fiala mensile da 100 di xeplion
-20 gocce di talofen
-1 compressa da 30 di felison.

Io vorrei uscire da questo giro di medicinali perché non mi sento più la stessa persona.

Sono apatica, non ho voglia di fare nulla, sono appiattita emotivamente, non ho più stimoli.

La mia paura più grande è che interrompendo i farmaci si possano ripresentare quei mostri di attacchi di panico, di cui ho una gran paura. 

Per il disturbo borderline, potrei seguire una psicoterapia? Mi aiuterebbe? In un anno ho fatto un innumerevole corso di ricoveri (mai in tso), per cui chiedo consiglio su come interrompere gradualmente queste medicine e nel caso, come prevenire gli attacchi di panico.

Spero in un aiuto, mi sto sentendo sprofondare in un abisso! Grazie di cuore!

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

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Veniamo a noi...

E' tutto, TUTTO profondamente sbagliato.

In primo luogo: i cialtroni in camice bianco che continuano ciclicamente a "seguirla", oltre ad averla caricata di una terapia farmacologica DISUMANA (io sono contro ogni psicofarmaco, ma somministrarne cinque, tra cui un depot, è veramente criminale), continuano imperterriti - volontariamente, per ignoranza o menefreghismo - a NON SRADICARE LE MOTIVAZIONI organiche/alimentari/emozionali/psicologiche/ambientali alla base della sintomatologia in atto.

Continuano, per fare un esempio, a spruzzare insetticida per uccidere le mosche evitando invece di portare, in maniera risolutiva, LA SPAZZATURA FUORI DI CASA.

L'Igienismo, a differenza della medicina allopatica, considera il corpo umano una reliquia da toccare solo in casi emergenziali.

Una macchina autoreferenziale che è capace di sbrigarsela da sola, senza l'intromissione della distruttiva mano dell'uomo.

A maggior ragione, quando si ha la pretesa di far interagire delle sostanze chimiche create in laboratorio con 100 miliardi di neuroni il cui funzionamento è ancora pressoché sconosciuto. 

Lei NON è PAZZA. Lei NON è MALATA.

E' "semplicemente" intossicata marcia. 

Il suo corpo, capace di autoregolarsi, deve invece, ogni santo giorno, contrastare una marea di sostanze estranee che vanno a colpire direttamente le connessioni neuronali, superando la barriera ematoencefalica.

I "luminari" che la seguono hanno sacrificato la SUA VITA, la sua capacità di emozionarsi, di ridere, di scherzare, di arrabbiarsi, insomma di essere UMANA, con una parvenza di devastante tranquillità.

E tutto questo mi fa ancor di più incazzare, perché uscire da TUTTE le problematiche di natura fisica e mentale (che sono sempre interconnesse) è molto più semplice di quanto non si pensi.

Risulta certo molto più difficile mettere in discussione il proprio stile di vita, a cominciare da quello che si mangia, si inala o ci si inietta, fino ad arrivare alle persone che si frequentano, con cui si convive, con cui si hanno veri e propri scambi energetici ed emozionali.

Io, se fossi in lei, provvederei ad uno scalaggio graduale dei farmaci, uno alla volta, in ragione del 10% al mese, così come da linee guida internazionali, applicate in tutte le cliniche SERIE che aiutano all'estero a dismettere gli psicofarmaci.

Unito a questo, provvederei, sempre gradualmente ma inesorabilmente, ad un cambio alimentare che si sposti nettamente verso il vegancrudismo ad altissimo livello di frutta e a bassissimo livello di grassi.

Lei non ha bisogno dell'ennesima psicoterapia che scavi nel suo passato. A che diamine serve fare psicoterapia sotto l'influenza di cinque psicofarmaci? Se non ripulisce il suo corpo, certo non potrà lavorare correttamente con i suoi pensieri.

Tornare indietro dopo anni di una tale quantità di farmaci NON è una passeggiata, è uno TSUNAMI, che questo le sia chiaro.

Tutte le altre strade sono solo, a mio giudizio, scorciatoie, che porteranno, quando va bene, a finti periodi di benessere, che lei, paradossalmente, NON HA NEMMENO, nonostante quintalate di psicofarmaci.

Le basta questo per riflettere?

Pietro Eupremio Maria Bisanti



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SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

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martedì 2 gennaio 2018

DA UNA "SEMPLICE" INSONNIA, A UN TOTALE CASINO: VOGLIAMO FINALMENTE IMPARARE COSA SIA IL CORPO UMANO?

LETTERA

Buonasera Pietro, mi sono imbattuto nel suo blog che ritengo davvero ben fatto ed utile e le espongo la mia situazione. Il 22 Ottobre mi è subentrata all'improvviso insonnia. Allora non sapendo cosa fare e visto che con la melatonina (che come sai è naturale) non riuscivo a dormire mi è stato prescritto dal mio dottore Ipnolor, farmaco generico del Minias per dormire.

Ne prendevo 10 gocce che ho scalato nel giro di una settimana e tolto, ma visto che dormivo ancora male ho dovuto riassumerlo e scalarlo più lentamente, nulla da fare, mi si alzava la pressione. Allora, il dottore mi aveva prescritto il Remeron per depressione, che mi sono rifiutato di assumere perché è una bomba chimica incredibile.

Allora mi ha dato il Citisint (Citalopram) da 20 mg. Che ho assunto a mezza compressa per una settimana (dal 15 Novembre) e a compressa intera fino a venerdì. Nel frattempo da venerdì scorso sono riuscito a togliere la rognosa benzodiazepina (scalandola lentamente).

Sono sicuro che il mio fisico mi ringrazia. E ho iniziato lo scalo dell'antidepressivo Citalopram facendomi aiutare dalla melatonina che assumo pochi istanti prima di andare a dormire.

Quello che non sapevo e l'ho scoperto facendo gli esami del sangue, che ero fortemente carente di vitamina d (valore 14 ng, quando il valore normale e' da 30 a 100).

Può una forte carenza di vitamina d portare depressione o ansia? Il dottore dopo aver visto gli esami mi ha dato dei flaconcini (4) da 50 mila unita di vitamina da assumere ogni 15 giorni per 2 mesi per portarla a valori normali. 

Vorrei un tuo consiglio. Ho deciso di curarmi in modo naturale (ti tralascio tutti gli effetti collaterali del citalopram in questo mese) e sono sicuro che la mia insonnia era dovuta alla carenza di vitamina d. Tu che dici? Ti autorizzo a pubblicare la mia storia sul tuo blog che spero possa essere utile a qualcuno. 

Gli psicofarmaci bloccano i sintomi ma non guariscono.

Se la pubblichi mettici solo il mio nome (Marco), senza cognome, o anonimo.

Grazie


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.


Veniamo a noi...

Partiamo dal principio.

Lei il "proprietario" di una meravigliosa e sofisticatissima macchina chiamata "corpo umano".

Questo è l'involucro che permette tanto a lei quanto a tutti noi di poter funzionare sul pianeta terra.

Il corpo umano è frutto dell'evoluzione di milioni di anni e, a titolo esemplificativo, il suo cervello, composto da 100 miliardi di neuroni, è capace di gestire contemporaneamente un'infinità di funzioni.

Quando una di questa funzioni smette di operare correttamente (nel suo caso, la regolazione del ciclo del sonno), ecco che il malcapitato di turno, senza alcuna conoscenza di tipo igienista, CORRE COME UN DISPERATO verso un rimedio, sia esso artificiale o naturale, che possa IMMEDIATAMENTE sistemare la situazione.

Si commettono quindi due errori madornali:

1) Si sopprime il sintomo senza averne eradicate le cause;

2) Si inibisce parzialmente o totalmente la capacità di autoregolazione del corpo umano.

Non le viene in mente che una macchina capace di regolare migliaia di funzioni certo non abbia bisogno del "suo aiuto" per poter tornare a dormire?

Il suo corpo le sta disperatamente chiedendo di ESSERE LASCIATO IN PACE.

Melatonina, vitamina D sono e rimangono RIMEDI, sostanze che vanno, come detto, a sopprimere la capacità di autoregolazione del corpo umano.

La melatonina, infatti, non fa altro che sostituirsi alle sostanze endogene prodotte dal corpo umano per favorire il rilassamento e l'addormentamento; per la vitamina D (e per le vitamine in generale) bisogna aprire un discorso più complesso...

Lei ha fatto degli esami e ne è risultato carente. Come opzione di attacco, il suo medico ha deciso di somministrargliela artificialmente.

Lei pensa che riportare i livelli di vitamina D in un range "corretto" attraverso una somministrazione esterna vada a sistemare la MOTIVAZIONE per cui il suo corpo ne era carente?

Lei pensa che ingerendo vitamina D artificiale (e quindi edulcorata da tutti gli altri elementi di contorno che ne permetterebbero la giusta assimilazione) possa fare qualcosa di buono al suo corpo?

Io dico di NO.

Dico che GUARIRE significa permettere al proprio corpo di autoregolarsi, senza inseguire una vitamina oppure l'altra, ma dando al medesimo la possibilità di fare quello che sa fare meglio: mantenersi in salute.

Questo però noi non glielo permettiamo, attraverso l'ingestione continua di cibi incompatibili, emozioni incompatibili e vita di merda in generale.

Lei e il suo medico, al posto di virare nettamente verso uno stile di vita corretto, che, da solo, è in grado di mantenere chiunque in salute (altrimenti come si spiega la salute di FERRO del mondo animale, in condizioni mille volte più difficili delle nostre?) avete cominciato un valzer FOLLE di farmaci e integrazioni, da far rabbrividire.

Concludendo...

La sua insonnia NON è stata causata da una mancanza di vitamina D. La sua insonnia è stata causata da un deterioramento generale del suo organismo dovuto al suo stile di vita, che ha impattato, tra l'altro, sull'assimilazione della vitamina D.

Guarire significa RISOLVERE; e risolvere significa permettere al corpo di autogestirsi.

La smetta di correre dietro ai valori, e cominci a vivere come un essere umano.

Conosco una marea di persone che sono andate al camposanto con gli asterischi degli esami "tutti a posto".

Viva compatibilmente al suo essere "un essere umano" e cioè una "scimmia vestita" e di carenze non ne avrà mai e poi mai.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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RIMOZIONE AMALGAMA IN MERCURIO SENZA PROTEZIONI: E ORA SONO CAZZI

LETTERA

Egregio Pietro Bisanti. Sono *******, le scrivo a nome di ******, la madre di ***** ed *****. 

Siccome ****** ha tolto l'amalgama al mercurio dal dente. Gli hanno messo/sostituito un amalgama di resina che si asciuga a contatto della luce. ***** vuole sapere se in questa amalgama ci potrebbe essere qualche sostanza tossica. 

Oltretutto togliendo l'amalgama vecchia a ***** non l'hanno fatto in una situazione protetta. Così pensa che abbia potuto ingerire metalli tossici. 

Ad un altro dente hanno messo un amalgama al bario. 

Voleva sapere se anche questa al bario può essere tossica. Tutto perché ***** sono 2 mesi che non sta bene e si sente debilitato. ***** suppone che sia a causa di contaminazione da metalli. ***** vuole sapere da lei questo  poiché si fida ciecamente della sua conoscenza a riguardo. La ringrazio e può scrivermi per le risposte. P. S. Il dentista dove ***** è stato operato ai denti lei medesima non è riuscita a contattarlo.


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.



Veniamo a noi...

Non ho dubbio ALCUNO che l'amalgama in mercurio sia un elemento di una tossicità devastante.

E sono altrettanto ultrasicuro che la sua rimozione in modalità NON protetta (senza diga ed aspiratore) sia la causa di problematiche DEVASTANTI dovute a un'intossicazione acuta da mercurio e metalli pesanti.

L'amalgama in bocca fa danni, piccoli e costanti nel tempo, in pratica una tossicità subdola (direttamente proporzionale al loro numero e alla condizione generale di salute dell'organismo); la sua rimozione non protetta causa invece una tossicità acuta IMMEDIATA, con sintomi importanti e invalidanti, sia sulla sfera organica che su quella mentale (che, poi, sono imprescindibili l'una dall'altra).

La mia idea è che i sintomi che l'interessato sta manifestando siano assolutamente la conseguenza dell'ignoranza e della superficialità del dentista che gli ha messo le mani in bocca: ora non si aspetti che vengano a recitare il "mea culpa"; come per i vaccini, quando un bambino muore dopo un giorno dall'esavalente, nessuno verrà mai ad ammettere il nesso di casualità. In pratica, per loro sono e rimarranno cazzi dell'interessato, che starà di merda e dovrà pure dimostrare che non si sta inventando tutto e che i sintomi sono veri, reali e causati dalla rimozione non protetta. Prova è la latitanza del dentista che l'ha seguito.

Rispondo alle altre sue domande:

1) Il bario è un metallo tossico. Non sono a conoscenza se esista un amalgama "di solo bario" ma mi risulta difficile. Mi viene da pensare che sia la solita amalgama fatta da un insieme di metalli pesanti, quindi da sconsigliare assolutamente.

2) L'amalgama che si "asciuga con la luce" è quella fatta di resina plastica denominata "Diamon Crown": io stesso ne ho sostituite quattro al mercurio con questa. Tutto quello che è artificiale e non ha a che fare con l'organismo è in minima parte "tossico", ma, dal canto mio, ritengo questa opzione la più valida e la meno pesante per l'organismo. Certo non si può rimanere con i buchi in bocca, ma mille volte meglio una resina chimica che il mercurio.

Legalmente, è molto difficile dimostrare le loro colpe: in pratica, avreste dovuto fare un esame volto alla ricerca dei metalli pesanti PRIMA della rimozione non protetta e SUBITO dopo per evidenziare l'intossicazione acuta. Infatti, dopo pochi giorni, i metalli pesanti rilasciati si "distribuiscono" nel corpo, quindi risulta difficile provare qualcosa a livello squisitamente ematico. Questa la mia "umile" opinione dopo anni di letture e indagini personali.

Ora, se vorrete continuare a rimuovere altre amalgame, fatelo da uno specialista che le rimuova con protocollo PROTETTO (diga ed aspiratore), altrimenti scappate a gambe levate.

Se fossi in voi, valuterei delle terapie chelanti a base di clorella e coriandolo (per agevolare l'espulsione dei metalli pesanti) unite a una ALIMENTAZIONE IMPECCABILE in stile vegancrudista, con alti livelli di frutta e di estratti.

Io non vedo alcuna alternativa se non mettere il corpo nelle condizioni di agire al meglio e di disintossicarsi nella maniera più forte ed incisiva che possa.

Pietro Eupremio Maria Bisanti


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