Salve, mi sono imbattuto su un forum dove ho denunciato i
metodi della Psichiatria.
Siccome è solamente da pochi mesi che sono diventato vegano
e che seguo l'Igienismo naturale, purtroppo sono poco preparato sull'Igienismo,
per cui le chiedo gentilmente un consiglio su come rispondere e confutare la
tesi di un utente del forum suddetto, il quale afferma:
"Quando le cause sono neurologiche, scompensi chimici di vario tipo, che ci vuoi fare con le parole?
Hai mai avuto modo di vedere cosa può causare una carenza di litio nel cervello di una persona?
Di fronte a patologie di natura fisica la psicologia è del tutto inutile. Sarebbe come voler curare l'alzaimer con la psicologia.
In questi casi, anche se ancora siamo molto lontani dalla perfezione, è di gran lunga preferibile una cura farmacologica che per quanto non porti la persona ad uno stato di "normalità", quantomeno gli permette di vivere in un modo accettabile.
Il non usare i farmaci, in questo caso, può arrivare a portare la persona a stati vegetativi, se non peggio.
Hai mai avuto modo di vedere cosa può causare una carenza di litio nel cervello di una persona?
Di fronte a patologie di natura fisica la psicologia è del tutto inutile. Sarebbe come voler curare l'alzaimer con la psicologia.
In questi casi, anche se ancora siamo molto lontani dalla perfezione, è di gran lunga preferibile una cura farmacologica che per quanto non porti la persona ad uno stato di "normalità", quantomeno gli permette di vivere in un modo accettabile.
Il non usare i farmaci, in questo caso, può arrivare a portare la persona a stati vegetativi, se non peggio.
Come la fermi una crisi psicotica, dove la persona è pericolosa per se e per gli altri?
Un
malato in "crisi psichiatrica" oggi come oggi non è trattabile con
null'altro che un approccio farmacologico, almeno in una prima fase.
Per quanto siano ancora ben lontani dal "guarire" il paziente, sono l'unico mezzo esistente (e funzionante).
Per quanto siano ancora ben lontani dal "guarire" il paziente, sono l'unico mezzo esistente (e funzionante).
Di
fronte ad una disfunzione celebrale (tale è la carenza di litio o di
alcuni neurotrasmettitori) c'è poco da fare purtroppo, diventa
necessario agire cercando di riequilibrare tali carenze.
Questo ovviamente per quanto riguarda un approccio corretto da parte della psichiatria.
Gli abomini delle cliniche psichiatriche statali venuti recentemente alla luce sono tutt'altra cosa, così come l'eventualità che alcune case farmaceutiche possano non immettere sul mercato farmaci migliori per motivazioni economiche."
Questo ovviamente per quanto riguarda un approccio corretto da parte della psichiatria.
Gli abomini delle cliniche psichiatriche statali venuti recentemente alla luce sono tutt'altra cosa, così come l'eventualità che alcune case farmaceutiche possano non immettere sul mercato farmaci migliori per motivazioni economiche."
Mi rivolgo a lei perchè è una persona preparata in materia.
Complimenti per il suo blog.
Grazie, cordiali saluti.
F.to Giuseppe M.
RISPOSTA
Buonasera Giuseppe,
dopo un'intera giornata di duro lavoro non potevo non rispondere a questa mail.
Troppo importanti gli argomenti da confutare.
Anzitutto complimenti per il percorso vegano e igienista, l'unica strada possibile al giorno d'oggi per riacquistare e mantenere la propria salute psicofisica.
Ora veniamo ai lobotomizzati super-sfegatati-fan del litio.
Ribatto punto per punto:
1) Concordo sul fatto che la psicoterapia non sia assolutamente risolutiva nella maggior parte dei disturbi di tipo psichiatrico.
Se ad esempio non riesco a smettere di controllare se ho o meno chiuso il rubinetto del gas, un adeguato supporto psicoterapeutico attraverso la TCC può aiutarmi a frenare determinate compulsioni, ma non risolve il problema alla radice, e cioè la motivazione VERA per cui non riesco a smettere di pensare se ho o meno chiuso il gas.
Questo significa che un cervello "normale" NON deve cadere in questo o altri similari vortici di pensieri.
L'errore madornale che viene fatto è però dare la colpa a "non precisati squilibri chimici", come se il cervello fosse una entità staccata dal resto del corpo, mentre invece ne è parte integrante.
Quindi, il litio, che è oltretutto un minerale epatossico, e qualunque psicofarmaco esistente sul mercato non fanno altro che mascherare una situazione, come mettere un coperchio su una pentola a pressione che sta per esplodere.
È da folli prescrivere il litio o qualunque tipo di psicofarmaco senza aver investigato e compreso la RAGIONE per cui il cervello sta malfunzionando.
E quindi la psicoterapia deve essere utilizzata esclusivamente quando si ha la certezza che qualunque altra causa fisica alla base dei disturbi che si manifestano sia stata esclusa.
Nessuno di noi è nato per rimanere aggrappato a un altro essere chiamato "psicologo"; ma è anche vero che alcuni eventi stressanti della vita possono essere meglio superati parlando, sfogandosi, anche con l'aiuto di chi ha esperienza in materia.
Concordo quindi che l'Alzheimer non si cura con la psicoterapia, ma neanche la maggior parte delle depressioni, degli attacchi di panico, dei disturbi d'ansia, dei disturbi ossessivo-compulsivi, per non parlare poi delle psicosi e delle schizofrenie.
E di certo NESSUNA patologia che manifesti sintomatologia psichiatrica deve essere curato con il litio o qualunque altra sostanza tossica denominata "psicofarmaco".
Sono pagliativi, per usare un eufemismo. Pillole che nella migliore delle ipotesi creano un falso stato di benessere destinato a durare poco e con pesantissimi effetti collaterali che possono arrivare alle urgenza omicidiarie/suicidiarie; che invece, nella peggiore delle ipotesi, ti distruggono senza neanche averti dato un breve periodo di finto benessere. Meglio drogarsi illegalmente allora.
2) Se ho mai visto una persona come sta senza litio?
.....Il problema non è il litio, il problema è capire la motivazione per cui una persona manifesta un disturbo psichiatrico. Il problema non è la farsa della carenza di litio, ma la motivazione per cui l'organismo sta funzionando male.
Il litio maschera il vero problema, dando una parvenza di normalità, destinata a durare poco, e anche pochissimo quando il suddetto minerale viene sospeso...un po' come facevano nel Medioevo, dove per curare l'anemia ti portavano nei macelli, tagliavano la gola alla mucca e ti facevano fare il pieno di ferro. Sì, di un ferro incompatibile con l'organismo umano-vegano, ma che a causa dei suoi effetti dopanti dava una parvenza di guarigione, effimera, e destinata a durare pochissimo.
3) Il non usare farmaci porta la persona a uno stato vegetativo?
Balle, tutte palle, grosse come una casa.
Il non usare farmaci non maschera una situazione, che quindi continua a perseverare.
Se ad esempio mangio proteine animali dalla mattina alla sera e quindi mi ammalo di diabete, la mancata regolazione della glicemia porta a evidenti sintomi psichiatrici, come la voglia di isolamento.
Quindi, fino a quando non scardino il circolo vizioso della glicemia ballerina causata dalla mala alimentazione, il problema sussisterà.
Posso mascherarlo con un bel mix di antidepressivi, ma rimarrà sempre latente, con in più il problema di dover assumere sostanze tossiche che creano potente assuefazione e tolleranza.
4) Come la fermi una crisi psicotica?
Non certo con lo Zyprexa, con l'Haldol, con il Serenase.
La fermo con la zucca, con l'intelligenza, con l'amore, con la dedizione, con la voglia di capire cosa stia succedendo.
Ecco che il progetto di un C.E.P. (Centro di Emergenza Psichiatrica), che porterei avanti domani stesso se avessi i fondi necessari, sarebbe perfetto.
Luoghi in cui si viene accolti, contenuti anche con la forza se necessario, ma senza nessuna interferenza di tipo farmacologico. Con la successiva osservazione per scandagliare le possibili cause fisiche, portando il paziente a riappriopriarsi della propria vita anche attraverso un'alimentazione e uno stile di vita compatibili con la nostra conformazione vegana.
Chiunque dica che l'alimentazione gioca un ruolo marginale nello sviluppo di disturbi psichiatrici è un bugiardo o un ignorante.
5) Per quanto siano ancora ben lontani dal "guarire" il paziente, sono l'unico mezzo esistente (e funzionante).
Gli psicofarmaci NON funzionano. È davanti agli occhi di tutti.
Farti venire il sorrisino da ebete facendoti ammosciare il pisello non significa funzionare. E questo quando le cose vanno bene...
Almeno qui ammettono che la psichiatria non guarisce proprio nessuno. La psichiatria, come scritto nel mio libro in fase di ultimazione, fa "contenimento sociale".
Almeno qui ammettono che la psichiatria non guarisce proprio nessuno. La psichiatria, come scritto nel mio libro in fase di ultimazione, fa "contenimento sociale".
6) Di fronte ad una disfunzione celebrale (tale è la carenza di litio o di alcuni neurotrasmettitori) c'è poco da fare purtroppo, diventa necessario agire cercando di riequilibrare tali carenze.
Questo ovviamente per quanto riguarda un approccio corretto da parte della psichiatria.
Ancora con sta boiata dei neurotrasmettitori....
Il cervello è un organo irrorato dal sangue...e la maggior parte delle sostanze utili al suo buon funzionamento si creano nell'intestino....
Quindi un intestino marcio porta un cervello marcio, non ci sono santi.
Quindi piantiamola con ste boiate dei neurotrasmettitori nella testa che non funzionano per chissà quale carenza: è la tossemia interna la causa di tutto.
7) Gli abomini delle cliniche psichiatriche statali venuti recentemente alla luce sono tutt'altra cosa, così come l'eventualità che alcune case farmaceutiche possano non immettere sul mercato farmaci migliori per motivazioni economiche.
E qui mi faccio quattro sonore risate: le case farmaceutiche sanno molto bene quanto deleteri siano gli psicofarmaci (ma li hanno sviluppati con furbizia e intelligenza criminale, poiché, come le droghe di strada, riescono a darti una parvenza di guarigione), e il business che gli gira intorno supera ampiamente i risarcimenti danni che le class action americane costringono loro a sborsare per i danni irreparabili causati dal loro utilizzo.
Anche senza parlare delle allucinanti condizioni in cui sono trattati i pazienti degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), basta andare in un lindo e pulito studio di un qualunque psichiatra privato.
Il risultato è lo stesso: la devastazione e il rincoglionimento sono garantiti, ma nella pulizia e nella perfetta educazione di chi vi riceve.
La conclusione è solo una, e va la faccio attraverso un bell'elenco:
-Zyprexa, antipsicotico: vi calma la crisi, vi ottunde completamente le emozioni, vi fa ingrassare di venti-trenta chili impossibili quasi da smaltire, vi fa venire il diabete, ma per la psichitria siete GUARITI
-Prozac et similar: vi fa venire un sorriso da ebete, vi fa vedere (per poco) il mondo bello, e in cambio chiede la vostra vita sessuale, azzerandola completamente. Provate a toglierlo senza scalare: vi butterete dalla finestra. E se decidete di scalarlo, preparati a scosse elettriche, incubi, attacchi di panico allucinanti. E sperate che non vi faccia sterminare la vostra famiglia.
-Paxil et similar: come sopra, ma con l'aggiunta che la paroxetina è la molecola più ostica da eliminare tra tutti gli psicofarmaci esistenti.
-Deniban: vi alza dal letto in un minuto, come una striscia di coca, ma poi vi fa aumentare la prolettina e fa crescere le tette agli uomini. Provate a toglierlo, e tornerete nella depressione più nera
Serenase et neurolettici vari: zombie-style. La terra dei morti viventi esiste sul serio.
Ricordate, la malattia mentale, intesa come la intendono gli psichiatri, non esiste.
Ripulite il fisico, e la mente vi verrà dietro. Provare per credere
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti