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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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martedì 30 maggio 2017

"CERCO PSICHIATRA PER SCALAGGIO FARMACI". PRENDETE IN MANO LA VOSTRA VITA, SMETTETELA DI DELEGARE!

LETTERA

Buongiorno Sig Bisanti Le scrivo per sapere se mi può indicare un buon psichiatra a Roma che possa aiutare mio figlio a scalare i farmaci.  So che ha molte richieste x questo le chiedo chi possa aiutarlo. Tendenzialmente già segue un regime alimentare sano. Secondo le sue indicazioni dovrebbe togliere le poche proteine animali.  Se può indicarmi un suo libro mirato x una alimentazione corretta le sarei grata. 
Grazie
Carla



RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Carla,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Smettiamola di pensare che gli altri, solo perché hanno "studiato", abbiano la verità in tasca e che noi siamo solo delle povere marionette decerebrate.

Apriamo il cervello, la LOGICA NON HA BISOGNO DI LAUREE.

Gli animali si alimentano tutti correttamente senza aver bisogno di una laurea in Scienza dell'Alimentazione...

Prendetevi la responsabilità di quello che state facendo, senza delegarla a nessuno, seguendo un protocollo di scalaggio così come indicato qui.

http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Assolutamente da leggere il mio libro "Assassini in Pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere" e il mio secondo libro, disponibile da fine anno: "La potenza fruttariana del corpo umano: al gorilla non serve una laurea per vivere in salute".

Per quanto NON possa ovviamente seguirvi come un medico, nulla mi vieta di esporvi il mio pensiero.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

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FEBBRE A 39 IN UN NEONATO... ODDIO MI STO CAGANDO SOTTO... INOLTRE, ALIMENTAZIONE A UNA BIMBA DI UN ANNO E APPROCCIO VERSO IL TUMORE

LETTERA

Buongiorno, sono capitata casualmente sul suo blog e incuriosita ho letto alcuni articoli. La mia posizione è meno intransigente della sua anche se punti di contatto vi sono. Le scrivo per chiederle cosa darebbe da mangiare a una bimba di un anno e come tratterebbe la febbre (sempre nei lattanti) superati i 38.5 39. Qualora avesse modo di rispondermi volevo sapere come lei affronterebbe/"curerebbe" un tumore (argomento molto sentito visto il numero di persone perse x questo male). 
La ringrazio e spero in una sua risposta anche solo sull'argomento bimbi. 
Cordialmente,  Luana. 



RISPOSTA


Buongiorno sig.ra Luana,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Lei mi chiede come "tratterei" la febbre... E chi dice che deve essere "trattata"?

Lei ne ha paura, mentre io la benedico...

Sì, la benedico, perché è il segnale che ci troviamo davanti ad un sistema immunitario, specialmente con temperature dai 39 in avanti, che funziona, che reagisce, che si autoregola, che fa pulizia, che gestisce, che coordina, che monitora, che VIVE.

Si è mai chiesta, anzitutto, cosa sia la febbre?

Lei pensa che venga "a casaccio", che "bruci il cervello", che "salga a dismisura senza controllo"?

Ma lei pensa che il suo corpo sia un fantoccio farlocco incapace di autogestirsi?

Lei, con la sua "coscienza" svolge un milionesimo delle operazioni che il suo corpo porta avanti AUTONOMAMENTE, senza alcun intervento diretto di volontà da parte nostra.

La febbre altro non è che una preordinata, logica, coordinata azione depurativa/eliminativa portata avanti dall'ipotalamo e dal tutto il sistema immunitario per riportare il nostro alterato terreno microbiologico ad una situazione di normalità.

Non è un mostro, non è un assassino, ma una NORMALE reazione immunitaria.

Reazione immunitaria, come ho detto, CONTROLLATA. La febbre arriva ALLA TEMPERATURA CHE IN QUEL MOMENTO SERVE, e CI RIMANE FINO A TUTTO IL TEMPO CHE SERVE.

Piantiamola di cagarci sotto quando supera i 39 gradi. È normale che chiunque abbia la febbre alta sia apparentemente distrutto.

Essere apparentemente distrutti non significa che quanto stia accadendo non sia POSITIVO e che sia solo lo scotto da pagare per arrivare a uno stato di salute migliore o per ripristinare uno stato di salute alterato.

A che minchia serve abbassarla con sostanze chimiche, quando è lì proprio per darci una mano?

Si è mai chiesta perché non appena l'effetto della tachipirina (che, lo ricordo, certo non è acqua fresca) termina, la febbre torna? Perché il corpo ha un lavoro da fare, e lo porterà a termine costi quel che costi.

Si è mai chiesta perché gli anziani hanno febbri meno "importanti"? Perché il loro sistema immunitario non ha la forza di portare il corpo a quelle temperature che gli servirebbero per fare un lavoro come si deve.

Continuate pure a imbottire di chimica i vostri figli, rispedendo al mittente febbri sacre, che dovrebbero essere lasciate sfogare e preparatevi a problemi sempre maggiori.

Io ho osservato bambini figli di igienisti arrivare a 41 di febbre, per poi uscirne talmente rinforzati e pimpanti da rimanerne esterrefatti.

L'errore PRINCIPALE delle persone è INTERROMPERE chimicamente la febbre e FORZATAMENTE dare da mangiare a chi invece DEVE rimanere a digiuno mentre il corpo lavora.

La mamme ignoranti, armate di tachipirina e prosciutto cotto, sono la rovina dell'umanità.

Ora la sua seconda domanda...

Lei sa che un organgotangu sa molto bene cosa dare da mangiare ai suoi cuccioli senza bisogno di enciclopedie o lauree in Scienza dell'Alimentazione?

Sua figlia, come tutti i bambini, dovrebbe andare avanti a bere latte materno, in esclusiva, fino alla comparsa sia dei dentini che della postura della schiena eretta.

Poi, può andare avanti a bere latte materno fino a quando lo vuole, contemporaneamente all'assunzione di frutta e di verdura crude, che lei può premasticare per aiutarla.

Se lei preferisce latte artificiale ed omogenizzati "cavallo e patate" è libera di scegliere...

Mi dica poi in natura come un bambino di un anno riuscirebbe ad addentare un cavallo...

Per quanto riguarda la sua domanda sui tumori, la invito a leggere il mio articolo a riguardo di alcune settimane fa.

http://pietrobisanti.blogspot.it/2017/05/rifiutava-la-chemioterapia-e-morta-di.html

Pietro Bisanti




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venerdì 26 maggio 2017

VACCINAZIONI: "VOGLIO ANDARMENE DALL'ITALIA"... NO, SI RIMANE E SI COMBATTE

Buongiorno Pietro,

mi chiamo Luca e ho iniziato a conoscerti da qualche tempo leggendo i tuoi articoli e guardando i tuoi interventi e ti ringrazio per la tua ottima campagna di sensibilizzazione e caparbietà, unita alla schiettezza di dire le cose in modo chiaro e soprattutto vero.

Ti do del “tu” perché credo che mai come ora sia necessaria l’unione e la condivisione prevaricando chi vuole, in un modo o nell’altro, mantenere la separazione e di conseguenza lo scontro, l’informazione corrotta e inadeguata per raggiungere il controllo facendo leva sulla paura.

Ti scrivo perché la misura è colma; il “presunto” decreto legge sulla obbligatorietà di 12 vaccini, con conseguente punizione pecuniaria fino a 7500 euro, e, rullo di tamburi, arrivare alla sospensione della responsabilità genitoriale, non è nulla di diverso dalle varie leggi razziali istituite nei periodi storici che ben studiamo a scuola. Lesi i diritti dell’uomo, del fanciullo, della libera scelta (oltre che sanitaria), dell’istruzione: riassumendo… un’ecatombe. Viviamo in una società lobotomizzata dove tra farmaci di ogni tipo, istupidimento mediatico e informazioni faziose si raggiunge quel sistema perfettamente descritto da Orwell dove ogni singolo cittadino può urlare a gran voce “l’untore! dàgli! dàgli! dàgli all’untore!”, venendo premiato per la sua diligenza.

Siamo una famiglia di 6 persone che seguiamo i principi dell’igienismo da anni e ci adoperiamo ogni giorno affinché l’ignoranza (quella del non sapere) venga sostituita dalla conoscenza e dalla consapevolezza su ogni piano dell’Essere. Abbiamo tre figli di cui il più piccolo di età ha 14 anni e che si ritroverà suo malgrado a gestire nella quotidianità conflitti, emarginazioni da chi nella totale ignoranza (ma quella cattiva questa volta per non dire stupidità) parla per dare aria ai denti. Senza contare che sulla carta mio figlio dovrebbe farsi iniettare un numero imprecisato di dosi vaccinali tra cocktail in fase di sperimentazione e complessi con una fila infinita di “possibili” reazioni avverse… semplicemente NON ESISTE!

In questi ultimi anni abbiamo sempre sostenuto le nostre scelte e portate con orgoglio e sicurezza, ma abbiamo pensato seriamente di andar via da questo paese, perché ci sentiamo traditi. Il problema di fondo è che fintanto che il dibattito avviene tra adulti che per età anagrafica dovrebbero essere responsabili, ognuno ha proprie capacità di difesa: mi offendono in dieci? Me ne frego! Il problema è invece quando un minore viene additato dai suoi stessi compagni o peggio dai rappresentanti delle istituzioni: il branco molto spesso, purtroppo, vince sulla preda. Non posso essere 24 su 24 di fianco a mio figlio, anche se lui dimostra di essere risoluto nelle sue scelte, ma a 14 anni non si può pretendere che si faccia carico di battaglie.

Inizialmente la nostra decisione è stata quella di seguirlo a livello di istruzione con l’homeschooling, ma è stato approvato il decreto legislativo n.62 (art.23) con cui ogni homeschooler dovrà effettuare l’esame annuale presso una struttura pubblica: vuoi sottrarti al controllo scolastico per le vaccinazioni? Bene, quando verrai a fare l’esame da noi ti controlleremo e scatterà questo, questo e quest’altro. Basta. Noi non abbiamo mai avuto paura, ma le battaglie legali ci sono costate migliaia e migliaia di euro oltre che tempo speso inutilmente e che nessuno risarcirà mai.

Siamo molto sfiduciati e stanchi e non vediamo molte soluzioni al riguardo se non partire per tempo in un’altra nazione: concludo chiedendoti schiettamente se riesci a vedere opportunità diverse oltre quelle di andare via e imbarcarsi in contenziosi legali sfinenti.

Con profonda gratitudine,

Luca


RISPOSTA

Buongiorno Luca,
e grazie di avermi scritto.

Ti rimando subito al link di un'analoga richiesta a cui ho già pubblicamente risposto or ora...


Aggiungo questo: più gli attacchi si fanno duri, più abbiamo il DOVERE di reagire.

Io non ho figli, potrei assolutamente fottermene, eppure sono qui in prima linea.

Ribadiamo il concetto: se NON VUOI VACCINARE I TUOI FIGLI, NESSUNO, DICO NESSUNO, LO POTRA' MAI FARE DI FORZA.

Nel tuo caso, anche con l'homeschooling, NESSUNO POTRA' VACCINARE DI FORZA I TUOI FIGLI. Potranno solo fare, se questo decreto resterà in piedi così come è, sanzioni amministrative e minacce di sospensione della responsabilità genitoriale.

Minacce, sì, perché a nessun genitore consapevole ed attento potrà essere sottratto il proprio figlio solo per un'opinione diversa.

Come hai detto tu: UNIONE. Questo è il momento di stare uniti, di parare colpo dopo colpo senza paura.

Mai avere PAURA di essere "DIVERSI". Per me il mio essere vegano crudista e difensore degli oppressi è un ONORE.

Siate FIERI di quello che siete. Siate FIERI di uscire a cena senza dovervi ingozzare di cadaveri. Siate FIERI di difendere i vostri figli dall'inoculazione di sostanze che nulla hanno a che vedere con la salute. 

Siamo FIERI di NOI STESSI.

Avanti così

Pietro Bisanti

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"HO PAURA CHE MI TOLGANO MIA FIGLIA PER VACCINARLA DI FORZA": GENITORI È ORA DI TIRARE FUORI LE PALLE. IO SONO CON VOI

LETTERA

Ciao Pietro! Sono Valentina,
So che hai già fatto un articolo sui vaccini e so che hai tanto altro da fare, ma sento il bisogno di chiederti ulteriori conferme perché sono abbastanza allarmata dalla nuova legge. 

Mia figlia ha 8 anni, non le ho fatto fare l'ultimo richiamo del vaccino esavalente (quello da fare entro i 6 anni per capirsi) e non ho assolutamente alcuna intenzione di farlo, ma se dovessero fare dei controlli o dovessi essere richiamata ho paura delle conseguenze anche perché io non ho né avvisato preventivamente l'Asl della mia scelta (volevo evitare la cosiddetta caccia alle streghe), né è stata una scelta presa in accordo con il padre di mia figlia, che comunque è poco presente e non si interessa di queste questioni.

Al di là del fatto che una multa così salata sarebbe quasi impossibile da sostenere per me, l'idea che possano addirittura togliermi mia figlia mi sembra un'assurdità alla quale non voglio neanche pensare.
Cosa posso fare per tutelare mia figlia senza sentirmi obbligata a vaccinarla e tutelare me come genitore?
Grazie Pietro, come sempre..
Buona giornata
Valentina

Sent from my ASUS


RISPOSTA

Ciao Valentina,
utilizzo la tua lettera per mandare un messaggio generale.

Prendiamo tutti un bel respiro...

1) NON VACCINATE I VOSTRI FIGLI se questa è la vostra decisione. Non arretrate di un millimetro anche davanti alle pressioni o alle velate o meno minacce.

2) Fino a quando non avremo la certezza di che fine farà questo decreto (conversione, illegittimità costituzionale etc...) NON mandate i vostri figli all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia. Trovate un modo per tenerli a casa con voi.

3) Se non volete optare per fare homeschooling (cioè l'istruzione parentale) ai vostri figli, iscriveteli SENZA TIMORE alla scuola pubblica. All'atto della richiesta del libretto vaccinale, dichiarerete le vostre idee riguardo all'obbligo vaccinale.

4) ATTENDETE, SENZA PAURA, LE POSSIBILI (E CONTESTABILI) SANZIONI AMMINISTRATIVE: la gente viene spaventata con cifre assurde, mentre per la Legge 689/81 i 7500 euro sono il MASSIMO e 500 il MINIMO. Le sanzioni amministrative possono essere pagate in misura ridotta entro un tot di giorni, e quindi, se proprio deciderete di pagarle, lo farete sempre AL MINIMO. Tale quale se prendeste una "multa" per infrazioni al Codice della Strada. Esiste il minimo e il massimo: se entro 60 giorni pagate, pagherete il minimo. Se invece ve ne fregate e non contestate né pagate, vi troverete a pagare cifre più alte. Non cambia nulla, sempre di sanzioni amministrative si tratta. 

5) È fuor di dubbio che se cedete davanti a una sanzione amministrativa, TANTO VALE NON FARE FIGLI, perché il primo scopo di un genitore è di difenderlo FINO ALLA MORTE. Inoltre, come ogni sanzione amministrativa, in caso di perdita di ricorso sicuramente si pagherà di più del minimo, e se non pagate, vi arriverà una cartella esattoriale. Chi è nullatenente, può considerarla carta straccia, chi invece è "solvibile" potrà essere economicamente attaccato. Ma come per ogni cartella esattoriale, esistono le rateizzazioni, le dilazioni... insomma CALMA. Abbiamo tempo e spazio di manovra!

6) Hanno provato a spaventare tutti con la "sospensione della responsabilità genitoriale", per poi correre a ripari dicendo che "non è automatica". Da moltissimi anni l'orientamento dei Tribunali per i Minorenni è di NON agire in tal senso se non di fronte a evidenti carenze genitoriali. ESPORRE LA PROPRIA IDEA CONTRARIA ALLE VACCINAZIONI NON È UNA CARENZA GENITORIALE; FOTTERSENE LO DIVENTA, QUINDI, SOLO QUANDO LE ASL VI FARANNO ARRIVARE UN INVITO SCRITTO A MEZZO RACCOMANDATA A.R. (E NON POSTA ORDINARIA) POTRETE CONTATTARMI E VI DIRO' ESATTAMENTE COSA RISPONDERE, IN MODO CHE IL VOSTRO PENSIERO CONTRARIO VENGA ESPRESSO CORRETTAMENTE.

7) In sintesi... NESSUNO VI TOGLIE I VOSTRI FIGLI PERCHE' LA SOSPENSIONE DELLA RESPONSABILITA' GENITORIALE DEVE POGGIARE SULLA NEGLIGENZA. NEGLIGENZA CHE NON È PRESENTE ALLORQUANDO UNA SCELTA ANCHE CONTRARIA VENGA FATTA ED ESPOSTA CONSAPEVOLMENTE E CON COGNIZIONE DI CAUSA.

Sono qui per aiutare chiunque ne abbia bisogno a livello giuridico, per qualunque redazione di quesiti o istanze.

Piantatela di farvela sotto.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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DIECI PSICOFARMACI AL GIORNO, MA PER QUESTI IGNOBILI FINTI TUTORI DELLA SALUTE "VA TUTTO BENE". LEGGETE E INORRIDITE

LETTERA
Buongiorno Pietro.

Anzitutto vorrei complimentarmi con lei per questo blog e per l'importantissima e credo unica attività divulgativa che sta svolgendo. La seguo da poco, ma la densità dei contenuti da lei trattati, la modalità diretta e coinvolgente con cui riesce a trasmetterli, unita all'enorme implicazione che tali contenuti inevitabilmente hanno sulla nostra vita, mi hanno da subito "catturato".

Premetto che da un po' di tempo sono particolarmente sensibile ai temi legati all'alimentazione naturale, e sto sperimentando in prima persona come sia possibile curarsi del proprio fisico attraverso l'alimentazione, ad esempio vedendomi scomparire una fastidiosa forma di bronchite asmatica (da specialisti  di pneumologia definita cronica e curata per anni senza risultati a suon di antibiotici e cortisonici) dopo aver completamente eliminato dalla mia alimentazione latte, latticini e qualsiasi derivato del latte, e aver ridotto quasi a zero glutine e proteine animali in genere.

Detto questo, mi ha colpito di lei, non solo la sua forte propensione all'alimentazione naturale crudista fruttariana ma anche l'enorme attenzione che pone ad un tema fortemente "tabù"  come  quello degli psicofarmaci e l'abuso che oggi sempre più ne viene fatto.

Avendo parlato con i miei famigliari di questo fantastico blog, premetto che mia mamma è già intervenuta descrivendole la problematica di mio fratello.
E’ di lui infatti che voglio parlare, essendo da ormai 15 anni vittima del sistema sanitario (o come dice Colin Campbell sistema INsanitario) che lo ha portato a dipendere totalmente dall'uso di psicofarmaci. 

E' ormai certo e assodato che lui non aveva assolutamente bisogno di nulla di tutto questo e che la cosa migliore sarebbe stata di non aver mai varcato la soglia della ulss, ma ora il problema che mi pongo è come uscirne. 

La sua "cura" psico-farmacologica nel corso di ormai 15 anni, anziché essere progressivamente diminuita nei dosaggi come dovrebbe essere (un mio conoscente, psichiatra di comprovata esperienza, ha testualmente affermato che lo psicofarmaco non cura nulla in quanto agisce solo sul sintomo e pertanto, l'obiettivo deve essere sempre quello di ridurre i dosaggi fino al totale azzeramento), è invece aumentata fino ad arrivare oggi a 10 psicofarmaci al giorno.

Di fronte a questa situazione, la sua risposta alla precedente mail di mia mamma diceva che è assolutamente indispensabile iniziare un percorso di disintossicazione cominciando a contattare la struttura sanitaria per chiedere loro se è possibile ridurre in qualche modo la misura dei farmaci da assumere e, parallelamente, far cercare di smettere di fumare mio fratello. Ovvio che questo sarebbe solo il primo passo di un percorso che comunque è destinato a essere lungo, ma giustamente…se non si comincia…

Il problema per il quale ora vorrei chiederle consiglio è che fino ad ora i medici della struttura si sono dimostrati cechi e sordi di fronte a qualsiasi richiesta di dialogo sul tema della quantità di farmaci da assumere. Il tenore delle loro risposte precedenti è sempre stato del tipo “i medici siamo noi, voi non sapete nulla e dunque non vi permettete di metterci il becco” o, parafrasando una nota frase di Alberto Sordi “ io so’ io e voi non siete un cazzo!”.

Poiché lei (giustamente) dice che somministrare 10 psicofarmaci al giorno ad una persona si può considerare un crimine a tutti gli effetti, mi chiedo se ci sono argomentazioni forti, anche di tipo legale, non per dialogare con la struttura visto che in passato ciò si è rivelato completamente inutile, ma per costringerli quanto meno a iniziare un percorso di lento scalaggio.

Personalmente provo ribrezzo per una classe medica che usa lo strumento del farmaco per sedare una persona, non curandolo affatto da una malattia che loro stessi hanno diagnosticato, e non dando all’interessato e alla sua famiglia un briciolo di informazioni di speranza per poter uscire da questa drammatica situazione.

Dirò di più: gli effetti collaterali derivanti dall’uso degli psicofarmaci sono devastanti. A volte non riesce nemmeno da alzarsi dal letto prime delle 17, e una volta in piedi ha una debolezza tale che per almeno 2 ore non riesce a fare nulla. Quando in certi casi non aveva assunto la terapia invece notava la mattina dopo di stare molto meglio e di avere molta più forza. Inoltre, da quando assume psicofarmaci è aumentato di peso in modo spropositato. Il fumo ovviamente è stata una conseguenza di tutta questa situazione in quanto prima non fumava e, anzi, praticava sport a livello agonistico a buon livello.

Per farle comprendere ancora di più quanto noi ci troviamo a parlare di fronte ad un muro, aggiungo che la struttura medica ha sempre negato gli effetti collaterali, dicendo di “non vederli” e che anzi la persona sta benissimo e risponde bene alle “cure”. Benissimo, allora perché non togliere i farmaci dato che, a loro parere, sta meglio?

La cosa che più mi sconvolge, dopo tutti questi anni di ingiustizie subite, è che non ha nemmeno più il coraggio di dire la verità ai medici quando sta male perché ormai sa che, più dice di stare male, più ottiene in cambio o un aumento della terapia farmacologica, o un ricovero ospedaliero.

In sostanza, i medici hanno raggiunto il loro obiettivo: mantenere il loro bel posto di lavoro ben pagato senza avere preoccupazioni di iniziare lunghi e faticosi percorsi riabilitativi che contemplino una minor farmacologia e un maggior uso della parola.

Stante questa situazione, la motivazione della persona interessata è ormai ridotta a zero; dunque sono consapevole che ha bisogno dell’aiuto di noi famigliari per ritrovare un nuovo slancio e avere la forza per smettere di fumare, ritrovare un giusto equilibrio alimentare e via via a catena a fare tutte quelle azioni che gli permetteranno gradualmente di riprendere in mano la propria vita.

Riporto di seguito breve cronistoria degli ultimi anni di terapia farmacologica:


ANNO 2011 :

 ore 8,00 : Prozin 100 mg. : 1 cp
                Litio 300 mg.     : 2 cp
                Akineton 4 mg. : 1 cp
                Haldol               : 5 gc

ore 20,00   Prozin 100 mg.  : 2 cp
                 Litio 300 mg.   :   2 cp
                 Akineton 4 mg.  : 1 cp
                 Haldol               :  7 gc


ANNO 2012:

ore 8,00  :Depakin Crono 500 mg : 1 cp
               Akineton                     : 1 cp
               Moditen Depot             : 1 fiala + 1/2  1 volta al mese

ore 20,00 : Depakin Crono 500 mg. : 1 cp
                 Flunox  30 mg              : 1 cp


ANNO 2013 :

ore 8,00:  Diazepam 5 mg  : 1/2 cp
               Akineton 4 mg    : 1 cp
               Depot : Xeplion 150 mg : 1 Fl. ogni 30 gg.

 ore 20,00 :Depakin Crono 500 mg : 2 cp.
                 Diazepam 5 mg.          : 1 + 1/2 cp.
                 Syncrest 5 mg             : 1 cp
                  
Anno 2015 :

ore 8,00 : Litio 300 mg 1 + 1/2 cp
               Depakin Ch 500 mg  : 1 cp

ore 20,00 : DEPAKIN CH 500 mg 2 cp
                 PROZIN 100 MG 1 cp
                 TAVOR 2,5 mg 1 cp
                 RISPERDAL 2 mg 1 cp
                 AL BISOGNO  1 cp
                 DELORAZEPAM 1 mg/ml 40/50 Gocce

ANNO 2016 :

ore  8,00  Litio 300 mg 1 + 1/2 cp
               DEPAKIN CH 500 mg 1 cp
               AKINETON 4 mg :  1 cp

ORE 20,00 : Litio 300 Mg 2 Ch  cp 2 
                   Depakin Ch 500 mg : 2 cp
                   Prozin 100 mg : 1 cp
                   Tavor 2,5 mg :  1 cp
                   Risperdal 2 mg : 1 cp
                   Biperidene cloridrato : 1 cp


La ringrazio fin da ora per i suoi illuminanti consigli e per l’aiuto enorme che sta dando a tutti noi.



Cordialmente

Mario


RISPOSTA

Buongiorno sig. Mario,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Inutile girarci intorno, sempre più persone stanno aprendo gli occhi e stanno finalmente realizzando quanto il pericolo numero uno in Italia (ma anche fuori dai nostri confini) non sia rappresentato dai ladri, dagli stupratori, dai mafiosi, dai camorristi bensì dalla classe medica.

Parole forti? Poco me ne frega, fino a prova contraria non esiste il reato di "lesa maestà alla medicina" e da libero cittadino esprimo il mio libero pensiero protetto dalla NOSTRA Costituzione.

Quando ho davanti un ladro, so che il medesimo si presenta come tale, e che devo difendermi. Si ha quasi uno "scontro alla pari".

Quando invece affido mio figlio di otto anni ad un neuropsichiatra infantile, che dopo due sedute lo riempie di Ritalin o di Strattera rovinandolo PER SEMPRE con il sorriso e con toni amichevoli, ecco che ci troviamo davanti al lupo travestito da agnello.

Viviamo quindi in un'epoca in cui i nostri diritti vengono sempre più calpestati, con i falsi sorrisi, le false necessità, la falsa tutela: questo mi fa girare i coglioni...

DITECI, chiaramente, IN FACCIA, le cose come stanno, e cioè che non frega un bel cazzo di niente a nessuno della salute pubblica, altrimenti non avremmo migliaia e migliaia di persone sotto psicofarmaci a VITA, oppure 180.000 morti l'anno di chemioterapia (e non di tumore).

Suo fratello, come un oceano sterminato di altri nostri concittadini, è stato "preso in carico" dalle "meravigliose" strutture statali, che lo hanno ridotto a una larva obesa che mangia e fuma tutto il giorno.

E come per i vaccini, ove viene censurato ogni minimo parere contrastante, anche nel vostro caso, "i dottori sono loro", e quindi la democrazia finisce; finisce la libertà di parola.

L'unica soluzione per suo fratello e per tutte le altre persone nella stessa situazione è di cominciare a far valere i propri diritti.

Parlare non serve a nulla con chi non ha alcuna intenzione di ascoltare.

Bisogna paventare denunce alla Procura della Repubblica, anche valutando la possibile falsità ideologica in atto pubblico delle certificazioni emesse.

Bisogna assumere pareri esterni, di specialisti privati, che contestino, come in questo caso, lo spropositato abuso di tipo farmacologico.

Suo fratello è un libero cittadino, e come tale LIBERO di valutare la propria terapia farmacologica senza costrizioni, senza pressioni, senza minacce.

Se non cominciate, nulla mai si muoverà.

La prima cosa che farei io è affidarmi o ad un avvocato sensibile in materia, oppure anche al sottoscritto, che tramite una delega in qualità di persona sanitaria di fiducia redatta dall'interessato, potrà interloquire con i responsabili della struttura, facendo loro presente il peggioramento della situazione, la necessità di curare anche il lato alimentare, di voler valutare eventuali problematiche di natura organica alla base dei disturbi psichiatrici in atto, al fatto che le terapie psicofarmacologiche devono avere una durata limitata e non possono essere protratte a vita.

Insomma, bisogna cominciare a farsi sentire, altrimenti, come lei ha ben detto, suo fratello è destinato a rimanere un limone, che verrà spremuto fino alla sua morte.

Il mondo è veramente un posto di merda, a causa di persone orribili che per mantenere il loro status quo o per arricchirsi fanno del male deliberatamente ad altri esseri umani.

Bisogna smettere di avere paura: non fare nulla significa esserne complici.

Io ci sono

Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.













lunedì 22 maggio 2017

PRIMA TI COLPISCONO CON LO XANAX, POI LA DIAGNOSI FARLOCCA DI "INFIAMMAZIONE DEL NERVO DI ARNOLD", INFINE COLPO DI GRAZIA CON L'ANTIDEPRESSIVO. COME DEFINIRESTE QUESTO "LUMINARE"?

LETTERA

Buongiorno 
Vorrei esporle quanto segue per consolidare, attraverso anche la sua opinione, la mia consapevolezza.

Qualche mese fa, a seguito di un periodo molto intenso e stressante, ho iniziato ad avere degli attacchi di panico, riconoscibili in quanto già anni orsono mi erano accaduti. Il medico mi ha prescritto 10 gc Alprazolam x 3/g. 

Essendo che il mondo degli  psicofarmaci non mi ha mai attratta per il discorso della dipendenza, ho deciso di prendere  8 gc al mattino e 5 la sera, modulandole a seconda del mio pensiero, ovvero convincendomi che al bisogno, facessero il loro magico "effetto placebo". 

Mi capitano di seguito dei dolori intensi alla testa solo sul lato sinistro, simili a stilettate e dolore facciale alle ossa occipitali, di intensità tale da creare quel meccanismo che innesca paura e panico, rendendo la vita quotidiana un vero macello. 

Non aumento l'Alprazolam, ma rendo stabile la dose al mattino - 8 gc - e nel pomeriggio tardo 4/5 gc. 

Il medico mi fa la diagnosi di "infiammazione del nervo di Arnold" e mi prescrive 4 gc di Laroxyl, la sera prima di andare a dormire. Mi spiega, alla mia domanda sulla necessità di prendere un antidepressivo per una nevrite, che preso a basso dosaggio interrompe la comunicazione nervo - dolore, ma che la terapia va fatta almeno per tre mesi, per via della "memoria dei nervi".

Io afferisco il fatto che il dolore sia scomparso velocemente, non alle gocce bensì al nome della diagnosi...ovvero secondo il mio pensiero personale, al momento che viene dato un nome alla malattia, io reagisco e il mio corpo reagisce...quindi scompaiono gli attacchi di panico e la nevrite. 

Continuo le gocce fino a lunedì mattina, quando mi sveglio con una colica della colecisti che mi spedisce all'ospedale. 
Un calcolo di quasi 3 cm si è spostato a seguito di un periodo di alimentazione disordinata.

Parlando con un amico, mi spiega la relazione tra cistifellea, paura, fegato, intossicazione, secondo la medicina cinese. Non mi addentro nella spiegazione, ma viene persino evidenziato che la cistifellea infiammata provoca tensione muscolare al collo e alle spalle e di conseguenza la nevrite che si irradia alla testa. 

Ora, col senno del poi è facile comporre il quadro ma, partendo dal panico e arrivando alla colica, la faccenda si complica per un comune mortale. 
Le chiedo solo la sua opinione e anche se il fatto di aver preso delle dosi "omeopatiche" di psicofarmaci possano alterare l'organismo. 

La ringrazio se potesse mettere solo la sigla del mio nome R. Grazie ancora.

Ps: ho letto il suo articolo/ risposta sulla chemioterapia e non sono d'accordo su alcuni punti, avendolo provato di persona  di certo non sarei qua a scriverle dopo quasi 20 anni, ma questa è tutt'altra storia.
Grazie ancora
R


RISPOSTA

Buongiorno R.,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

La storia si ripete ciclicamente, è sempre la stessa.

Si pensa sempre ERRONEAMENTE che il problema arrivi a causa del PERIODO STRESSANTE.

Il periodo stressante altro non è che la goccia che fa traboccare un vaso già strapieno di merda: cibi sbagliati, farmaci, zero attività fisica, poco o niente sole.

Lei immagini di essere una Ferrari parcheggiata da anni e che prova a far funzionare con del carburante diesel...

E al posto di accogliere il sintomo, in questo caso l'attacco di panico, e di lavorare per eliminare le vere cause organiche/fisiche/psicologiche/spirituali alla base, ecco che si ricorre, seppur in questo caso con qualche dubbio (ed è ancora peggio) alla pillolina magica.

Pillolina, in questo caso lo Xanax, che io invece definisco un "fortissimo stupefacente legalizzato" capace di creare sconquasso e dipendenza a una velocità inimmaginabile.

Ecco che lo Xanax provoca il problema del mal di testa, che lei, ancora una volta, tenta di soffocare con un antidepressivo "a basso dosaggio".

Se io le dicessi di sniffare solo 0,05 grammi di cocaina, a "basso dosaggio", lei cosa mi risponderebbe?

In Natura esistono solo due tipi di sostanze: quello che fanno bene, compatibili con l'uomo, e quelle che fanno male, incompatibili.

La chimica è SEMPRE incompatibile.

Poi, ecco che arrivano le coliche, naturale conseguenza dell'utilizzo di merda che lei però definisce "a dosi omeopatiche".

Non esistono dosi omeopatiche quando si tratta di psicofarmaci, che sono dannosissimi anche a livelli bassissimi.

Ora, capito questo, faccia una scelta di campo, netta:

1) o sta con la natura, il suo corpo e la sua capacità di autoguarirsi attraverso uno stile di vita impeccabile, anche e soprattutto a livello alimentare, attraverso la vera eradicazione della cause e non una mera soppressione sintomatologica.

2) oppure, continui a rimpinzarsi di chimica per coprire il suo stile di vita contronatura.

La salute è una cosa NORMALE e SCONTATA per tutte e creature viventi tranne l'uomo.

Sarò lieto di ascoltare la sua versione dei fatti sulla chemioterapia, ma sia coerente con se stessa. Se ha fatto o farebbe la chemio, allora continui ad assumere psicofarmaci.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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