Da quanto tempo le aspettavo: finalmente sono arrivate le crocchette per i gatti sterilizzati!
Quando l'altro giorno ho visto lo spot in televisione, non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie.
Ma le multinazionali pensano che siamo tutti totalmente rincitrulliti? Pensano che siamo tutti un popolo di lobotomizzati pronti a rispondere come marionette ai messaggi pubblicitari?
Purtroppo è così, e se continuano a sfornare prodotti di questo tipo significa che la gente, ahimè, li compra.
Ci rendiamo conto dell'aberrazione di tale messaggio pubblicitario?
Come se un gatto a cui hanno tagliato le palle necessitasse di chissà quale pozione magica per vivere a lungo e in salute.
E sono convinto che è già pronta una lunga fila di veterinari venduti pronti a sponsorizzare e consigliare questo ennesimo esempio di spazzatura alimentare.
Via la lobotomizzazione e impariamo a ragionare con la nostra testa.
Un gatto è un carnivoro totale. Punto. Di qui non si scappa.
E un carnivoro non deve mangiare scarti alimentari pieni zeppi di cereali e cotti a 180 gradi e riempiti di aromi per renderli appetibili. Deve mangiare carne cruda, solo ed esclusivamente quella.
Avete mai visto un gatto selvatico appostarsi ore e ore per catturare una crocchetta?
No, e quindi Madre Natura stessa vi fa capire attraverso i comportamenti e l'anatomia del vostro gatto quale sia l'unico cibo per lui adatto.
È un leone in miniatura, una piccola tigre, con le palle o senza le palle, che carne deve mangiare.
Non crocchette, non carne cotta, non scatolette. Carne con ossa, solo ed esclusivamente questo.
Smettiamola di farci prendere in giro con crocchette al cervo, alle patate, allergy, contro le dermatiti, e ora quest'ingegno di marketing "per gatti sterilizzati".
A furia di crocchette il vostro gatto, presto o tardi, manifesterà problemi di salute.
E al posto di sostituirle con un'altra marca, un altro tipo, continuando a farvi prendere in giro, andate al supermercato a comprargli un bel pezzo di pollo, che vi costerà meno e restituirà dignità al vostro animale.
Che nessuno osi sovvertire l'ordine alimentare dato da Madre Natura.
NUTRIZIONE COMPATIBILE E PRINCIPI DI IGIENISMO NATURALE, PER VEDERE FINALMENTE IL MONDO PER QUELLO CHE È VERAMENTE E NON COME VOGLIONO FARLO APPARIRE! IL BLOG DI ELEZIONE RIGUARDO IL MONDO DELLA PSICHIATRIA E DEGLI PSICOFARMACI. PER CONTATTI: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM
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NO ALLA PSICHIATRIA
Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte
Informazioni personali
- Pietro Eupremio Maria Bisanti
- Milano, Italy
- Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
domenica 17 luglio 2011
FINALMENTE SONO ARRIVATE LE CROCCHETTE PER I GATTI STERILIZZATI!
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
mercoledì 6 luglio 2011
LA CELIACHIA: NON SOLO MAL DI STOMACO
C'è un vero e proprio boom nelle diagnosi di "celiachia".
Questo accade non perché le intolleranze alla famigerata proteina del glutine siano aumentate, ma perché ci sono finalmente consapevolezza e strumenti diagnostici adeguati.
Ma cosa è la celiachia? In pratica è una risposta immunitaria alla proteina del glutine, che è contenuta in tantissimi cereali di uso comune, che causa tutta una serie di problematiche.
Ma facciamo un passo indietro, e chiediamoci come mai il corpo risponde in maniera così forte all'introduzione di questa proteina.
L'idea che ci si può fare, lasciando stare la lobotomizzazione della medicina allopatica, è che in effetti i cereali, tutti, siano stati creati non per l'uomo, che non è un granivoro bensì un fruttariano, ma per gli uccelli, appunto granivori.
Infatti i cereali, che possono essere inghiottiti così come sono da parte di un piccione ad esempio, non possono essere utilizzati dall'uomo se non attraverso una lunga elaborazione.
Da qui l'equazione: cibo non immediatamente consumabile = cibo non adatto alla specie umana.
E su questo mi trovo d'accordo.
Penso però anche che la forte intolleranza al glutine che si manifesta in età adulta ad esempio possa essere causata da pesanti condizioni interne di intossicazione, con il glutine che funge da "goccia che fa traboccare il vaso".
Quando comunque si manifesta, la celiachia non va presa sotto gamba.
Mamme, se i vostri figli non crescono o hanno continue dermatiti, verificate bene, e non fermatevi al primo responso negativo, anzi cominciate una dieta a esclusione, in quanto non sempre l'intolleranza al glutine è così alta da essere rilevata dai normali esami diagnostici.
Inoltre, per tutti, valutate bene che la celiachia non comporta solo manifestazioni a livello intestinale, come è uso comune pensare, ma ha un enorme impatto sul sistema nervoso.
Tipici sono qui bambini che sembrano essere frignoni, ma che in realtà sono destabilizzati dalla reazione immunitaria alla proteina del glutine, che scatena vere e proprie allergie a livello celebrale.
Negli adulti invece non sono assolutamente infrequenti sia le depressioni, anche severe, che immotivati scatti d'ira: non siete pazzi, semplicemente il vostro sistema immunitario è fuori controllo e quello che manifestate sono vere e proprie sintomatologie di tipo fisico.
E non sono infrequenti anche le dermatiti, soprattutto quella erpetiforme, che assomiglia ma non è quella ricollegabile all'herpes zoster (che non rimane un virus, vds. mio articolo a riguardo).
Quindi la soluzione a breve termine, anche per non incidere sullo stato di salute dei villi intestinali, è la completa astensione da tutte le fonti di glutine.
Consiglio quindi, immediatamente, di partire con una dieta vegana tendenzialmente crudista che, disintossicando il corpo nel suo insieme, potrà, con ogni probabilità permettere in futuro una nuova introduzione nella dieta del glutine.
Questo accade non perché le intolleranze alla famigerata proteina del glutine siano aumentate, ma perché ci sono finalmente consapevolezza e strumenti diagnostici adeguati.
Ma cosa è la celiachia? In pratica è una risposta immunitaria alla proteina del glutine, che è contenuta in tantissimi cereali di uso comune, che causa tutta una serie di problematiche.
Ma facciamo un passo indietro, e chiediamoci come mai il corpo risponde in maniera così forte all'introduzione di questa proteina.
L'idea che ci si può fare, lasciando stare la lobotomizzazione della medicina allopatica, è che in effetti i cereali, tutti, siano stati creati non per l'uomo, che non è un granivoro bensì un fruttariano, ma per gli uccelli, appunto granivori.
Infatti i cereali, che possono essere inghiottiti così come sono da parte di un piccione ad esempio, non possono essere utilizzati dall'uomo se non attraverso una lunga elaborazione.
Da qui l'equazione: cibo non immediatamente consumabile = cibo non adatto alla specie umana.
E su questo mi trovo d'accordo.
Penso però anche che la forte intolleranza al glutine che si manifesta in età adulta ad esempio possa essere causata da pesanti condizioni interne di intossicazione, con il glutine che funge da "goccia che fa traboccare il vaso".
Quando comunque si manifesta, la celiachia non va presa sotto gamba.
Mamme, se i vostri figli non crescono o hanno continue dermatiti, verificate bene, e non fermatevi al primo responso negativo, anzi cominciate una dieta a esclusione, in quanto non sempre l'intolleranza al glutine è così alta da essere rilevata dai normali esami diagnostici.
Inoltre, per tutti, valutate bene che la celiachia non comporta solo manifestazioni a livello intestinale, come è uso comune pensare, ma ha un enorme impatto sul sistema nervoso.
Tipici sono qui bambini che sembrano essere frignoni, ma che in realtà sono destabilizzati dalla reazione immunitaria alla proteina del glutine, che scatena vere e proprie allergie a livello celebrale.
Negli adulti invece non sono assolutamente infrequenti sia le depressioni, anche severe, che immotivati scatti d'ira: non siete pazzi, semplicemente il vostro sistema immunitario è fuori controllo e quello che manifestate sono vere e proprie sintomatologie di tipo fisico.
E non sono infrequenti anche le dermatiti, soprattutto quella erpetiforme, che assomiglia ma non è quella ricollegabile all'herpes zoster (che non rimane un virus, vds. mio articolo a riguardo).
Quindi la soluzione a breve termine, anche per non incidere sullo stato di salute dei villi intestinali, è la completa astensione da tutte le fonti di glutine.
Consiglio quindi, immediatamente, di partire con una dieta vegana tendenzialmente crudista che, disintossicando il corpo nel suo insieme, potrà, con ogni probabilità permettere in futuro una nuova introduzione nella dieta del glutine.
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
martedì 5 luglio 2011
TUTTI IN FILA COME MARIONETTE
Quando mi capita di andare dal mio medico di base, che conservo solo e unicamente ai fini fiscali ma del quale ben mi guardo di seguire le prescrizioni, mi accorgo di come gli studi dei medici siano veramente permeati di un'atmosfera di enorme ignoranza e tristezza...
C'è la signora anziana che si lamenta di "essere tutta un dolore"... il rappresentate farmaceutico che non vede l'ora di sponsorizzare questo piuttosto che quel farmaco, la donna di mezza età super schizzata che va a farsi validare un'ulteriore ricetta per gli antidepressivi.
E poi, una volta dentro, il solito colloquoio sterile, informale, dove non si analizza mai il problema alla radice ma si cerca semplicemente, partendo dai sintomi, qualcosa che li faccia sparire, qualcosa che ci dia quella solita, idiota, stupida apparente guarigione che tutti noi sembriamo volere.
Anzi, diro di più, proprio noi ci arrabbiamo ormai se il medico decide di andare a fondo, di mettere in discussione il nostro stile di vita...eh no! Noi vogliamo continuare a mangiare cadaveri, latte di mucca e cibo spazzatura e vogliamo una pillola che non ci faccia sentire tutta questa immondizia...
E il medico di base ci accontenta: ci da le nostre pillole, i nostri antibiotici, il nostro cortisone, le nostre vaccinazioni, e noi tutti in fila come delle lobotomizzate marionette.
Sì, questa è la sensazione più forte che trovo in uno studio medico: la gente non ha più fiducia in se stessa, nelle capacità del proprio sistema immunitario, non capisce nulla di come si sviluppi una malattia e di come i sintomi siano segnali positivi da captare e non da demolire con il Napalm.
E i medici non hanno più voglia di stare ad ascoltare nessuno.
E i farmaci fanno felici entrambi: il "paziente" tornerà a casa e spegnerà la spia rossa accesa dal sistema immunitario, continuando a ingozzarsi; il medico avrà sbolognato il paziente nel più breve tempo possibile, al riparo di qualunque problema di tipo legale, avendo seguito le normali linee guida.
Tutti in fila come marionette, sù!
C'è la signora anziana che si lamenta di "essere tutta un dolore"... il rappresentate farmaceutico che non vede l'ora di sponsorizzare questo piuttosto che quel farmaco, la donna di mezza età super schizzata che va a farsi validare un'ulteriore ricetta per gli antidepressivi.
E poi, una volta dentro, il solito colloquoio sterile, informale, dove non si analizza mai il problema alla radice ma si cerca semplicemente, partendo dai sintomi, qualcosa che li faccia sparire, qualcosa che ci dia quella solita, idiota, stupida apparente guarigione che tutti noi sembriamo volere.
Anzi, diro di più, proprio noi ci arrabbiamo ormai se il medico decide di andare a fondo, di mettere in discussione il nostro stile di vita...eh no! Noi vogliamo continuare a mangiare cadaveri, latte di mucca e cibo spazzatura e vogliamo una pillola che non ci faccia sentire tutta questa immondizia...
E il medico di base ci accontenta: ci da le nostre pillole, i nostri antibiotici, il nostro cortisone, le nostre vaccinazioni, e noi tutti in fila come delle lobotomizzate marionette.
Sì, questa è la sensazione più forte che trovo in uno studio medico: la gente non ha più fiducia in se stessa, nelle capacità del proprio sistema immunitario, non capisce nulla di come si sviluppi una malattia e di come i sintomi siano segnali positivi da captare e non da demolire con il Napalm.
E i medici non hanno più voglia di stare ad ascoltare nessuno.
E i farmaci fanno felici entrambi: il "paziente" tornerà a casa e spegnerà la spia rossa accesa dal sistema immunitario, continuando a ingozzarsi; il medico avrà sbolognato il paziente nel più breve tempo possibile, al riparo di qualunque problema di tipo legale, avendo seguito le normali linee guida.
Tutti in fila come marionette, sù!
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
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