COMMENTO AL MIO ARTICOLO "DENIBAN: LO SPACCIATORE DI FELICITA'"
Il Deniban, che io assumo, è un ottimo farmaco che non ha niente a che
fare con le droghe mache aiuta a superare ansia e distimia. Prima di
chiacchierare tanto provate ad affrontare questi disturbi!
F.to Anonimo
RISPOSTA
Così difficile mettere il proprio nome, cognome, e la propria faccia come faccio io?
Fa niente, ogni commento, positivo o negativo che sia, è e rimane uno spunto di riflessione.
Non avercela con me caro anonimo, ma sarò duro, come sempre, senza se e senza ma e senza sconti per nessuno.
La frase che più mi fa rabbrividire è "un ottimo farmaco", perché mi fa capire che con te le sirene di Ulisse hanno funzionato alla perfezione.
Sei stato accalappiato amico mio, preso come un pesce dentro la rete, e ne farai di fatica ad uscirne, credimi.
Sicuramente hai avuto benefici, mica li fanno a caso gli psicofarmaci; benefici che vedrai svaniranno ben prima di quello che pensi.
Nessuno nega che tu possa avere disturbi, anche pesanti, ma gli psicofarmaci sono il peggio del peggio che si possa fare per affrontarli.
Pensi di guadagnare in lucidità, e invece ne perdi.
Pensi di guardagnare in gioia di vivere, e invece ne perdi, con l'illusione che la spinta che ti danno nel breve (medio se va bene) periodo sia duratura.
Vuoi una prova?
Toglilo ora, di botto, e dimmi un po' se non ti viene voglia di buttarti dalla finestra.
E tu hai deciso di affidare la tua felicità, il tuo equlibrio a una pastiglia, che oltretutto se non stai attento ti farà venire le tette e il pisello moscio dato che agisce sulla prolattina.
Ti ripeto, massimo rispetto per i disturbi come i tuoi, che possono essere terrificanti e invalidanti, ma non ci si butta sulle droghe, legali o illegali che siano.
Mente sana in corpo sano, lo ripeto da sempre.
Bisogna nutrire corpo e mente in maniera corretta, questa è l'unica maniera per affrontare la vita, che è piena di avversità, per te, per me e per tutti.
Non hai soldi? È un problema.
Hai i soldi? Ne sorgeranno altri di problemi.
La felicità vera è la pace con se stessi, ma non può essere raggiunta se non attraverso l'esclusione totale dalla nostra vita di tutte le tossine, siano esse fisiche o psicologiche, che ci circondano.
Un pezzo di carne putrida deve essere eliminata dalla dieta quanto una fidanzata rompicoglioni.
Tutte queste cose che io chiamo "stressor" devono sparire, altrimenti ci si butta sul Deniban, e si continua a fare la propria penosa vita ma con il sorrisetto da ebete sulla faccia che ti fa "stare bene" anche se tutto intorno a te è allo sfascio.
Il Deniban è una droga. Punto. Il meccanismo è lo stesso: agisce sui neurotrasmettitori celebrali, sviluppi una tolleranza per cui devi aumentarne la dose per ottenere gli stessi effetti, e se lo togli vai in astinenza.
Serve dire altro o non ti sembra assomigli un po' alla cocaina mio caro lettore?
NUTRIZIONE COMPATIBILE E PRINCIPI DI IGIENISMO NATURALE, PER VEDERE FINALMENTE IL MONDO PER QUELLO CHE È VERAMENTE E NON COME VOGLIONO FARLO APPARIRE! IL BLOG DI ELEZIONE RIGUARDO IL MONDO DELLA PSICHIATRIA E DEGLI PSICOFARMACI. PER CONTATTI: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM
ACQUISTA IL LIBRO. SCRIVI A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM O COMPILA MODULO DI CONTATTO. SOSTIENICI!
NO ALLA PSICHIATRIA
Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte
Informazioni personali
- Pietro Eupremio Maria Bisanti
- Milano, Italy
- Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
martedì 24 luglio 2012
DENIBAN=PSICOFARMACO=DROGA: NON DIMENTICATE QUESTA EQUAZIONE
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
lunedì 23 luglio 2012
CHIAMATE I POMPIERI, HO L'INTESTINO IN FIAMME
COMMENTO AL MIO ARTICOLO "DUE LITRI DI ACQUA AL GIORNO...SI' PER AFFOGARE".
Convengo che un eccessivo apporto di acqua è sintomo di un qualche squilibrio metabolico. Se si ha sete comunque è sempre meglio la sola acqua che queste porcherie di succhi, integratori o bevande alcoliche. Anche qui bisogna distinguere però, il vino e la birra possono essere considerate bevande naturali se non sono state pompate di veleni o additivi. Bere eccessivamente durante il pasto inoltre può essere dannoso per chi soffre di malattie da reflusso gastroesofageo. Complimenti a Pietro per questo interessante Blog, non mancherò di dare il mio contributo!
Firmato Enrico
RISPOSTA
Ciao Enrico,
grazie per i complimenti, fanno sempre piacere e aiutano a rendere meno pesante questa opera di divulgazione.
Ritorno brevemente sul fattore acqua.
L'uomo non ha bisogno di attaccarsi al rubinetto: ogni richiesta idrica esagerata è sinonimo di un meccanismo compensativo che il corpo mette in atto allorquando si ingeriscono cibi a lui non adatti.
Passo l'inverno praticamente non bevendo mai acqua, e in estate il mio approvvigionamento idrico è comunque limitato.
Me ne accorgo anche quando vado a correre: prima di diventare vegano, dopo 30 minuti di corsa sotto il sole mi attaccavo alla fontanella, ora quasi non bevo neache.
Durante i pasti NON si beve, o si beve mezzo bicchiere.
Nessun animale si porta dietro la borraccia...o mangiano o bevono...solo noi umani dobbiamo sempre cambiare in peggio le regole della Natura.
Vino e birra non sono secondo me bevande naturali, dato che passano comunque attraverso un processo di fermentazione, e quindi le sconsiglio del tutto, o ne consiglio un uso molto limitato.
Sai quale è il mio vino? Il succo d'uva che mi faccio con la mia centrifuga...quello è il nettare degli Dei...e dopo averlo bevuto posso anche guidare...Che cosa vuoi di più?
Convengo che un eccessivo apporto di acqua è sintomo di un qualche squilibrio metabolico. Se si ha sete comunque è sempre meglio la sola acqua che queste porcherie di succhi, integratori o bevande alcoliche. Anche qui bisogna distinguere però, il vino e la birra possono essere considerate bevande naturali se non sono state pompate di veleni o additivi. Bere eccessivamente durante il pasto inoltre può essere dannoso per chi soffre di malattie da reflusso gastroesofageo. Complimenti a Pietro per questo interessante Blog, non mancherò di dare il mio contributo!
Firmato Enrico
RISPOSTA
Ciao Enrico,
grazie per i complimenti, fanno sempre piacere e aiutano a rendere meno pesante questa opera di divulgazione.
Ritorno brevemente sul fattore acqua.
L'uomo non ha bisogno di attaccarsi al rubinetto: ogni richiesta idrica esagerata è sinonimo di un meccanismo compensativo che il corpo mette in atto allorquando si ingeriscono cibi a lui non adatti.
Passo l'inverno praticamente non bevendo mai acqua, e in estate il mio approvvigionamento idrico è comunque limitato.
Me ne accorgo anche quando vado a correre: prima di diventare vegano, dopo 30 minuti di corsa sotto il sole mi attaccavo alla fontanella, ora quasi non bevo neache.
Durante i pasti NON si beve, o si beve mezzo bicchiere.
Nessun animale si porta dietro la borraccia...o mangiano o bevono...solo noi umani dobbiamo sempre cambiare in peggio le regole della Natura.
Vino e birra non sono secondo me bevande naturali, dato che passano comunque attraverso un processo di fermentazione, e quindi le sconsiglio del tutto, o ne consiglio un uso molto limitato.
Sai quale è il mio vino? Il succo d'uva che mi faccio con la mia centrifuga...quello è il nettare degli Dei...e dopo averlo bevuto posso anche guidare...Che cosa vuoi di più?
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
ATTACCHI DI PANICO: GESTIRLI NON SERVE A NULLA
COMMENTO AL MIO ARTICOLO "ATTACCHI DI PANICO E ULCERE INTESTINALI: DA CHE PARTE STARE?"
Ci sono molte persone che sono alla ricerca di una cura per attacchi di panico. Una delle cose migliori che potete fare per gli attacchi di panico è quello di trovare modi in cui potrete rilassarvi. Ci sono molte persone che credono che stanno morendo quando hanno un problema con questo tipo di attacco. Attacco Di Panico Sintomi
Commento firmato da Concetta Michel
RISPOSTA
Ciao Concetta,
anzitutto il mio blog non deve essere utilizzato per sponsorizzare link che vendono libri-carta straccia su come guarire dagli attacchi di panico per spillare soldi ai poveri malcapitati.
Qui tutta l'informazione che si fa è gratuita al 100%, quindi astieniti da tali comportamenti per il futuro.
Mi dai comunque lo spunto per parlare ancora una volta di attacchi di panico.
L'errore principale che una persona possa fare quando comincia a soffrire di attacchi di panico è di volerli contrastare a tutti i costi, che sia a mezzo farmaci o con qualsiasi altra tecnica.
Mettiamoci bene in testa una cosa: se io mi taglio una mano, provo dolore, e quindi ho due possibilità. O sopporto il dolore, stando a riposo e facendo guarire la mano guarendo alla fine definitivamente, oppure continuo a usare la mano, riempiendomi di antidolorifici per non sentire il dolore.
La stessa cosa vale per gli attacchi di panico, che sono e rimangono semplicemente un sintomo.
Posso contrastarli quanto voglio a suon di ansiolitici, tecniche di rilassamento, antidepressivi, ma fino a quando non avrò smontato la causa a monte tutto sarà solo ed esclusivamente un pagliativo.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Guarire dagli attacchi di panico significa NON AVERLI, NON PENSARCI, NON ATTENDERLI.
Non significa aspettarli, e poi contrastarli in vari modi.
Guarire da una ferita alla mano significa utilizzare quella mano senza pensarci, senza attendere di sentire dolore.
Questo è il dogma che demolisce qualunque tipo di soluzione che non venga squisitamente dal proprio corpo.
È il corpo che va rimesso in funzione, non è il sintomo che va contrastato.
E questo concetto vale per tutte le "malattie mentali", che in pratica non esistono, ma sono solo sintomatologie di qualcosa che a livello organico/spirituale non funziona.
Senti le voci? Prendi questo farmaco e non le sentirai più.
Controlli il gas centomila volta? Prendi questo farmaco e non lo controllerai più.
Questa la chiamate guarigione?
Io chiamo guarigione il non sentire le voci e il non pensare di dover controllare il gas centomila volta, questo significa essere guarito: cervello sgombro e serenità senza dovere attendere di dover stare male per forza.
Più facile a dirsi che a farsi? Forse sì, ma se non si comincia non si arriva mai a una soluzione definitiva.
La psichiatria moderna è praticamente certa che non si possa guarire definitivamente e per sempre dagli attacchi di panico, mentre io la penso in maniera diametralmente opposta.
La soluzione?
Lo ripeterò fino alla nausea: anima e corpo.
Il cervello è un organo, fatto di sangue, cellule, tessuti, e se non è nutrito e alimentato correttamente da cibo/pensieri corretti funzionerà male, e ve lo farà capire con tutta quella che viene definita "sintomatologia psichiatrica".
Se vi rompete un piede, il corpo vi invia dei segnali di dolore per farvi capire che non dovete muovervi e che qualcosa non va.
Lo stesso vale per il cervello: se lo alimentate male, lui funzionerà male, e farà di tutto per farvelo capire.
Chi relega le "malattie mentali" a una sola questione di natura psicologica è un bugiardo o un ignorante.
Prendete la persona più felice del mondo e fatele fare un'intossicazione lenta da ossido di carbonio: vedrete che cadrà nella depressione più nera.
Questo per farvi capire che corpo e mente sono uniti, inscindibili, e vanno nutriti in egual modo.
Un corpo muscoloso riesce a resistere agli sforzi di natura fisica più che un corpo flaccido e sedentario, e quindi un cervello alimentato correttamente resiste più agli "sforzi" (quindi i colpi che la vita ci assesta a livello psicologico) di uno che va avanti a kabab e McDonalds, oppure alla schifosissima Dieta Mediterranea.
Il veganismo non è solo uno stile di vita etico e sostenibile: è il modo di alimentarsi che la Natura ha disposto per il genere umano.
Frutta e verdura permettono di trasformare un corpo flaccido e una mente depressa in un individuo forte e determinato. Provare per credere
Ci sono molte persone che sono alla ricerca di una cura per attacchi di panico. Una delle cose migliori che potete fare per gli attacchi di panico è quello di trovare modi in cui potrete rilassarvi. Ci sono molte persone che credono che stanno morendo quando hanno un problema con questo tipo di attacco. Attacco Di Panico Sintomi
Commento firmato da Concetta Michel
RISPOSTA
Ciao Concetta,
anzitutto il mio blog non deve essere utilizzato per sponsorizzare link che vendono libri-carta straccia su come guarire dagli attacchi di panico per spillare soldi ai poveri malcapitati.
Qui tutta l'informazione che si fa è gratuita al 100%, quindi astieniti da tali comportamenti per il futuro.
Mi dai comunque lo spunto per parlare ancora una volta di attacchi di panico.
L'errore principale che una persona possa fare quando comincia a soffrire di attacchi di panico è di volerli contrastare a tutti i costi, che sia a mezzo farmaci o con qualsiasi altra tecnica.
Mettiamoci bene in testa una cosa: se io mi taglio una mano, provo dolore, e quindi ho due possibilità. O sopporto il dolore, stando a riposo e facendo guarire la mano guarendo alla fine definitivamente, oppure continuo a usare la mano, riempiendomi di antidolorifici per non sentire il dolore.
La stessa cosa vale per gli attacchi di panico, che sono e rimangono semplicemente un sintomo.
Posso contrastarli quanto voglio a suon di ansiolitici, tecniche di rilassamento, antidepressivi, ma fino a quando non avrò smontato la causa a monte tutto sarà solo ed esclusivamente un pagliativo.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Guarire dagli attacchi di panico significa NON AVERLI, NON PENSARCI, NON ATTENDERLI.
Non significa aspettarli, e poi contrastarli in vari modi.
Guarire da una ferita alla mano significa utilizzare quella mano senza pensarci, senza attendere di sentire dolore.
Questo è il dogma che demolisce qualunque tipo di soluzione che non venga squisitamente dal proprio corpo.
È il corpo che va rimesso in funzione, non è il sintomo che va contrastato.
E questo concetto vale per tutte le "malattie mentali", che in pratica non esistono, ma sono solo sintomatologie di qualcosa che a livello organico/spirituale non funziona.
Senti le voci? Prendi questo farmaco e non le sentirai più.
Controlli il gas centomila volta? Prendi questo farmaco e non lo controllerai più.
Questa la chiamate guarigione?
Io chiamo guarigione il non sentire le voci e il non pensare di dover controllare il gas centomila volta, questo significa essere guarito: cervello sgombro e serenità senza dovere attendere di dover stare male per forza.
Più facile a dirsi che a farsi? Forse sì, ma se non si comincia non si arriva mai a una soluzione definitiva.
La psichiatria moderna è praticamente certa che non si possa guarire definitivamente e per sempre dagli attacchi di panico, mentre io la penso in maniera diametralmente opposta.
La soluzione?
Lo ripeterò fino alla nausea: anima e corpo.
Il cervello è un organo, fatto di sangue, cellule, tessuti, e se non è nutrito e alimentato correttamente da cibo/pensieri corretti funzionerà male, e ve lo farà capire con tutta quella che viene definita "sintomatologia psichiatrica".
Se vi rompete un piede, il corpo vi invia dei segnali di dolore per farvi capire che non dovete muovervi e che qualcosa non va.
Lo stesso vale per il cervello: se lo alimentate male, lui funzionerà male, e farà di tutto per farvelo capire.
Chi relega le "malattie mentali" a una sola questione di natura psicologica è un bugiardo o un ignorante.
Prendete la persona più felice del mondo e fatele fare un'intossicazione lenta da ossido di carbonio: vedrete che cadrà nella depressione più nera.
Questo per farvi capire che corpo e mente sono uniti, inscindibili, e vanno nutriti in egual modo.
Un corpo muscoloso riesce a resistere agli sforzi di natura fisica più che un corpo flaccido e sedentario, e quindi un cervello alimentato correttamente resiste più agli "sforzi" (quindi i colpi che la vita ci assesta a livello psicologico) di uno che va avanti a kabab e McDonalds, oppure alla schifosissima Dieta Mediterranea.
Il veganismo non è solo uno stile di vita etico e sostenibile: è il modo di alimentarsi che la Natura ha disposto per il genere umano.
Frutta e verdura permettono di trasformare un corpo flaccido e una mente depressa in un individuo forte e determinato. Provare per credere
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
lunedì 2 luglio 2012
DISTRUTTO DAGLI (PSICO) FARMACI E CON 50 KG IN MENO IN DUE MESI
LETTERA
Grazie pietro e auguri per ieri. cmq il deniban l ho chiesto io al mio psichiatra fosse per lui a questora eravamo ancora a prendere 37 mg di anafranil sono io che ho voluto aumentare. poi io vengo da un passato burrascoso tra terapie con Altri psocologi che mi hanno abboffato di merda che non mi e servita a niente e che mi ha solo distrutto e poi un passato con diete associate ad un farmaco chiamato mediaxal che mi fece perdere 50 kg in due mesi e solo dopo ho saputo che era un anfetamina. ora vorrei deniban per non stare troppi giorni in apatia e poi cosa dovrei mangiare per regolarizzarmi un po. grazie e auguri per venerdi scorso
Anonimo
RISPOSTA
Ciao Anonimo,
scrivimi il tuo nome la prossima volta, altrimenti mi sembra di parlare con una statua.
Grazie, da perfetto sconosciuto, per il pensiero per il mio onomastico, un gesto gentile in una società sempre più menefregista.
Ora partiamo con la risposta, e ti avverto che non ti farò sconti.
La tua situazione mi sembra la fotocopia di numerose altre che accadono ogni giorno e che mi si sono presentate.
In pratica, per un malessere iniziale, dovuto sicuramente anche a un passato tuo burrascoso e difficile (anche se nulla mi hai raccontato, e quindi faccio fatica a esprimermi a riguardo), parte "l'operazione imbottimento di farmaci", "merda" li definisci tu.
Quindi questo mi lascia supporre che tu abbia preso la solita valangata di psicofarmaci, che come effetto collaterale hanno anche l'aumento di peso, poi contrastato con il Mediaxal, che ti ha fatto perdere 50 kg in due mesi (un processo innaturale e devastante), per poi essere ritirato dal mercato nel 2003 a causa dei suoi nefasti effetti.
E tu ora che vuoi fare? Darti da solo la mazzata finale?
Nessuno su questa Terra ti potrà mai guarire se non il tuo sistema immunitario sapientamente messo nelle condizioni di farlo.
E se cerchi nel Deniban una "spinta", è possibile che tu l'abbia.
Con il solito "far finta di stare bene" nel breve periodo, con la mazzata nel medio-lungo.
Le guarigioni, che sono tutte auto-guarigioni, avvengono nel tempo, dando proprio il giusto tempo al corpo di fare quello che nessun spocchiato, arrogante dottorone può fare.
Gli stessi arroganti dottoroni che ti hanno ridotto così: rincoglionito e pesante come una balena.
Questa si chiama guarigione?
Gli psichiatri poi sono il peggio del peggio: sopprimono i sintomi, e a loro basta che il paziente sia "tranquillo", infischiandosene se poi non gli tirà più o se mette su 100 kili.
Non so niente di te: età, abitudini di vita etc...
Ma posso dirti di non intossicare ulteriormente il tuo corpo con altri farmaci, e di dismettere quelli che stai prendendo con intelligenza e attenzione.
E sono responsabilità che solo tu puoi prenderti, dato che non sono autorizzato a dare prescrizioni di carattere medico.
Ti dico semplicemente cosa farei io se fossi nella tua situazione, per potermi riappropriare della mia vita: dismissione lentissima dato che i farmaci dopano il corpo e vanno tolti con attenzione, soprattutto gli psicofarmaci.
Eliminazione di tutto quello che può interferire: caffè, thè, bibite gassate, fumo, droghe, zuccheri artificiali, proteine animali, lattosio, cereali contenenti glutine.
E una transizione lenta verso un'alimentazione finalmente compatibile con il tuo organismo: quella vegana, all'inizio crudista al massimo, per poi inserire qualche compromesso di cotto quando si starà meglio.
Non è un percorso facile, tutt'altro.
Ma scegli: rimanere così, imbottendoti di altri farmaci. O tentare il tutto per tutto e riappropriarti della tua vita?
Ora te la devi giocare tu.
Grazie pietro e auguri per ieri. cmq il deniban l ho chiesto io al mio psichiatra fosse per lui a questora eravamo ancora a prendere 37 mg di anafranil sono io che ho voluto aumentare. poi io vengo da un passato burrascoso tra terapie con Altri psocologi che mi hanno abboffato di merda che non mi e servita a niente e che mi ha solo distrutto e poi un passato con diete associate ad un farmaco chiamato mediaxal che mi fece perdere 50 kg in due mesi e solo dopo ho saputo che era un anfetamina. ora vorrei deniban per non stare troppi giorni in apatia e poi cosa dovrei mangiare per regolarizzarmi un po. grazie e auguri per venerdi scorso
Anonimo
RISPOSTA
Ciao Anonimo,
scrivimi il tuo nome la prossima volta, altrimenti mi sembra di parlare con una statua.
Grazie, da perfetto sconosciuto, per il pensiero per il mio onomastico, un gesto gentile in una società sempre più menefregista.
Ora partiamo con la risposta, e ti avverto che non ti farò sconti.
La tua situazione mi sembra la fotocopia di numerose altre che accadono ogni giorno e che mi si sono presentate.
In pratica, per un malessere iniziale, dovuto sicuramente anche a un passato tuo burrascoso e difficile (anche se nulla mi hai raccontato, e quindi faccio fatica a esprimermi a riguardo), parte "l'operazione imbottimento di farmaci", "merda" li definisci tu.
Quindi questo mi lascia supporre che tu abbia preso la solita valangata di psicofarmaci, che come effetto collaterale hanno anche l'aumento di peso, poi contrastato con il Mediaxal, che ti ha fatto perdere 50 kg in due mesi (un processo innaturale e devastante), per poi essere ritirato dal mercato nel 2003 a causa dei suoi nefasti effetti.
E tu ora che vuoi fare? Darti da solo la mazzata finale?
Nessuno su questa Terra ti potrà mai guarire se non il tuo sistema immunitario sapientamente messo nelle condizioni di farlo.
E se cerchi nel Deniban una "spinta", è possibile che tu l'abbia.
Con il solito "far finta di stare bene" nel breve periodo, con la mazzata nel medio-lungo.
Le guarigioni, che sono tutte auto-guarigioni, avvengono nel tempo, dando proprio il giusto tempo al corpo di fare quello che nessun spocchiato, arrogante dottorone può fare.
Gli stessi arroganti dottoroni che ti hanno ridotto così: rincoglionito e pesante come una balena.
Questa si chiama guarigione?
Gli psichiatri poi sono il peggio del peggio: sopprimono i sintomi, e a loro basta che il paziente sia "tranquillo", infischiandosene se poi non gli tirà più o se mette su 100 kili.
Non so niente di te: età, abitudini di vita etc...
Ma posso dirti di non intossicare ulteriormente il tuo corpo con altri farmaci, e di dismettere quelli che stai prendendo con intelligenza e attenzione.
E sono responsabilità che solo tu puoi prenderti, dato che non sono autorizzato a dare prescrizioni di carattere medico.
Ti dico semplicemente cosa farei io se fossi nella tua situazione, per potermi riappropriare della mia vita: dismissione lentissima dato che i farmaci dopano il corpo e vanno tolti con attenzione, soprattutto gli psicofarmaci.
Eliminazione di tutto quello che può interferire: caffè, thè, bibite gassate, fumo, droghe, zuccheri artificiali, proteine animali, lattosio, cereali contenenti glutine.
E una transizione lenta verso un'alimentazione finalmente compatibile con il tuo organismo: quella vegana, all'inizio crudista al massimo, per poi inserire qualche compromesso di cotto quando si starà meglio.
Non è un percorso facile, tutt'altro.
Ma scegli: rimanere così, imbottendoti di altri farmaci. O tentare il tutto per tutto e riappropriarti della tua vita?
Ora te la devi giocare tu.
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
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