LETTERA
Buongiorno Pietro,
dopo una crisi psicotica lo psichiatra mi ha detto di fare le siringhe di Xeplion.
Sono alla quarta siringa ma sto avendo effetti collaterali gravi, non ho voglia di far nulla, ho impotenza e mancanza di eiaculazione e devo muovere sempre le gambe (acatisia) e cammino come uno zombie, in più ho debolezza muscolare e non riesco a fare più bene le cose che facevo prima come mangiare o lavarmi, sembra stia perdendo le forze.
Volevo chiederti se smetto di fare iniezioni di botto cosa può succedermi? E poi riuscirò a recuperare le mie energie e diventare normale come prima o causa danni irreversibili?
In più la sera prendo una pastiglia di EN da 2 mg che tra l'altro mi fa dormire poco, avevo provato a non prenderla più ma purtroppo se non la prendo non mi viene più il sonno poiché sono stato insonne parecchi giorni e stranamente non mi sentivo stanco però avevo paura succedesse qualcosa e quindi l'ho ripresa intanto ho perso il sonno naturale.
Mi sento caduto in una brutta trappola spero tu possa aiutarmi.
Grazie
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Purtroppo lei dice praticamente nulla su cosa l'abbia portata a dover ricorrere ai "luminari" in camice bianco.
Non so se si tratti della sua prima crisi o della centesima...
Detto questo, quello che andrebbe fatto per poter tornare in salute, nella visione igienista, NON cambia.
Andando avanti ad assumere questa mostruosa porcheria, il passo verso la trasformazione totale in uno ZOMBIE flaccido, impotente ed obeso è molto breve.
Qui però la situazione andrebbe presa in carico nella sua interezza: giuridicamente, per poter chiedere, anzitutto, una sostituzione della terapia da depot ad orale (NON si azzardi NEMMENO per sogno a interrompere tutto senza scalare); alimentarmente ed emozionalmente, per disintossicare il suo corpo da anni e anni di abusi alimentari, psicologici e farmacologici.
E tutto questo certo NON si può fare da soli. Ha bisogno dell'aiuto del suo nucleo familiare.
Se vi sono le condizioni minime per agire, e cioè se lei è supportato da un cordone di sicurezza, allora potrò darle una mano in tal senso.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Purtroppo lei dice praticamente nulla su cosa l'abbia portata a dover ricorrere ai "luminari" in camice bianco.
Non so se si tratti della sua prima crisi o della centesima...
Detto questo, quello che andrebbe fatto per poter tornare in salute, nella visione igienista, NON cambia.
Andando avanti ad assumere questa mostruosa porcheria, il passo verso la trasformazione totale in uno ZOMBIE flaccido, impotente ed obeso è molto breve.
Qui però la situazione andrebbe presa in carico nella sua interezza: giuridicamente, per poter chiedere, anzitutto, una sostituzione della terapia da depot ad orale (NON si azzardi NEMMENO per sogno a interrompere tutto senza scalare); alimentarmente ed emozionalmente, per disintossicare il suo corpo da anni e anni di abusi alimentari, psicologici e farmacologici.
E tutto questo certo NON si può fare da soli. Ha bisogno dell'aiuto del suo nucleo familiare.
Se vi sono le condizioni minime per agire, e cioè se lei è supportato da un cordone di sicurezza, allora potrò darle una mano in tal senso.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.