LETTERA
Buongiorno Pietro,
mi permetto di darti del tu sperando di non offenderti. Mi chiamo Viola, e volevo riportare la mia esperienza. Da anni sono letteralmente imbottita di psicofarmaci. All'inizio, mi hanno notevolmente aiutato, ma poi non facevano più effetto, ed il fatto era che anche io pensavo che quella fosse la strada e ne volevo sempre di più!!!
Mi sono ritrovata ad essere sempre stanca, stanchissima , senza forze, e pure con l'asma. I medici dicevano che erano solo problemi di origine nervosa, eccetera, che non si poteva fare più di quello che si stava già facendo.
Mi ha aiutato un mio amico medico. Oltre a prescrivermi una cura disintossicante soprattutto per il fegato, mi ha "spronato" a scalare gradualmente i farmaci. Assumo bendodiazepine e antidepressivi, ho già fatto passi avanti nello scalaggio.
Ma la cosa più sorprendente è che mi sento molto, molto meglio. Ho più energia. L'asma che mi attanagliava, è scomparsa, come per magia. E' vero che ho anche lavorato su di me con yoga e meditazione, e, naturalmente, lo scalaggio che effettuo è molto graduale, in modo da non soffrire nemmeno un po'. Sono felice, ora, di essere riuscita a ragionare con la mia testa. La società ci impone di ascoltare e seguire - senza remore - quello che dice il medico. Dobbiamo chiederci se questo incitamento all'obbedienza sia sempre nel mio interesse.
Ancora con tanta strada da fare ti saluto e spero che questa mia testimonianza possa aiutare qualcuno
Viola.
RISPOSTA
Ciao Viola,
anzitutto grazie. Grazie per avermi scritto, grazie per esserti messa in gioco, grazie per aver creduto in TE e in ME.
Ora, devo però metterti davanti un bel cartello con la scritta "PERICOLO".
Sì, perché ne ho viste troppe di storie come la tua per rimanere "tranquillo".
Cosa sta accadendo ora? Stai vivendo in quel limbo di iniziale e MOMENTANEO benessere dovuto alla diminuzione dell'aggressione chimica che giornalmente portavi avanti.
Questo porta a un miglioramento ripeto MOMENTANEO che lascerà il posto a una CRISI ELIMINATIVA pesante quando il corpo capirà che può "fare sul serio" e disintossicarsi profondamente.
Per questo è INDISPENSABILE che ci sia un cambiamento RADICALE dell'alimentazione, altrimenti lo stock tossico e le forze residue del corpo NON saranno sufficienti a rimetterti in salute.
Questo, parallelamente al grande lavoro di introspezione personale che ognuno deve fare, ma con l'alimentazione sono due cose IMPRESCINDIBILI.
Non prendere sotto gamba il mio consiglio, perché con la dismissione si può finire nel baratro molto più velocemente di quanto non si pensi.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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