LETTERA
Mi scusi volevo chiederle un parere. È da quando avevo 16 anni che prendo psicofarmaci, ora ne ho 25. All’inizio ho cambiato tante terapie, sono stata sempre peggio, poi ospedali. Adesso prendo la sera carbolitio 300mg, 150mg, elopram 2 compresse da 20mg, sono riuscita a sospendere il 400 mg seroquel 2 anni fa ed è stato un inferno, ma ora un po' meglio. L’idea sarebbe scalare ancora ma ho litigato con il mio dottore appunto perché volevo provare a scalare i farmaci e lui non era d'accordo. In tutti questi anni non ho mai saputo esattamente cosa avessi, non mi è mai stata data una diagnosi, mi dissero bipolare poi disforica, poi disturbo dell’umore, insomma non ci capiscono un cavolo. So che scalare vuol dire soffrire ma quello che mi fa più paura è scoprire di non poter fare a meno dei farmaci o di finire male , vorrei una tutela perché le volte che ho tolto una pillola mi sono ritrovata in brutte situazioni perché fuori non riuscivo più a contenere le emozioni. Non mi fido più dei dottori, ma con la terapia che faccio devo essere comunque seguita da qualcuno e ora sono alla ricerca di neuropsichiatri zona ****. Sono andata da uno ma mi fa discorsi di cambi di terapia e mi sento morire. Secondo lei cosa potrei fare? Grazie
F.to Teresa F.
RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Teresa,
e grazie di aver voluto condividere la sua esperienza con la moderna psichiatria.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla né tantomeno curo nessuno, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi. Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Quello che mi accingo a scriverle, non glielo dirà mai nessuno, tantomeno uno psichiatra.
Gli psicofarmaci non guariscono niente e nessuno. Se così fosse, dopo ben nove anni di "cure miracolose" e con tutti i farmaci assunti, ora lei dovrebbe essere come minimo Wonder Woman.
Quando va bene, donano un illusorio e temporaneo senso di benessere, facendo vedere però molto presto la loro demoniaca natura. Quando va male, chi li assume si impicca o stermina la propria famiglia senza nemmeno chiedersi perché.
Non so per quale motivo lei abbia cominciato ad assumere farmaci, ma sono sicuro del fatto che nessuno psichiatra abbia perso cinque minuti del proprio tempo per scandagliare tutte le possibili cause ambientali ed/od organiche che potessero esserci dietro le sue manifestazioni psichiatriche.
Ed è quindi cominciato il valzer delle diagnosi e delle relative prescrizioni: non ci capiscono una benemerita mazza e, nonostante tutto, appioppano etichette indelebili e somministrano farmaci dei quali, loro stessi, sconoscono la potenza (in negativo, naturalmente).
Nei miei 20 anni quale operatore delle Forze di Polizia (e ben 14 passati a studiare, come ricercatore indipendente, tutto il mondo della psichiatria-psicofarmaci), sono arrivato a una conclusione: la moderna psichiatria è totalmente fallimentare, e ogni secondo migliaia di persone nel mondo vengono rovinate per sempre da questa pratica barbara, inumana, campata per aria e senza nessun fondamento non dico scientifico (a me questo poco interessa), ma logico.
Ora, lei è ben incatenata ai farmaci, e non troverà nessun dottore disposto ad aiutarla nello scalaggio, e lo sa perché?
Primo, perché scalare è un'esperienza infernale, e lei romperebbe così tanto le scatole al suo dottore, che questi non avrebbe certo la voglia di rispondere a tutte le sue telefonate.
Secondo, perché se lei combina qualche cazzata mentre non è "sotto farmaci", la Legge li punisce senza pietà. "Quindi, meglio sacrificare il paziente a vita, così se commette qualche cazzata sotto psicofarmaci, almeno la Legge mi tutela", così penserebbe uno psichiatra.
Intanto, lei continua a soffrire, tra cambi di terapia e un corpo sicuramente disfatto da anni di chimica, con il peso lievitato, zero emozioni e zero libido.
Cosa bisogna fare quindi per non buttare la propria vita?
L'art. 32 della nostra Costituzione ci permette l'autodeterminazione nelle cure. Quindi, se non sono in regime di TSO, posso decidere cosa assumere e se assumerlo.
Nove anni di farmaci significano un corpo intossicato all'inverosimile e da sola lei non sarebbe assolutamente in grado di gestire uno scalaggio, seppur lentissimo.
Infatti, al primo riaffioramento dei sintomi (che non è la ricomparsa della malattia, come le farebbero credere, bensì lo sforzo immane di disintossicazione del corpo umano, per tornare a una situazione di equilibrio), la ricatapulterebbero immediatamente al più vicino Pronto Soccorso, "sgridandola" per aver interrotto la terapia e riempiendola ancora di più di farmaci.
Noi non vogliamo questo, giusto?
No. Quindi, si prende in mano la propria vita legalmente e moralmente. Nessuno può prendersi, se non noi stessi, la responsabilità di eliminare una terapia in atto.
Si deve circondare di persone che siano con lei. Che la comprendano. Che capiscano che le crisi da dismissione sono tanto potenti quanto passeggere, e che sono il segnale che il corpo sta reagendo e si sta disintossicando.
Si scala in maniera assolutamente lentissima, dato il lungo periodo di assunzione, e si comincia dal farmaco "meno potente", nel suo caso manterrei il litio, scalando l'antidepressivo.
A questo, va affrontato il vero motivo alla base della manifestazione psichiatrica.
E va quindi fortificato il corpo attraverso uno stile di vita corretto, soprattutto in ambito alimentare.
Non smetterò mai di ripetere quanto l'alimentazione sia fondamentale per prevenire e far regredire situazioni psichiatriche anche severissime.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra
psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al
livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si
producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio
(zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare
falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di
testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale;
sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento
morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si
tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al
supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente,
dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti,
capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio.
Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali
che possono arrivare alla
schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola
non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non
sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è
ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta
conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una
proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla
depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il
difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con
autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che
può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un
insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi
pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla
pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di
testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice
morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella
del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario
portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
"Cibi puliti-pensieri puliti": questo è il binomio che ho coniato.
Ora prenda in mano la sua vita.
Si fiondi ad acquistare il mio libro "Assassini in pillole: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", non perché abbia bisogno dei vostri soldi (come dico sempre, do agli stessi un valore nullo), ma perché ci sono dietro anni di studi ed esperienze personali.
Lo faccia leggere a chi non le crede. E vediamo se sono capaci di dire a un Carabiniere con ben 20 anni di esperienza che sono tutte fandonie...
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato
questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda
l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che
concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone
hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze
chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la
psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno
psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui
vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che
trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate
allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a
mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci
sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20
anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha
portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte
persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto,
tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di
supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale
e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo
piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura
potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione
perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro)
e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com
e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto
la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto
quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a
starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più
possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
Per tutti: si può fare
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oppure scrivendo a pbisant@hotmail.com. Grazie a chi vorrà contribuire a questo
enorme e innovativo lavoro informativo.
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