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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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venerdì 24 giugno 2016

GUARIRE È PIU' FACILE DI QUEL CHE SI PENSI, MA BISOGNA FARE LA COSA GIUSTA

LETTERA

Ciao Pietro, mi chiamo Carmine e questa è la mia storia, storia di assuefazione e dismissione..
Ho iniziato a prendere psicofarmaci a 20 anni credendo che dalla crisi di panico che mi avevano portato il malessere e la solitudine mi avrebbero portato via tutti gli amici e la ragazza intorno..
Ho paura a parlarne perché al solo pensiero di una nuova crisi di panico mi viene da passare " cosa farò ?? " , " mi reggerò da solo ?? "....
Ho dismesso gli psicofarmaci da più di quattro mesi e pure se ho la forza di spirito e volontà dentro per sapere che alla fine andrà bene,  dall'altro lato mi sento depresso e fuori di me, e non riuscivo a recuperare l' equilibrio a volte..
Come faccio a non prendere farmaci e a riacquistare tutto il mio equilibrio??


Spero tanto che possa darmi una risposta e una soluzione..

Cordiali saluti

Carmine


RISPOSTA

Ciao Carmine,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Mi sorge prima, IMMEDIATAMENTE spontanea una domanda... Sono quattro mesi che non prendi farmaci... ma per quanto li hai presi? E, soprattutto, IN QUANTO TEMPO li hai dismessi?

Prescrizioni multiple di farmaci e/o assunzione per lunghi periodi di tempo richiedono CAUTELA nella dismissione, per non far esplodere crisi eliminative troppo difficili da sopportare: praticamente, ciò che viene volgarmente chiamata "astinenza" altro non è che il tentativo immane del corpo di tornare a uno stato di equilibrio.

Inoltre, NON bastano spirito e forza di volontà, qui bisogna fare le cose per bene.

Questo significa che DEVI assolutamente curare la parte organica. Ora il tuo corpo ha bisogno di essere alimentato in maniera impeccabile.

Ecco, in ogni caso, il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

TI DANNO UN ILLUSORIO SENSO DI BENESSERE, MA TI SUCCHIANO VIA LA VITA

LETTERA

Caro Pietro, intanto mi scuso per scrivere da anonimo, ma ho molto pudore e paura a rivelare i miei gravi problemi. La tua opera è pregevole e coraggiosa (anche per il contesto militare in cui lavori, nel quale credo non ti porti benefici ) e ti stimo molto per la tenacia che dimostri.

Sono da 20 anni in cura di antidepressivi (prozac, seroxat, effexor, gabapentin, tofranil) e negli ultimi 10 ho avvertito problemi di memoria. Ora questi problemi stanno diventando più gravi ed ho paura di perdere le mie capacità lavorative. Ho un ruolo lavorativo di quadro e visto il mio curriculum potrei in tempi non lunghi diventare dirigente.

In questo contesto però i problemi di memoria si stanno aggravando e diventano sempre più, veri e propri difetti cognitivi (riduzione udito, riduzione della capacità di concentrazione, soprattutto distrazione e perdita di memoria a breve, riduzione di capacità di studio, continue dimenticanze di parole, nomi, fatti ecc) con evidenti ricadute su umore e autostima.

Ho iniziato da agosto a  fare attività fisica e limitarmi nel mangiare e negli ultimi due mesi ho intensificato gli sforzi passando alla dieta del dr. Mozzi (che mi ha dato risultati importanti: eliminazione psoriasi e dermatite acquogenica forte riduzione peso...ma non mi pare contribuisca a rafforzare la mia  lucidità).

Inoltre ho scalato il tofranil (ero forse sceso troppo in fretta andando ad 1/4 di pillola da 25 mg da 3 che ne prendevo) anche se per via di un evidente crisi depressiva e cognitiva sono dovuto tornare ad aumentare la dose ed ora sono ad 1 pastiglia da 25 mg.

Ho letto che tu sconsigli il digiuno nel programma di uscita dagli psicofarmaci, ma da tante parti sento che il digiuno terapeutico prolungato può aiutare a riconquistare la lucidità mentale.

Ne ho molto bisogno: ho paura di perdere il mio lavoro e con esso il mio precario equilibrio. 

Ti chiedo:
1) nel mio caso oltre ad un avvicinamento ad una dieta vegan crudista non potrebbe essere idoneo un ritiro igienista di digiuno (vedi Bricchi nelle colline piacentine);
2) conosci casi di persone che si trovavano nella mia situazione e ne sono uscite?
3) hai consigli specifici per il mio caso (per esempio avrei la possibilità con la legge 104/90 di stare per lungo tempo lontano dal posto di lavoro ma ho paura che possa essere controproducente per il mio equilibrio)?
Ho iniziato a leggere il tuo libro oltre ad aver scandagliato sul blog quanto più attinente ai miei  problemi.
Aspetto con trepidazione la tua risposta, grazie.


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Chiariamo subito tanti concetti, che comunque avrai modo di leggere nel mio libro.

1) Tu non sei in "cura". Se fossi in cura, la cura avrebbe un inizio e una fine. Invece sei tra color che son sospesi, imbottito di merda chimica che semplicemente continua da ben 20 anni a soffocare le vere motivazioni (siano esse psicologiche, organiche, fisiche o tutte e tre) alla base. In pratica non sei altro che un tossicodipendente legalizzato.

2) Quelli che sperimenti, a cui viene erroneamente dato il nome di "effetti collaterali", altro non sono se non i nefasti danni che tali demoniache sostanze hanno causato alla tua delicata biochimica cerebrale.

3) Stai correndo senza un piano preciso, mentre devi comprendere che la calma e la COSTANZA, quindi comportamenti giornalieri virtuosi portano alla riconquista della salute.

4) Considero la dieta del Dr. Mozzi assolutamente fuori da ogni logica: i cani, che hanno una ventina di gruppi sanguigni diversi, si fanno l'analisi del sangue in natura per sapere cosa mangiare, o mangiano tutti lo stesso per istinto, essendo tutti CANI?

5) I risultati con la dieta del Dr. Mozzi arrivano semplicemente perché, come nell'alimentazione vegancrudista che consiglio io, si eliminano da subito glutine e latticini, ma nel lungo periodo è a mio giudizio fallimentare, specialmente per chi del gruppo "0" deve imbottirsi di proteine animali... Siamo tutti UOMINI, stessi denti, stessa vista, stesso apparato digerente...

6) Il digiuno fatto in concomitanza dell'assunzione di farmaci è forse la cosa più disastrosa che si possa fare, in quanto l'assenza di cibo amplifica il danno di queste sostanze chimiche.

7) Comincia passo per passo, scalando come scrivo nel libro del 10% al mese, UN FARMACO ALLA VOLTA. Ti rendi conto che dopo 20 anni di farmaci, praticamente tutto il tuo CORPO è uno psicofarmaco?

8) Avvicinati come scritto nel libro e come ben riportato qui http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html a un'alimentazione vegancrudista, l'UNICA compatibile con il nostro disegno antropometrico e l'UNICA in grado di ristabilire la salute di ogni individuo.

9) Posso scaricarti addosso con una carriola CENTINAIA di testimonianze di persone che sono RINATE sposando finalmente un'alimentazione corretta.

Consigli finali: SCALA lentamente, un farmaco alla volta. NON AVERE FRETTA, anche il cambio alimentare deve essere graduale.

Non ci sono formule magiche, scorciatoie, piste preferenziali.

Hai trattato di merda il tuo corpo per anni e ora devi darti almeno due anni di impeccabile alimentazione, aria pulita, camminate ed esposizione al sole.

Questa è la formula della salute, oltretutto GRATUITA.

Provare per credere.

Io ci sono

Pietro Bisanti

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ANORESSIA E L'ORRORE DEGLI PSICOFARMACI. CHE FARE?

LETTERA

Buongiorno D.re ho letto in queste pagine l'orrore dei psicofarmaci. Ma come posso fare? Sono anni che combatto con anoressia e ovviamente tutto ciò che segue di disturbi legata a lei. L'unico aiuto che danno in Italia è questo. O così o muoio lo stesso.


Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Non sono qui (e ci mancherebbe altro) a negare quanto i disturbi alimentari siano sintomi e condizioni (e non malattie) veramente multifattoriali.

Ma di due cose sono arcisicuro:

1) Gli psicofarmaci NON sono MAI e poi MAI la soluzione di nulla e di niente. Aumentare, ad esempio, l'appetito attraverso un antipsicotico è una delle cose più IDIOTE e INNATURALI che si possano fare. Sono continui tamponamenti chimici che possono dare un illusorio senso di benessere e guarigione ma che in realtà creano le basi per problemi ancora maggiori e per una cronicizzazione dell'intera situazione.

2) Il nostro lato organico è sempre NON considerato. Sembra che tutto sia sempre e solo un problema di tipo psicologico. Tutti dimenticano che siamo fatti anche di CARNE e SANGUE. E siamo una macchina che funziona a GLUCOSIO, che deve provenire in larghissima parte dalla FRUTTA.

Quindi, non aspetti aiuti, non deleghi la sua salute a nessuno.

Abbracci con gradualità il vegancrudismo ad alti livelli di frutta, a ZERO glutine e a bassissimi livelli di grasso.

Alimenti il suo corpo con cibo vero, sopporti le crisi eliminative e SOLO DOPO almeno due anni di alimentazione impeccabile si sdrai sul lettino di uno psicologo se lo riterrà necessario.

Ma da LUCIDA.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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mercoledì 22 giugno 2016

SPINELLI E PSICOFARMACI E UNA FIGLIA ATTRATTA DAL MARCIO

Buongiorno caro Pietro, spero che le stia bene. Seguo sempre con interesse il suo blog e ho ascoltato con piacere il suo intervento alla conferenza di Valdo. 

Avrei piacere di esporle il mio problema nella speranza di un suo consiglio, in base anche alla 
sua esperienza.

Ho una figlia di venti anni che dall'età di quattordici anni ci ha fatto disperare in tutti i modi, ha iniziato a fumare di nascosto, poi abbiamo scoperto che è omosessuale, poi ha fumato spinelli, fatto piercing di nascosto, nel frattempo lasciato e ripreso la scuola tre volte, l'anno scorso mio marito è stato per due mesi in ospedale, la situazione era molto seria, e lei è peggiorata, ha iniziato a uscire in continuazione, non mi ha aiutata in casa, ha inventato di avere il disturbo borderline della personalità e di sentire delle voci. 

L'ho mandata subito da uno psicologo che in passato aveva provato a seguirla e lei mi ha detto che lo psicologo aveva confermato la diagnosi, che i pazienti con questo disturbo finiscono in psichiatria o addirittura suicidi. Come può immaginare io sono caduta nello sconforto più totale, mio marito in ospedale, tre figli da seguire e lei che mi dice queste cose. 

Ho chiamato lo psicologo per avere conferma della diagnosi, per capire meglio e lui mi ha detto di non aver confermato niente e tantomeno non ha parlato di psichiatria e di suicidio anche se secondo lui mia figlia dei problemi ce li aveva, ha parlato di un fantasma abbandonico che spinge la persona ad allontanare gli altri con il suo comportamento. 

In ogni caso la situazione è peggiorata e lei in agosto è andata in Sardegna ospite da delle sue amiche con l'idea di trovare lavoro perché lei con noi non ci voleva stare più, lei voleva essere libera di fare tutto quello che voleva e in casa con noi non le era possibile. 

È andata in Sardegna e dopo tre giorni questa sua amica l'ha messa alla porta e lei è andata a dormire in un ostello delle suore, non ci ha mai cercato, ma avendo saputo della sua situazione, l'abbiamo invitata a tornare a casa a patto che troncasse con le cattive compagnie, trovasse un lavoro e si comportasse bene. Lei ha accettato ed è tornata, questo a metà settembre dell'anno scorso.

Dopo due settimane di relativa calma ha avuto un esaurimento, non saprei definirlo, rideva, piangeva, non riusciva a calmarsi e così l'ho portata al pronto soccorso, lì abbiamo parlato con una psichiatra che le ha subito dato un Tavor per calmarsi e ci ha consigliato un percorso in day hospital che noi abbiamo intrapreso. 

Hanno iniziato subito a curarla con psicofarmaci e dopo due settimane ci hanno indirizzato al cps di zona. Nei due mesi successivi mia figlia non era più lei, troppo diversa, rigida, iperattiva, insomma ho iniziato ad avere dei dubbi su questo tipo di terapia e abbiamo iniziato a dismettere i farmaci che ripeto prendeva solo da due mesi. 

Li abbiamo dismessi nell'arco del mese di dicembre e man mano che scalavamo i farmaci lei si spegneva, non riusciva più a formulare una conversazione articolata, stava mezz'ora davanti all'armadio prima di decidere come vestirsi, aveva iniziato a dire che i denti le si muovevano, che la pelle si stava assottigliando, che puzzava...

L'ho riportata al cps dove ho spiegato alla dottoressa tutta la situazione e lei ha impostato una nuova terapia, Lamictal al mattino e olanzapina alla sera. Nel giro di un mese le cose andavano un po' meglio, era più serena, aveva iniziato a parlare di andare a lavorare..

Poi mi sono imbattuta nel suo blog, ho letto molte tesine, ho preso il suo libro e l'ho letto insieme a mia figlia e abbiamo deciso di comune accordo di scalare nuovamente i farmaci, siamo partiti dall'olanzapina, un quarto al mese, non siamo riusciti a dividerla ulteriormente,
quindi a metà giugno la togliamo definitivamente, solo che nel frattempo mia figlia di nascosto ha iniziato a rifrequentare le brutte compagnie di un tempo, da un mese ha ripreso a fumare e settimana scorsa ha assunto tre volte una droga che loro chiamano MD. 

Naturalmente quando noi lo abbiamo scoperto ci siamo arrabbiati tantissimo anche perché ripeto ho altri due figli più giovani che devo tutelare e che ne hanno viste troppe, le abbiamo detto che se sta a casa con noi deve rispettare le nostre regole, lei non ha voluto e se ne è andata dalle sue amiche tossiche, la sera è tornata e non l'abbiamo fatta entrare in casa e lei ha chiamato i carabinieri, che sono venuti e pur manifestandoci la loro simpatia ci hanno detto che non potevamo fare così, che dobbiamo avvertire i servizi sociali, la psichiatra, il sindaco ecc.

Il problema é che se avverto la psichiatra, la riempirà di farmaci e non ne usciremo più, ma se mia figlia non vuole collaborare con noi non vedo alternative, lei non sa gestire la sua libertà, è attratta dal marcio, dalle cose sbagliate senza pensare minimamente alle conseguenze né tantomeno ai nostri sentimenti dei quali se ne frega da sei anni. 

Lei dice di avere vent'anni e che non possiamo ritirarle il cellulare e vietarle di uscire, il problema è che lei non sa cosa è bene per se stessa e noi non sappiamo più che fare, siamo disperati, ieri sono andata al cps, volevo spiegare tutta la situazione alla psichiatra e chiederle di mettere mia figlia in qualche struttura perché noi non ce la facciamo veramente più, la nostra famiglia è in perenne subbuglio e il problema è che a lei non le importa niente. 

La dottoressa non c'era e quindi sono tornata a casa.

Mi scusi per questa super lettera che l'avrà asciugata.. Se ha qualche consiglio da darmi lo valuterò molto attentamente.
La ringrazio infinitamente e le auguro ogni bene.

Dimenticavo, seguiamo i principi alimentari proposti da Valdo dal mese di novembre scorso.

Con affetto
Lettera firmata


RISPOSTA

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Veniamo a noi...

Pur non volendo ricollegare tutto sul piano squisitamente fisico (e quindi alimentare) devo farle questa premessa: non si esce fuori di testa mangiando frutta e verdura.

Questo per farle capire come i continui abusi a cui siamo sottoposti fin da quando emettiamo il primo vagito (vaccinazioni, cure antibiotiche, obbrobri alimentari) e l'assoluta conseguente mancanza di cibo vero e vitale portano moltissime persone a sviluppare caratteristiche di ostilità, insofferenza e distruttività.

Ripeto: non inquadro tutto in un ambito fisico, essendo la parte psicologica e ambientale sicuramente importante, ma se mangio merda, mi sentirò di merda, questo è certo.

Gli spinelli danno il colpo di grazia: sono sostanze psicotrope molto potenti, al giorno d'oggi tagliate con ulteriori veleni chimici, che spediscono in Psichiatria una marea di giovani.

Ora, se ha letto libro e blog, sa bene come la penso sugli psicofarmaci, che altro non faranno se non distruggere quel "poco di buono" che rimane del cervello di sua figlia.

Parliamo di una ragazza di vent'anni, maggiorenne, che comunque continua a fottersene di tutto e di tutti.

Ho aiutato migliaia di persone, moltissime con problemi simili ai vostri.

E in moltissimi casi, quando si toccava il fondo, la rigidità si è rivelata l'arma vincente.

Nessuno, dico nessuno al mondo ha il diritto di rendere la vostra vita una merda, inclusa vostra figlia.

In questi casi, le mezze misure servono a poco.

Se la ragazza dovrà pesantemente sbattere la testa, che la sbatta, altre soluzioni non ce ne sono.

Il tira e molla, la poca rigidità e coerenza aiutano a creare ragazzi e ragazze che alla fine si sentono sempre "con il culo parato".

Non nego che droghe e psicofarmaci intacchino pesantemente la capacità di giudizio, ma sono anche fermamente convinto che rimanga spesso un barlume di lucidità che comunque i diretti interessati ben si guardano dall'usare.

Quindi, lontano anni luce da farmaci e droghe (ovviamente), urge un piano alimentare assolutamente disintossicativo e che aiuti a calmare e smussare caratterialmente sua figlia (e il cibo giusto, su questo, fa veri e propri miracoli) e una bella chiacchierata viso a viso da parte di un componente che non sia il nucleo familiare.

Sono pronto a parlare con vostra figlia, come faccio e ho fatto con centinaia di giovani.

Dopo le mie parole, la scelta sarà soltanto sua: vivere o buttare la propria vita nel cesso.

Se sceglierà questa seconda ipotesi, lasciatela andare, lasciatele toccare il fondo.

Se vorrà risalire, risalirà. Se vorrà chiedere aiuto, lo chiederà.

Ma cominciate a farle capire che ad ogni azione corrisponde una conseguenza.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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martedì 21 giugno 2016

PIETRO, GRAZIE DEL TUO MERAVIGLIOSO LAVORO. AIUTAMI A SCARDINARE LA MOSTRUOSA DIPENDENZA DA GLUTINE

LETTERA

Ciao Pietro, sono Valentina, sono passati quasi due anni da quando ti ho scritto per la prima volta. Ero ad un bivio, "risolvere" i miei problemi di ansia e depressione con l'Entact (che avevo già precedentemente assunto per un anno e qualche mese) oppure affrontarli DAVVERO i miei problemi?..e ho trovato il tuo blog. 

Da lì tutto è stato chiaro, così chiaro che la svolta vegana è stata istantanea e senza ripensamenti. Ho passato un periodo nel quale ero riuscita a mangiare prevalentemente frutta (stavo veramente da dio!), ma purtroppo ho dovuto fare i conti con la dipendenza dal glutine che neanche la felicità che mi dava la frutta riusciva a contrastare e continua tuttora ad essere un dramma.

Non ho la minima idea di come affrontare la cosa, anche con tutta la buona volontà che ci metto basta un niente, come un pezzetto di pane offerto ad una cena e non ragiono più. Fa quasi ridere lo so! Ma a volte la sento proprio come una necessità vera e propria, che ne so, sono in crisi per un qualsiasi motivo?.......DEVO mangiare pane o simili..un disastro! 

Anche perché se ci ragiono so benissimo che mi faccio solo del male. Se riuscissi a levare il glutine e i cereali in generale io so per certo che starei benissimo, ma continuo a stare in questo limbo in cui so cos'è giusto eppure continuo a fare scelte sbagliate. 

È frustrante e mi fa sentire incapace di prendere in mano la mia vita.. è tutto più difficile poi quando non hai l'appoggio di chi ti circonda. Hai qualche consiglio pratico per affrontare le crisi da astinenza da farinacei alle quali mi è impossibile al momento resistere?

Colgo l'occasione poi per farti i miei complimenti per l'intervento all'università, è stato bello vederti parlare quando in questi anni ti ho 'solo' letto.. provo una grande stima nei tuoi confronti, perché so che trovarti per me è stato di vitale importanza..tu eri lì al mio bivio ad indicarmi da che parte andare. infinitamente grazie..
Valentina

ps. Non so se hai in progetto di organizzare qualche conferenza anche in Toscana, ma se mai ti capiterà di passare da Firenze,
sarebbe un onore per me ringraziarti di persona. Complimenti per il tuo meraviglioso lavoro

RISPOSTA

Cara Valentina,
sono felicissimo di risentirti.

Prima mi soffermo sui tuoi fantastici progressi, e per questo devo riempirti di complimenti.

Da ottobre comincerò cicli di conferenze in tutta Italia, tieni d'occhio il blog che sarò anche da te.

Non mi perderò in tante parole.

Osserva la foto che trovi nella pagina iniziale del mio blog.

Quello sono io.

60 Kg di pura gioia, voglia di vivere e consapevolezza.

Il glutine è forse l'alimento che più drena le nostre forze e la nostra energia, per questo è difficile staccarsene, come una vera e propria droga.

Vuoi vivere una vita di forza, salute, gioia e buonumore costanti o una vita da miserabile?

A te la scelta, perché solo tu hai in mano le redini del tuo destino.

Ti abbraccio
Pietro Bisanti


giovedì 16 giugno 2016

TRA LA PAROXETINA E PIETRO BISANTI, HO DECISO DI ASCOLTARE PIETRO BISANTI. ORA LEVIAMOCI DALLE PALLE IL TAVOR

Ciao Pietro,
grazie per la possibilità di comunicare con te.

Inizio col chiederti quanto dura sarà scalare il Lorans.. è uno dei peggiori tipo Xanax?
Ne assumo 2mg (distribuiti tra mattina, pomeriggio, sera) dal 2010, e da novembre 2015 i mg sono diventati 3! Per i medici avrei sempre dovuto aggiungere un antidepressivo, cosa che ho sempre rifiutato per gli effetti collaterali che trovo inaccettabili, e quindi mi son sempre sentita dire che in realtà "non volevo curarmi".

Ora sto parecchio male, la perdita del lavoro 14 mesi fa è stata la ciliegina sulla torta, dopo separazione e lutti, non metabolizzati,  degli anni precedenti.
Insomma sono in una situazione in cui, per i medici, dovrei aggiungere farmaci e non scalare quello che prendo (che per altro non mi aiuta per nulla, trovandomi da tempo in fase tolleranza) ma purtroppo ora non è il momento giusto per scalarlo, anche se avrei sempre voluto farlo per liberarmene, per sentirmi come gli altri, pur temendo gli effetti causati dall'astinenza.

Vivo ansia con somatizzazioni pesanti, DOC ormai amalgamati nel vivere quotidiano (!!!!!), depressione con mancanza di forze e voglia di fare, dolori all'intestino (tutti i giorni), insonnia da un anno, ormai insostenibile.

In questo momento sul tavolo c'è il PC con dentro una speranza, un'alternativa, un pensiero che credevo non esistesse, il tuo. E sul tavolo c'è la scatola dello Stiliden, è lì da 15 giorni.
Io ho scelto il PC.
Ti chiedo un consiglio per come uscire da questa situazione davvero pesante.
Grazie di cuore se potrai rispondere.
Michi


RISPOSTA

Ciao Michi,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Tra lo Stiliden (principio attivo "Paroxetina", quindi il più demoniaco, devastante e difficile da dismettere antidepressivo SSRI) e Pietro Bisanti, hai scelto me.

E hai fatto la scelta giusta. Ora, "apri bene le orecchie" e leggi tutto quello che sto per scriverti, che viene direttamente dal cuore e che rappresenta l'unica possibilità che hai di riprendere in mano la tua vita.

I problemi nella vita non si affrontano imbottendosi di sostanze chimiche che ottundono il cervello e l'anima.

I problemi si affrontano prima di tutto inquadrandoli lucidamente attraverso un corpo fisico perfettamente in forma e in salute.

Un corpo in salute infatti è di natura ottimista, pronto e reattivo ad affrontare i drammi che noi tutti, chi più chi meno, dobbiamo affrontare nel corso della nostra vita.

E salute significa semplicemente, in primis, alimentarsi correttamente, in ossequio al nostro disegno antropometrico.

Siamo e rimaniamo delle scimmie, e come tali la frutta è e deve rimanere il nostro cibo principale.

In secundis, dobbiamo eliminare tutti i veleni che continuamente assumiamo, a cominciare dal Lorans (principio attivo "Lorazepam", generico del Tavor).

Persino le case farmaceutiche (!) scrivono nei bugiardini che le benzodiazepine NON devono essere assunte per più di due settimane.

Nel tuo caso, come sempre, vengono considerate acqua fresca, e volevano intrappolarti con ulteriori farmaci...


Ecco, in ogni caso, il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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lunedì 13 giugno 2016

PIETRO, DIMMI QUALCOSA DI GRASSI ED OMEGA 3

LETTERA

Ciao Pietro, tu parli di una dieta quasi priva di grassi.
Puoi spiegarmi quali è quanti grassi introduci giornalmente?
Puoi fare un cenno sugli omega 3 e il loro ruolo nella tua dieta?
Cosa pensi dei semi di lino crudi macinati e dell'eventuale uso di oli di prima spremitura a freddo tipo lino, canapa, sesamo, oliva ecc?
Cosa pensi dell'uso del germe di grano?
Grazie
Nadia
Inviato da Yahoo Mail su Android

RISPOSTA

Ciao Nadia,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Ribadisco che il corpo umano è nato per consumare una quantità limitatissima di grassi, intorno al 10% del totale delle calorie giornalmente introdotte.

Superare questa soglia è possibile solo in modo innaturale, attraverso il consumo di oli e di esagerate quantità di frutta secca, che in natura, in presenza di frutta, sarebbe oltremodo stupido ingurgitare (intendo la frutta secca, in quanto l'olio, che è grasso puro, è un prodotto derivato dalla lavorazione umana, quindi "non cresce sugli alberi").

Rispondo alle tue domande:

1) I grassi che introduco sono quelli derivati dal QUARTINO di cioccolato fondente che consumo ogni mattina con la spremuta di dieci arance e dalla frutta che consumo a cassette (ricordo, infatti, che anche la frutta contiene grassi, proprio in quella ridottissima percentuale che il corpo richiede).

2) Nessun animale rincorre questa o quella sostanza: la mucca mangia l'erba fottendosene altamente della sua composizione chimica, così come il leone mangia l'antilope senza chiedersi altro. Fino a quando consumo il mio cibo d'elezione a sazietà, e cioè la frutta, non mi pongo nessun problema. Il termometro della mia salute è come mi sento.

3) Boccio senza riserve semi e oli, che a mio giudizio sono solo intasanti. Mettiti una goccia d'olio sulle dita e prova a lavarla via SENZA SAPONE. Ci metti molto tempo, così come rimane per molto tempo nel torrente sanguigno, intasando e ostacolando l'insulina e tutti gli altri ormoni che necessitano del sangue per arrivare dove servono.

4) Non idolatro il germe di grano, e ritengo che nessuna sostanza abbia caratteristiche magiche. Personalmente, ritengo che basare la propria alimentazione sulla frutta sia l'unica arma vincente.

Pietro Bisanti

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BAMBINI VEGANI MALNUTRITI E ALTRE DOMANDE SULL'ALIMENTAZIONE

LETTERA

Buona sera Dr. Bisanti,

Sono acceduto al suo blog, dopo segnalazione di Valdo Vaccaro che io stimo per il suo coraggio, anche se non condivido in toto la sua filosofia.

Avevo inviato un messaggio via chat ma non avendo avuto risposta provo con quest'altro canale.

Ho letto poi che mangia 20 arance e 20 banane al giorno e mi piacerebbe sapere da quanto tempo lo fa.

Sul blog di Valdo ho letto che una volta lui si sentì male e mangiò delle alici e delle uova.

Potrebbe darsi che determinate vitamine vengono immagazzinate come scorta dal fegato e in un adulto possono durare anche molti anni.

Il Dr. Perugini Billi sostiene che senza grassi animali, l'intestino non riesce a sintetizzare le vitamine A B D K, come controbatterebbe a questa affermazione?

L'anno scorso si è verificato questo dramma
http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_03/undici-mesi-ricoverato-malnutrizione-si-indaga-genitori-0b9de3a8-214f-11e5-be97-5cd583b309bb.shtml
ma purtroppo presumo che, se andassimo a cercare, ne troveremmo degli altri.

Ho molta voglia di imparare nel campo dell'alimentazione.

Grazie, cordiali saluti
Mario Barcherini
Castiglione del lago (Pg)


RISPOSTA

Buongiorno sig. Barcherini,
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Veniamo a noi...

Rispondo alla sua domanda con un'altra...

In natura ci sono centinaia di migliaia di specie animali. Qualcuna di esse ha bisogno del nutrizionista per sapere cosa mangiare, quanto mangiare e come mangiare?

Solo l'essere idiota denominato "uomo" ha ormai perso l'istinto verso quello che dovrebbe essere il suo cibo d'elezione, rimpinzandosi invece di merda dalla mattina alla sera, per poi correre ai ripari dal nutrizionista di turno che con la solita frase "di tutto un po', ma con moderazione" da il colpo di grazia finale.

Lei si immagini nudo come un verme, reduce da un disastro aereo in un paese della fascia subtropicale (luogo da cui proviene la nostra specie e dove dovremmo vivere)...

Che cosa farebbe?

Rincorrerebbe una gazzella per strizzargli le tette e bere il suo latte?

Avrebbe i mezzi e soprattutto L'ISTINTO di cacciare?

Mangerebbe carcasse in putrefazione?

Strapperebbe una spiga di grano e se la metterebbe in bocca?

Romperebbe centinaia di noci al giorno?

Scaverebbe nella terra per mangiare 100 carote o mangerebbe chili e chili di fogliame?

No, semplicemente il suo istinto e la sua vista a colori la porterebbero dritto dritto verso le tonnellate di succosissimi frutti tropicali che raccoglierebbe grazie al suo pollice opponibile e che soddisferebbero sia il suo FABBISOGNO CALORICO che il suo PALATO.

Il discorso è quindi di una semplicità disarmante.

Il cibo cotto è un cibo concentrato altamente calorico, e come tale "soddisfa" il nostro fabbisogno calorico attraverso materiale di scarsissima qualità.

Il cibo crudo è molto meno calorico e si necessita quindi di MAGGIORI quantità per soddisfare il nostro fabbisogno calorico, in questo caso con materiale di altissima qualità.

Al tempo stesso, in natura le sarebbe impossibile eccedere con i grassi, perché non potrebbe ingozzarsi di frutta secca od olio di oliva. Questo le fa capire bene che la macchina umana NON è nata per digerire medie/grosse quantità di grassi. Ed è inoltre una macchina che funziona a GLUCOSIO.

La differenza è che una bistecca ci mette ore ed ore per trasformasi in glucosio, lasciando residui putrefattivi, mentre la frutta è praticamente energia pura che però NON deve trovare barriere date da un sangue troppo grasso.

Detto questo, rispondiamo bene alle sue domande.

1) Mangio principalmente frutta da quasi due anni. Il mio percorso di cambiamento, tra prove ed errori, è iniziato otto anni fa.

2) Ci si butta sulle alici e le uova quando non si sta dietro per lunghi periodi al proprio fabbisogno calorico, senza quindi mangiare le dovute quantità di frutta. Accade ai vegancrudisti che si ammazzano dalla mattina alla sera di frutta secca, olio ed avocado. Bisogna mangiare FRUTTA.

3) Non mi interessano disquisizioni scientifiche sui grassi. Nessun animale si fa gli esami del sangue. Io ragiono con l'istinto. La carne senza lavorazione e cottura è IMMANGIABILE e fa VOMITARE. Dia un coniglio sgozzato a un bambino di tre anni e veda la sua reazione...

4) Per ogni bambino vegano "malnutrito" che finisce in ospedale, ce ne sono milioni di onnivori malati di cancro. Mangiare in accordo al nostro disegno antropometrico significa mettere al centro la frutta, con quantità marginali di verdura e quantità irrisorie di grassi. Tutto il resto è la miglior strada per l'insuccesso.

Avanti così

Pietro Bisanti




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