LETTERA
Buona sera Pietro è da poco che ti conosco tramite il blog di Valdo Vaccaro. Spero non ti sembrerò maleducata se ti do del tu. Il mio nome è Daniela e ho da esporti un problema un po complesso perché riguarda mia mamma che ha 87 anni.
Lei soffre da anni di fissazioni e paure che hanno condizionato la mia vita ed ora che è anziana le sue problematiche si sono accentuate. Vorrei prima precisare che in passato ha sofferto anche di depressione accentuata da problematiche familiari piuttosto gravi e da un pesante intervento di by pass.
E quindi è dall'età di 65 anni circa che assumeva farmaci per il cuore, per la pressione, per il colesterolo e per la depressione (efexor 75). Non la potevo più vedere appesantita da tutti quei farmaci, era ormai intontita e perdeva spesso l'equilibrio cadendo ripetutamente e ormai la situazione si era fatta invalidante anche per me.
Cosi a gennaio di quest'anno grazie a Valdo Vaccaro, alle tesine che ho studiato sul suo blog molto gradualmente gli ho tolto i farmaci compreso efexor inserendo nel contempo molta frutta e verdura nella sua alimentazione. Nel giro di un mese e mezzo l'ho liberata finalmente da tutti quei veleni e con grande mia meraviglia notai subito un notevole miglioramento sia nelle capacità cognitive che nel riacquisto dell'equilibrio, dal quel momento non è caduta più.
Ora però resta il problema psichico e per questo vengo a chiederti aiuto.
Depressione non ne ha più, però arrivata la sera incominciando verso le 16 circa non vuole essere assolutamente lasciata da sola in casa, lei vive con me e mio marito, ti puoi immaginare il disagio che mi provoca, anche con le sue altre fissazioni tipo: paura di restare sola già detto, paura dei ladri, bisogno di rinchiudersi la sera presto anche con questo caldo, eccessiva preoccupazione per i cari quando usciamo.
La notte non si addormenta se prima mio marito non rincasa (perché fa un lavoro serale) al punto da svegliarmi per chiedermi se è tornato. Queste sue paure la rendono troppo invadente nella nostra vita che quasi non abbiamo più privacy.
Io sono quasi sull'orlo della disperazione. Purtroppo abbiamo anche notevoli difficoltà economiche e non posso permettermi di farmi aiutare da una badante. Sto veramente male, anzi stiamo veramente male io e mio marito.
Considerando che alla sua età non sempre è facile convincerla a non mangiare certi cibi e qui è ormai abituata da anni che le fanno male mi sono rivolta ai fiori di bach e a uno psichiatra (come si dice: a mali
estremi estremi rimedi).
Non sono molto contenta di questi rimedi soprattutto dello xanax che gli ha prescritto il medico. Ho infatti letto un tuo articolo su questo farmaco che mi ha allarmato. Ma come spero hai ben capito la situazione non è facile da gestire anche perché lei mi sottrae molta energia e spesso non riesco a preparare in casa alcuni cibi sani come il pane senza frumento.
Ti voglio sottolineare che lei è molto legata al pane e sarebbe molto difficile disabituarla, lo so che non dovrebbe mangiare cereali, ma fra le due cose la meno peggio e fare in casa del pane senza frumento e senza glutine.
Cosa faresti al posto mio? Cosa mi consigli? Se proprio lei non vorrà collaborare con l'alimentazione pensi che potrà funzionare qualche sedativo naturale erboristico e se sì quale?
Oppure potrebbe esserci qualche ansiolitico sintetico meno pesante dello xanax a mali estremi, uno efficace ma con meno effetti indesiderati?
Ti prego dammi una dritta. Amo mia madre e la voglio aiutare a stare bene in modo naturale ,sarebbe il mio sogno, però cosi io non vivo più ho bisogno anche della mia vita e sento che mi sto ammalando perché se manca la serenità alla base di tutto come insegna Valdo neanche l'alimentazione vegan-crudista può aiutare infatti cerco di seguirla ma ho sempre acidità causa il nervosismo.
Nervosismo che mi causa svogliatezza e fame nervosa e mangio quello che mi capita prima, tranne la carne però.
Spero di essere stata esaustiva e di averti dato abbastanza informazioni.
Spero mi leggerai e mi risponderai presto.
Ringraziandoti in anticipo per la tua infinita gentilezza ti saluto.
Daniela.
RISPOSTA
Ciao Daniela,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Ti capisco al cento per cento.
Purtroppo i nostri anziani pagano anni e anni di uno stile di vita obbrobrioso con una "vecchiaia" assolutamente orripilante, ove ci si degrada fisicamente e mentalmente.
E poi le loro "colpe" ricadono su chi si prende "carico" di loro.
Ma le cose non devono andare così. Ognuno di noi ha il DOVERE di mantenersi in salute, per vivere al meglio e per non dover "gravare inutilmente" sul prossimo.
Le case di riposo, ormai redditizie quanto aprire un'agenzia di pompe funebri, dovrebbero esistere solo per coloro che a causa di incidenti o altri danni fisici non sono più autosufficienti.
Detto questo, mi permetto di darti questi consigli:
1) Inutile cadere dalla padella alla brace: hai tolto i farmaci velocemente e al contempo non hai migliorato lo stile di vita alimentare di tua mamma. Per questo sono tornate tutte le paure che il farmaco aveva semplicemente nascosto. Quindi è altrettanto inutile imbottirla di ansiolitici. E di ansiolitici LEGGERI non ne esistono. Fanno tutti male.
2) Hai due possibilità: o ti prendi cura di tua mamma al 100%, oppure non te ne prendi cura. Le vie di mezzo servono solo ad incancrenire il problema senza risolverlo. Questo significa che devi prendere una decisione. O ti affidi allo psichiatra e la fai tornare sotto farmaci, oppure, se credi nelle capacità autoguaritive del corpo umano, adotti SENZA RISERVE lo schema alimentare che ben sappiamo e che esclude il glutine al 100%.
La vita vale la pena di essere vissuta ogni istante, anche ad 87 anni.
Sei bravissima e di cuore, ma devi comunque capire che non otterrai risultati con le vie di mezzo, soprattutto a questa età e con i pesanti trascorsi farmacologici di tua mamma.
Quindi, se ti accorgi che per te sarà impossibile aiutarla nel verso giusto, potrai valutare serenamente e senza inutili sensi di colpa di adottare il "male minore", e cioè rimetterla sotto terapia farmacologica.
Mi costa moltissimo dirti questo, ma nella vita ho anche imparato ad arrendermi all'evidenza e che non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato (mi riferisco al fatto che se tua madre non vuole cambiare abitudini alimentari, non puoi obbligarla).
Sono pronto a parlare io stesso con tua mamma, se questo potrà esserti d'aiuto.
Io ci sono
Pietro Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
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