LETTERA
Ciao Pietro non so da dove iniziare, ma proviamoci.
Come prima cosa devo dirti che è 10 anni più o meno che prendo lo Zxprexa perché mi hanno diagnosticato che sono bipolare.
Da quando lo prendo non ho più emozioni, non ho più voglia di far niente e come
dici tu penso solo a mangiare.
La mia situazione non è facile, io sono una persona normale ma ho dei momenti
che ho paura di tutto (ad esempio che mi possano chiudere in casa e darmi
fuoco) e mi sembra di essere in un film e quindi ho le mie crisi che finiscono sempre che mi
fanno il T.S.O mi legano e mi fanno i punturoni, ma nessun psichiatra mi ha mai
chiesto quando ho queste crisi cosa mi succede. Loro lo attribuiscono al fatto che mi riduco la
terapia di Zyprexa.
In effetti io cerco sempre di ridurle e alla fine succede che vado in crisi e mi fanno il T.S.O.
L'anno scorso ho avuto tre crisi molto ravvicinate e quindi mi hanno fatto tre T.S.O.
Ad un certo punto mi hanno fatto uscire dall'ospedale solo facendo giurare al
mio compagno che doveva assolutamente darmi 20mg di Zyprexa al giorno se no avrebbero
mandato un'infermiera a casa per darmi la terapia.
Ora mi trovo in una situazione difficilissima e non so come fare a convincere
il mio compagno a ridurmi piano piano la terapia.
La psichiatra non me le vuole
ridurre e i nostri incontri si riducono nel parlare di cazzate e se prendo le medicine come sto e basta!
Io sono anche vegetariana, ma come pecca fumo molto e bevo caffè e prendo Eutirox perché non mi funziona più la tiroide dopo un periodo di ipertiroidismo.
Tu non avresti un bravo medico da consigliarmi per poter capire cosa mi succede quando ho le mie crisi.
Ti ringrazio per avermi ascoltato e attendo un tuo aiuto.
Io voglio vivere non vegetare
Angela
RISPOSTA
Ciao Angela,
quanto è vero l'Universo, proverò a salvare tutte le persone che posso.
Costi quel che costi.
Come si fa a non inorridirsi davanti alla frase "Io voglio vivere, non vegetare".
Come fanno gli psichiatri che ti hanno avuto in cura in tutti questi anni a dormire la notte, sapendo di aver trasformato un essere umano in uno zombie lobotomizzato?
Vergognatevi, traditori del giuramento di Ippocrate, che come prima cosa dice: "Non nuocere".
Ridurre così una donna bisognosa di aiuto equivale a malmenare una persona in arresto e sotto la propria custodia.
Veniamo a noi.
Sai bene che non sono un dottore, non faccio diagnosi, non curo nessuno, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo.
Sono un accanito sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, anche dopo i peggiori insulti, allorquando gliene venga data la possibilità.
20 mg di Zyprexa, il massimo dosaggio consentito in Italia.
Una bomba atomica che esplode ogni giorno nel tuo corpo e nel tuo cervello.
Non voglio immaginare come tu sia ridotta fisicamente, oltre che mentalmente.
Pur non sapendo nulla di te, e perché ti abbiano ridotto così, proverò a parlarti chiaramente, come sempre faccio.
10 anni di Zyprexa equivalgono a litri e litri di tossine che circolano nel tuo corpo.
Eliminare ora un farmaco del genere è possibile, ma con un procedimento di una delicatezza immane e assolutamente non privo di rischi.
Dico questo perché ormai, volente o nolente, il corpo ha sviluppato un processo di adattamento al veleno introdotto, e tornare quindi a una condizione di "omeostasi", quindi di equilibrio, è una sfida epocale.
Quello che ti dirò io non te lo dirà nessuno psichiatra sulla faccia della Terra.
Ogni qualvolta si ingerisca una sostanza, il corpo umano ha due possibilità:
1) la riconosce come "self" (ad esempio un cibo compatibile con il nostro organismo) e quindi la utilizza, in questo caso per produrre energia, nuovi tessuti etc...
2) la riconosce come "non-self" (ad esempio lo Zyprexa) e quindi fa di tutto per espellerla al più presto, utilizzando anche le proprie risorse interne per portare a termine il tutto.
Nel caso degli psicofarmaci, in particolare, i loro principi attivi sono stati studiati per superare la barriera ematoencefalica, e quindi in grado di poter esplicare il proprio effetto direttamente sulle sinapsi cerebrali.
E quindi il nostro sistema immunitario, che cosa fa?
Il corpo è un'entità a sé, intelligente, e capace di adattarsi anche ai peggiori insulti.
Conseguentemente, vista l'interferenza chimica, il corpo va a produrre sostanze che contrastino con gli effetti di quelle chimiche immesse forzosamente, al fine di tornare a una situazione di equilibrio, detta "omeostasi".
Purtroppo tutto ciò è quasi sempre impossibile, data la potenza delle molecole alla base degli psicofarmaci, e quindi il corpo va avanti in una situazione di continuo disequilibrio.
Quando poi si vanno a sospendere gli psicofarmaci, ecco che compaiono tutta una serie di manifestazioni, siano esse fisiche, psicologiche o entrambe, che gli psichiatri vanno a ricollegare con il riaffioramento della patologia pregressa.
Balle su balle su balle.
Il concetto è molto semplice: le scosse, il vomito, la diarrea, l'ansia a mille, e anche la depressione più nera sono lo sforzo massivo che il corpo umano fa per tornare a una situazione di equilibrio, essendosi innescato anche il meccanismo dell'astinenza.
Lo stesso discorso vale anche quando il vero crollo avviene magari a distanza di un anno.
Il corpo si disintossica infatti a ondate, e capita spessissimo che la "mazzata" arrivi magari dopo un anno, oppure due, dalla dismissione.
Nel caso dello Zyprexa, specialmente dopo molti anni, è assolutamente probabile che tu vada in fase maniacale o psicotica, e che questa sia accompagnata da sintomi fisici anche intollerabili.
Che passano, man mano che il corpo si disintossica, ma che la società moderna non ha alcuna voglia di ascoltare ed accogliere.
Ribadisco che non do alcun consiglio medico, e che ognuno deve prendersi la responsabilità personale di quello che fa.
Ma nessuno mi vieta di dirti cosa farei io.
Mi trasferirei nel luogo più tranquillo possibile.
Poi, immediatamente agirei sull'alimentazione e lo stile di vita, così come segue:
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Ti ripeto che si tratta di una sfida epocale, che da sola non puoi sostenere.
Non posso consigliarti nessun medico, anche perché nessuno psichiatra si sognerebbe dopo tre TSO di farti scalare neanche un mg di Zyprexa.
La tua vita è nelle tue mani e in quella dei tuoi cari, a cui sono pronto a parlare se lo vorranno, ma che dovranno chiudersi a cerchio e sostenerti, nel caso tu decidessi in perfetta autonomia di provare la dismissione.
Chi ti ha ridotta così dovrà rispondere alla propria coscienza di tutto questo.
Tu devi immaginarti come un'eroinomane che andrà in crisi d'astinenza.
Giocati il tutto per tutto, ne va della tua vita.