LETTERA
Salve signor Pietro, ho mio fratello che è stato operato per morbo di Chron all'ileo e da quattro anni prende psicofarmaci per la schizofrenia. Vorremmo sapere se c'è una relazione tra morbo di Chron e schizofrenia e se in Italia c'è qualche medico che ci aiuta nella dismissione. Dall'improvvisa interruzione dello Zyprexa "2,5 mg", ha presentato crisi neurologiche come distonia, crisi oculogire e scariche elettriche, ma soprattutto aggressività. La situazione è drammatica perché qui in Italia non vediamo strutture che ci appoggiano in questa lotta così impari, così pure avendo capito la dannosità di queste droghe ci troviamo soli contro il sistema psichiatrico.
Grazie per la gentile collaborazione. F.to Daniel F.
RISPOSTA
Buongiorno sig. Daniele,
grazie anzitutto per sua testimonianza, preziosa più che mai.
Non sono medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi e ben me ne guardo dal farlo, ma la mia ormai ventennale esperienza in qualità di operatore di polizia mi permette di poter guardare le cose da un angolo diverso.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Lei mi chiede se possa esserci una correlazione tra il morbo di Chron e lo stato schizofrenico in cui è piombato suo fratello.
Facciamo un passo indietro, e vediamo anzitutto cosa è esattamente il morbo di Chron.
Esso è una infiammazione cronica del tratto gastrointestinale, dalla bocca all'ano.
Solitamente, come nel suo caso, colpisce il tratto intestinale denominato "ileo".
La farlocca medicina allopatica la definisce malattia "autoimmune", dove il sistema immunitario, impazzito, in pratica aggredisce se stesso.
E come soluzioni, prevede terapia farmacologica a base di bombe chimiche come gli antibiotici a largo spettro , i farmaci anti-infiammatori e i corticosteroidi.
E terapia chirurgica di resezione della parte "malata" allorquando non si abbia una soddisfacente risposta farmacologica.
Si parla anche di predisposizione genetica, quando invece gli ultimi studi in merito stanno finalmente facendo capire al mondo intero che i nostri geni sono in continua mutazione in relazione alle nostre abitudini di vita e all'ambiente circostante.
Se i medici, una volta e per tutte, cominciassero a vedere il paziente non come un essere fatto di mattoncini tutti diversi (vds. il mio articolo "
NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO"), ma come un insieme di organi, tessuti, sangue, anima ed emozioni che lavorano tutti in maniera sinergica, finalmente usciremmo dal Medioevo.
Le dico la mia opinione sig. Daniele.
Il morbo di Chron, come qualsiasi altra infiammazione, è semplicemente un sintomo, e nulla di buono si può fare andando a sopprimerlo prima con farmaci potentissimi, per poi rimuoverlo con un'operazione chirurgica che è andata ad asportare una parte importantissima del nostro corpo.
I sintomi vanno capiti, ascoltati, indirizzati, per poi curare le vere cause a monte.
Invece la medicina allopatica ha rovinato suo fratello, menomandolo prima, e imbottendolo dopo con un farmaco potente come lo Zyprexa.
Rispondendo alla sua domanda: certo che c'è una correlazione tra il morbo di Chron e la schizofrenia di suo fratello.
Sappia che nell'intestino ci giochiamo tutta la nostra salute, compreso il nostro buonumore e la nostra sanità mentale.
I neurotrasmettitori che ci permettono di essere calmi, riflessivi, di emozionarci, di vivere sereni, di addormentarci si formano tutti a livello intestinale.
E quando l'intestino non va, la testa lo segue.
Cosa fare ora?
Il morbo di Chron e la conseguente schizofrenia devono essere affrontati anzitutto fornendo finalmente al proprio corpo tutti gli elementi nutritivi di cui disperatamente necessita.
Suo fratello si è ridotto così non certo ingozzandosi di frutta e verdura, bensì di proteine animali e latticini (e su questo persino i medici sono d'accordo).
Quindi, si armi di pazienza, e legga questo blog attentamente.
Eliminare tutti i cibi commerciali, thè, caffè, zuccheri artificiali, tutto quello che non assomiglia a un cibo non va consumato.
Via le proteine animali e i latticini.
Via per ora anche i cereali, che in una situazione così compromessa sono assolutamente da sconsigliare.
Come dice il grande Valdo Vaccaro, chiudere il rubinetto dei veleni, scalando i farmaci in maniera assolutamente lenta e attenta, e aprire il rubinetto dell'acqua biologica della frutta e del succo clorofilliano delle verdure crude.
Come ha scritto nella sua lettera, suo fratello ha manifestato grossi problemi durante l'iniziale scalaggio.
Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro per quanto riguarda centri ad hoc per assistere nella dismissione da psicofarmaci, e spero un giorno di poter raggiungere l'obiettivo di aprire una struttura proprio con queste finalità (e chiunque leggesse queste righe e avesse proposte in merito, è invitato a contattarmi).
Quindi, bisogna evitare che lo scalaggio diventi un'altra scusa che i medici possono addurre per imbottire ancora di più suo fratello.
Scandagli Internet, faccia una ricerca completa, e se serve provi a vedere anche all'estero.
Chiunque legga questo blog, e ha suggerimenti in merito mi contatti.
Il corpo umano è una macchina meravigliosa e potente, e anche se i medici hanno rovinato suo fratello, non tutto è perduto.
Nulla però può prescindere, come detto, da un graduale passaggio a un'alimentazione vegana, il più crudista possibile.
L'infiammazione intestinale è infatti il risultato di anni e anni di cibi errati, di disbiosi, di proliferazione incontrollata di batteri che vivono senza ossigeno, a causa delle continue putrefazioni ch gli alimenti di origine animale causano.
Aggiungerei anche che i cereali, soprattutto quelli contenenti glutine, sono un'altra categoria di cibi inadatti per l'uomo, e vanno consumati con estrema moderazione, ed eliminati totalmente quando ci si accorge di non riuscire a sopportarli.
La rabbia che provo per questa situazione è il continuo non capire da parte dei medici chei l morbo di Chron è un sintomo, che soppresso ha scatenato a sua volta la schizofrenia.
Suo fratello non è pazzo. I pazzi non esistono.
Il problema è molto più basso, nell'intestino e non nella testa.