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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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martedì 26 aprile 2016

INVEGA, DEPAKIN E I "SOLITI" 40 KG IN PIU': SE LA FAMIGLIA VUOLE AFFOSSARVI, REAGITE. E SUBITO

LETTERA

Buongiorno Pietro, da qualche giorno osservo con molto interesse tutto il lavoro che hai fatto fino ad oggi per gente che era normale e la hanno trasformata in neutrale.

Come tutti i neutrali ho una gran voglia di tornare normale ma contro di me ho tutta la mia famiglia e conoscenti che al primo sgarro mi ricordano sempre le medicine. 

La mia storia in breve:
Nel lontano 1997 ero un ragazzo di 19 anni pieno di vita, una relazione stabile da un anno con una fotomodella di Milano conosciuta in gita scolastica a Firenze, abitavo in un paesino di campagna (dove abito tutt'ora) nella provincia di ******.

Sempre tartassato dalla famiglia, contraria alla mia storia e sempre pressato a lavorare nei campi con pochi permessi di "vacanze".
Mia madre ebbe la brillante idea di portarmi da uno psichiatra "amico" il quale dopo solo dieci minuti di colloquio mi diede delle pillole antidepressive dicendomi di tornare dopo un mese per fare il punto della situazione.

Il problema è che dopo 15 giorni dall'assunzione di quella merda volevo solo morire, e mi portarono in più pronto soccorsi di diversi ospedali i quali non sapevano cosa fare perché non parlavo fin quando mi accettarono a ***** e quasi mi ammazzano con quella merda.

Ingrassai 40 kg in sei mesi e da allora la mia vita è un calvario, sette anni di letto dopo di che mi dissi che dovevo reagire, tornai a galla ma con un grande peso attaccato ai piedi che mi tirava giù! 

Ho fatto molti lavori tutti terminati di mia volontà, dalla fabbrica alla stesura di asfalti al tornitore e persino al camionista col bolico per un anno dichiarando *******.

Negli ultimi anni avevo trovato un equilibrio con depakin e invega, una convivenza con una ragazza da cinque anni ma dopo andò male anche questa sempre per tutti gli obblighi e ricatti della mia famiglia.

L'anno scorso per un periodo ho fatto due lavori in contemporanea, cioè in fabbrica come rifornitore di linea con carrello elevatore e in campagna, dopo di che esplosi in una crisi maniacale seguita da TSO. 

Ora non mi importa di nulla ho solo una gran voglia di essere normale ma mi rendo conto che qui non lo sarò mai. L'importante è che sto buono e non rompo le scatole il resto non importa a nessuno....
Scusami se non sono stato molto chiaro ma vent'anni di vita in poche righe è difficile raccontarti e scusami se ti ho rubato più tempo del necessario per leggere queste righe.

Vorrei acquistare il tuo libro in forma cartacea mi potresti dare le modalità? 

Un saluto e ancora complimenti per il tuo lavoro!!

Spero tu possa aiutare il più numero di persone possibile. 

Firmato Dario


RISPOSTA

Buongiorno Dario,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ora hai le idee ben chiare. 

Hai capito che ti hanno semplicemente distrutto la vita a suon di demoniache bombe chimiche, che ti hanno sconquassato il corpo e l'anima.

Ma la lucidità rimastati ti ha fatto capire che esiste una via d'uscita, e non è certo seguendo questi spocchiosi ignoranti in camice bianco che tornerai in salute.

Se la famiglia, luogo ove uno dovrebbe sentirsi protetto, fa invece, in buona o cattiva fede, tutto il contrario di quello che dovrebbe essere fatto per mantenerti in salute, allora è arrivato il momento di farsi sentire e di smettere di essere succubi.

Il primo passo è quindi riacquistare lucidità attraverso una dismissione intelligente dei farmaci, abbracciando al contempo un regime alimentare vegano, crudista quanto basta, a ZERO glutine e a bassissimo livello di grassi.
Piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un  libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Ci sentiamo in privato

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.





DISMISSIONE PSICOFARMACI: NON BASTA IL BUDDISMO, RIMANIAMO CON I PIEDI PER TERRA

DALLA CHAT DI FACEBOOK

Giorno signor Bisanti.
Vorrei un parere in merito.
Sono un ragazzo di 28 anni che fin dall'età di 14 anni ha assunto psicofarmaci per attacchi di panico, derealizzazione e doc.
Non li ho mai accettati ma ogni volta che tentavo di dismetterli andavo contro a forti crisi di astinenza.

L'anno scorso ho incontrato il buddismo e grazie alla pratica sono riuscito in questo anno a togliere i farmaci. Da metà febbraio non li prendo più.... Non so se sia stata la pratica ma superata la crisi di astinenza dove sentivo il mio corpo staccato con la mente dopo un po' ho cominciato a stare meglio. 

Avevo sicuramente un sistema immunitario a pezzi.... Due settimane fa per puro caso una persona che frequentavo mi ha fatto notare dei puntini bianchi sul pene a cui non avevo mai fatto caso... Ho avuto sempre dei bruciori ma li riconducevo al fatto di aver sofferto sempre di renella. 

Mi sono spaventato e ho cominciato a documentarmi. Ho scoperto di soffrire di candida intestinale. Anche se il mio medico curante è contrario.... Ma ormai dei dottori sono molto scettico.... Ho sempre seguito il mio istinto. 

Ho subito tolto qualsiasi tipo di alimento lieviti zucchero bibite gassate e in realtà adesso dopo una settimana il mio corpo e la mia mente soffrono maledettamente. Credo si chiami sindrome di hermeir.... Una cosa del genere. Sicuramente passerà presto. So cosa significano le crisi di astinenza.

Volevo sapere da lei se ha mai trattato casi di candidosi visto che le malattie mentali partono tutte dallo stomaco e adesso io ne ho la consapevolezza.
Premetto che in passato ho avuto la sifilide e credo abbia scatenato questa candida mai diagnosticata.
Volevo un suo parere e se può essermi di aiuto.
Grazie e scusi se mi sono dilungato

Firmato Angelo

RISPOSTA

Buongiorno Angelo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Scusami se potrò sembrarti duro, ma tutto ciò che dico, lo dico a fin di bene.

14 anni di psicofarmaci non si dismettono in un periodo così veloce come hai fatto tu.

E inoltre, scalare i farmaci non ha senso se alla base non c'è una svolta epocale dello stile di vita, soprattutto a livello alimentare.

Pur avendo una incrollabile convinzione che la vita terrena sia solo un marginale aspetto del nostro percorso, non ho mai sposato alcun tipo di dogma religioso.

Io mi affido quindi all'Universo, al Bene, all'Amore, tu chiamalo come vuoi: Budda, Dio, Maometto... a me questo non interessa.

Sono però certo che, oltre alla fede, esiste la nostra parte fisica che deve essere trattata con rispetto per poter ottenere dei risultati.

Quindi, tanto di cappello per la tua scelta spirituale e per la tua forza e il tuo coraggio nello scalaggio, ma devo ammettere che, come detto, sei stato troppo veloce e incompleto.

La candidosi è il tipico esempio di quanto la tua flora batterica sia sbilanciata, e come hai ben detto anche tu, tutto parte dall'intestino.

Questo è il piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un  libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Hai fatto un salto spirituale, ora fai quello "fisico".

Avanti così

Pietro Bisanti

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SUA "MAESTA'" CANNABIS COLPISCE ANCORA

DAL SERVIZIO "CHATTA ORA" DEL BLOG ALIMENTAZIONE E SALUTE

My Live Chat
LiveChat Offline Message Received
Dear pietro eupremio maria bisanti,
You have received an offline message, sent from mylivechat.com with the following details:
Name: Lorenzo
Email: ***************
Time: 2016-04-19 04:29:55
Page Title: ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI
Page Url: http://pietrobisanti.blogspot.it/
Referrer: https://www.google.de/
IP: 82.58.206.24
Location: Aurisina, Friuli-Venezia Giulia, Italy
Client: Win7/ Chrome49/ it-IT
Subject: (untitled)
Message: Ciao Pietro, sono un ragazzo di quasi 23 anni, a 16 anni ho fatto uso di cannabis, sono bastate 6-7 fumate per tirarmi fuori l'ansia. Ho ridotto molto la mia vita sociale e faccio fatica negli studi, non riesco a concentrarmi come si deve e mi sento diverso dagli altri. Ho poca energia e vitalità, mentre prima ne avevo in abbondanza. So che dipende anche da uno stile di vita malsano, mangio spesso schifezze. Mia madre non sa cucinare e mio padre nemmeno, mangio roba pronta pasta o pizza. Che dieta dovrei seguire a tuo avviso? Ti ringrazio per la risposta.

Thank you for using mylivechat.com for your Live Chat services.

Sincerely,
My Live Chat Team
Copyright 2015 mylivechat.com All rights reserved.


RISPOSTA

Buongiorno Lorenzo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Quando il "vaso è stato rotto", riaggiustarlo non è sempre semplice e immediato, ma tu DEVI riconquistare la tua salute.

Ora, la soluzione è una sola, e si chiama totale riequilibrio dell'organismo, anche e soprattutto attraverso un'impeccabile alimentazione vegancrudista, a ZERO glutine e a bassissimo tenore di grassi, e un graduale e intelligente scalaggio dei farmaci.

Non ci sono alternative, non ci sono scorciatoie.

Piano di battaglia:

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2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Ci sentiamo in privato

Pietro Bisanti

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


mercoledì 20 aprile 2016

CANNABIS: ORA MIO FIGLIO NON È PIU' LUI


DALLA CHAT DEL BLOG DI "ALIMENTAZIONE E SALUTE"

My Live Chat
Missed Conversation from Rosa 
Dear pietro eupremio maria bisanti,
You have received a missed chat conversation, sent from mylivechat.com with the following details:
Name:
Rosa
Email:
Department:

Question:
Buona sera sono una madre veramente preoccupata per il mio figlio che per abuso di cannabis adesso da due anni più o meno fa uso di psicofarmaci tramite lo psicologo ma lui...non è più lui e io veramente non so cosa fare
Other Information:
URL:
Referrer:

IP Address:
178.195.72.118
Platform:
iPad
Browser:
Safari9
Culture:
it-ch
ScreenSize:
768,1024
UserAgent:
Mozilla/5.0 (iPad; CPU OS 9_2_1 like Mac OS X) AppleWebKit/601.1.46 (KHTML, like Gecko) Version/9.0 Mobile/13D15 Safari/601.1
Location:
Biel Bern,Switzerland (click for map)


Thank you for using mylivechat.com for your Live Chat services.

Sincerely,
My Live Chat Team
Copyright 2015 mylivechat.com All rights reserved.


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Rosa,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Aggiungiamo suo figlio alla lunga lista delle vittime del demoniaco binomio cannabis-psichiatria.

Tutti ad idolatrare questa pianta verde, che la natura ha creato non certo per essere fumata.

E quando la psicosi arriva, ecco che lo psichiatra da il colpo di grazia, distruggendo totalmente il malcapitato di turno.

Ora, la soluzione è una sola, e si chiama totale riequilibrio dell'organismo, anche e soprattutto attraverso un'impeccabile alimentazione vegancrudista, a ZERO glutine e a bassissimo tenore di grassi, e un graduale e intelligente scalaggio dei farmaci.

Non ci sono alternative, non ci sono scorciatoie.

La vita sotto psicofarmaci è una merda, sarà sempre peggio, e trasformeranno suo figlio in un'ameba.

Ora, avendo capito quanto i farmaci siano dannosi, questo è il piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere"

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Ci sentiamo in privato

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com

Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.

Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


PIETRO, CHE DIO TI BENEDICA. APPENA POSSO TI MANDERO' IL MIO CONTRIBUTO

Susanna Rocchetti ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "LA SOFFERENZA DI UNA MADRE PER LA PROPRIA FIGLIA I...": 

Ti ringrazio infinitamente caro Pietro perché incontrare persone come te ci fa sentire il mondo come sognavo da bambina e cioè che fossimo tutti una grande famiglia! 
Ti farò sapere e quando e come posso ti manderò il mio contributo.
Che Dio benedica te e tutti i tuoi cari.
Susanna 




Postato da Susanna Rocchetti in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 14 aprile 2016 15:57



RISPOSTA

Grazie Susanna delle tue bellissime parole.

Non sono in cerca di fama, di gloria o di denaro.

Tutto quello che faccio è la diretta conseguenza della giusta incapacità a rimanere in silenzio davanti a un mondo che si sta autodistruggendo.

Chiunque volesse fare una donazione, lo può fare tramite Paypal o alle coordinate bancarie che si trovano nella colonna a destra.

Il denaro è e deve rimanere un mezzo. Un mezzo per fare del bene

Avanti così.

Pietro Bisanti


SCALARE GLI PSICOFARMACI È UNA COSA SERIA

DAL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE"

Ciao a tutti potreste aiutarmi a dismettere il Depakin??

Vi descrivo brevemente la situazione: ho assunto per 10 anni psicofarmaci di ogni genere (diagnosi iniziale di disturbo ossessivo e bipolare tipo 2). Sono riuscito da una settimana a eliminare anche l'antidepressivo, una svolta epocale si direbbe, e sembra che tenga abbastanza perché mi alimento e bevo bene, assumo omega 3-6, dormo bene, faccio passeggiate e ginnastica tutti i giorni, insomma ce la metto veramente tutta.. Ora sono rimasto con il solo Depakin granurale serale da 1000mg, le analisi attuali riportano un valore di acido valproico pari a 57mg/l (interno al range terapeutico che va da 50 a 100). Volendo avere la soddisfazione di non prendere più queste schifezze ammazzasalute (vi garantisco che ho fatto da cavia a lungo potrei scrivere un trattato!), qualcuno di voi sa dirmi in quali tempi e modalità poter agire? Inoltre c'è eventualmente in natura un sostituto naturale che mi può aiutare nella dismissione?

Grazie infinite a chi mi risponderà.

Sapx78


RISPOSTA

Buongiorno Sapx78,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Prima cosa: ATTENZIONE!

Lei ha la benché minima idea di che cosa significhi scalare antidepressivi e stabilizzatori dell'umore assunti da 10 anni?

Lei ha la benché minima idea che potrà essere sovrastato da crisi da dismissione potentissime, anche a distanza di mesi (o anni)?

Nella vita le cose non si fanno a casaccio. Bisogna informarsi, ponderare bene le decisioni e agire quindi a ragion veduta.

Un antidepressivo, e in generale gli psicofarmaci, assunti oltretutto in maniera multipla e da così tanto tempo, DEVONO essere scalati lentamente.

Di pari passo, va migliorata l'alimentazione, in maniera drastica e impeccabile.

Mi scusi se posso sembrarle duro, ma tutto quello che dico, lo dico a fin di bene.

Dire "bevo bene e mi alimento bene" non significa nulla.

A maggior ragione, quando lei è convinto che un integratore di olio di pesce possa ridarle la felicità perduta.

I risultati di una corretta alimentazione (e per corretta intendo il vegancrudismo a bassissimo livello di grassi e a ZERO glutine) si sperimentano dopo mesi e mesi di costanza impeccabile.

Leggi ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Togliere gli psicofarmaci è una cosa SERIA. E come tale va fatta.

Avanti così
Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

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SCALAGGIO SERTRALINA: QUESTE EMOZIONI NON SONO LE MIE

DAL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE"

Ciao Pietro
sono un ragazzo di 29 anni e da circa un anno soffro di disturbi d'ansia (secondo me dovuti alla perdita di lavoro e mancanza di obbiettivi) che poi sono generati anche in episodi di agorofobia..ho convissuto per un bel po' di tempo senza prendere nulla con queste maledette sensazioni fino a che ho iniziato da soli 3 mesi la terapia a base di sertralina ....

Nulla dopo questi 3 mesi circa non so cosa ci ho guadagnato perché dall'eliminazione di alcuni problemi ne sono sorti altri..irrequietezza secchezza oculare insopportabile...ma anche la sensazione generale di non rispecchiare esternamente le emozioni che io provo..ma quelle del farmaco..ecco perché da una 15a di giorni ho iniziato a scalare da una compressa al giorno da 50 mg ne prendo metà...ormai da 15 giorni...

Sapresti per caso consigliarmi per quanto tempo o in che modo continuare con questo processo di riduzione??? C'è da dire che in questo periodo di riduzione ho passato giorni veramente brutti in cui ho pensato anche di essere ritornato al punto di prima ma leggendo quà e là (e anche il tuo forum mi ha aiutato) ho visto che fa parte del processo di eliminazione del farmaco..(cavolo capogiri a non finire, nervosismo insopportabile) ma devo dire che ora si è un po' tutto tranquillizzato.

Niente ... vorrei un consiglio su come continuare...(tengo a precisare che i medicinali li ho presi dopo visita medica)


grazie mille Mario


RISPOSTA

Buongiorno Mario,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Partiamo da un concetto di una banalità disarmante: non si impazzisce da un giorno all'altro senza motivo. Anzi, la maggior parte dei cosiddetti disturbi psichiatrici altro non sono che la manifestazione di una grave intossicazione di tipo organico.

In pratica, vivo di merda, mangio merda ed ecco che il cervello, come qualunque altro organo, ne risente pesantemente, e come unico "modo" di farcelo notare ha quello di non permetterci più una corretta elaborazione dei nostri pensieri.

Capito questo, il secondo passo è quello di riequilibrare l'INTERO organismo, partendo quindi da un'alimentazione impeccabile.

Scalare i farmaci (soprattutto gli antidepressivi SSRI-SNRI) provoca delle vere e proprie crisi di astinenza, che altro non sono che il tentativo estremo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio, detto omeostasi.

È, nella maggior parte delle volte, un percorso obbligato: bisogna stare peggio prima di stare meglio.

Leggi ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

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SOSPENSIONE VELOCISSIMA DELLO XANAX: COSA MI DEVO ASPETTARE?

DAL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE"

Assumevo da 4 a 6 compresse di XANAX 0.25 mg da circa 15 anni.

A gennaio del 2016 ho deciso di sospenderlo e da circa 11 giorni non assumo più Alprazolam.

Volevo sapere per quanto tempo residuano i sintomi da dismissione, nel mio caso sbalzi dell'umore, sensazione di instabilità, leggera insonnia, pensieri intrusivi .

Grazie.

ALDO



RISPOSTA

Buongiorno Aldo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Alla data del 02.04.2016 erano già 11 giorni che non assumevi più lo Xanax.

Questo significa che, grosso modo, hai scalato da gennaio a marzo, cioè in totale circa tre mesi.

Non va bene. Non va bene proprio per niente.

Scusami se posso sembrarti duro, ma hai scalato in tre mesi il tranquillante in assoluto più assuefante e difficile da eliminare, che oltretutto hai assunto per ben 15 anni.

Le cose, quando vengono fatte, vanno fatte per BENE.

Consiglio sempre, a meno di assunzioni monofarmaco di pochi mesi, di scalare del 10% al mese.

Stai andando di fretta, troppo, e ho paura che i sintomi che provi siano solo l'inizio della tempesta.

Piano di battaglia:

1) Aggiornami su come stai

2) Se la situazione è sopportabile, devi COMUNQUE migliorare la tua alimentazione in senso vegancrudista, così come indicato nel blog. Questa è l'arma vincente, in quanto devi fornire al tuo organismo tutti le sostanze nutritive di cui ha bisogno, al contempo evitando di bombardarlo di cibi sbagliati e digestioni impossibili.

Leggi ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

L'alimentazione è e RIMANE quello che fa la differenza.

Avanti così

Pietro Bisanti



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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

giovedì 14 aprile 2016

LA SOFFERENZA DI UNA MADRE PER LA PROPRIA FIGLIA INTRAPPOLATA DALLA PSICHIATRIA

LETTERA

Buongiorno Pietro, 
innanzitutto grazie per esserti messo a disposizione di tutti quei disperati che malauguratamente si sono trovati ad avere a che fare con i mortali psicofarmaci.

Nella mia vita pur avendo sofferto io stessa di depressione e momenti psicologicamente duri da affrontare, li ho sempre evitati come la peste, ma in maniera ricorrente ho avuto amici e conoscenti che ne subirono i gravosi effetti, fino ad arrivare a mia figlia che a 18 anni si mise a frequentare un gruppo di tossici e ne combino' di tutte per due anni...

Dopodiché uscì nauseata da questo giro nefasto, ma non riusciva più ad andare a scuola e avere rapporti sociali, soffriva di ansia e pensieri intrusivi ossessivi e a poco a poco la depressione la fece rinchiudere in uno stato maniacalmente asociale. Decise quindi dopo un po' di tempo di voler riprendere gli studi, ma consapevole di non riuscire a gestire la propria emotività, dopo vari tentativi fallimentari con fiori di Bach e omeopatia, decise (contro la mia volontà ) e a dir suo disperatamente, di affidarsi temporaneamente agli psicofarmaci.

Il pensiero iniziale era per un anno e invece siamo arrivata già a tre...

In questi tre anni ha provato a smettere scalando autonomamente, ma per vari motivi questi tentativi non sono andati a buon fine ed ogni volta, spaventata dai pensieri intrusivi orribili e la paura di essere pazza, ricominciò ad assumere le dosi scalate con tanta fatica.

Ogni volta si somma il dolore del fallimento e aumenta quel pensiero malefico che le insinua il dubbio di essere davvero pazza e non uscirne più. 
Ora, dopo alterne vicende, sta prendendo di nuovo 15 gocce di Rivotril e 15 gocce di Entact.

È una bella ragazza e il suo carattere era pieno di vitalità. Ora vederla sempre apatica, priva di forze e di entusiasmi, portare avanti la sua vita come un fardello pesante, è per me che sono la madre, un dolore immenso...

Vorrei comperare il tuo libro. Come si fa?  Dove si trova? 
Mi farebbe piacere se potessi darle dei consigli e una nuova visione. 
Ne ha davvero bisogno.
E cosa pensi dell'omeopatia unicista?
Può essere un valido sostegno?
In attesa di una tua risposta ti ringrazio infinitamente con tutto il cuore.

Firmato Susanna  


RISPOSTA

Buongiorno Susanna,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Partiamo da un concetto di una banalità disarmante: non si impazzisce da un giorno all'altro senza motivo. Anzi, la maggior parte dei cosiddetti disturbi psichiatrici altro non sono che la manifestazione di una grave intossicazione di tipo organico.

In pratica, vivo di merda, mangio merda e, come nel caso di tua figlia, utilizzo stupefacenti, ed ecco che il cervello, come qualunque altro organo, ne risente pesantemente, e come unico "modo" di farcelo notare ha quello di non permetterci più una corretta elaborazione dei nostri pensieri.

Capito questo, il secondo passo è quello di riequilibrare l'INTERO organismo, partendo quindi da un'alimentazione impeccabile.

Quello che sta succedendo a tua figlia è tanto orribile quanto banale: è passata da una tossicodipendenza illegale a una legale (e peggiore).

Scalare i farmaci (soprattutto gli antidepressivi SSRI-SNRI) provoca delle vere e proprie crisi di astinenza, che altro non sono che il tentativo estremo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio, detto omeostasi.

È, nella maggior parte delle volte, un percorso obbligato: bisogna stare peggio prima di stare meglio.

Non perdere tempo con omeopatia, fiori di Bach, veleno del cobra reale, zuppa di pinna di squalo... la guarigione la si ottiene PERMETTENDO al corpo di autoguarirsi attraverso uno stile di vita corretto, a cominciare, come già detto, da una impeccabile alimentazione.

Leggi ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Ci sentiamo in privato, anche per il libro.

Forza e coraggio
Pietro Bisanti

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lunedì 11 aprile 2016

CULLATI NEL FINTO CONFORTO DEI FARMACI AMICO MIO... NON DIRE POI CHE NON TI AVEVO AVVISATO...

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "QUEL CERVELLO CHE NON SI FERMA MAI: IL DISTURBO OS...": 

Ho 24 anni e da alcuni anni mi curo con farmaci e terapia cognitivo comportamentale e ho avuto risultati STRABILIANTI.
I farmaci sono un supporto, non ti risolvono il problema alla base perché a quello ci pensa l'impegno in psicoterapia, ma aiutano tantissimo e non vanno sospesi se non stabilito dal medico.
Non sono d'accordo sul fatto che dici che non servono a nulla. Per alcuni disturbi sono indispensabili.
Sinceramente se pure il mio medico non me li azzera del tutto ma mi lascia una minima dose di mantenimento a vita a me non dispiacerebbe affatto!
Ovviamente sarebbe meglio sbarazzarsene prima o poi ma calcolando che ho avuto un esordio precoce non so se si potrebbe fare.
Una cosa è certa e cioè che dal doc se ne può uscire non dico al 100% ma al 95% come è successo a me, dopo essermi impegnato al massimo. Oggi conduco una vita normale dopo tanti anni di rimuginazioni.
Ancora oggi un po' mi sono rimaste ma credo di rientrare in parametri di normalità.
Buona serata!


Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 7 aprile 2016 21:16


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Non sono qui ad augurare il male a nessuno, anzi...

Spero che il tuo STRABILIANTE umore perduri per sempre, ma purtroppo, credimi, non sarà così.

Ora, come un tossico da strada, sei sotto l'influenza della tua "dose" giornaliera, e tutto ti sembra perfetto.

Prova a eliminare i farmaci di colpo, e fammi sapere come ti senti...

Purtroppo, come moltissime persone, al posto di scandagliare e risolvere alla radice il tuo problema (nel caso un disturbo ossessivo compulsivo), trovandone le VERE motivazioni organiche/psicologiche/fisiche, hai preferito la scorciatoia della droga legalizzata.

Forse non sai che le motivazioni organiche riconducibili al disturbo ossessivo compulsivo hanno una diretta correlazione con il consumo di glutine e gli sbalzi glicemici dovuti a un eccesso di grasso nell'alimentazione.

Purtroppo, non conduci una vita "normale" come tu affermi.

Conduci un vita APPARENTEMENTE normale.

Ci sei già dentro fino al collo, e mentre i farmaci ti cambiano nel tuo IO più profondo, tu abbracci persino il tuo carnefice, lodandolo per quello che ha fatto.

Ah, dimenticavo, questa è l'umile opinione di un NON medico.

Pietro Bisanti


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ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

ASSASSINI IN PILLOLE: LIBRO ILLUMINANTE

LETTERA

Buongiorno, il libro l'ho ricevuto e già letto, interessante e illuminante.
Grazie per il lavoro che sta svolgendo, non si arrenda.
È bello avere nella vita qualcosa in cui si crede così tanto che si é disposti a lottare fino all'ultimo respiro.
Con affetto
Martina


RISPOSTA

Grazie mille Martina.

Avanti così

Pietro Bisanti







VOLEVO SOLO PARLARE UN PO'... E INVECE MI HANNO DISTRUTTO DI FARMACI

LETTERA

Buongiorno, mi chiamo Fabio. Ci terrei a raccontarle la mia storia perché purtroppo a causa della mia disinformazione ho commesso l'errore di affidarmi alla psichiatria. 

Innanzitutto grazie di cuore per quello che fa perché  sono consapevole di quanta determinazione e coraggio ci vuole per contrastare queste vere e proprie macchine di morte che sono gli psichiatri.

Veniamo alla mia storia.

Tutto iniziò nel 2012 quando per una serie di fattori sono arrivato a sentirmi sempre più depresso. In preda alla disperazione, io e la mia famiglia abbiamo deciso di recarci dal nostro medico che mi ha subito prescritto una puntura di un farmaco che ora non ricordo e mi ha consigliato di rivolgermi al Centro Psico Sociale. 

Quella puntura non l'ho mai fatta perché mi sembrava assurdo che io potessi risolvere i miei problemi con una puntura, ma mi sono recato dove consigliato non avendo alternative, anche se dentro di me sentivo che non avrei trovato soluzione al mio problema. Mi aspettavo per lo meno di poter parlare con qualcuno, forse per questo ho chiesto aiuto, volevo parlare! 

Quel giorno  è iniziato l'incubo. Io ero un ragazzo di 64 kg, in ottima salute fisica, e a parte quel periodo difficile io ho sempre affrontato la vita con grande ottimismo e determinazione, ero una persona ambiziosa, lavoravo in fabbrica tutto il giorno e frequentavo le scuole serali, volevo solo costruirmi il mio futuro nel modo migliore possibile. Quel giorno invece cambiò tutto. 

Me lo ricordo bene. 

Mi venne subito detto dalla psichiatra di iniziare ad assumere un farmaco, il Risperidone, e me lo portò in pastiglia con un bicchierino d'acqua per farmelo prendere subito. Io insistevo, non volevo, continuavo a ripetere che ero lì perché magari facendo dei colloqui con il tempo sarei riuscito a stare meglio. Mi venne ripetuto più volte che al momento l'unico modo per potermi aiutare era di prendere quel farmaco, insistendo che nonostante non mi sentivo bene dovevo solo aver fiducia in loro, insistendo che quella era l'unica cosa che dovevo e potevo fare. 

Presi quel farmaco. Tornai a casa ed ero come uno zombie. Avevo un sonno incredibile, non riuscivo a tenere gli occhi aperti, era una sensazione indescrivibile. Questo farmaco mi venne poi prescritto, dovevo prenderlo ogni giorno continuando ad aumentare la dose fino a raggiungere la dose scelta dalla psichiatra, abbinandolo a degli antidepressivi. 

Passò il tempo e l'incubo diventava sempre peggiore, vedevo il mio peso che saliva in modo esponenziale, da 64 kg continuai a salire fino ad arrivare a 115 kg. Inutile raccontare come mi sentivo vedendomi così cambiato e vedendo che quei farmaci mi avevano completamente tolto vita sociale, rendendomi impossibile parlare con le persone perché ero rigidissimo, non avevo più nessun atteggiamento spontaneo, sembravo uno spaventoso robot! 

Non ero più la stessa persona, e quando presentavo il problema alla psichiatra questa mi ripeteva "ti devi rassegnare! Non tornerai più la persona che eri! Non è colpa dei farmaci! Sei così perché sei malato! Te lo vuoi mettere in testa?". 

Era un continuo provare rabbia e disagio e poi passare alla fase di rassegnazione, finché la rabbia e il disagio non superavano nuovamente la rassegnazione e si tornava dalla psichiatra che ancora una volta mi diceva di rassegnarmi. Ho passato così 3 anni e mezzo della mia vita, subendo anche un ricovero di una settimana nel quale fin dal primo giorno che sono entrato in ospedale ripetevo cercando di sorridere falsamente "sto bene, sto davvero meglio!" per riuscire ad essere dimesso dopo una sola settimana. 

E quando uscii dal reparto mi sentivo che fisicamente ero appesantito in modo esagerato. Mi somministravano 90 gocce al giorno di potenti calmanti nonostante io non fossi assolutamente agitato. Anzi ero completamente spento e passivo. Addirittura invece di utilizzare acqua per prendere il Risperdone si usavano le gocce calmanti direttamente! Un'assurdità a ripensarci ora! 

In questi tre anni mi sono stati somministrati tutti i farmaci possibili ed immaginabili: Risperidone, Abilify, Invega (anche contemporaneamente in alcuni periodi nonostante fossero farmaci non compatibili tra loro perché della stessa famiglia), Welbutrin, Cymbalta, Haldol, Akineton. 

Moltissime volte insistevo con la psichiatra che volevo scalare i farmaci fino a toglierli e ogni volta lei mi persuadeva a non farlo (mi terrorizzava dicendomi che sarei stato malissimo, facendo leva su quelle che erano le mie paure che lei conosceva bene).  Preciso che i colloqui duravano solo 5 minuti scarsi perché io raccontavo come stavo e ogni minima cosa che dicevo comportava la modifica di 1 mg in più o meno del farmaco, per poi andare a modificare anche l'altro farmaco che doveva spingere di più, ecc.. tutti discorsi così! 

Nessun aiuto a parole, soltanto dosi di farmaco modificate in base ad ogni minima sfumatura del mio umore!

Un giorno raggiunsi il limite di sopportazione e decisi che qualsiasi rischio terrorizzante avrei corso io non avrei continuato tutta la mia vita in questo modo!
Vedevo gli altri che erano in cura da più tempo, vedevo com'erano diventati. Nessuno dovrebbe finire così! E' assurdo! 

Contro tutto e tutti decisi di rischiare tutto e andai dalla psichiatra dicendo "questa volta non cerchi di convincermi perché le dico subito che io non cambio idea!". Lei dicendo che  se  avessi smesso poi quando sarei stato male avrei dovuto raddoppiare le dosi perché le attuali non avrebbero più funzionato cercò per l'ennesima volta di convincermi con questi metodi subdoli. 

Ma questa volta niente poteva farmi cambiare idea! Decisi di ridurre i farmaci piano piano fino a smetterli completamente! Iniziai a ridurli e stavo bene.
Lei ripeteva "guarda che poi starai male quando li diminuisci ancora", ma io continuavo a ridurre. Dopo averli ridotti ulteriormente mi disse "guarda che poi starai male quando li togli del tutto, ti do un 98% di probabilità che starai male". 

Li tolsi del tutto e mi disse "guarda che adesso il farmaco è ancora in circolo nel sangue, anche se non stai male ora non significa che tra un mese sarà ancora così". Ora sono passati 7 mesi e io sto veramente bene. Sto lavorando molto su me stesso.

I primi 5 mesi dopo aver tolto i farmaci ero concentrato a cercare di stare bene senza farmaco andando contro tutto quello che mi era stato fatto credere sul fatto di non farcela, quindi non sono riuscito a regolare anche l'alimentazione. Ora invece è da 2 mesi che mangio sano e in questi due mesi ho già perso 23 kg dei 50 kg che avevo messo nei tre anni di psichiatria. 

Ho smaltito anche  la rabbia che provavo per quello che mi è stato fatto, perché tanto non mi serve a nulla. Provo però molto dispiacere per il fatto che ci sono persone che non hanno avuto tutta questa forza di volontà e gli è stata rovinata l'intera vita. Non nascondo però che è stata dura, dato che sono andato incontro, a causa di questo aumento di peso, a patologie del fegato (steattosi epatica, transaminasi fuori 11 volte dai valori massimi consentiti), patologie cardiache (ipertensione e tachicardia), eccesso di  ferritina nel sangue (ho dovuto fare dei salassi) e diabete che tutt'ora ho ma che cerco di tenere sotto controllo con la sola alimentazione essendo diventato contrario a qualsiasi farmaco. 

Ora mi chiedo, alla luce di questi fatti secondo lei ci sarebbe un modo per essere risarcito e ottenere giustizia qualora me lo meritassi? Tenendo conto comunque che essendo ancora disoccupato non ho soldi da spendere in avvocati, perché sto cercando di ricostruire la mia vita ma è una cosa che richiede tempo. 

Nel mio piccolo e nei limiti di ciò che posso fare, sarei però felice quando ne avrò la possibilità di contribuire. Inoltre sono fiducioso nel fatto che la mia esperienza possa servire soprattutto a chi è ancora prigioniero di questa macchina di morte. Avendo ancora contatti con persone che ho conosciuto all'interno della psichiatria mi accorgo però di quanto sia difficile attraverso l'esempio della mia esperienza riuscire a rompere le forti convinzioni che la psichiatria instaura nei pazienti. 

Grazie mille per l'attenzione mostrata e  chiedo scusa se mi sono dilungato troppo ma mi sembrava importante non tralasciare informazioni preziose.
Aspetto una sua risposta quando può. 
Grazie mille ancora. Buona giornata!

RISPOSTA

Buongiorno Christian,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

La sua testimonianza sarebbe da appendere innanzi alla porta di ogni studio psichiatrico.

Lei è a dir poco un miracolato, perché prima di cadere totalmente in uno stato di lobotomizzazione chimica è riuscito a capire cosa le stesse succedendo, e a prendere le giuste contromisure.

Purtroppo, non vada in cerca di impossibili risarcimenti: la Psichiatria fa quello per cui è nata, e cioè somministrare farmaci.

Dalla mia esperienza, le sue possibilità di far valere i suoi diritti in un'aula di giustizia sono pari a zero.

Ora, come ha detto lei, via la rabbia.

Raggiunga un livello di salute ancor più ottimale, buttandosi senza riserve verso un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine e a BASSISSIMO livello di grassi.

Acquisti e legga il mio libro se lo vorrà, le cambierà la vita ancora di più.

Sono io che faccio i complimenti a lei per il suo coraggio, e ricordi che il Karma esiste: chi fa del male, potrà solo raccogliere del male.

Si siede sulla riva del fiume e aspetti...

Avanti così
Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.