LETTERA
Clorozapina 25
Rivotril 7 gocce
Depakin 500
Rivotril 15 gocce
Clorozapina 100
Questa è la terapia in atto di mia sorella, 56 anni, da 18 con diagnosi di disturbo bipolare affidata (immolata) alle cure di un tale ****** in servizio presso casa di cura villa ******
Mi rivolgo a lei perchè mi sono imbattuto nel suo blog e mi sembra una persona lucida. Mia sorella, residente nel bergamasco, è venuta a stare nel suo paese originario in provincia di foggia presso parenti per l'aggravarsi della sua condizione non tanto psichica quanto fisica (ammesso che i piani si possano scindere). Infatti non riesce a camminare autonomamente cercando appigli come un polipo, trema e certe volte non riesce ad articolare parole. Praticamente stato vegetale seppure con presenza mentale. Questo con la complicità del marito, mio cognato, imparanoiato e atterrito, che sorveglia sulla regolare assunzione dei farmaci.
Premesso che, suppongo, non si possano eliminare i farmaci senza un percorso graduato, cosa si può fare per migliorare la situazione?
Grazie per la pazienza,
Firmato A.M.
RISPOSTA
Buongiorno A.M.,
e grazie per la sua testimonianza. Per motivi di privacy, se non mi autorizzate, mi vedo costretto a oscurare i vostri nomi, oltre ad altri dati sensibili.
Come dico sempre, non sono un medico, non prescrivo nulla, non curo nessuno, e credo fermamente nel potere autoguaritivo del corpo umano.
Non salvo nulla della psichiatria moderna, che considero alla stregua della stregoneria.
Veniamo a noi ora: via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Cominciamo con uno "sguardo" alla terapia di sua sorella...
Clozapina (e non "clorozapina"): principio attivo di alcuni farmaci antipsicotici atipici, facenti parte della categoria delle dibenzodiazepine. Utilizzato in caso di sintomatologia schizofrenica.
Rivotril: principio attivo "clonazepam". È un farmaco antiepilettico utilizzato anche nel disturbo bipolare per calmare i casi di mania.
Depakin: principio attivo "sodio valproato". È un farmaco antiepilettico utilizzato anche nel disturbo bipolare come stabilizzatore dell'umore.
Chi può lontanamente pensare, con un tale concentrato di bombe chimiche, di poter guarire?
18 anni di psicofarmaci, e questi grandissimi scienziati plurilaureati-masterizzati non sono ancora riusciti a guarire sua sorella?
No, non ci sono riusciti.
E non ci riusciranno mai.
Primo, perché nessun rimedio guarisce il corpo umano: esso stesso si autoguarisce allorquando gliene venga data la possibilità.
Secondo, perché tutti i farmaci, compresi gli psicofarmaci, sono dei sintomatici: non guariscono nulla, e quando va bene riescono a sopprimere per un po' il sintomo.
E qui c'è da urlare dalla rabbia: hanno trasformato una donna, che avrebbe potuto continuare a godere del sole, di una passeggiata, di una chiacchierata, di una nuotata, di poter fare l'amore con qualcuno, di emozionarsi, in un polipo rantolante e strisciante per casa, tremante in cerca di un appiglio ove appoggiarsi.
Allucinante, il Medioevo in camice bianco.
E con il cognato indottrinato e lobotomizzato a dovere, diventato lo scagnozzo fidato dello psichiatra casomai la propria moglie ormai trasformata in un polipo osasse saltare anche una piccola dose.
Da ribollire il sangue nelle vene.
Torniamo a noi, e vediamo cosa bisognerebbe fare.
18 anni di psicofarmaci sono un stock tossico da smaltire inaudito, ma tutto è sempre possibile quando c'è vita.
Bisognerebbe prendere sua sorella e portarla in un centro psichiatrico a indirizzo igienista, ove possa essere accolta, aiutata, capita, contenuta se serve ma con amore, e supportata nel riportare alla normalità la propria biochimica cerebrale.
Purtroppo centri del genere in Italia sono una rarità, e per questo le consiglio di verificare bene su Internet se ve ne siano, a costo di doversi spostare all'estero.
So che alcuni psichiatri hanno dei programmi di disintossicazione dagli psicofarmaci, ma al momento non ho la giusta quantità di testimonianze e informazioni per darle un riscontro positivo.
Oltretutto, quando si assumono cocktail di farmaci, lo scalaggio diventa ancora più complesso, e si può andare incontro a crisi di disintossicazione mostruose, e al giorno d'oggi, chi è catalogato come malato psichiatrico e ha un crisi, la prima cosa che si fa è somministrargli ulteriori farmaci: il delirio non ha mai fine.
L'obiettivo finale sarebbe quindi scalare tutto, associando lo scalaggio a un totale e rivoluzionario cambiamento di tipo alimentare.
Niente può prescindere da un'alimentazione consona al nostro disegno divino, e cioè quella vegana il più crudista possibile.
Nessuno nega che i traumi possano mettere a dura prova tanto il nostro fisico quanto la nostra mente, ma non si può continuare a nascondere il fatto che le malattie, comprese quelle psichiatriche, abbiano nella stragrande maggioranza dei casi una base organica e tossica.
Il cervello è un organo inserito in un contesto globale, e non una massa disconnessa dall'organismo (vds. il mio articolo "
NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO"), e quindi se l'intestino lavora male, il cervello lavorerà altrettanto male.
Sono concetti talmente banali che ritengo sia inverosimile che dottoroni stralaureati e strapagati non riescano a comprenderli.
Quindi, l'unica cosa da fare è disintossicare il proprio organismo: cibi puliti e pensieri puliti, questo è il binomio vincente, dal raffreddore alla sclerosi multipla, fin ad arrivare alla schizofrenia.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del
colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i
neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero
bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa
euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di
testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione
ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto
è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è
una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e
catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio
alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati
mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate
altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo
nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è
ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la
diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano
all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di
essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere
fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un
insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la
tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non
essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per
la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta
tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come
quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema
immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Aggiungo alla lista tutti i farmaci, anche quelli più innocui, tutti gli ormoni e gli additivi alimentari.
Questa è una lista a titolo esemplificativo, essendo molteplici i fattori che possono intaccare la nostra salute mentale.
Lei ha ben scritto che "i piani fisico e mentale non si possono scindere": questo dimostra che ha capito bene che cosa intendo.
Per il momento, fino a quando non riusciremo ad aprire un centro psichiatrico ad indirizzo igienista, questo è il massimo che si possa fare.
Salvi sua sorella. Salvi una persona indifesa e sofferente. Ogni giorno è un piccolo passo verso la guarigione se lo si vuole veramente.