LETTERA
Ciao Pietro,
sono un ragazzo di 22 anni che prende psicofarmaci da 4 anni ormai. Mi sono rotto le palle di andare dalla psichiatra che è solo un chiacchierone. Prendevo 15 gocce di Cipralex di base, adesso ne prendo 7. Ho scalato autonomamente.
Vorrei solo un piccolo consiglio per smettere definitivamente. Adesso mi trovo in Australia e aspetto una tua risposta. Scommetto che riguarda l'alimentazione ecc. attività sportiva cose che faccio quotidianamente .
Grazie buona giornata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Tre quarti del problema sono risolti, in quanto hai ben in mente cosa fare.
Lo scalaggio è e rimane un momento cruciale, e il mio parere rimane sempre quello delle linee guida delle associazioni a tema più accreditate: un farmaco alla volta, il 10% al mese.
Devo però metterti davanti un cartello gigante con su scritto: "ATTENZIONE".
Sì, attenzione, perché quattro anni di psicofarmaci sono ben più che sufficienti per creare una modificazione importante della biochimica cerebrale, e tornare indietro significa dover affrontare delle crisi anche imponenti.
Quindi, se ti passa anche minimamente per il cervello di "correre" con lo scalaggio, SCORDATELO.
Secondo, dalle tue parole mi sembra che tu stia prendendo sotto gamba l'importanza di un VERO cambio alimentare, e non di uno farlocco, fatto così per farlo.
Ricordati che se non ci sarà un impegno TOTALE, soprattutto in campo alimentare, potrai vanificare i tuoi sforzi, tornando peggio di prima.
Lettura IMMEDIATA del mio libro e di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.
Senza conoscenza NON si va da nessuna parte.
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Tre quarti del problema sono risolti, in quanto hai ben in mente cosa fare.
Lo scalaggio è e rimane un momento cruciale, e il mio parere rimane sempre quello delle linee guida delle associazioni a tema più accreditate: un farmaco alla volta, il 10% al mese.
Devo però metterti davanti un cartello gigante con su scritto: "ATTENZIONE".
Sì, attenzione, perché quattro anni di psicofarmaci sono ben più che sufficienti per creare una modificazione importante della biochimica cerebrale, e tornare indietro significa dover affrontare delle crisi anche imponenti.
Quindi, se ti passa anche minimamente per il cervello di "correre" con lo scalaggio, SCORDATELO.
Secondo, dalle tue parole mi sembra che tu stia prendendo sotto gamba l'importanza di un VERO cambio alimentare, e non di uno farlocco, fatto così per farlo.
Ricordati che se non ci sarà un impegno TOTALE, soprattutto in campo alimentare, potrai vanificare i tuoi sforzi, tornando peggio di prima.
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Pietro Eupremio Maria Bisanti
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