LETTERA
Salve,
Sono Alessandra, ci siamo sentiti telefonicamente giorni fa e, come d'accordo, ti scrivo la mia triste esperienza con il famigerato "Seroxat".
All'inizio del 1999 ero in piena crisi depressiva, causata dalla fine di una relazione alla quale tenevo molto e su cui avevo investito tanto.
Mi rivolsi ad uno psichiatra perchè sentivo che non ce l'avrei fatta da sola ad uscire da quel tunnel. Mi prescrisse infatti il "Seroxat" (paroxetina). A sentire lui non mi avrebbe causato nessun effetto collaterale e mi assicurò che sarei stata meglio, dopo qualche mese.
Dovevo continuare questa cura per anni, a suo parere. Lo pagai profumatamente e cominciai questa maledetta "cura".a gennaio 99.
Ho smesso definitivamente nel giugno 2003 e ho avuto delle vere e proprie crisi di astinenza da farmaco; (nausee, vertigini, ecc.). Quello psicofarmaco mi aveva fatto ingrassare di una decina di kg, mi aveva causato perdita di capelli, acufeni alle orecchie, sbalzi di umore e addirittura attacchi di panico tremendi, (che non avevo mai avuto) !
Ovviamente, la depressione e l'ansia erano rimaste.
Ho imparato purtroppo sulla mia pelle che gli psicofarmaci sono dannosi e che sono vere e proprie droghe legalizzate !
Spero vivamente che la mia testimonianza possa essere di aiuto.
RISPOSTA
Ciao Alessandra,
grazie per aver deciso di rendere pubblica la tua vicenda personale.
Anzitutto vediamo cosa è il Seroxat.
È uno psicofarmaco della categoria degli antidepressivi SSRI di seconda generazione.
In pratica, blocca la ricaptazione a livello neuronale della serotonina, facendo sì che ne venga "distrutta" di meno e che quindi il cervello ne abbia sempre in generose quantità.
Quello che il tuo scienziato di psichiatra non ha considerato è un meccanismo semplicissimo, che chiunque prenda psicofarmaci deve sempre tenere in mente.
Nello specifico, quando una determinata sostanza prodotta da un determinato organo viene somministrata forzosamente, quel determinato organo piano piano, per un processo di compensazione, si atrofizza.
Quindi, stesso discorso per insulina, ormoni tiroidei etc...
Ecco quindi che solo un folle può farti iniziare una "cura" (che di cura certo non si tratta andando, quando va bene, ad attaccare i sintomi, senza considerare la vera causa a monte) immediatamente avvertendoti che durerà anni.
Solo un folle non ti avverte che la paroxetina, che è il principio attivo del Seroxat e di altri antidepressivi similari, è una delle sostanze più ostiche da dismettere, con crisi di astinenza di una forza pari a quelle dell'eroina.
Solo un folle non ti avverte che la paroxetina distrugge oltre che la mente anche il corpo, azzerando la tua vita sessuale, facendoti ingrassare o dimagrire notevolmente, innescando a volte attacchi di panico che la persona non aveva mai sperimentato prima.
Tornando al discorso iniziale, le crisi di astinenza sono semplicemente il meccanismo che il corpo mette in atto per tornare ad uno stato di normalità dopo anni di somministrazioni.
Quando si dismette un antidepressivo, la biochimica celebrale che gioco forza si era "abituata" a ricevere una determinata sostanza ogni giorno, deve fare uno sforzo enorme per ristabilirsi, ed ecco quindi tutta la pesante sintomatologia da dismissione che la gente prova.
Siamo alla follia ormai: l'altro giorno, al supermercato, ho fatto due chiacchiere con una cassiera che mi ha detto che, andando dal proprio medico di base dicendo di sentirtsi giù di morale, ne è uscita con una ricetta proprio del farmaco a te prescritto.
Il delirio, siamo ormai allo spaccio di sostanze stupefacenti come se si trattasse di caramelle Zigulì.
La depressione è una brutta bestia, ma non ci sono mezze misure per contrastarla.
Quindi, rafforziamo il corpo e lo spirito.
Come scritto nei miei articoli, via tutta la spazzatura, via tutto ciò che può influire sulla delicata flora intestinale che è direttamente connessa con la produzione dei neurotrasmettitori celebrali.
Quindi scordiamoci la dieta onnivora, e partiamo con l'unico modo corretto di alimentarci: la dieta vegana tendenzialmente crudista.
La gente pensa che le sintomatologie di natura psichiatrica siano connesse solo ed esclusivamente a motivazioni di carattere psicologico: tutte palle.
Un intestino intasato porta cattivo umore; una tiroide ballerina porta stati ansiosi e depressivi anche gravi.
Siamo un tutt'uno, e quindi se per vivere meglio dobbiamo dare un calcio nel culo al marito o alla moglie, diamoglielo.
Ma non dimentichiamo mai e poi mai la nostra parte fisica.
Per chi legge questo articolo senza conoscere il mio blog, l'invito è di riguardarsi tutti i numerosi articoli a riguardo, molti dei quali inerenti proprio gli psicofarmaci.
NUTRIZIONE COMPATIBILE E PRINCIPI DI IGIENISMO NATURALE, PER VEDERE FINALMENTE IL MONDO PER QUELLO CHE È VERAMENTE E NON COME VOGLIONO FARLO APPARIRE! IL BLOG DI ELEZIONE RIGUARDO IL MONDO DELLA PSICHIATRIA E DEGLI PSICOFARMACI. PER CONTATTI: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM
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NO ALLA PSICHIATRIA
Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte
Informazioni personali
- Pietro Eupremio Maria Bisanti
- Milano, Italy
- Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
venerdì 10 agosto 2012
INCATENATA AL SEROXAT
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
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Buongiorno,ho 66 anni e da quattro anni soffro di depressione maggiore, ho provato tantissimi farmaci ma non facevo altro che peggiorare. Da due anni uso la Sertalina in dose di 50 mg die e posso solo dire che adesso non riesco più ad uscire di casa perché vengo sistematicamente colpito da crisi di panico. La depressione è al punto di partenza ma provare a togliere questo farmaco è cosa impossibile per gli effetti deleteri da astinenza. Sono prigioniero! Spero che questa mia esperienza serva a qualche persona a non cascarci nel tranello degli antidepressivi con questa molecola. Buona vita.
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