martedì 31 dicembre 2013

SIAMO COME LA MAREA...LENTA MA INARRESTABILE

LETTERA

Salve Pietro,
Io la leggo con regolarita' e sono certa che il suo blog abbia un notevole successo perche' in tema di psichiatria si cerca di capire qualcosa forse quando....ormai era troppo tardi...e non si e' ancora capito nulla...soluzioni non ce ne sono....e forse non ce ne saranno mai, perche' la psichiatria moderna, come la definisce lei, punta solo e soltanto sul farmaco....e poco sulla ricerca...molto poco..
Io ho perso la mamma per impiccagione circa un anno fa e siamo stati in contatto... 3 mesi e mezzo di cure con psicofarmaci ( xanax, abilify, sicrest, entact, cimbalta....) ed eccoci qua...al secondo natale senza la mamma...ai mille perche' irrisolti..alla nostra vita che continua...ma ripeto.....chi conosce il suo sito? Sufficiente conoscere il sito? I numeri sono esigui....il fenomeno deve essere portato a conoscenza a livello mondiale se si vuole salvare la gente e si devono produrre dati scientifici certi, fondati con dati sicuri accreditati da LEGGI....
LE LEGGI CHE REGOLAMENTANO LA MATERIA A TUTELA DEL CITTADINO CI SONO? Quali sono?
Io penso che solo chi ci passa sa cosa voglia dire...
Ma lei, se mi posso permettere, si e' imbattuto con questa realta' solo nella sua professione o a livello personale con parenti o persone a lei care?
Le faccio questa domanda perche' mi chiedo spesso il perche' della sua attenzione al problema...
Buon lavoro..

Rita


RISPOSTA

Buongiorno Rita,
non posso certo scordarmi di lei e invito a digitare "psicofarmaci e suicidio per impiccagione" nel motore di ricerca interno del blog (si trova a destra) per leggere e comprendere appieno la sua vicenda.

Continuo giornalmente questa opera informativa per dare degno rispetto alla memoria di chi è morto per mano della psichiatria moderna e, come dice lei, è ora di fare il salto di qualità.

Sto cercando di velocizzare la pubblicazione del mio libro, che spero finalmente potrà diventare l'apripista per un cambiamento di mentalità.

Non si aspetti leggi o supporto: il nostro stesso sistema si basa su psichiatria e psicofarmaci, e quindi l'unica soluzione a questo scempio rimane le consapevolezza e la capacità di informarsi e decidere.

Tutti i grandi risultati hanno avuto inizio da una flebile voce: ormai siamo partiti e non ci fermeremo.

In merito alla sua ultima domanda...

La mia vita professionale e la mia vita privata mi hanno permesso di arrivare ad essere quello che sono: aborro il clientelismo, l'ipocrisia, le corsie preferenziali, l'essere debole con i forti e forte con i deboli.

Aborro i favoritismi e il modo in cui l'essere umano sta rovinando se stesso.

Io sto fra i depressi, gli ansiosi, i bipolari, gli psicotici, gli autistici, gli schizofrenici.

Ultimo fra gli ultimi, questa è la mia giusta collocazione.



Pietro Bisanti

Per tutti: a breve uscirà il mio primo libro "ASSASSINI IN PILLOLE: La psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere": prenotazioni a pbisant@hotmail.com

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