mercoledì 5 marzo 2014

UNA SINGOLA COMPRESSA DI CIPRALEX E PER POCO NON CI SCAPPAVA IL MORTO: SCOSSE, TREMORI E VOGLIA DI UCCIDERE


Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SCALAGGIO PSICOFARMACI: BENVENUTI ALL'INFERNO.": 


Avrei voluto trovare questa pagina molto prima. 
Tutto è iniziato con l'assunzione di cipralex dopo un solo attacco di panico (oggi posso dire che era più paura), ed ecco la catastrofe: scosse alle mani alla testa, delirio totale, voglia di uccidermi di fare del male e chi più ne ha, più ne metta. Dopo 28 giorni di assunzione, mi rendo conto che qualcosa non andava, io non potevo essere cosi, contatto un neurologo e chiedo di aiutarmi con lo scalaggio, avvenuto nel giro di 2 settimane e mezzo. Le prime due 1 compressa 1 g si e s no, e qui dopo il terzo giorno già i primi risultati, stati influenzali, scosse elettriche ansia tremori, scosse, ecc ecc poi per 4 giorni mezza compressa. Ecco sono al 12 g senza quella porcheria: i Primi 9 passati con vertigini, nausea, scosse, ansia, spasmi......E' dura ma diminuisce sempre più questa sensazione più passano i giorni. 

Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 05 marzo 2014 17:17




RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
che dirle?

Lo sa che avrebbe potuto sterminare la sua famiglia, per poi impiccarsi in camera senza la benché minima ragione?

Lo sa che sul giornale del giorno dopo tutti le avrebbero dato del "depresso" perché magari la sua fidanzata l'aveva lasciato, oppure perché aveva perso il lavoro?

Lo sa che se non si fosse informato (e se il suo cervello non avesse conservato un barlume di lucidità) ora sarebbe rinchiuso in carcere e la sua vita sarebbe terminata in un ospedale psichiatrico giudiziario straimbottito di neurolettici?

Lei si è salvato la vita da solo, e solo il suo desiderio di trovare una spiegazione le permetterà di salvarsi del tutto.

Cipralex...antidepressivo della classe SSRI (selettori della ricaptazione della serotonina): classe di farmaci trai i più demoniaci, capaci di trasformare la persona più mansueta del mondo in assassino di se stessa e/o degli altri.

Questo blog lo urla ormai da più di tre anni, e tutte le testimonianze che fioccano non fanno altro che avvalorare finalmente questa tesi, frutto di anni e anni di studi da autodidatta e ben 20 anni di esperienza su strada quale operatore delle Forze di Polizia.

Per un singolo attacco di panico (e nemmeno quello da quanto lei dice) le è stata somministrata una molecola potentissima, prescritta con la leggerezza con cui si da una caramella a un bambino.

C'è da ribollire dalla rabbia per questo: per ogni persona che arriva su questo blog e finalmente comprende la verità, ce ne sono 1000 che finiscono la propria esistenza uccidendosi o uccidendo o, nella migliore delle ipotesi, come flaccidi zombie senza emozioni.

Ora...termini il suo scalaggio con ESTREMA attenzione, dato che questi farmaci sono imprevedibili.

Renda edotti i suoi cari che è il farmaco a provocarle questi pensieri, che a volte possono essere incontrollabili.

MAI rimanere da solo durante lo scalaggio: al primo pensiero distorto cerchi immediatamente aiuto (non certo in ospedale).
Per qualunque urgenza, il sottoscritto è a disposizione tramite questo blog, all'indirizzo email: pbisant@hotmail.com

Ringrazi l'Universo per essersi salvato. Non tutti hanno avuto questo "privilegio".

E ora faccia tutto quello che può per divulgare il messaggio di questo blog.

Lo deve a se stesso e agli altri.

Pietro Bisanti

Per tutti: a breve uscirà il mio primo libro "ASSASSINI IN PILLOLE: La psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere": prenotazioni a pbisant@hotmail.com

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3 commenti:

  1. non e vero, gli antidepressivi non uccidono

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  2. CI VUOLE PAZIENZA A TROVARE IL FARMACO GIUSTO, OVVERO DEI
    FASTIDI SINTOMI NEGATIVI LI DANNO, MA SAPETE LA FELICITA' CHE
    DANNO IN SPECIE NEL DOC , A RALLENTARE ALMENO DEL 50/100 IDEE

    OSSESSIVE E COMPULSIVO DURANTE IL GIORNO. SOLO CHI SOFFRE
    PUO' DIRE SE QUESTI FARMACI SERVONO ................

    RispondiElimina

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