giovedì 26 giugno 2014

IL RICATTO DEL TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO: IL BULLISMO IN PSICHIATRIA DEVE FINIRE

mary ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "DISMISSIONE DOPO OTTO ANNI DI ZYPREXA, E ORA NON D...": 

..tutto giusto ma se pur costituzionalmente ci si possa riferire all'art. 32 della Costituzione, come peraltro ho detto al mio psichiatra, in realtà è praticamente impossibile soprattutto quando si è in cura presso il csm., si entra così in meccanismi di ricatto: se non vuoi seguire la cura allora potrebbe essere meglio un tso, altrimenti un medico che ti prenda sotto propria responsabilità ditemi voi chi rischierebbe? ..(domanda retorica). .nessuno..scusate del piccolo sfogo 




Postato da mary in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 26 giugno 2014 01:27


RISPOSTO

Buongiorno Mary,
e grazie del suo commento, che mi permette di approfondire anche questo aspetto della moderna psichiatria.

Mi arrivano sempre più segnalazioni di come funzioni il meccanismo di "ricatto" allorquando si decida di scalare la terapia in corso, quando già in cura presso i centri di salute mentale.

Tralasciando le solite considerazioni umane su cosa sia ormai la moderna psichiatria, e su come non freghi nulla a nessuno dell'essere umano che si ha davanti, mi permetto di dare dei consigli di carattere generale.

Subire serve solo a rendere più forte chi attacca.

Sono un uomo di Legge, la rispetto, e la utilizzo per far valere i miei diritti.

Quindi: se non vi fidate di chi avete davanti, registrate i vostri colloqui, anche a mezzo di un registratore.

La Cassazione ha infatti ribadito che le registrazioni fra privati sono assolutamente lecite, ne è vietata infatti la divulgazione in assenza dei requisiti particolari che la stessa va a prevedere. 

Potete quindi, a vostra tutela, avere prova di quello che accade.

Nessuno psichiatra potrà mai e poi mai minacciarvi di un TSO senza dover poi fare i conti con il Codice Penale e il suo stesso codice deontologico.

Nessun atto diagnostico o terapeutico può essere posto in essere senza la sottoscrizione del cosiddetto "consenso informato".

Quindi, leggete prima di firmare e chiedete senza dover subire risposte evasive e/o preconfezionate.

Al di là di tutto ciò, la vera forza è non rimanere da soli.

Da soli si è deboli e vulnerabili.

Cercate quindi, quando possibile, un sostegno in genitori, parenti, amici, associazioni antipsichiatriche.

E alla minaccia di un TSO, rispondete con una formale denuncia: il bullismo in psichiatria deve finire.

Questo blog starà sempre accanto alle vittime della psichiatria. Chiunque abbia una segnalazione da fare, sono qui per ascoltarla.


Pietro Bisanti














5 commenti:

  1. Lei lo sa cosa vuol dire un disturbo? mi sa di no perchè non ha provato nulla sulla sua pelle. inizialmente mi si manifetarono disturbi schizofrenici in seguito divenuti disturbi dell'umore. sa cosa mi ha salvato da un periodo iniziale di tre anni di completa chiusura al mondo esterno e di voglia di farla finita per la sofferonza interiore? quelli che lei chiama stregoni e che con gli psicofarmaci mi hanno salvato la vita. la faccia finita lei piuttosto di fare il santone. distinti saluti. luca

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  2. Salve Luca, se lei si ritrova a scrivere in questo forum vuol dire che la sua cura non lo ha salvato del tutto ed è in cerca di qualcosa o di qualcuno che proponga una strada alternativa agli psicofarmaci. Invece di valutare il lavoro di Pietro Bisanti e di trarne giovamento, lo attacca e lo definisce addirittura "santone". Si rende conto che se la prende con una persona che combatte questa battaglia pure per lei. Pietro Bisanti fa sempre delle premesse quando risponde a chi gli scrive, sottolineando di non essere un dottore, di non fare diagnosi, di non prescrivere nulla e di non curare nessuno, essendo un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità. Io che ho provato nella mia pelle la sofferenza di cui lei parla, ho solo da ringraziare Pietro, che con i suoi consigli e chiarimenti, dispensati gratuitamente nel blog, mi sta aiutando nella dismissione dei farmaci.

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  3. Caro Luca,

    ammetto che le risposte come le sue suscitano in me sempre un moto di rabbia e di rassegnazione; tuttavia quelli come lei fanno sempre un grande, grandissimo errore: pensare che l'autore di questo blog sia totalmente all'oscuro di cosa accada poichè credete non lo abbia mai provato sulla sua pelle, ebbene, NE E' PROPRIO SICURO LUCA? Le garantisco che non è così, ha la mia parola.

    Luca lei non è il solo a stare male, ce ne sono tanti come lei e la faccia finita di scrivere sempre le solite frasi "voi non sapete cosa si prova" e tutte queste stronzate perchè le garantisco che le persone che bazzicano questo forum lo sanno eccome e purtroppo o per fortuna, non ha l'esclusività.

    Prima di demonizzare ciò che viene SUGGERITO in questo forum, faccia una prova e segua almeno per un periodo limitato una corretta linea alimentare, non vedrà subito i risultati, certo, però quantomeno dimostrerà al suo corpo di avere un briciolo di rispetto per lui.

    Lei ha mostrato rabbia nella sua risposta perchè è consapevole che ciò che è stato qui scritto non è nemmeno troppo lontano dalla verità e la verità, amico mio, spesso spaventa a morte.

    Saluti.

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  4. Trattamento Sanitario Obbligatorio - in molti casi uno strumento utilizzato per secondi fini , on per togliere di mezzo familiari scomodi ..le diagnosi vengono inserite in un manuale, la pazzia esiste ma in molti casi il pazzo é chi richiede il tso non chi lo subisce

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    1. Una persona può avere un tratto del carattere un pò strano, ma l' assunzione di quei farmaci non fa che aggravare la situazione, c' é gente che comincia a prenderli da bambini arrivati ,a 40 anni sono completamente di fuori.. Se consideriamo poi le conseguenze pesantissime sulla salute

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