mercoledì 7 gennaio 2015

CITALOPRAM, UNA TRAPPOLA: PSICHIATRA LOBOTOMIZZATO, VUOI UCCIDERE QUEST'UOMO?

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SCALAGGIO CITALOPRAM: E STO PEGGIO DI PRIMA.": 

Io ho assunto Citalopram per 4 mesi. I risultati sono stati pessimi: mi sentivo debole, astenia, giramento di testa e pressione bassa (e il medico mi sconsigliava assolutamente di sospenderlo). Dopo 5 mesi l'ho eliminato. Sono stato un po' meglio i primi giorni, poi si presenta debolezza muscolare, formicolio, vertigini. Poco dopo, l'umore è peggiorato perché non ne potevo più di tutti questi fastidi, quindi ansia e anche sensazione di un destino terribile in arrivo, un male di vivere. Sembrava tutto una tortura psicofisica. Questo farmaco è una trappola. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo, quando avrei potuto trovare una soluzione diversa. E ora non so che succederà. 




Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 4 gennaio 2015 21:20


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie del suo commento.

Come sempre preciso di non essere medico, di non curare nessuno, di non prescrivere nulla e di non fare diagnosi, essendo io stesso un autentico sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi. Via la lobotomizzazione anzitutto, e vediamo le cose per quello che sono.

Citalopram, antidepressivo SSRI, principio attivo: Citalopram.

Come per tutti gli SSRI-SNRI, il solito poco e male informato psichiatra (se non il medico di base) le ha raccontato la solita favoletta del famoso "mese di adattamento", passato il quale i famosi effetti benefici avrebbero cominciato a manifestarsi.

Come ho già scritto qui smettetela di farvi prendere in giro: non esistono periodi di adattamento a un veleno di sintesi chimica, e tutti i sintomi che si presentano altro non sono, da un lato, la reazione del corpo all'immediata tossicità della sostanza assunta, mentre, dall'altro, lo sforzo reattivo stesso del corpo umano finalizzato all'espulsione della stessa.

Cosa fare ora

Aiutare il corpo a riprendersi, coadiuvando il proprio sistema nervoso nello sforzo che dovrà fare per tornare a una situazione di equilibrio, detta omeostasi.

I sintomi potrebbero durare anche per molti mesi, dato lo sconquasso interno che queste molecole causano, ma non demorda e non abbia paura delle crisi eliminative che accadranno, che fanno parte del gioco e sono l'unico modo per guarire veramente e definitivamente.

Si procuri una copia del mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", e legga gli oltre 550 articoli gratuitamente messi a disposizione di tutti sul blog.

Qui si dice la verità, e sfido chiunque a smentirlo.

Lei ha già provato sulla sua pelle il disastro che queste pillole assassine causano a chi le assume... Le serve altro?

Ora ha i fatti. È tempo di combattere

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.





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