lunedì 19 gennaio 2015

TRE MESI SENZA CITALOPRAM... E ORA COLLASSO IN BAGNO

LETTERA

Buongiorno, vorrei appunto comprare il suo libro in versione cartacea, sperando un giorno di ringraziarla, sono 3 mesi che ho smesso di prendere il Citalopram, sto cominciando a stare molto male, ieri sono collassato in bagno, erano oramai 2 anni che non mi capitava, ma sono determinato a farcela senza farmaci.

Aspetto le coordinate, grazie .

Lettera firmata




RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo non-medico.

Sì, perché come dico sempre, io non curo nessuno, non faccio diagnosi e non prescrivo alcunché, essendo io stesso un autentico sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi. Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Le hanno appioppato il Citalopram, antidepressivo SSRI (selettore della ricaptazione della serotonina), il cui principio attivo è proprio il "citalopram".

Senza avere la sfera di cristallo, pochi dubbi ho riguardo al fatto che tale molecola sia stata propinata senza alcun esame diagnostico volto a rilevare una causa organica/fisica/ambientale al suo disturbo.

E ora, proprio nel momento in cui la dismissione è completata, questa pillola assassina svela il suo vero volto.

Cosa le sta succedendo?

Il farmaco ha interferito in maniera così potente e infiltrante con il suo sistema nervoso da costringerlo a "camminare" in una posizione di disequilibrio.

Il suo corpo non è però rimasto con le mani in mano a subire un attacco di tale portata...

No, e infatti ha prodotto diverse sostanze atte a contrastare gli effetti falsamente e artificiosamente euforizzanti dell'antidepressivo.

Ora che l'antidepressivo non c'è più, il corpo può lentamente cercare di tornare alla normalità (e lo farà, glielo garantisco, per la Legge naturale che il corpo non va mai contro se stesso) ma, ancora per un periodo medio-lungo, continuerà a produrre quelle sostanze depressive che aveva iniziato a secernere in contrasto all'antidepressivo.

Ecco perché si sentirà depresso, oltre a tutta un'ulteriore serie di sintomi.

Alimentazione vegana in primis, e fiducia totale nei propri meccanismi interni di autoguarigione.

Il libro è in arrivo, e mi creda, mi ringrazierà non solo perché ne uscirà alla grande, ma anche perché, se deciderà di cambiare per sempre il suo stile di vita alimentare, nessuna malattia le farà mai più paura.

Avanti così


Pietro Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.





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