LETTERA
Buongiorno, ho letto x caso una sua risposta a una lettera di una ragazza e mi ci sono rispecchiata nella sua storia.
Qui il link della lettera e la sua risposta
Anche la sua riposta mi ha colpita molto, e mi è piaciuta davvero tanto :-)
Pure io come quella ragazza, prendo un psicofarmaco (seroquel) e anche io come lei, ho la madre che mi obbliga tra virgolette a prenderlo. Mentre mio padre è contro i farmaci , ma è lontano da me..
Prendo il farmaco da circa 4 anni, e l'estate scorsa ho fatto il primo tentativo di dismissione, ero al mare in vacanza e l'ho tolto da sola, prendevo una dose già scalata quindi abbastanza bassa.. 200mg , ma malgrado ciò non ho dormito x 3 giorni, ma dopo il ciclo sonno veglia si è messo a posto, mi sono sentita rinata.
Dopo 6 mesi però me l'hanno fatto riprendere, non stavo male era una situazione benissimo gestibile senza bisogno di riprenderlo, ma purtroppo è andata così. Ora sto prendendo 300mg ,prima 600mg.
Prima pesavo 57kg ora 68-69kg. Anche se mi tengo con la dieta non cambia niente.. perché il farmaco rallenta il metabolismo anzi secondo me lo modifica proprio.. nel bugiardino infatti dice fra gli effetti collaterali la sindrome metabolica e diabete.
Una volta ho provato a essere vegana ma non ci sono riuscita.. :-(
Però evito i latticini xché sono un po' intollerante e non mi piacciono, il frumento, però la carne e il pesce la mangio 1-2 volte a settimana e mangio leguminose e frutta verdura ecc insomma cose sane, ma da quando prendo il farmaco ho una fame di dolci e spesso non riesco a trattenermi.
Sono ingrassata nelle braccia e mi da davvero fastidio, poi nella pancia, cosce, sedere e seno. Era meglio piccolo.
Secondo il mio psichiatra ho un disturbo dello spettro della schizofrenia.
Io seguo la antipsichiatria e sono rimasta sconvolta leggendo cose tipo: i psicofarmaci rimpiccioliscono il cervello-materia grigia, aumentano le psicosi.
Ho tanta paura, ho paura che avendolo preso x 4 anni, il cervello si sia danneggiato già, nel senso che se anche smetterò di prenderlo, non sarà più come prima, che magari veramente adesso potrei essere psicotica per colpa del farmaco, ho il terrore, che se anche lo tolgo il cervello non funziona più come prima e potrei avere psicosi che prima di prenderlo non avevo mai, o che sia più stressato, disordini nel pensiero, ecc.
Poi ho avuto diversi ricoveri in questi 4 anni... prova che il farmaco non aiuta...
e ho la paura della clinica e degli psichiatri ho sempre la sensazione che mi stiano alle calcagne, non so come spiegare, poi l'ultimo ricovero avuto la psichiatra mi ha minacciata dicendo che se fossi di nuovo finita in clinica mi avrebbero fatto il depot (farmaco in puntura).
E ora ho un po' paura anche di provare ancora a toglierlo da sola, perché senza neanche accorgermene potrei di nuovo finire in clinica (non è vero che non mi accorgo è mia mamma che dice così). È mia mamma che mi dice che quando scompenso non me ne rendo nemmeno conto. Ma io so che non sono mai impazzita, è mia mamma che ingrandisce le cose.
Io proverò ancora a toglierlo, e credo che le ricadute succedono x colpa del farmaco. Però mantengo la speranza....
Mi chiedo se ci sono degli integratori che potrebbero fare bene al cervello, insomma ai danni subiti? X esempio so che l'olio di pesce dha e epa viene usato per il cervello, ma non credo che rimetta a posto dei danni subiti da quelle droghe legalizzate :-( vero?
Mi resta di accettare e anche quando lo tolgo: sto solo aspettando un momento buono... di accettarmi così come sono, magari peggiore di prima ma affrontare il disagio mentale positivamente senza darci troppo peso. Lei cosa mi consiglia?
Posso chiederle, conosce persone che hanno preso psicofarmaci anche x anni e hanno dismesso e sono riusciti?
Tra l'altro mi interesserebbe molto acquistare il suo libro in cartaceo o ebook
ASSASSINI IN PILLOLE: LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE...
Lei ha anche un sito? come si chiama?
Grazie mille per l'attenzione e grazie in anticipo x una risposta...
Cordiali saluti
****** da Lugano
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Veniamo a noi.
Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Una qualunque compressa di qualunque psicofarmaco è e rimane una sostanza di totale sintesi chimica, incapace quindi di poter apportare alcun beneficio di alcun tipo al corpo umano, e mai e poi mai potrà modificarne positivamente i pensieri.
Detto questo, il farmaco che lei sta assumendo, il Seroquel, il cui principio attivo è la Quetiapina, altro non sta facendo se non lobotomizzarla.
Gli antipsicotici fanno quello per cui sono stati creati: ottundono la mente, e facendo sparire i pensieri "negativi", fanno sparire pure quelli "positivi", rendendo il malcapitato di turno simile a una flaccida balena zombizzata.
Ora, come se ne esce fuori?
Nel solo e unico modo possibile: delegando tutto all'unico dottore al mondo che ci conosce, sa cosa deve essere fatto e sa come farlo, il nostro sistema immunitario, che non ci chiede nemmeno un euro di parcella.
Noi dobbiamo semplicemente lasciarlo lavorare, facendo la cosa giusta.
Il problema però è che questo non è per nulla facile.
Per arrivare a stare bene, infatti, bisogna dismettere lentamente il farmaco assunto, non più del 10% al mese, abbracciando sempre gradatamente ma senza riserve un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, che contempli l'eliminazione di tutti i cereali contenenti glutine e il consumo assolutamente moderato di quelli che non lo contengono.
È un lavoro immane, che va fatto giorno dopo giorno, che prevede alti e bassi, crisi eliminative, un vero e proprio tsunami.
L'unica cosa VERA e CERTA è che, alla fine, ci si riapproprierà della propria vita.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Una qualunque compressa di qualunque psicofarmaco è e rimane una sostanza di totale sintesi chimica, incapace quindi di poter apportare alcun beneficio di alcun tipo al corpo umano, e mai e poi mai potrà modificarne positivamente i pensieri.
Detto questo, il farmaco che lei sta assumendo, il Seroquel, il cui principio attivo è la Quetiapina, altro non sta facendo se non lobotomizzarla.
Gli antipsicotici fanno quello per cui sono stati creati: ottundono la mente, e facendo sparire i pensieri "negativi", fanno sparire pure quelli "positivi", rendendo il malcapitato di turno simile a una flaccida balena zombizzata.
Ora, come se ne esce fuori?
Nel solo e unico modo possibile: delegando tutto all'unico dottore al mondo che ci conosce, sa cosa deve essere fatto e sa come farlo, il nostro sistema immunitario, che non ci chiede nemmeno un euro di parcella.
Noi dobbiamo semplicemente lasciarlo lavorare, facendo la cosa giusta.
Il problema però è che questo non è per nulla facile.
Per arrivare a stare bene, infatti, bisogna dismettere lentamente il farmaco assunto, non più del 10% al mese, abbracciando sempre gradatamente ma senza riserve un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, che contempli l'eliminazione di tutti i cereali contenenti glutine e il consumo assolutamente moderato di quelli che non lo contengono.
È un lavoro immane, che va fatto giorno dopo giorno, che prevede alti e bassi, crisi eliminative, un vero e proprio tsunami.
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Smettiamola di chiamare antipsicotici questi veleni! Di antipsicotico non hanno proprio nulla anche se ci danno ad intendere che sono farmaci mirati.. ninte affatto. Neurolettici e' il loro nome corretto ovvero sostanze neurotossiche capaci di inibire il Snc e compromettere gravemente la salute fisica e mentale.
RispondiEliminaanche qui, d'accordo al 100%. ma perchè uno/a si ostina a prendere questi veleni? in genere è una scelta autonoma e libera quella di andare da uno psichiatra a raccontare i fatti propri e a delegare a lui le proprie azioni. e anch quella di aprire bocca e ingurgitare la prima pastiglia, è un'azione volontaria. si sa che un veleno chimico toglie TUTTE le emozioni, negative e positive che siano, e ti tramuta in uno stoccafisso ebete.
RispondiEliminama la domanda è: perchè pur sapendo tutto questo, la gente continua a mettersi nelle mani degli psichiatri? se hanno tanto bisogno di ascolto ecc farebbero prima ad andare da un prete e ne ricaverebbero meno disastri. e lo dico da anti-clericale.