Utente: Ebbi una crisi depressiva a 18 anni che fu indotta da troppi farmaci prescrittimi, seppi riprendermi e fare cose che non pensavo potessi fare.
Ora da tre anni forse ho commesso lo stesso sbaglio, purtroppo l'insorgere di insonnia per un periodo stressante mi ha fatto ricadere nelle cure farmacologiche che non avevo mai fatto per così tanto tempo.
In genere nelle crisi precedenti scalavo subito e tornavo bene, ora sono tre anni che provo cure risolutive e non riesco ad uscire dal tunnel.
Ero brillantemente laureato con un ottimo stipendio, sono stato licenziato, ho viaggiato per tutto il mondo anche solo, ora ho paura di uscire di casa.
Ho perso me stesso e non vedo soluzione.
Pietro Bisanti: Che farmaci sta prendendo?
Utente: Dunque attualmente paroxetina ed anafranil e la sera mezza mirtazapina, ma da 10 giorni, prima avevo provato l'efexor e laroxil, ma senza gran giovamento
Pietro Bisanti: le risponderò adeguatamente per email, spiegandole per bene tutto, abbia fiducia
Utente: il fatto è che la sto perdendo, invece deve riacquistarla, lo so ma faccio pensieri brutti, ero fiero di me stesso ora mi nascondo.
RISPOSTA
Buongiorno sig. Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Niente mi fa più imbestialire che vedere un uomo brillante ridotto a una larva umana da una Psichiatria medievale, cialtrona, arrogante e ignorante, che altro non fa se non distruggere anima e corpo di chi ha la "sfortuna" di averci a che fare.
Però, mi permetta questo, una buona dose di sua ignoranza l'ha portata a gettarsi tra le braccia di questi aguzzini.
Ma il passato non conta. Ora dobbiamo pensare al futuro.
Primo concetto: i farmaci NON GUARISCONO nulla. Quello che negli anni ha sperimentato è stato semplicemente un benessere effimero, e come vede alla fine è crollato.
L'UNICA E SOLA maniera di guarire è l'autoguarigione, portata avanti attraverso degli aspetti che per i milioni di specie viventi fuorché l'Uomo sono banali, scontati e istintivi: LO STILE DI VITA, SOPRATTUTTO ALIMENTARE.
Secondo concetto: tutti i sintomi che sta sentendo sulla sua pelle SONO conseguenza delle porcherie chimiche che sta assumendo, Paroxetina in primis, che è e rimane l'antidepressivo SSRI più distruttivo e difficile da dismettere.
Ora, si procuri immediatamente il mio libro, legga questo "piano d'attacco" e finalmente riconquisti la sua salute.
http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Veniamo a noi.
Niente mi fa più imbestialire che vedere un uomo brillante ridotto a una larva umana da una Psichiatria medievale, cialtrona, arrogante e ignorante, che altro non fa se non distruggere anima e corpo di chi ha la "sfortuna" di averci a che fare.
Però, mi permetta questo, una buona dose di sua ignoranza l'ha portata a gettarsi tra le braccia di questi aguzzini.
Ma il passato non conta. Ora dobbiamo pensare al futuro.
Primo concetto: i farmaci NON GUARISCONO nulla. Quello che negli anni ha sperimentato è stato semplicemente un benessere effimero, e come vede alla fine è crollato.
L'UNICA E SOLA maniera di guarire è l'autoguarigione, portata avanti attraverso degli aspetti che per i milioni di specie viventi fuorché l'Uomo sono banali, scontati e istintivi: LO STILE DI VITA, SOPRATTUTTO ALIMENTARE.
Secondo concetto: tutti i sintomi che sta sentendo sulla sua pelle SONO conseguenza delle porcherie chimiche che sta assumendo, Paroxetina in primis, che è e rimane l'antidepressivo SSRI più distruttivo e difficile da dismettere.
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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