mercoledì 6 gennaio 2016

QUI SI IMPICCANO TUTTI, CAZZO! NELL'INDIFFERENZA PIU' TOTALE!

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "PSICOFARMACI E SUICIDIO PER IMPICCAGIONE": 

Ho 25 anni. Una psicologa meravigliosa mi ha aiutata a guarire dall'anoressia due anni fa. Niente farmaci. Solo una persona che mi è stata dietro con cura e attenzione e mi ha finalmente dato le prime regole della mia vita. E sono proprio guarita. Poi in un momento di grande difficoltà emotiva iniziata a marzo 2015 per eventi particolari sono entrata in depressione in sua assenza e il medico di base mi ha prescritto Cipralex e xanax. 

Sonno, debolezza, poi arrivano leggeri benefici nell'umore, come un'anestesia emotiva più che altro. Poi più nulla. Un giorno ho preso tutti i farmaci che avevo insieme, mi ha trovata a letto mia madre in una visita inaspettata e mi hanno fatto una bella lavanda gastrica. Ok, bisogna cambiare qualcosa. 

Mi dimetto da un lavoro assurdo e allora tolgo lo Xanax (è stato un INFERNO. per usare un eufemismo. Un biglietto per l'inferno). Vengo mandata da una psichiatra che mi propone il ricovero in una clinica psichiatrica e al mio rifiuto si limita a raddoppiare la dose di Cipralex - che è anche quella massima. Dopo il sonno iniziale l'effetto è disastroso, non sto leggermente meglio come all'inizio alla prima somministrazione. Sto molto peggio. La psichiatra non mi piace, per come si è posta, per il suo cipiglio con chi neanche conosceva, con la sua struttura di ricovero dopo 5 minuti di colloquio (mia esperienza, non ho dubbi che ci siano figure più sensibili..). 

Ho poi schivato tutti gli altri incontri con lei, ho paura di parlarci. Non sono più io. Ho crisi di rabbia e disperazione, sono irascibile, penso alla morte continuamente, con la scritta verde "uscita di emergenza", come un nastro incastrato. Vedo ora il messaggio qui sopra poco rassicurante di Samuele.. Non riesco a calare, ho paura a farlo da sola, la mia psicologa che è tornata adesso parlerà con la psichiatra e verrà con me all'appuntamento dopo un viaggio che sto per fare da sola, per evitare la tentazione di impiccarmi nell'armadio per ritrovare un po' me stessa.. qualcosa, non so.
Chiara 




Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 6 gennaio 2016 12:32



Samuele ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "PSICOFARMACI E SUICIDIO PER IMPICCAGIONE": 

Cipralex, inizio depressione aprile 2015, inizio terapia con farmaco a ottobre con 7 gocce al dì, portate gradualmente fino a 17 gocce al dì, senza che mai il neuropsichiatra allertasse i parenti vicini del pericolo che si poteva correre, a dicembre 2015 breve apparente ripresa psichica e poi il suicidio come da copione. 28 anni e due bimbi piccoli. non si può morire per depressione in pochi mesi. Le autorità cosa fanno??? .... 



Postato da Samuele in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 31 dicembre 2015 18:47


RISPOSTA

Cosa posso aggiungere?

Lo urlo da sempre: gli psicofarmaci, ma soprattutto gli antidepressivi SSRI-SNRI trasformano le persone in mostri, che uccidono e si uccidono nove volte su dieci impiccandosi, spesso dopo un primo, falso "miglioramento".

Samuele: nulla potrà riportare in vita sua moglie/la sua compagna (e so che delle mie parole "non se ne farà giustamente alcunché", in quanto il dolore è una cosa troppo personale e il silenzio è l'unica forma di rispetto che io concepisco), ma fino a quando nessuno deciderà di portare eventi come questi in un'aula di tribunale, nulla potrà mai cambiare. Se lei decidesse in tal senso, sappia che io ci sono.

Chiara: STIA MOLTO, MOLTO ATTENTA AI PENSIERI DI MORTE CHE LA ATTANAGLIANO. QUANDO PRENDONO IL SOPRAVVENTO, CI SI IMPICCA COME SE FOSSE LA COSA PIU' NATURALE DEL MONDO. 

Io ci sono, per TUTTI.

Pietro Bisanti

Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO

ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.

Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



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