giovedì 30 marzo 2017

INTRAPPOLATA IN UNA MENTE INFERNALE CON UN'OSSESSIONE VIA L'ALTRA. FARMACI E PSICOTERAPIA HANNO FALLITO, MI AIUTI LEI SIG. BISANTI


LETTERA

Salve signor Bisanti, ieri stavo cercando informazioni riguardo i danni causati da seroquel (quetiapina) ed ho trovato una discussione dove lei rispondeva dicendo in poche parole che sostiene che per guarire bisogna prendere forza da se stessi. Io posso dirle che ci sono cose che non si riescono nemmeno a modificare da soli e sembra che più uno vuole tentare di sforzarsi più si casa nel baratro. 

Soffro di pensieri ossessivi che mi fanno stare molto male fino a causarmi extrasistole, crisi e senso di forte debolezza e di svenimento che mi porta a dover chiudere o uscire da situazioni, x altre persone non dannose psicologicamente, perché i pensieri ossessivi mi divorano le forze. 

Non riesco più a vivere alcune situazioni con normalità, la mia mente crea situazioni non reali che mi fanno stare molto male e devo uscirne e togliere questo peso dal cuore (che mi causa extrasistole). 

Volevo tornare ad assumere il seroquel x provare e restare in queste situazioni e vedere se riesco a vederle con la giusta ottica anziché con la lente deformante delle ossessioni che mi fanno andare con la mente fuori dalla realtà e non riesco a dare alla persona davanti la giusta posizione nella mia vita senza sentire il peso che mi divora. 

Come si può uscire e cambiare visone con una mente che io non riesco più a gestire? Come si fa se mi toglie le forze, se vuole farmene andare a tutti i costi da una normale situazione (x altri) se mi causa extrasistole finché non ne esco e non si placano i pensieri ossessivi, se mi toglie le forze anche di alzare la testa dal cuscino che mi sento svenire?

Io credo che non esiste cosa più infernale di una mente ossessiva che arriva a rendere impotente la persona che la abita.
Spero che lei sappia dirmi qualcosa a riguardo, la psicoterapia purtroppo non mi ha guarita.
Scusi lo sfogo.... Cordiali saluti

Lettera firmata


RISPOSTA


Buongiorno Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Se si continua a percorrere la strada sbagliata, possono anche passare mille anni, ingurgitare milioni di farmaci, rimanere sdraiati per secoli sul lettino di uno psicologo ma NIENTE cambierà.

Ora, cercherò di darle una visione completamente diversa dell'etichetta medica che le hanno appioppato e di che cosa sia il corpo umano e di come funzioni.

Il cervello è un organo collegato al resto del corpo, una potentissima macchina calcolatrice che necessita, per vivere, di due cose: ossigeno e giusto nutrimento.

Il cervello FABBRICA le emozioni, ma tutte le nostre percezioni sono anche la conseguenza di precise e determinate reazioni biochimiche, che possono avvenire correttamente solo ed esclusivamente quando mettiamo la nostra macchina nelle condizioni di funzionare al meglio.

Se lei mette benzina verde in una macchina diesel, quest'ultima qualche chilometro sbuffando lo farà, per poi rompersi definitivamente.

Lo stesso vale per il nostro cervello.

Anni e anni di continui insulti alimentari, caffè, sigarette, alcolici non fanno altro che impedire al nostro cervello di funzionare al meglio.

E noi, stupidamente, imputiamo tutta la sintomatologia che affiora (che altro non è che il modo che il nostro corpo ha per comunicarci che stiamo sbagliando) a imprecisati motivi psicologici che devono essere scandagliati attraverso anni e anni di (fallimentare, come nel suo caso) psicoterapia.

Nessuno nega che eventi infausti e pesanti possano condizionare la nostra mente così come i cibi sbagliati, ma bisogna altresì smettere di pensare che possiamo buttare all'interno del nostro corpo tonnellate di spazzatura senza pagarne le conseguenze.

Nel suo caso, lei NON DEVE COMBATTERE CONTRO I PENSIERI, è una guerra persa in partenza.

Guarire NON SIGNIFICA SOPPRIMERE I PENSIERI CON FARMACI O TATTICHE PSICOLOGICHE, bensì alzarsi al mattino e NON AVERLI. Questa è la vera guarigione.

E tutto questo è possibilissimo, attraverso un totale riequilibrio del corpo e della mente.

Nessuna pillola potrà mai GUARIRE nè TANTOMENO INTERAGIRE CON UN CERVELLO UMANO, OVE AVVENGONO TRILIONI DI OPERAZIONI AL SECONDO.



Quindi, ecco il piano di battaglia. Decida lei, in autonomia, cosa vuole fare della SUA salute:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



1 commento:

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