giovedì 27 aprile 2017

NON SIETE OBBLIGATI AD ASSUMERE FARMACI E/O AD ANDARE AI COLLOQUI CON I CENTRI DI SALUTE MENTALE. METTETEVELO BENE IN TESTA!

DENUNCIATE GLI ABUSI!

Moltissime persone mi chiedono ogni giorno come fare a "non andare ai colloqui con i CPS/CSM e quindi a non assumere una terapia farmacologica che NON vogliono assumere".

La risposta è di una semplicità disarmante, basta perdere un po' del proprio tempo per informarsi piuttosto che stare sul divano a guardare "Uomini e Donne".

L'art. 32 della nostra Costituzione permette l'autodeterminazione in campo sanitario, come unica eccezione quella in cui ci si trovi in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Questa è l'UNICA circostanza nella quale qualcuno può di fatto limitare la vostra libertà personale e costringervi ad assumere farmaci.

In tutte le altre occasioni, NESSUNO, dico NESSUNO può obbligarvi a presenziare a un colloquio, a fare qualunque tipo di attività e/o ad assumere farmaci.

Purtroppo, la Legge viene spesso, in malafede, ignorata dallo psichiatra di turno, che comincia a formulare tutta una serie di minacce allorquando il "paziente" cerchi di far valere i propri diritti.

Il piano di battaglia è questo:

1) MAI e poi MAI andare a un colloquio con uno psichiatra da soli: nominate una persona di fiducia sanitaria con una formale delega (lo scrivente è a disposizione di tutti) e fatevi assistere;

2) REGISTRATE, come è vostro diritto, i colloqui.

3) DENUNCIATE sia penalmente, sia all'Ordine dei Medici competente, eventuali minacce o abusi.

Se siete quindi già invischiati nel meccanismo psichiatrico, si può uscirne, basta fare le cose per bene.

Per evitare quindi un Accertamento Sanitario Obbligatorio, basta inviare, personalmente o (meglio) a mezzo di persona sanitaria di fiducia o un legale, la seguente PEC o raccomandata A/R.

Spett.le CSM,
con la presente, io sottoscritto ____________________________________________, COMUNICO la formale cessazione di ogni rapporto con codesto servizio territoriale in quanto proseguirò il mio percorso riabilitativo presso professionista privato di fiducia.
Giova far presente che le normativa vigente tutela l'autodeterminazione in campo sanitario e che qualunque azione venga posta in essere in spregio di tale diritto fondamentale costituzionalmente garantito verrà riportata alle Autorità competenti.

In fede

__________________


Parallelamente, non smetterò mai di ripeterlo, dovete capire che cosa volete dalla vostra vita: continuare ad avere fiducia in una sostanza chimica, oppure scalarla lentamente e stravolgere il vostro stile di vita, soprattutto alimentare, dando al vostro corpo la possibilità di autoguarirsi.

Sono, come sempre, a disposizione di tutti.

Avanti così

Pietro Bisanti


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