lunedì 11 settembre 2017

"SONO QUI A DIRTI DI NUOVO GRAZIE PER IL LAVORO CHE FAI, NON HA PREZZO. MI HAI RIDATO FIDUCIA": SCALAGGIO PAROXETINA E PROBLEMI ORMONALI

LETTERA

Gentilissimo Pietro,

ti avevo scritto un po' di tempo fa raccontandoti la mia storia con la paroxetina e alcune tristi vicende con medici dell'ospedale. Fortunatamente quel periodo è lontano ormai. Ci sono stati momenti molto duri ma con l'aiuto di persone care, di tanta determinazione e di un corretto stile di vita, le cose si sono piano piano sistemate e ho ritrovato il mio equilibrio. 
La strada è ancora lunga, sono solo a metà del percorso, ma sono sicura di potercela fare. 

Sto scalando ancora la paroxetina; in un anno e mezzo circa sono passata da 20 mg agli attuali 9 senza problemi. Sto facendo uno scalaggio molto lento dato che la mia dipendenza dura da moltissimi anni e seguo ciò che il mio corpo suggerisce. 

Sono molto fiduciosa nel poterla togliere definitivamente anche se ci vorrà ancora tempo. Per fortuna ho anche un nuovo medico di base a sostenermi, una dottoressa giovane e molto disponibile, che appoggia in pieno la mia scelta e il mio scalaggio. 

Sono qui a dirti di nuovo grazie per il lavoro che fai, non ha prezzo. Mi hai ridato fiducia; ora credo profondamente nel potere che il mio corpo ha di rigenerarsi al meglio, se gliene do la possibilità. 

Ti scrivo anche per esporti l'unico problema che sto riscontrando negli ultimi mesi. Da un po' di tempo, infatti, sto avendo problemi con il ciclo mestruale, con cicli sempre diversi, o troppo corti o troppo lunghi. 

Ho 36 anni e un cambiamento ormonale ci può stare ma adesso cominciano ad essere molto evidenti. Ho fatto una visita ginecologica completa ed esami del sangue per i dosaggi ormonali al 12° e 21° giorno del ciclo che hanno evidenziato sì squilibri negli ormoni ma senza una causa organica. 

Il parere sia del ginecologo che della dottoressa è che tra le varie cause potrebbe esserci proprio lo scalaggio della paroxetina. Ti risulta? Possono verificarsi questo genere di problemi con lo scalaggio degli SSRI? Che fare? Spero che una volta scalato definitivamente l'antidepressivo i miei ormoni tornino a posto, anche perché non avrei intenzione di prendere la pillola o altre medicine.

Grazie ancora infinite e continua per la tua strada!
Un abbraccio sincero,
G.


RISPOSTA

Buongiorno G.,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Intanto: bravissima, così si fa.

Rispondo alla tua domanda con un SI' grosso come una casa.

La Paroxetina, ma in generale tutti gli psicofarmaci, hanno un impatto enorme su tutto il sistema endocrino.

Posso quindi dirti di tirare le somme solo ed esclusivamente passati un paio di anni dalla eliminazione TOTALE della Paroxetina.

Dai fiducia al tuo corpo ma continua ad alimentarti al meglio.

Altri consigli IMPORTANTI:

1) stai lontano come la morte dalla soia, che influisce pesantemente sulla produzione di estrogeni

2) In generale i cereali e legumi TUTTI, non essendo cibo umano ma cibo per granivori e contenendo un sacco di antinutrienti, hanno un'azione di interferenza endocrina. Se non migliori dopo la dismissione, oltre a continuare a NON mangiare i cereali con il glutine, ti consiglio di provare un periodo di eliminazione totale.

3) Plastiche, alluminio per cucinare, profumi, trucchi: moltissimi prodotti commerciali contengono quelli che vengono definiti "ftalati", cioè composti chimici derivati dalla plastica, che hanno una conclamata azione di interferenza endocrina. Senza che mi dilunghi, fai una ricerca su Internet e vedrai quanto sia importante eliminarli dalla tua vita. Ne parlerò bene nel mio prossimo libro in uscita.

DIMENTICA PILLOLE E PILLOLINE. Abbraccia finalmente uno stile igienista a 360 gradi.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.









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