lunedì 5 marzo 2018

EPILESSIA: PER "CALMARE" IL "DOPO CRISI" ARRIVA IL FAMIGERATO SEROQUEL... E IL DISASTRO E' SERVITO

LETTERA

Gent.mo  dott. Bisanti,
mi rivolgo a lei, perché ho letto che si interessa di dismissione di neurolettici.

Sono farmacista di professione, il problema riguarda mio figlio di 29 anni che soffre di crisi epilettiche parziali farmacoresistenti, dall'età di 12 anni.

Assume tegretol 400 RM x 3/die  e frisium 10mg x 2/die come antiepilettici (dopo aver provato tutti gli antiepilettici vecchi e nuovi).

Dal momento che dopo la crisi ha una forte sensazione di angoscia, ansia estrema, gli è stato prescritto seroquel  RP 300 mg che assume da 4 anni. Sfortunatamente non mi sono accorta che è proprio il seroquel a farlo stare peggio, perché gli provoca acatisia psichica....questa si confondeva con la sensazione del dopo- crisi. 

Abbiamo deciso di sospendere seroquel  ... ma non ci riusciamo, perchè va incontro a sintomi di sospensione forti.. Purtroppo a rilascio prolungato il dosaggio minimo è 50 mg. Come possiamo procedere?
Spero tanto in un suo suggerimento, la vita di mio figlio è un inferno, non per le crisi ma per il seroquel...

Grazie di cuore 

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Prima ancora di entrare nel merito della sua domanda, come posso non notare una TOTALE assenza di qualsivoglia nozione di natura igienista?

Questo è il problema principale.

Il NON capire che la medicina allopatica (ma anche la maggior parte discipline "alternative") ha come suo principale modus operandi il SOFFOCAMENTO della sintomatologia, andando a definire la sparizione del sintomo come "guarigione".

Guarigione un paio di palle continuo a dire io da moltissimi anni, con risultati straordinari che sono davanti agli occhi di tutti.

Lo ripeterò quindi ancora: soffocare un sintomo a suon di bombe chimiche NON significa guarire; significa spostare il problema da un'altra parte, aggravandolo e, quando va bene, posticipandolo.

Nel suo caso, il "delirio" va oltre: le hanno prescritto un farmaco potente come il Seroquel per sedare il post-crisi  in concomitanza con altri farmaci antiepilettici (che certo acqua fresca non sono) che avrebbero la funzione di evitare che queste stesse crisi si manifestino.

Insomma, un minestrone farmacologico che sta creando disastri su disastri.

E qui sorgono spontanee alcune domande:

1) Lei si è mai chiesta se la strada farmacologica sia quella giusta ovvero se sia giusto che i sintomi, cioè i segnali che il corpo manda per avvisarci che qualcosa non funziona correttamente, debbano essere soffocati al posto che capiti, compresi, identificando la loro CAUSA e andando ad agire su quest'ultima, sradicandola?

2) Lei si è mai chiesta se una compressa di totale sintesi chimica possa veramente, una volta ingerita, arrivare fino al cervello, superare la barriera ematoencefalica e andare a "sistemare" selettivamente quello che vogliamo noi, "dialogando" con 100 miliardi di neuroni deputati a svolgere migliaia di funzioni contemporaneamente?

3) Lei pensa che il corpo umano sia una macchina stupida e ignorante che ha bisogno di medicine per funzionare oppure una meravigliosa essenza autoreferenziale capace di autoguarirsi allorquando gliene venga data la possibilità?

Le risposte che darei io vanno senza se e senza ma in direzione contraria rispetto al modo di agire di vostro figlio che, a parer mio, NON guarirà MAI e poi MAI continuando sulla strada sbagliata.

E' finalmente ora di trattare il corpo di vostro figlio come merita, delegando ad ESSO il lavoro di autoguarigione e non a tonnellate di merda chimica e tossica, come quella che giornalmente assume.

Che diamine significa "crisi epilettiche farmacoresistenti"? Che non si fermano dopo la somministrazione di un antiepilettico risponderebbe lei... Io invece le identifico come un segnale così potente del corpo umano che nemmeno un farmaco chimico riesce a spegnere.

E di questo dovete esserne "felici" perché vi da la possibilità, finalmente, di AGGREDIRNE LA CAUSA, una volta e per sempre.

E aggredirne la causa significa, FINALMENTE, virare senza compromessi verso uno stile di vita alimentare ed emozionale biocompatibile con la nostra struttura antropometrica.

L'alimentazione DEVE orientarsi verso un vegancrudismo ad altissimi livelli di frutta e a bassissimi livelli di grasso mentre il lato emozionale DEVE orientarsi verso un radicale cambiamento della visione della vita e della "malattia".

Qui non bisogna scalare "solo" il Seroquel. Qui bisogna buttare tutto nel cesso e partire da zero.

Ci sentiamo in privato.


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.









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