sabato 12 maggio 2018

DALL'ASBESTOSI ALLA DEPRESSIONE: PREDICHIAMO BENE MA RAZZOLIAMO MALE

LETTERA

Ciao Pietro, 
mi chiamo Elisabetta, qualche anno fa ho preso il tuo libro e sono certa che cio' che scrivi e assolutamente giusto e corretto, tu stesso hai depurato il tuo organismo dalle tossine alimentari di una scorretta educazione alimentare e anche dalle tossine legate ai farmaci.

Sono certa che il corpo umano sia una MACCHINA PERFETTA che e' proiettata all'autoguarigione e che le malattie siano segnali che si sta facendo qualcosa di sbagliato. Ti ammiro x' comunque sei sicuramente molto determinato e lo sono tante persone come te. 

A me piacerebbe riuscire a seguire alla lettera cio' che tu dici, ma non ho ancora maturato la determinazione adatta per applicare le tue indicazioni. Ho solo una domanda da farti, come si puo' curare un'asbestosi? Mio padre ne e' affetto, grazie alla Fibronit. Poi ho un'altra domanda, come cureresti un tumore che lasciato lì ti porterebbe alla tomba? 

Sono certa che ci sia una soluzione meno tossica della chemioterapia ma non ho idea di quale possa essere. Poi ti dico una cosa, sono un essere umano di media intelligenza, credo, capisco cosa puo' far bene e cosa puo' far male, ma traggo gioia anche dal condividere di tanto in tanto un tossico bicchiere di pinot nero metodo classico che sara' pure un concentrato di bisolfiti, e intossichera' sempre piu' la mia pattumiera personale, ma credimi, ci sono cose a cui ora non ho voglia di rinunciare. 

Ho anche una certezza, prima o poi moriro', non so quando, ma comunque, arrivata alla mia "meta' " vita credo, ho 41 anni e onestamente spero di arrivare a 82 (anche a 90 in buono stato) ma non posso sapere quando dovro' congedarmi da questa vita terrena, penso che il mio obiettivo primario sia fare il possibile per vivere al meglio (meglio intendo per me, x cio' che ritengo io) per stare bene e per avere soddisfazione da cio' che faccio. 

La vita e' un dono prezioso, e sono felice x il solo fatto che al mattino apro gli occhi e posso scendere dal letto con le mie gambe e camminare. Poi sorrido, cerco di sorridere sempre, perche'sono molto fortunata, ho un lavoro che mi stimola, ho ancora i miei genitori a cui dedico tempo con molto piacere, sono curiosa e non smetto di studiare, amo la compagnia ma so stare da sola, non sono sposata, non ho figli, ma non e' mai stata una mia priorita', ho una vita normale direi, ho dei punti di debolezza, in cui c'e' spazio di miglioramento e soprattutto ho cose che voglio eliminare dalla mia vita (sostanze tossiche (farmaci) che uso) ma lo faro' con calma, ti dico questo x' sn terrorizzata all'idea di stare di nuovo male. 

Non demonizzo gli psichiatri, io ne ho trovati di bravi, comprensivi e umani. A me nessuno ha costretto a prendere nulla. La depressione/esaurimento (chiamala come vuoi) si puo' curare. Tutto si puo' curare. So che sei assolutamente contro gli psicofarmaci. Ma se la malattia ti viene x qualche errore che fai, e sei nella merda e non sai come uscirne, e non vuoi perdere il lavoro x' sprofonderesti sempre piu' nel baratro, a mio avviso ben venga lo psicofarmaco e amen. 

Certo, sarebbe meglio di no, pero' pace, non e' una tragedia.  Io vorrei, con il giusto tempo, liberarmi di Elontril 150 che prendo da 6 anni.  Assumevo anche Cymbalta da 30 (l'ho preso x due anni). Quando 2 anni fa sono arrivata al dosaggio di 1 giorno sì e uno no di Elontril ho ricominciato a piangere senza motivo. 

Ora lo prendo cosi': due giorni si e uno no...gia' da 1 anno..vorrei scalare ancora un po'. Che Dio me la mandi buona...stringero' i denti, ma sto giro non mollo. Pero' l'alimentazione che fa tu, mi gla fo no!aime'! Io magno tutto anche le gambe del tavolo, sono un pochino sovrappeso ma ora sn a dieta e faccio tanta ginnastica, e sono bella dentro e fuori cmq non sono malaccio, x cui sono contenta. 

Se vorrai rispondermi ( alla parte in cui ti chiedo delle malattie) saro' contenta che mi avrai dedicato un po' del tuo tempo prezioso. Un abbraccio Elisabetta

RISPOSTA

Buongiorno Elisabetta,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Non mi piace il tuo discorso Elisabetta, non mi piace proprio per niente.

Hai immagazzinato correttamente una marea di concetti igienisti ma parli come una VECCHIA DECREPITA.

Sì, malgrado tu voglia autoconvincerti che la tua vita sia "vivibile", un occhio allenato come il mio non può non percepire che il tuo è il modo di ragionare di chi pensa di avere un piede nella fossa.

E lo sai perché?

Perché non ti ostini a fare il "salto", e continui ad andare avanti con la chimica.

Sì. perché, che tu lo ammetta o no, il tuo equilibrio psicofisico è dettato da una schifosa pastiglia che, oltretutto, assumi pure in maniera arbitraria: se la vuoi prendere, prendila BENE, altrimenti scalala, e scalala BENE. Le vie di mezzo sono per chi non ha ancora capito cosa voglia dalla vita.

E andando avanti così NON potrai mai provare nemmeno lontanamente cosa significhi avere un corpo (e una mente) che funzionino al 100%... tutto questo lo scambi con uno schifoso vino pieno di solfiti? Che oltretutto, nessuno ti vieterebbe di bere ogni tanto... Il problema è che non hai alcuna voglia di iniziare ALCUN discorso alimentare ed emozionale SERIO e duraturo. Questo è il problema.

Detto questo, la mia idea sui tumori la sai bene...

Pensi che una sostanza chimica che corrode l'interno del corpo possa guarire qualcuno? Sei libera di pensarlo, così come le 250.000 persone che ogni anno muoiono di cancro in Italia "nonostante" la santa chemio.

E sei altrettanto sicura che quel tumore, lasciato lì come dici tu, diventi veramente qualcosa di incontrollabile?

Io sono certo di due cose a riguardo:

1) Crepare in modo naturale, senza chemio e radio, è 1000 volte più veloce e MENO DOLOROSO che non farsi ammazzare lentamente tra dolori cronici, morfina e recidive.

2) I tumori sono e rimangono una estrema azione DIFENSIVA del corpo umano: sono da esso creati, e solo esso può eliminarli, attraverso la pratica del digiuno, di una perfetta alimentazione e di un cambio emozionale vero e duraturo.

Il resto sono solo sofferenze, sofferenze GRATUITE che milioni di persone permettono vengano inflitte a loro stesse.

Ti abbraccio

Pietro Eupremio Maria Bisanti


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

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