Si, siamo tutti drogati, in un modo o nell'altro.
Immaginiamo che non si riuscisse più a trovare una sola sigaretta, un solo caffè, una sola birra, una sola bistecca, un solo psicofarmaco.
Ci sarebbe la rivoluzione, con gente in strada in preda a una crisi di nervi, pronta a commettere le peggiori nefandezze.
E non è un'ipotesi così immaginaria, anzi.
Se analizziamo la nostra vita ci rendiamo conto ormai di come molti di noi siano schiavi di tutta una serie di sostanze, non quelle catalogate come stupefacenti, ma tutte quelle che ormai sono diventate di uso quotidiano.
Quanta gente non riesce a rilassarsi senza fumare?
Quanta gente non riesce a svegliarsi senza caffè?
Quante gente è capace di rimanere anche un solo giorno, che dico anche 12 ore, senza mangiare?
Sbrocchiamo come si suol dire, e sbrocchiamo anche in fretta, sintomo che ormai siamo assuefatti, e non riusciamo a uscire da un circolo vizioso che porta poi ai farmaci, e a tutte le inutili cure mediche che portano prima del tempo al campo santo.
Provate a interrogarvi, provate anche solo a stare un giorno senza mangiare, e vedrete che i sintomi eliminativi di un corpo intossicato marcio saranno così forti da piegarvi, e da farvi quindi capire quanto siete corrotti dentro.
Quanta gente non prova alcun piacere nell'uscire se non può ingozzarsi di cibo prima, e di alcol dopo?
Quanta gente prova piacere in una cena in compagnia solo ed esclusivamente per la presenza di cibo?
Quanta probabilità ha una festa di funzionare senza alcol e cibo spazzatura?
Meditate gente, meditate, ormai la nostra vita è scandita dalle sostanze, legali o illegali che siano.
NUTRIZIONE COMPATIBILE E PRINCIPI DI IGIENISMO NATURALE, PER VEDERE FINALMENTE IL MONDO PER QUELLO CHE È VERAMENTE E NON COME VOGLIONO FARLO APPARIRE! IL BLOG DI ELEZIONE RIGUARDO IL MONDO DELLA PSICHIATRIA E DEGLI PSICOFARMACI. PER CONTATTI: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM
venerdì 24 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
CONVERSAZIONI ABERRANTI IN SALA PARTO
Una donna partorisce, e la mattina dopo si ritrova in stanza con altre che hanno anch'elle partorito da poco.
La prima è vegana, attenta a non bersi tutte le fandonie che la medicina allopatica vuole farci ingurgitare, e super sostenitrice dell'estrema dannosità delle vaccinazioni, soprattutto pediatriche.
La seconda non ha alcuna cognizione di cosa sia giusto o sbagliato, e accetta di far fare un prelievo al proprio neonato, in modo tale che, come detto da i medici "sapremo con certezza di quali malattie potrà soffrire in futuro".
Vi rendete conto dell'aberrazione di questo discorso? A cosa serve allora non bere, non fumare, non alimentarsi di cadaveri o di latte di altre speci, di cibo spazzatura, quando un banale esame del sangue ci dirà se saremo costretti a morire prima del tempo e di che cosa!?
Un'altra ancora dice "Uffa la carne non mi piace, ma la devo mangiare per forza!"...
Un'altra ancora offre alla saggia vagana un ottimo actimel, considerato ormai la panacea per tutti mali!
Un'altra ancora si lamenta perché l'ospedale non offre automaticamente il latte artificiale dato che lei non ha alcuna voglia di allattare dato che le fa male...
E la nostra amica vegana invece ha il colostro che le esce dal seno senza neanche stringerlo, sintomo di un corpo sano che fa quel che deve fare.
Questo siamo diventati noi umani: un'accozzaglia di lobotomizzati, che hanno trasformato la gravidanza, la nascita e la crescita di un bambino in una cosa difficile, innaturale, artificiale.
E queste povere creature indifese dipendono da noi, e noi le torturiamo con latte artificiale, vitamine artificiali, vaccinazioni, salviette piene di additivi chimici, clisteri per fare la cacca poiché sono stitici a causa del latte artificiale che assumono.
Ognuno di noi è libero di andare anzitempo al camposanto, ma non portate con voi i vostri innocenti figli.
La prima è vegana, attenta a non bersi tutte le fandonie che la medicina allopatica vuole farci ingurgitare, e super sostenitrice dell'estrema dannosità delle vaccinazioni, soprattutto pediatriche.
La seconda non ha alcuna cognizione di cosa sia giusto o sbagliato, e accetta di far fare un prelievo al proprio neonato, in modo tale che, come detto da i medici "sapremo con certezza di quali malattie potrà soffrire in futuro".
Vi rendete conto dell'aberrazione di questo discorso? A cosa serve allora non bere, non fumare, non alimentarsi di cadaveri o di latte di altre speci, di cibo spazzatura, quando un banale esame del sangue ci dirà se saremo costretti a morire prima del tempo e di che cosa!?
Un'altra ancora dice "Uffa la carne non mi piace, ma la devo mangiare per forza!"...
Un'altra ancora offre alla saggia vagana un ottimo actimel, considerato ormai la panacea per tutti mali!
Un'altra ancora si lamenta perché l'ospedale non offre automaticamente il latte artificiale dato che lei non ha alcuna voglia di allattare dato che le fa male...
E la nostra amica vegana invece ha il colostro che le esce dal seno senza neanche stringerlo, sintomo di un corpo sano che fa quel che deve fare.
Questo siamo diventati noi umani: un'accozzaglia di lobotomizzati, che hanno trasformato la gravidanza, la nascita e la crescita di un bambino in una cosa difficile, innaturale, artificiale.
E queste povere creature indifese dipendono da noi, e noi le torturiamo con latte artificiale, vitamine artificiali, vaccinazioni, salviette piene di additivi chimici, clisteri per fare la cacca poiché sono stitici a causa del latte artificiale che assumono.
Ognuno di noi è libero di andare anzitempo al camposanto, ma non portate con voi i vostri innocenti figli.
sabato 18 giugno 2011
QUEL CERVELLO CHE NON SI FERMA MAI: IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
È un'altra epidemia mondiale, un flagello che può pesantemente rovinare la vita di un essere umano, limitandone spostamenti, incontri, iniziative, amicizie.
Cos'è anzitutto il disturbo ossessivo-compulsivo? In pratica si tratta di un corto circuito a livello celebrale, ove, chi ne soffre, non riesce a evitare, in alcuni casi, di continuare a pensare, con il susseguirsi di pensieri che affollano la propria mente, senza che possa far nulla per fermarli: pensieri di essere omosessuale, di essere un pedofilo, di sterminare la propria famiglia, di essere indemoniato, di essere impuro.
Veri e propri "racing thoughts" come dicono gli inglesi, un inerrestabile flusso celebrale di pensieri al di fuori del proprio controllo, creatori di ansia e di disagio.
In pratica è l'impossibilità di avere la "testa vuota", l'incapacità di riuscire a rilassarsi, di non pensare a nulla.
Oppure, in molti altri casi, si manifesta (anche) con delle vere e proprie compulsioni: il dover avere tutto sotto controllo, il fare le scale a pié pari magari a due a due, il pregare in continuazione per paura di essere puniti da Dio, il lavarsi le mani in continuazione per paura di essere sporchi.
La psichiatria tradizione è impotente, e in pratica la soluzione adottata per il disturbo ossessivo-compulsivo è la stessa che viene utilizzata per la depressione: i famigerati antidepressivi della classe SSRI, di cui ho già ampiamente parlato nel mio blog.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Basta colpire il sintomo, basta imbottirsi di medicine, sedute dalla psicologo, esami, senza capire che i pensieri e le compulsioni non possono essere sconfitti o fermati. L'unica soluzione è colpirne la causa, affinché essi non si presentino proprio!
Non serve a nulla imbottire di antipsicotici uno schizofrenico che sente le voci! Bisogna far sì che le voci non si presentino, guarendo il suo "problema" alla base, non aggiungendo veleni a veleni solo per coprire un sintomo!
Nessuno si è mai chiesto il perché siamo formati da anima e corpo? Tutto quello che fisicamente introduciamo ha un suo risvolto sui nostri pensieri, anche per il fatto che il cervello è un organo fisico, e come tale, quando non funziona bene, ha il suo modo di esprimerlo, proprio attraverso i cosiddetti "disturbi mentali".
Il problema però non va mai ricercato dove materialmente è più naturale! Un cervello che funziona male è infatti spesso sintomo di un intestino che lavora male, di digestioni poco virtuose, di un corpo intossicato, di un sangue tossico.
Queste sono le vere cause di un cervello che nutrito e ossigenato male non potrà mai e poi mai funzionare bene.
E gli psichiatri moderni che fanno? Prescrivono, dopo una chiacchierata, potenti veleni che creeranno ancora maggiore sconquasso, dando la solita parvenza di guarigione.
Bisogna disinfiammare l'intestino e tutto l'organismo. Bisogna scalare i farmaci che si stanno prendendo e cambiare totalmente stile di vita e soprattutto alimentare: sigarette, alcol, ma anche carne, latticini e tutta la spazzatura presente in commercio dovranno lasciare il posto a frutta e verdura crude, gli unici alimenti che potranno permettere al proprio corpo di ritrovare quell'equilibrio perso.
Non credete alle etichette che gli psichiatri danno, alle condanne a vita a psicofarmaci: la guarigione definitiva, vera, genuina, duratura si ottiene solo guardando il proprio corpo dal punto di vista olistico e ortomolecolare, cioè un tutt'uno.
Un intestino pieno di batteri anaerobici che accorrono a causa della carne che lì va in putrefazione non potrà mai e poi mai produrre quei neurotrasmettitori che vi daranno la calma e la pace mentale che dovrebbe essere naturale in ognuno di noi.
Gli zuccheri artificiali, con i picchi glicemici e di insulina annessi, e con le relative produzioni di adrenalina e cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, non potranno mai permettere al vostro cervello di rimanere in uno stato di quiete.
Ci vuole così tanto a capire che il problema non è nel cervello ma nella spazzatura che ingeriamo? Ci vuole tanto a capire che gli psicofarmaci sono solo dei pericolosissimi pagliativi? Ci vuole tanto a capire che siamo nati per stare bene?
Chiunque legga questo post e sia stato etichettato come "ossessivo-compulsivo" sappia che la guarigione è più a portata di mano di quello che pensi.
Cos'è anzitutto il disturbo ossessivo-compulsivo? In pratica si tratta di un corto circuito a livello celebrale, ove, chi ne soffre, non riesce a evitare, in alcuni casi, di continuare a pensare, con il susseguirsi di pensieri che affollano la propria mente, senza che possa far nulla per fermarli: pensieri di essere omosessuale, di essere un pedofilo, di sterminare la propria famiglia, di essere indemoniato, di essere impuro.
Veri e propri "racing thoughts" come dicono gli inglesi, un inerrestabile flusso celebrale di pensieri al di fuori del proprio controllo, creatori di ansia e di disagio.
In pratica è l'impossibilità di avere la "testa vuota", l'incapacità di riuscire a rilassarsi, di non pensare a nulla.
Oppure, in molti altri casi, si manifesta (anche) con delle vere e proprie compulsioni: il dover avere tutto sotto controllo, il fare le scale a pié pari magari a due a due, il pregare in continuazione per paura di essere puniti da Dio, il lavarsi le mani in continuazione per paura di essere sporchi.
La psichiatria tradizione è impotente, e in pratica la soluzione adottata per il disturbo ossessivo-compulsivo è la stessa che viene utilizzata per la depressione: i famigerati antidepressivi della classe SSRI, di cui ho già ampiamente parlato nel mio blog.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Basta colpire il sintomo, basta imbottirsi di medicine, sedute dalla psicologo, esami, senza capire che i pensieri e le compulsioni non possono essere sconfitti o fermati. L'unica soluzione è colpirne la causa, affinché essi non si presentino proprio!
Non serve a nulla imbottire di antipsicotici uno schizofrenico che sente le voci! Bisogna far sì che le voci non si presentino, guarendo il suo "problema" alla base, non aggiungendo veleni a veleni solo per coprire un sintomo!
Nessuno si è mai chiesto il perché siamo formati da anima e corpo? Tutto quello che fisicamente introduciamo ha un suo risvolto sui nostri pensieri, anche per il fatto che il cervello è un organo fisico, e come tale, quando non funziona bene, ha il suo modo di esprimerlo, proprio attraverso i cosiddetti "disturbi mentali".
Il problema però non va mai ricercato dove materialmente è più naturale! Un cervello che funziona male è infatti spesso sintomo di un intestino che lavora male, di digestioni poco virtuose, di un corpo intossicato, di un sangue tossico.
Queste sono le vere cause di un cervello che nutrito e ossigenato male non potrà mai e poi mai funzionare bene.
E gli psichiatri moderni che fanno? Prescrivono, dopo una chiacchierata, potenti veleni che creeranno ancora maggiore sconquasso, dando la solita parvenza di guarigione.
Bisogna disinfiammare l'intestino e tutto l'organismo. Bisogna scalare i farmaci che si stanno prendendo e cambiare totalmente stile di vita e soprattutto alimentare: sigarette, alcol, ma anche carne, latticini e tutta la spazzatura presente in commercio dovranno lasciare il posto a frutta e verdura crude, gli unici alimenti che potranno permettere al proprio corpo di ritrovare quell'equilibrio perso.
Non credete alle etichette che gli psichiatri danno, alle condanne a vita a psicofarmaci: la guarigione definitiva, vera, genuina, duratura si ottiene solo guardando il proprio corpo dal punto di vista olistico e ortomolecolare, cioè un tutt'uno.
Un intestino pieno di batteri anaerobici che accorrono a causa della carne che lì va in putrefazione non potrà mai e poi mai produrre quei neurotrasmettitori che vi daranno la calma e la pace mentale che dovrebbe essere naturale in ognuno di noi.
Gli zuccheri artificiali, con i picchi glicemici e di insulina annessi, e con le relative produzioni di adrenalina e cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, non potranno mai permettere al vostro cervello di rimanere in uno stato di quiete.
Ci vuole così tanto a capire che il problema non è nel cervello ma nella spazzatura che ingeriamo? Ci vuole tanto a capire che gli psicofarmaci sono solo dei pericolosissimi pagliativi? Ci vuole tanto a capire che siamo nati per stare bene?
Chiunque legga questo post e sia stato etichettato come "ossessivo-compulsivo" sappia che la guarigione è più a portata di mano di quello che pensi.
giovedì 16 giugno 2011
COSA SIGNIFICA VERAMENTE GUARIRE?
Vi siete mai chiesti cosa significhi veramente guarire?
La medicina allopatica sbaglia in partenza, associando la scomparsa della sintomatologia alla guarigione, quando in realtà non è così.
Bisogna imparare a vedere i sintomi come dei precursori, dei segnali positivi che vengono emessi dal nostro corpo sia per permetterci di guarire che per avvisarci.
L'herpes, la psoriasi, un tumore, ma anche un semplice brufolo sono e rimangono meccanismi precisi e orchestrati dal nostro sistema immunitario per un fine positivo, sia esso di purificazione che di circoscrizione dei veleni come nel caso di un tumore.
Questo significa che un herpes che essuda, butta fuori quello che creerebbe sconquasso se rimanesse dentro; un'escrescenza tumorale ancora benigna è un sapiente sarcofago per dei veleni che se andassero in circolo, ci porterebbero presto alla morte.
Cominciate e vedere i sintomi non come un nemico, da abbattere a suon di antibiotici, cortisone, immunosoppressori, trapianti, eparine e chi più ne ha più ne metta, ma un prezioso alleato.
Il corpo cerca sempre un suo equilibrio, e questo comporta sintomatologie che sono sicuramente spiacevoli, ma necessarie al fine della sopravvivenza stessa o della guarigione.
Rispedire dentro il corpo le essudazioni dell'herpes zoster con tonnellate di aciclovir e antibiotici non farà altro che rimandare il problema nel lungo periodo, con continue recidive anche più gravi, e con le tossine che si insinueranno sempre di più all'interno dei tessuti.
Rispedire dentro il corpo una benedetta febbre con il paracetamolo significa impedire al sistema immunitario quell'innalzamento di temperatura che lui ritiene in quel momento necessario al fine di un processo guaritivo.
Rispedire dentro il corpo la psoriasi con gli immunosoppressori, significa disorientare, mettere il bavaglio al proprio sistema immunitario, che proprio nella psoriasi trovava il suo modo di espellere quei veleni di cui cerca disperatamente di liberarsi.
Rispedire dentro il corpo il dolore del mal di schiena con un antidolorifico significa intasare ancora di più l'organismo di veleni, senza aver colpito a monte la causa.
I sintomi devono essere benedetti, devono essere capiti, coadiuvati, ascoltati, mai combattuti con l'armamentario medico, che oltre a non risolvere nulla, fornisce una "guarigione" apparente e veloce che porterà ancor più disastri nel lungo periodo.
Guarire significa liberarsi della tossemia interna, seguire uno stile di vita corretto, che parte da un'alimentazione vegana tendenzialmente crudista, e non avere più recidive. Significa svegliarsi al mattino e stare bene, benissimo. Sempre.
Non il continuo balletto che la medicina allopatica ci costringe a sopportare con le insensate prescrizioni di farmaci.
Abbiate fiducia nel vostro corpo, cambiate radicalmente il vostro stile di vita, ma lasciatelo lavorare.
Nessuno più di lui sa cosa deve essere fatto e quando. Non interferite, a meno di casi di gravissima urgenza con pericolo di vita, con farmaci che rimangono sostanze velenose, estranee e che, nella migliore delle ipotesi, vi prenderanno in giro con una falsa, breve e passeggera guarigione.
La medicina allopatica sbaglia in partenza, associando la scomparsa della sintomatologia alla guarigione, quando in realtà non è così.
Bisogna imparare a vedere i sintomi come dei precursori, dei segnali positivi che vengono emessi dal nostro corpo sia per permetterci di guarire che per avvisarci.
L'herpes, la psoriasi, un tumore, ma anche un semplice brufolo sono e rimangono meccanismi precisi e orchestrati dal nostro sistema immunitario per un fine positivo, sia esso di purificazione che di circoscrizione dei veleni come nel caso di un tumore.
Questo significa che un herpes che essuda, butta fuori quello che creerebbe sconquasso se rimanesse dentro; un'escrescenza tumorale ancora benigna è un sapiente sarcofago per dei veleni che se andassero in circolo, ci porterebbero presto alla morte.
Cominciate e vedere i sintomi non come un nemico, da abbattere a suon di antibiotici, cortisone, immunosoppressori, trapianti, eparine e chi più ne ha più ne metta, ma un prezioso alleato.
Il corpo cerca sempre un suo equilibrio, e questo comporta sintomatologie che sono sicuramente spiacevoli, ma necessarie al fine della sopravvivenza stessa o della guarigione.
Rispedire dentro il corpo le essudazioni dell'herpes zoster con tonnellate di aciclovir e antibiotici non farà altro che rimandare il problema nel lungo periodo, con continue recidive anche più gravi, e con le tossine che si insinueranno sempre di più all'interno dei tessuti.
Rispedire dentro il corpo una benedetta febbre con il paracetamolo significa impedire al sistema immunitario quell'innalzamento di temperatura che lui ritiene in quel momento necessario al fine di un processo guaritivo.
Rispedire dentro il corpo la psoriasi con gli immunosoppressori, significa disorientare, mettere il bavaglio al proprio sistema immunitario, che proprio nella psoriasi trovava il suo modo di espellere quei veleni di cui cerca disperatamente di liberarsi.
Rispedire dentro il corpo il dolore del mal di schiena con un antidolorifico significa intasare ancora di più l'organismo di veleni, senza aver colpito a monte la causa.
I sintomi devono essere benedetti, devono essere capiti, coadiuvati, ascoltati, mai combattuti con l'armamentario medico, che oltre a non risolvere nulla, fornisce una "guarigione" apparente e veloce che porterà ancor più disastri nel lungo periodo.
Guarire significa liberarsi della tossemia interna, seguire uno stile di vita corretto, che parte da un'alimentazione vegana tendenzialmente crudista, e non avere più recidive. Significa svegliarsi al mattino e stare bene, benissimo. Sempre.
Non il continuo balletto che la medicina allopatica ci costringe a sopportare con le insensate prescrizioni di farmaci.
Abbiate fiducia nel vostro corpo, cambiate radicalmente il vostro stile di vita, ma lasciatelo lavorare.
Nessuno più di lui sa cosa deve essere fatto e quando. Non interferite, a meno di casi di gravissima urgenza con pericolo di vita, con farmaci che rimangono sostanze velenose, estranee e che, nella migliore delle ipotesi, vi prenderanno in giro con una falsa, breve e passeggera guarigione.
domenica 12 giugno 2011
LA GRAVIDANZA NON E' UNA MALATTIA!
In nome del profitto, ecco che la medicina allopatica è riuscita a trasformare la gravidanza e gli immediati giorni dopo la nascita in una malattia.
Nessuno nega che gli esami clinici, le ecografie, le amniocentesi, gli accertamenti genetici possano avere una loro utilità, ma quando è troppo è troppo.
Ormai il "gine" come viene definitivo il ginecologo su tantissimi forum sembra quasi Dio sceso in terra, assieme al pediatra quanto poi il bambino viene al mondo.
Via la lobotomizzazione, e cerchiamo di utilizzare la nostra testa.
Nel water l'acido folico durante la gravidanza: qualunque integrazione inorganica di natura sintetica è semplicemente un ulteriore veleno che il corpo deve smaltire (vds. il mio articolo UN INTEGRATORE DI ANTILOPE PER IL MIO LEONE, GRAZIE!).
Nel water la vitamina K che viene ormai forzosamente e fraudolentemente somministrata ai neonati fin subito dopo la nascita, per lo stesso identico motivo.
Nel water il buscopan e tutti i vari antidolorifici prescritti come se fossero acqua calda: se un neonato preme in determinati punti, è fisiologico sentire dolore, ed è meglio il dolore che non un veleno che nasconde semplicemente il sintomo.
Nel water l'epidurale o il taglio cesareo se non in casi di assoluta necessità e urgenza con gravi pericoli per la madre o per il nascituro: ma santa pazienza! Lo gnu, in natura, partorisce a volte in corsa per sfuggire dal leone, e noi non sappiamo più nemmeno farlo naturalmente, a letto, accuditi e coccolati?
Nel water la posizione sdraiata, che più innaturale non si può: in Africa le donne, che partoriscono solitamente senza l'assistenza sanitaria, lo fanno da in piedi o da sedute, sfruttando la forza di gravità.
Nel water l'ossitocina è tutte le sostanze che provocano le contrazioni se non nei casi di assoluta necessità e urgenza con gravi pericoli per la madre o per il nascituro: è la Natura a gestire l'orchesta delle contrazioni e la loro tempistica, l'Uomo si faccia i fatti propri.
Nel water il latte artificiale o quello vaccino: il neonato necessita solo ed esclusivamente del latte della propria madre, e quindi della propria specie. Se eccezionalmente non si avesse il latte, bisogna cercare una donna che lo allatti per voi: e non fate la faccia disgustata, meglio che vostro figlio si attacchi alla tetta di qualcun'altra come si faceva in passato e come si fa tuttora nelle tribù che a uno schifoso biberon pieno di latte di mucca che lo farà crescere come un vitello pieno di coliche.
Nel water gli omogenizzati: il neonato, dopo aver terminato lo svezzamento con il latte della propria madre, dovrà essere indirizzato a una dieta vegana tendenzialmente crudista. Niente cadaveri frollati nel suo innocente intestino, niente pappette di frutta artificiali piene di zucchero (andate a vedere gli ingredienti dei più blasonati omogeneizzati di frutta, e vedrete che aggiungono lo zucchero bianco! Ma come diamine si fa ad aggiungere lo zucchero bianco alla frutta?!).
Impariamo a produrre in casa le nostre cose. Un neonato svezzato rigurgiterebbe subito un pezzo di carne morta se non fosse artificiosamente preparata per renderla "digeribile" e invece brama per la frutta succosa. Ci vuole una laurea per capirlo?
Cercate di vivere la gravidanza e la nascita come un momento di gioia, di salute, e non di preoccupazione e malattia.
Nessuno nega che gli esami clinici, le ecografie, le amniocentesi, gli accertamenti genetici possano avere una loro utilità, ma quando è troppo è troppo.
Ormai il "gine" come viene definitivo il ginecologo su tantissimi forum sembra quasi Dio sceso in terra, assieme al pediatra quanto poi il bambino viene al mondo.
Via la lobotomizzazione, e cerchiamo di utilizzare la nostra testa.
Nel water l'acido folico durante la gravidanza: qualunque integrazione inorganica di natura sintetica è semplicemente un ulteriore veleno che il corpo deve smaltire (vds. il mio articolo UN INTEGRATORE DI ANTILOPE PER IL MIO LEONE, GRAZIE!).
Nel water la vitamina K che viene ormai forzosamente e fraudolentemente somministrata ai neonati fin subito dopo la nascita, per lo stesso identico motivo.
Nel water il buscopan e tutti i vari antidolorifici prescritti come se fossero acqua calda: se un neonato preme in determinati punti, è fisiologico sentire dolore, ed è meglio il dolore che non un veleno che nasconde semplicemente il sintomo.
Nel water l'epidurale o il taglio cesareo se non in casi di assoluta necessità e urgenza con gravi pericoli per la madre o per il nascituro: ma santa pazienza! Lo gnu, in natura, partorisce a volte in corsa per sfuggire dal leone, e noi non sappiamo più nemmeno farlo naturalmente, a letto, accuditi e coccolati?
Nel water la posizione sdraiata, che più innaturale non si può: in Africa le donne, che partoriscono solitamente senza l'assistenza sanitaria, lo fanno da in piedi o da sedute, sfruttando la forza di gravità.
Nel water l'ossitocina è tutte le sostanze che provocano le contrazioni se non nei casi di assoluta necessità e urgenza con gravi pericoli per la madre o per il nascituro: è la Natura a gestire l'orchesta delle contrazioni e la loro tempistica, l'Uomo si faccia i fatti propri.
Nel water il latte artificiale o quello vaccino: il neonato necessita solo ed esclusivamente del latte della propria madre, e quindi della propria specie. Se eccezionalmente non si avesse il latte, bisogna cercare una donna che lo allatti per voi: e non fate la faccia disgustata, meglio che vostro figlio si attacchi alla tetta di qualcun'altra come si faceva in passato e come si fa tuttora nelle tribù che a uno schifoso biberon pieno di latte di mucca che lo farà crescere come un vitello pieno di coliche.
Nel water gli omogenizzati: il neonato, dopo aver terminato lo svezzamento con il latte della propria madre, dovrà essere indirizzato a una dieta vegana tendenzialmente crudista. Niente cadaveri frollati nel suo innocente intestino, niente pappette di frutta artificiali piene di zucchero (andate a vedere gli ingredienti dei più blasonati omogeneizzati di frutta, e vedrete che aggiungono lo zucchero bianco! Ma come diamine si fa ad aggiungere lo zucchero bianco alla frutta?!).
Impariamo a produrre in casa le nostre cose. Un neonato svezzato rigurgiterebbe subito un pezzo di carne morta se non fosse artificiosamente preparata per renderla "digeribile" e invece brama per la frutta succosa. Ci vuole una laurea per capirlo?
Cercate di vivere la gravidanza e la nascita come un momento di gioia, di salute, e non di preoccupazione e malattia.
giovedì 9 giugno 2011
SIAMO TUTTI ALLERGICI AL LATTOSIO
Come si fa a credere alla cretinata che alcuni siano allergici al lattosio e altri no? Il lattosio proveniente dal latte di un altro essere vivente è sempre e comunque una sostanza estranea, incompatibile con il nostro organismo, e il sistema immunitario risponde comunque.
La differenza sostanziale sta nel fatto che in alcuni la risposta immunitaria è forte, immediata e dirompente, mentre in altri è molto più blanda, passando spesso inosservata.
E questo non è affatto un bene.
Infatti più la reazione a una sostanza avversa è potente, più il nostro sistema immunitario è in salute e pronto a reagire.
Oltretutto, la mancanza di sintomatologia negativa può portare il malcapitato bevitore di brodo di tette di mucca a perseverare in tale innaturale pratica.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Vi rendete conto della demenzialità delle pubblicità stile Zymil, dove commercializzano un latte trattato e senza lattosio?
Vi rendete conto che devono togliere uno, se non il principale zucchero contenuto in quel latte, in modo tale che anche un essere umano lo possa bere?
Vi rendete conto dell'innaturalità di tale trasformazione e della innaturalità all'ennesima potenza di bere latte di mucca, di capra, di topo, di volpe o di qualsiasi altro essere vivente sulla faccia della Terra?
Vi rendente conto della barbarie che tale pratica porta con sé? Scordatevi di mucche felici che scorrazzano libere: le regole ferree di mercato e la concorrenza non portano altro che a una maggiore produttività, che significa mucche ferme con le mungitrici artificiali attaccate ore e ore.
Questo per soddisfare la vostra incontenibile voglia di merendine, di cioccolato al latte, di formaggino, di gorgonzolino...
E poi, cosa c'è di meglio di un bel bicchiere di latte prima di andare a letto? Direi qualunque cosa, ma non il mefitico latte.
Che vi fa addormentare non per il suo benefico effetto, ma proprio per la pesantezza e lo sconquasso che porta all'interno del corpo umano, che costringono il sistema immunitario a mettervi a riposo per poter lavorare indisturbato per buttare via il veleno introdotto.
E che una volta passato lo stomaco, va a depositarsi sopra i villi intestinali come una vera e propria colla, pregiudicandone nel tempo il giusto assorbimento delle sostanze nutritive.
E se non bastasse, il tanto decantato calcio che dovrebbe apportare va invece a finire direttamente, inassorbito, nel gabinetto, oltre ad averne rubato al corpo per la sua elaborata, innaturale, incompatibile, deleteria digestione.
E senza sconti si bocciano tutti i suoi derivati: formaggi freshi, semi freschi, stagionati, semi stagionati, activia, bifidus, actimel, carambà che danacol, probiotici e pozioni infernali di ogni tipo.
La flora intestinale si coltiva con digestioni virtuose di alimenti compatibli con la struttura umana, che non causano leucocitosi digestive, che non causano disbiosi intestinali.
Questa è la formula, non mandare giù a casaccio fiale di enterogermina!
La solita, forsennata cura del sintomo: al posto di eliminare la putrefazione interna causata dai latticini e dalla proteine animali, ingurgitiano colonie di batteri "buoni" che andranno a loro volta a trasformarsi in "cattivi" a causa del vostro intestino putrefatto, della vostra fogna a cielo aperto, della vostra cloaca, dei vostri chilogrammi di feci che vi portate al seguito, e che solo con i lassativi riuscite a eliminare.
Non si può andare contro un preciso dogma della Natura: si beve il latte fino allo svezzamento, e solo quello della propria specie.
Andate contro questa regola inviolabile, e ne pagherete care le conseguenze
La differenza sostanziale sta nel fatto che in alcuni la risposta immunitaria è forte, immediata e dirompente, mentre in altri è molto più blanda, passando spesso inosservata.
E questo non è affatto un bene.
Infatti più la reazione a una sostanza avversa è potente, più il nostro sistema immunitario è in salute e pronto a reagire.
Oltretutto, la mancanza di sintomatologia negativa può portare il malcapitato bevitore di brodo di tette di mucca a perseverare in tale innaturale pratica.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Vi rendete conto della demenzialità delle pubblicità stile Zymil, dove commercializzano un latte trattato e senza lattosio?
Vi rendete conto che devono togliere uno, se non il principale zucchero contenuto in quel latte, in modo tale che anche un essere umano lo possa bere?
Vi rendete conto dell'innaturalità di tale trasformazione e della innaturalità all'ennesima potenza di bere latte di mucca, di capra, di topo, di volpe o di qualsiasi altro essere vivente sulla faccia della Terra?
Vi rendente conto della barbarie che tale pratica porta con sé? Scordatevi di mucche felici che scorrazzano libere: le regole ferree di mercato e la concorrenza non portano altro che a una maggiore produttività, che significa mucche ferme con le mungitrici artificiali attaccate ore e ore.
Questo per soddisfare la vostra incontenibile voglia di merendine, di cioccolato al latte, di formaggino, di gorgonzolino...
E poi, cosa c'è di meglio di un bel bicchiere di latte prima di andare a letto? Direi qualunque cosa, ma non il mefitico latte.
Che vi fa addormentare non per il suo benefico effetto, ma proprio per la pesantezza e lo sconquasso che porta all'interno del corpo umano, che costringono il sistema immunitario a mettervi a riposo per poter lavorare indisturbato per buttare via il veleno introdotto.
E che una volta passato lo stomaco, va a depositarsi sopra i villi intestinali come una vera e propria colla, pregiudicandone nel tempo il giusto assorbimento delle sostanze nutritive.
E se non bastasse, il tanto decantato calcio che dovrebbe apportare va invece a finire direttamente, inassorbito, nel gabinetto, oltre ad averne rubato al corpo per la sua elaborata, innaturale, incompatibile, deleteria digestione.
E senza sconti si bocciano tutti i suoi derivati: formaggi freshi, semi freschi, stagionati, semi stagionati, activia, bifidus, actimel, carambà che danacol, probiotici e pozioni infernali di ogni tipo.
La flora intestinale si coltiva con digestioni virtuose di alimenti compatibli con la struttura umana, che non causano leucocitosi digestive, che non causano disbiosi intestinali.
Questa è la formula, non mandare giù a casaccio fiale di enterogermina!
La solita, forsennata cura del sintomo: al posto di eliminare la putrefazione interna causata dai latticini e dalla proteine animali, ingurgitiano colonie di batteri "buoni" che andranno a loro volta a trasformarsi in "cattivi" a causa del vostro intestino putrefatto, della vostra fogna a cielo aperto, della vostra cloaca, dei vostri chilogrammi di feci che vi portate al seguito, e che solo con i lassativi riuscite a eliminare.
Non si può andare contro un preciso dogma della Natura: si beve il latte fino allo svezzamento, e solo quello della propria specie.
Andate contro questa regola inviolabile, e ne pagherete care le conseguenze
martedì 7 giugno 2011
FEBBRE POST VACCINAZIONE. UN INQUIETANTE SEGNALE
Che le vaccinazioni, tutte, obbligatorie, facoltative, semi-obbligatorie, semi-facoltative, contro l'epatite A-B-C-D-E-F-G-H-I-L e fino alla fine dell'alfabeto siano la peggior porcheria inventata dall'essere umano, dubbi non ne ho.
Voglio soffermarmi invece oggi su di un preciso sintomo che avviene in moltissimi individui che si sottopongono alle vaccinazioni, e specialmente nei neonati: la febbre.
Via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
I pediatri vi imbottiscono di favolette, dicendovi che la febbre dopo una vaccino è una reazione normale di aggiustamento del corpo, oltretutto consigliando di somministrare al proprio neonato del paracetamolo.
Disastro su disastro, ignoranza su ignoranza, delirio su delirio.
I pediatri moderni, oltre a non aver capito una mazza di come funzioni il corpo umano, e specialmente quello di un neonato, pensano di avere ragione, mentre sono nel torto più marcio, spesso dolosamente, molto spesso ahimè inconsapevolmente.
La febbre, come ho già scritto nel mio precedente articolo LA FEBBRE: QUESTA SCONOSCIUTA non è una reazione che avviene a casaccio, ma è un preciso segnale che il cervello manda ad alcuni tipi di cellule del sistema immunitario in modo da alzare la temperatura corporea per un preciso e irrinunciabile scopo terapeutico: eliminare qualcosa che deve essere assolutamente eliminata.
E l'innalzamento della temperatura sarà tanto più elevato quanto più forti sono l'aggressione e la scorza di chi la subisce (infatti gli anziani hanno solitamente febbri che difficilmente superano i 38 °C).
Quindi tutto è preordinato da un sistema immunitario che vigila, e prontamente interviene per bloccare qualcosa o per eliminare la tossemia in eccesso, come avviene in una crisi eliminativa.
E se già è delirante prendere il paracetamolo per abbassare la febbre quando si è adulti, al posto di assecondarla e benedirla, finendo poi per interrompere il processo di pulizia del corpo e gongolarsi di una ennesima finta guarigione che porterà nel lungo periodo a danni molto più seri, nel neonato post-vaccinazione è un insulto ancora maggiore.
La febbre post-vaccinazione nel neonato avviene per un solo e semplice motivo: il suo sistema immunitario riconosce come puro e semplice veleno ciò che gli viene iniettato, e fa di tutto, immediatamente, per espellerlo nel più breve tempo possibile, anche per il fatto che l'immissione di sostanze estranee nel torrente sanguigno bypassa tutte quelle che sono le difese naturali del proprio corpo, la pelle in primis.
E la mamma, terrorizzata dal proprio pediatra, somministra immediatamente paracetamolo, alcune anche in assenza di febbre a scopo preventivo (il delirio 2 la vendetta!), stoppando anche quella reazione che il sistema immunitario stava ponendo in essere per eliminare i veleni introdotti.
Sì, le vaccinazioni sono solo veleni, e chi crede che abbiano salvato vite umane debellando le malattie non ha capito nulla di cosa siano veramente le malattie e come si sviluppino.
La responsabilità è solo vostra: vostro figlio è un essere totalmente dipendente da voi. Nessuno è obbligato a credere a queste mie parole, ma ha il potere/dovere di informarsi per arrivare a una scelta consapevole.
Le epidemie di diabete nell'infanzia, di autismo, di sindromi autoimmuni non sono castighi divini, bensì i risultati della scriteriata campagna vaccinale che lucra sulla salute dei più deboli.
Che mai capiti a voi, ma se dovesse, non dite che non eravate stati avvertiti.
NOTA BENE:
Voglio soffermarmi invece oggi su di un preciso sintomo che avviene in moltissimi individui che si sottopongono alle vaccinazioni, e specialmente nei neonati: la febbre.
Via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
I pediatri vi imbottiscono di favolette, dicendovi che la febbre dopo una vaccino è una reazione normale di aggiustamento del corpo, oltretutto consigliando di somministrare al proprio neonato del paracetamolo.
Disastro su disastro, ignoranza su ignoranza, delirio su delirio.
I pediatri moderni, oltre a non aver capito una mazza di come funzioni il corpo umano, e specialmente quello di un neonato, pensano di avere ragione, mentre sono nel torto più marcio, spesso dolosamente, molto spesso ahimè inconsapevolmente.
La febbre, come ho già scritto nel mio precedente articolo LA FEBBRE: QUESTA SCONOSCIUTA non è una reazione che avviene a casaccio, ma è un preciso segnale che il cervello manda ad alcuni tipi di cellule del sistema immunitario in modo da alzare la temperatura corporea per un preciso e irrinunciabile scopo terapeutico: eliminare qualcosa che deve essere assolutamente eliminata.
E l'innalzamento della temperatura sarà tanto più elevato quanto più forti sono l'aggressione e la scorza di chi la subisce (infatti gli anziani hanno solitamente febbri che difficilmente superano i 38 °C).
Quindi tutto è preordinato da un sistema immunitario che vigila, e prontamente interviene per bloccare qualcosa o per eliminare la tossemia in eccesso, come avviene in una crisi eliminativa.
E se già è delirante prendere il paracetamolo per abbassare la febbre quando si è adulti, al posto di assecondarla e benedirla, finendo poi per interrompere il processo di pulizia del corpo e gongolarsi di una ennesima finta guarigione che porterà nel lungo periodo a danni molto più seri, nel neonato post-vaccinazione è un insulto ancora maggiore.
La febbre post-vaccinazione nel neonato avviene per un solo e semplice motivo: il suo sistema immunitario riconosce come puro e semplice veleno ciò che gli viene iniettato, e fa di tutto, immediatamente, per espellerlo nel più breve tempo possibile, anche per il fatto che l'immissione di sostanze estranee nel torrente sanguigno bypassa tutte quelle che sono le difese naturali del proprio corpo, la pelle in primis.
E la mamma, terrorizzata dal proprio pediatra, somministra immediatamente paracetamolo, alcune anche in assenza di febbre a scopo preventivo (il delirio 2 la vendetta!), stoppando anche quella reazione che il sistema immunitario stava ponendo in essere per eliminare i veleni introdotti.
Sì, le vaccinazioni sono solo veleni, e chi crede che abbiano salvato vite umane debellando le malattie non ha capito nulla di cosa siano veramente le malattie e come si sviluppino.
La responsabilità è solo vostra: vostro figlio è un essere totalmente dipendente da voi. Nessuno è obbligato a credere a queste mie parole, ma ha il potere/dovere di informarsi per arrivare a una scelta consapevole.
Le epidemie di diabete nell'infanzia, di autismo, di sindromi autoimmuni non sono castighi divini, bensì i risultati della scriteriata campagna vaccinale che lucra sulla salute dei più deboli.
Che mai capiti a voi, ma se dovesse, non dite che non eravate stati avvertiti.
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
lunedì 6 giugno 2011
SOLO TANTE, INUTILI FINTE GUARIGIONI
Anche un cieco si accorgerebbe che la medicina allopatica, ma anche l'omeopatia o persino la fitoterapia forniscono una finta guarigione, aggredendo il solito sintomo e mai la causa a monte.
Prendere un antibiotico di sintesi, un rimedio omeopatico o un po' di propoli o di tea-tree non fa differenza. Certo, i rimedi naturali sono decisamente più dolci e meno aggressivi, ma pur sempre rimedi sono.
Dobbiamo invece capire che il sintomo non va mai aggredito, va invece compreso, capito, ascoltato e al massimo coadiuvato, senza per questo soffocarlo.
Dimentichiamoci quindi della parola "cura": la cura non esiste, e l'unica vera cura è quella della non cura, baluardo di chi si occupa come me di igienismo.
Non curarsi diventa, al 99% ed escludendo le situazioni di vera emergenza critica per cui i farmaci hanno una funzione, la cosa più saggia da fare, anche perché a che cosa serve curarsi quando non si sa la causa di quello che sta accadendo?
A cosa serve dare a un malato di parkinson dei farmaci per non tremare quando non si sa il motivo per cui determinate cellule celebrali vengono autodistrutte?
A che cosa serve dare insulina a un diabetico, quando non si sa il perché il corpo non riesca più a regolare la glicemia?
A che cosa serve curare una depressione con gli psicofarmaci se non si sa perché è venuta?
Dobbiamo smetterla con i rimedi, che danno solo e unicamente finte guarigioni, un sollievo momentaneo che si pagherà ancor più caro nel lungo periodo.
Non vi sono alternative utili, nessuna pillola miracolosa o della felicità, ma un percorso a ritroso che sarà tanto faticoso quanto lo è il nostro stato di intossicazione interno.
Vi rendete conto che un neonato un giorno decide di cominciare ad alzare la schiena, mentre il giorno prima non lo faceva? Come fa un normale medico a capire il mistero delle complesse e delicate reazioni biochimiche che avvengono giornalmente a milioni nel corpo umano?
Come pensiamo di aggiustarle con una pastiglia se nemmeno le conosciamo?
Guardate i bugiardini di tantissimi farmaci, soprattutto degli psicofarmaci, ove viene indicato che la modalità di funzionamento del farmaco stesso è SCONOSCIUTA! Sì, li mettono in commercio, ma nemmeno loro sanno come funzionano!
E gli effetti collaterali sono anch'essi effetti, ricordatelo! Effetti sgraditi, ma pur sempre effetti nefasti.
La soluzione? Una e per sempre: lo stile di vita.
A cominciare dal nostro locale immondizie, il nostro colon, che deve essere sempre in ordine.
Oggi l'italiano medio si alza e beve un caffè, poi un cappuccio e una bella briosche piena di strutto, di conservanti, congelata, scongelata e fatta lievitare a forza.
Inondate invece a stomaco vuoto il vostro corpo al mattino con una spremuta di arancia, di pompelmo, di melograno e continuate, dopo circa un'ora, con tutta la frutta che la stagione ci offre: pesche, prugne, kiwi, fragole, ciliegie.
Il pranzo dell'italiano medio è un bel piatto di pasta super raffinata, un secondo di carne, la frutta a fine pasto e la verdura principalmente cotta.
Invece il corpo brama per un bel piatto di cereali integrali, molto meglio se con cereali non contenenti glutine, preceduti da una terrina di insalata e di tutte le verdure che possibilmente vanno mangiate crude.
Seguirà un bel piatto di patate lessate e un bell'avocado, che vi daranno tutte le calorie che necessitate.
Ricordate che il cibo cotto è comunque un cibo morto, e va centellinato, e sempre preceduto e accompagnato da cibo crudo e vitale.
Smettete di acquistare il pane in panetteria, pieno di zuccheri, sale, lievito chimico e cominciate a farvi il pane in casa, acquistando i cereali, macinandoli e poi impastando subito il tutto, senza sale e con olio extravergine di oliva e senza raffinare la farina ottenuta.
Smettete di considerare la frutta la "fine del pasto" quando dovrebbe essere, la maggior parte dei giorni, il pasto vero e proprio. Durante l'inverno Madre Natura ci benedice con i cachi, che possiamo mangiare fino a scoppiare, e d'estate con i fichi, che più dolci non si può.
Osservate il mondo che vi circonda, la frugalità di come si alimentano gli animali, e disintossicate le vostre corrotte papille gustative da anni e anni di cibi sbagliati, che portano persone a mettere il sale persino sul gorgonzola, da quanto ormai non sentono più i sapori.
Impariamo tutti che i cibi vivi e non quelli massacrati, sgozzati e torturati metteranno in condizione il nostro corpo di ottenere un vero stato di salute, non le continue, inutili e finte guarigioni che affollano gli ospedali e la nostra società tutta.
Guarire non significa sopravvivere. Significa alzarsi dal letto tutti i giorni con la voglia semplicemente di vivere, e tutto questo, mi dispiace, una pillola mai ve lo darà.
Prendere un antibiotico di sintesi, un rimedio omeopatico o un po' di propoli o di tea-tree non fa differenza. Certo, i rimedi naturali sono decisamente più dolci e meno aggressivi, ma pur sempre rimedi sono.
Dobbiamo invece capire che il sintomo non va mai aggredito, va invece compreso, capito, ascoltato e al massimo coadiuvato, senza per questo soffocarlo.
Dimentichiamoci quindi della parola "cura": la cura non esiste, e l'unica vera cura è quella della non cura, baluardo di chi si occupa come me di igienismo.
Non curarsi diventa, al 99% ed escludendo le situazioni di vera emergenza critica per cui i farmaci hanno una funzione, la cosa più saggia da fare, anche perché a che cosa serve curarsi quando non si sa la causa di quello che sta accadendo?
A cosa serve dare a un malato di parkinson dei farmaci per non tremare quando non si sa il motivo per cui determinate cellule celebrali vengono autodistrutte?
A che cosa serve dare insulina a un diabetico, quando non si sa il perché il corpo non riesca più a regolare la glicemia?
A che cosa serve curare una depressione con gli psicofarmaci se non si sa perché è venuta?
Dobbiamo smetterla con i rimedi, che danno solo e unicamente finte guarigioni, un sollievo momentaneo che si pagherà ancor più caro nel lungo periodo.
Non vi sono alternative utili, nessuna pillola miracolosa o della felicità, ma un percorso a ritroso che sarà tanto faticoso quanto lo è il nostro stato di intossicazione interno.
Vi rendete conto che un neonato un giorno decide di cominciare ad alzare la schiena, mentre il giorno prima non lo faceva? Come fa un normale medico a capire il mistero delle complesse e delicate reazioni biochimiche che avvengono giornalmente a milioni nel corpo umano?
Come pensiamo di aggiustarle con una pastiglia se nemmeno le conosciamo?
Guardate i bugiardini di tantissimi farmaci, soprattutto degli psicofarmaci, ove viene indicato che la modalità di funzionamento del farmaco stesso è SCONOSCIUTA! Sì, li mettono in commercio, ma nemmeno loro sanno come funzionano!
E gli effetti collaterali sono anch'essi effetti, ricordatelo! Effetti sgraditi, ma pur sempre effetti nefasti.
La soluzione? Una e per sempre: lo stile di vita.
A cominciare dal nostro locale immondizie, il nostro colon, che deve essere sempre in ordine.
Oggi l'italiano medio si alza e beve un caffè, poi un cappuccio e una bella briosche piena di strutto, di conservanti, congelata, scongelata e fatta lievitare a forza.
Inondate invece a stomaco vuoto il vostro corpo al mattino con una spremuta di arancia, di pompelmo, di melograno e continuate, dopo circa un'ora, con tutta la frutta che la stagione ci offre: pesche, prugne, kiwi, fragole, ciliegie.
Il pranzo dell'italiano medio è un bel piatto di pasta super raffinata, un secondo di carne, la frutta a fine pasto e la verdura principalmente cotta.
Invece il corpo brama per un bel piatto di cereali integrali, molto meglio se con cereali non contenenti glutine, preceduti da una terrina di insalata e di tutte le verdure che possibilmente vanno mangiate crude.
Seguirà un bel piatto di patate lessate e un bell'avocado, che vi daranno tutte le calorie che necessitate.
Ricordate che il cibo cotto è comunque un cibo morto, e va centellinato, e sempre preceduto e accompagnato da cibo crudo e vitale.
Smettete di acquistare il pane in panetteria, pieno di zuccheri, sale, lievito chimico e cominciate a farvi il pane in casa, acquistando i cereali, macinandoli e poi impastando subito il tutto, senza sale e con olio extravergine di oliva e senza raffinare la farina ottenuta.
Smettete di considerare la frutta la "fine del pasto" quando dovrebbe essere, la maggior parte dei giorni, il pasto vero e proprio. Durante l'inverno Madre Natura ci benedice con i cachi, che possiamo mangiare fino a scoppiare, e d'estate con i fichi, che più dolci non si può.
Osservate il mondo che vi circonda, la frugalità di come si alimentano gli animali, e disintossicate le vostre corrotte papille gustative da anni e anni di cibi sbagliati, che portano persone a mettere il sale persino sul gorgonzola, da quanto ormai non sentono più i sapori.
Impariamo tutti che i cibi vivi e non quelli massacrati, sgozzati e torturati metteranno in condizione il nostro corpo di ottenere un vero stato di salute, non le continue, inutili e finte guarigioni che affollano gli ospedali e la nostra società tutta.
Guarire non significa sopravvivere. Significa alzarsi dal letto tutti i giorni con la voglia semplicemente di vivere, e tutto questo, mi dispiace, una pillola mai ve lo darà.
NON POSSO VIVERE SENZA I MIEI LASSATIVI
Se facessimo una domanda del genere a livello mondiale, scopriremmo che milioni, se non miliardi di persone, hanno bisogno regolarmente di un aiuto per espletare i propri bisogni fisiologici.
I lassativi infatti sono una classe di farmaci che, nella classifica di quelli più venduti, stanno ormai surclassando persino gli antibiotici, gli antidepressivi e i farmaci per le patologie cardiache.
Tutti sul water ma con la compressa, ecco come Big Pharma ci vuole, allineati e coperti come militari implotonati ma con la nostra immancabile pastiglietta!
Via la lobotomizzazione ora, e vediamo le cose per come sono realmente.
Come agisce in primis un lassativo? Agisce semplicemente richiamando artificialmente più acqua nella zona intestinale, sottraendola ad altre parti del corpo e quindi agevolando l'esplulsione del putrefatto, colloso materiale fecale.
Ma è mai possibile che un istinto e un meccanismo primordiali, vecchi di milioni di anni, come quello dell'espulsione dei propri scarti, debbano smettere di funzionare proprio nell'uomo?
La risposta è come sempre di una banalità sorprendente, e riguarda la spazzatura che ingeriamo: la nostra salute si gioca tutta lì, in quel tratto che dalla bocca arriva sino all'ano, e soprattutto in quella zona dell'intestino chiamata colon, il nostro locale immondizie, che può essere pulito e splendente, oppure lercio e invaso dai topi (con tutto il rispetto per quest'ultimi).
La maggior parte di noi non si accorge, o non vuole accorgersi, di trasportare giornalmente una cloaca, una discarica, una quantità di materiale fecale ormai attaccatosi come colla alle pareti intestinali, frutto di anni e anni di abusi, di una meravigliosa dieta chiamata "Dieta Mediterranea" che, anche se non vuole dirlo esplicitamente, si bassa anch'essa soprattutto sulle proteine animali e sui latticini.
Almeno gli americani sono coerenti! Loro mangiano male e non hanno vergogna o remore ad ammetterlo. Noi siamo più infimi, ci barrichiamo dietro la famosa dieta Mediterranea, che in realtà rimane una dieta cimiteriale, fatta di poveri polli, mucche, maiali frollati e depredati del loro latte, fatta di collosi latticini che si attaccano all'intestino e non si staccano più.
E dove porta un utilizzo anche saltuario di lassativi? Porta sempre e comunque al disastro, poiché colpire il sintomo senza attaccarne a monte la causa non serve a niente. Sempre questo stramaledetto sintomo!
I lassativi sono un ulteriore veleno che il corpo deve poi ributtare fuori, oltre al fatto che, come tutti i farmaci, si sostituiscono ai normali e fisiologici meccanismi del corpo umano, andando ulteriormente a indebolirli.
Frutta e verdura crude in quantità, questo è il cibo d'elezione dell'essere umano, che passa velocemente attraverso il nostro apparato digestivo, a costo quasi zero, che fornisce una miriade di enzimi, vitamine, minerali, chiedendo in cambio praticamente nulla.
Non siamo come i carnivori che devono dormire dopo un lauto pasto fatto di carne! Non siamo nati per massacrare, torturare, squartare, accoppare.
Siamo nati per provare sentimenti di compassione e solidarietà, di amore indiscriminato per tutte le creature esistenti al mondo.
E invece, per ostinarci a mangiare quello che la Natura non ha creato per noi, ecco che dobbiamo imbottirci di un'ulteriore sostanza malefica, perversa, che a lungo andare intossica l'organismo e lo costringe a una evacuazione innaturale e forzosa.
Vi ricordate la pubblicità della "Dolce Euchessina", ritirata poi dal mercato perché dannosa? O del confetto "Falqui", basta la parola?
Ormai giochiamo tutti al piccolo chimico, un bel Falqui quando non mi scappa e un bel Emodium quando mi scappa troppo. Siamo alla frutta: purtroppo per molti di Voi non mi riferisco al succoso cibo.
I lassativi infatti sono una classe di farmaci che, nella classifica di quelli più venduti, stanno ormai surclassando persino gli antibiotici, gli antidepressivi e i farmaci per le patologie cardiache.
Tutti sul water ma con la compressa, ecco come Big Pharma ci vuole, allineati e coperti come militari implotonati ma con la nostra immancabile pastiglietta!
Via la lobotomizzazione ora, e vediamo le cose per come sono realmente.
Come agisce in primis un lassativo? Agisce semplicemente richiamando artificialmente più acqua nella zona intestinale, sottraendola ad altre parti del corpo e quindi agevolando l'esplulsione del putrefatto, colloso materiale fecale.
Ma è mai possibile che un istinto e un meccanismo primordiali, vecchi di milioni di anni, come quello dell'espulsione dei propri scarti, debbano smettere di funzionare proprio nell'uomo?
La risposta è come sempre di una banalità sorprendente, e riguarda la spazzatura che ingeriamo: la nostra salute si gioca tutta lì, in quel tratto che dalla bocca arriva sino all'ano, e soprattutto in quella zona dell'intestino chiamata colon, il nostro locale immondizie, che può essere pulito e splendente, oppure lercio e invaso dai topi (con tutto il rispetto per quest'ultimi).
La maggior parte di noi non si accorge, o non vuole accorgersi, di trasportare giornalmente una cloaca, una discarica, una quantità di materiale fecale ormai attaccatosi come colla alle pareti intestinali, frutto di anni e anni di abusi, di una meravigliosa dieta chiamata "Dieta Mediterranea" che, anche se non vuole dirlo esplicitamente, si bassa anch'essa soprattutto sulle proteine animali e sui latticini.
Almeno gli americani sono coerenti! Loro mangiano male e non hanno vergogna o remore ad ammetterlo. Noi siamo più infimi, ci barrichiamo dietro la famosa dieta Mediterranea, che in realtà rimane una dieta cimiteriale, fatta di poveri polli, mucche, maiali frollati e depredati del loro latte, fatta di collosi latticini che si attaccano all'intestino e non si staccano più.
E dove porta un utilizzo anche saltuario di lassativi? Porta sempre e comunque al disastro, poiché colpire il sintomo senza attaccarne a monte la causa non serve a niente. Sempre questo stramaledetto sintomo!
I lassativi sono un ulteriore veleno che il corpo deve poi ributtare fuori, oltre al fatto che, come tutti i farmaci, si sostituiscono ai normali e fisiologici meccanismi del corpo umano, andando ulteriormente a indebolirli.
Frutta e verdura crude in quantità, questo è il cibo d'elezione dell'essere umano, che passa velocemente attraverso il nostro apparato digestivo, a costo quasi zero, che fornisce una miriade di enzimi, vitamine, minerali, chiedendo in cambio praticamente nulla.
Non siamo come i carnivori che devono dormire dopo un lauto pasto fatto di carne! Non siamo nati per massacrare, torturare, squartare, accoppare.
Siamo nati per provare sentimenti di compassione e solidarietà, di amore indiscriminato per tutte le creature esistenti al mondo.
E invece, per ostinarci a mangiare quello che la Natura non ha creato per noi, ecco che dobbiamo imbottirci di un'ulteriore sostanza malefica, perversa, che a lungo andare intossica l'organismo e lo costringe a una evacuazione innaturale e forzosa.
Vi ricordate la pubblicità della "Dolce Euchessina", ritirata poi dal mercato perché dannosa? O del confetto "Falqui", basta la parola?
Ormai giochiamo tutti al piccolo chimico, un bel Falqui quando non mi scappa e un bel Emodium quando mi scappa troppo. Siamo alla frutta: purtroppo per molti di Voi non mi riferisco al succoso cibo.
domenica 5 giugno 2011
LO STUPEFACENTE PIU' FORTE AL MONDO: IL CIBO
Immaginate che un giorno, mentre siete al lavoro, la vostra mensa interna non potesse servirvi il vostro pranzo quotidiano, e che non foste autorizzati a uscire per consumare un veloce panino: in pratica niente cibo.
Quale sarebbe la vostra reazione? In relazione all'assuefazione e al vostro rapporto con il cibo, alcuni semplicemente continuerebbero a lavorare fino alla fine del turno, mentre altri andrebbero in vere e proprie crisi di astinenza, con risvolti anche drammatici.
Perché avviene questo? Perché il cibo ha cotanta influenza su di noi?
La risposta è semplice, persino banale: perché il cibo errato, non disegnato per noi da Madre Natura ha la stessa forza dirompente di una sostanza stupefacente.
E parlo prinicipalmente quindi degli zuccheri raffinati, dei cereali super raffinati, della carne e dei latticini, i cui peptidi (particelle non digerite totalmente) hanno una dirompente influenza sui recettori celebrali.
Se vi dicessero: "Da domani niente banane, niente mele, niente pere, niente datteri, niente manghi, niente avocado", che cosa fareste?
Nulla, a moltissimi di noi, quasi a tutti, non importerebbe un fico secco, essendo questi cibi per la maggioranza di noi "poco appetibili", cibi "in secondo piano" e che invece rappresentato quelli che Madre Natura ha fatto per noi.
Ma proprio i cibi fatti per noi non causano nessun effetto collaterale, nessun effetto strano, nessun strana dipendenza, ma solo tanta, tanta soddisfazione e salute.
Ma la soddisfazione si può avere solo e unicamente quando il cervello è stato riresettato a funzionare con un'alimentazione corretta. Questo è il motivo per cui la maggior parte delle persone non riesce a perdere peso: passano a un'alimentazione magari non vegana, ma comunque alleggerita, e il cervello, assuefatto dalla spazzatura si fa sentire con crisi di astinenza che farebbero impallidire un eroinomane.
Ci vogliono mesi, in relazione al grado di intossicazione interno, per vedere in un dattero un "sostituto" del proprio pasticcino. Ci vogliono mesi per vedere in un piatto di succose ciliege un buon pasto.
Tantissima gente è intrappolata in questo circolo vizioso, che a sua volta è portatore di tutta la miriade di patologie dovute al maledetto cibo spazzatura, che non è solo Mc Donald's o Burger King, ma anche la maggior parte dei piatti della nostra tanto sana e decantata dieta Mediterranea.
Ci sono persone talmente assuefatte dal cibo che pensano sia meglio morire se non possono averlo, in quanto la vita diventerebbe irrimediabilmente inutile.
Ci rendiamo conto a che livello siamo arrivati? Ci rendiamo conto dell'infinità di cibo che la Natura ci mette a disposizione e che noi facciamo cadere dall'albero per essere mangiato dalle più sagge formiche?Ci rendiamo conto che la tanto blasonata scienza medica pur di permetterci di continuare a mangiare la nostra spazzatura ci imbottisce di insulina, Moment act che mi fa passare il mal di testa in un "act", quando la diarrea ti sorprende sorprendila con Emodium e con il Supradyn che ci da la carica?
Ci rendiamo conto che dopo solo un anno di alimentazione vegana tendenzialmente crudista il vostro cervello, finalmente riallenato a capire quale sia il suo giusto cibo, vi farà bramare per le fragole, per i datteri, per i pomodori, per le patate, per tutta la stupenda varietà di sapori e colori di cui la Natura è inondata?
Ci rendiamo conto che molti di noi sono lobotomizzati, schiavizzati come marionette in fila al supermercato con il carrello pieno di quello che ci viene ordinato di comprare, e con l'immancabile Activia che siamo convinti possa eliminare il gonfiore di un colon pieno di cadaveri frullati?
Vi piace vivere così? Vi piace dover mettere l'aceto balsamico e il sale sulle verdure per gustarle poiché le vostre papille gustative sono ormai corrotte da anni di bracioline, costatine, fritto misto e patatine?
E allora preparatevi, se siete fortunati, a una vecchiaia di stenti, a essere sempre un motore che funzionerà a metà, quando invece la salute, con un po' di buon senso, non è mai stata così a portata di mano.
Quale sarebbe la vostra reazione? In relazione all'assuefazione e al vostro rapporto con il cibo, alcuni semplicemente continuerebbero a lavorare fino alla fine del turno, mentre altri andrebbero in vere e proprie crisi di astinenza, con risvolti anche drammatici.
Perché avviene questo? Perché il cibo ha cotanta influenza su di noi?
La risposta è semplice, persino banale: perché il cibo errato, non disegnato per noi da Madre Natura ha la stessa forza dirompente di una sostanza stupefacente.
E parlo prinicipalmente quindi degli zuccheri raffinati, dei cereali super raffinati, della carne e dei latticini, i cui peptidi (particelle non digerite totalmente) hanno una dirompente influenza sui recettori celebrali.
Se vi dicessero: "Da domani niente banane, niente mele, niente pere, niente datteri, niente manghi, niente avocado", che cosa fareste?
Nulla, a moltissimi di noi, quasi a tutti, non importerebbe un fico secco, essendo questi cibi per la maggioranza di noi "poco appetibili", cibi "in secondo piano" e che invece rappresentato quelli che Madre Natura ha fatto per noi.
Ma proprio i cibi fatti per noi non causano nessun effetto collaterale, nessun effetto strano, nessun strana dipendenza, ma solo tanta, tanta soddisfazione e salute.
Ma la soddisfazione si può avere solo e unicamente quando il cervello è stato riresettato a funzionare con un'alimentazione corretta. Questo è il motivo per cui la maggior parte delle persone non riesce a perdere peso: passano a un'alimentazione magari non vegana, ma comunque alleggerita, e il cervello, assuefatto dalla spazzatura si fa sentire con crisi di astinenza che farebbero impallidire un eroinomane.
Ci vogliono mesi, in relazione al grado di intossicazione interno, per vedere in un dattero un "sostituto" del proprio pasticcino. Ci vogliono mesi per vedere in un piatto di succose ciliege un buon pasto.
Tantissima gente è intrappolata in questo circolo vizioso, che a sua volta è portatore di tutta la miriade di patologie dovute al maledetto cibo spazzatura, che non è solo Mc Donald's o Burger King, ma anche la maggior parte dei piatti della nostra tanto sana e decantata dieta Mediterranea.
Ci sono persone talmente assuefatte dal cibo che pensano sia meglio morire se non possono averlo, in quanto la vita diventerebbe irrimediabilmente inutile.
Ci rendiamo conto a che livello siamo arrivati? Ci rendiamo conto dell'infinità di cibo che la Natura ci mette a disposizione e che noi facciamo cadere dall'albero per essere mangiato dalle più sagge formiche?Ci rendiamo conto che la tanto blasonata scienza medica pur di permetterci di continuare a mangiare la nostra spazzatura ci imbottisce di insulina, Moment act che mi fa passare il mal di testa in un "act", quando la diarrea ti sorprende sorprendila con Emodium e con il Supradyn che ci da la carica?
Ci rendiamo conto che dopo solo un anno di alimentazione vegana tendenzialmente crudista il vostro cervello, finalmente riallenato a capire quale sia il suo giusto cibo, vi farà bramare per le fragole, per i datteri, per i pomodori, per le patate, per tutta la stupenda varietà di sapori e colori di cui la Natura è inondata?
Ci rendiamo conto che molti di noi sono lobotomizzati, schiavizzati come marionette in fila al supermercato con il carrello pieno di quello che ci viene ordinato di comprare, e con l'immancabile Activia che siamo convinti possa eliminare il gonfiore di un colon pieno di cadaveri frullati?
Vi piace vivere così? Vi piace dover mettere l'aceto balsamico e il sale sulle verdure per gustarle poiché le vostre papille gustative sono ormai corrotte da anni di bracioline, costatine, fritto misto e patatine?
E allora preparatevi, se siete fortunati, a una vecchiaia di stenti, a essere sempre un motore che funzionerà a metà, quando invece la salute, con un po' di buon senso, non è mai stata così a portata di mano.
giovedì 2 giugno 2011
È FINITA SI DICE ALLA FINE
Non mi prendo la paternità di massime che non sono mie, infatti questa è una bellissima e significativa frase dell'ultimo episodio della saga di Rocky, cioè "Rocky Balboa".
Ma è un messaggio di forte speranza, perché fa capire che fin quando alberga in noi una scintilla di vita possiamo puntare a raggiungere lo stato di salute a cui tutti noi auspichiamo.
Basta stare anni luce lontano dagli ospedali, andare in farmacia solo a comprare cerotti, e andare al pronto soccorso solo ed esclusivamente per motivazioni di emergenza vitale come incidenti etc... e non per cercare una guarigione che mai nessun medico potrà darvi, perché la guarigione è insita in ognuno di noi.
Non ci sono compromessi: l'unica maniera per poter guarire definitivamente e stare in salute è l'alimentazione vegana tendenzialmente crudista, disegnata sartorialmente per l'essere umano che non ha alcuna caratteristica del carnivoro o del bevitore di latte (che nemmeno esiste in Natura).
Tutti a lucidare la propria auto, la propria casa, a uscire impeccabili, senza una macchiolina, incuranti però di essere marci dentro.
Quando ci toglieremo quella facciata di perbenismo e di pulizia esterna che non corrisponde a quella interna?
Quando smetteremo di indignarci per i servizi di Striscia la Notizia e su come i cani vengano mangiati regolarmente in Vietnam, quando qui noi uccidiamo centinaia e centinaia di capi di bestiame al giorno?
Chi siamo noi per dire quale animale abbia il diritto di vivere e quale no?
Chi siamo noi per portare i nostri figli allo zoo o al circo, quando gli animali che lì dimorano sono stati strappati a forza dal loro ambiente naturale?
Quando impareremo che non esistono solo i cani e i gatti, ma centinaia e centinaia di specie senzienti?
Quando impareremo che senza la "stupida" ape praticamente l'impollinazione non potrebbe più avvenire?
E quindi impariamo a non agire come robot o come marionette ben addestrate, e impariamo a ragionare con la nostra testa.
Ogni sintomo, ogni brufolo, ogni dolorino, ogni placca alla gola, ogni febbre è un chiaro messaggio di come il corpo avverta e reagisca al contempo a fronte dei numerosi attacchi giornalieri a cui viene sottoposto: sigarette, prosciuttini, biscottini, merendine, cadaveri frullati e non.
Smettiamola di combatterli, smettiamola di peregrinare negli studi di dottoroni che non capiscono una cicca di come il corpo umano funziona, di come la guarigione non avvenga a colpi di bombe a mano stile chemioterapia o mozzamenti vari con i bisturi.
Impariamo a non berci tutto quello che ci viene detto, non per ultima la diatriba sui "cetrioli killer" che fa solo ridere i polli (quelli non in cattività, si intende!).
Basta antibiotici, basta cortisone, basta aspirine, basta ibuprofene, basta antistaminici, basta chemioterapici, basta psicofarmaci: la chimica è incompatibile con il corpo umano, e in quanto ad esso estranea potrà solo essere dannosa, dopo aver dato un falso, illusorio, momentaneo senso di benessere.
È finita si dice alla fine, ma l'incontro dobbiamo giocarcelo ognuno di noi, e io sto dalla parte della Natura, e tu?
Ma è un messaggio di forte speranza, perché fa capire che fin quando alberga in noi una scintilla di vita possiamo puntare a raggiungere lo stato di salute a cui tutti noi auspichiamo.
Basta stare anni luce lontano dagli ospedali, andare in farmacia solo a comprare cerotti, e andare al pronto soccorso solo ed esclusivamente per motivazioni di emergenza vitale come incidenti etc... e non per cercare una guarigione che mai nessun medico potrà darvi, perché la guarigione è insita in ognuno di noi.
Non ci sono compromessi: l'unica maniera per poter guarire definitivamente e stare in salute è l'alimentazione vegana tendenzialmente crudista, disegnata sartorialmente per l'essere umano che non ha alcuna caratteristica del carnivoro o del bevitore di latte (che nemmeno esiste in Natura).
Tutti a lucidare la propria auto, la propria casa, a uscire impeccabili, senza una macchiolina, incuranti però di essere marci dentro.
Quando ci toglieremo quella facciata di perbenismo e di pulizia esterna che non corrisponde a quella interna?
Quando smetteremo di indignarci per i servizi di Striscia la Notizia e su come i cani vengano mangiati regolarmente in Vietnam, quando qui noi uccidiamo centinaia e centinaia di capi di bestiame al giorno?
Chi siamo noi per dire quale animale abbia il diritto di vivere e quale no?
Chi siamo noi per portare i nostri figli allo zoo o al circo, quando gli animali che lì dimorano sono stati strappati a forza dal loro ambiente naturale?
Quando impareremo che non esistono solo i cani e i gatti, ma centinaia e centinaia di specie senzienti?
Quando impareremo che senza la "stupida" ape praticamente l'impollinazione non potrebbe più avvenire?
E quindi impariamo a non agire come robot o come marionette ben addestrate, e impariamo a ragionare con la nostra testa.
Ogni sintomo, ogni brufolo, ogni dolorino, ogni placca alla gola, ogni febbre è un chiaro messaggio di come il corpo avverta e reagisca al contempo a fronte dei numerosi attacchi giornalieri a cui viene sottoposto: sigarette, prosciuttini, biscottini, merendine, cadaveri frullati e non.
Smettiamola di combatterli, smettiamola di peregrinare negli studi di dottoroni che non capiscono una cicca di come il corpo umano funziona, di come la guarigione non avvenga a colpi di bombe a mano stile chemioterapia o mozzamenti vari con i bisturi.
Impariamo a non berci tutto quello che ci viene detto, non per ultima la diatriba sui "cetrioli killer" che fa solo ridere i polli (quelli non in cattività, si intende!).
Basta antibiotici, basta cortisone, basta aspirine, basta ibuprofene, basta antistaminici, basta chemioterapici, basta psicofarmaci: la chimica è incompatibile con il corpo umano, e in quanto ad esso estranea potrà solo essere dannosa, dopo aver dato un falso, illusorio, momentaneo senso di benessere.
È finita si dice alla fine, ma l'incontro dobbiamo giocarcelo ognuno di noi, e io sto dalla parte della Natura, e tu?
mercoledì 1 giugno 2011
IL CAPRO ESPIATORIO DELL'URANIO IMPOVERITO
Facile dare la colpa all'uranio impoverito, che sicuramente non mi porterei a dormire a fianco nel mio letto.
Ma continuando a considerarlo l'unico responsabile delle tante morti assurde dei nostri militari e carabinieri in missione all'estero facciamo un enorme errore di fondo, non vedendo invece che il problema è da tutt'altra parte: i famigerati protocolli vaccinali militari.
Chiunque si sia imbattuto nella sanità militare si sarà accorto, con le dovute eccezioni, che vige un clima di ottusità all'ennesima potenza, con gli ospedali militari come luoghi ancor peggiori di quelli civili.
E il protocollo vaccinale è altrettanto mostruoso! Quanti militari e carabinieri in procinto di partire per le missioni all'estero hanno ricevuto un consenso informato sui rischi di tali vaccinazioni? Quanti sono stati interpellati per sapere se quel dato richiamo fosse realmente necessario? Quanti sono stati interpellati per sapere quali vaccinazioni avessero già fatto durante la pregressa vita civile e quindi inutili da rifare?
Penso pochi o nessuno! Semplicemente in fila per la puntura e via!
Per non parlare della profilassi antimalarica, spesse volte portata avanti inutilmente e con farmaci come il Lariam con effetti collaterali spaventosi, che hanno portato moltissimi soldati statunitensi in psicosi tali da decimare a colpi di arma da fuoco le proprie famiglie al ritorno in patria.
E queste non sono favolette, sono la realtà che emerge se si vuole andare un attimo a scavare a fondo a quello che veramente viene propinato ogni giorno come insostituibile e salutare.
Quanti militari e carabinieri stanno accusando ora i contraccolpi di un protocollo vaccinale ottuso e sciagurato, fatto anche per teatri in piena Europa dove un qualunque civile può recarvisi senza dover fare nessuna ulteriore vaccinazione (vds. quello ora chiuso in Bosnia, o quello in Kosovo).
Quanti militari e carabinieri sono stati riempiti di vaccini per partire ad Haiti o in Libano?
E quindi questi militari e carabinieri, che magari vanno lì non tanto per salvare il mondo ma per guadagnare qualche soldo in più si ritrovano distrutti a vita.
Quanti militari e carabinieri stanno covando dentro di sé patologie distruttive e degenerative dovute alla tonnellata di vaccinazioni fatte e che usciranno magari fra qualche anno, quando nessun medico si azzarderà a riconoscerne il nesso?
Militari e carabinieri, svegliatevi! Siete solo delle povere cavie in balia di un sistema che vi utilizza, e se vi "guastate" vi sostituirà senza tanti complimenti.
Informatevi, andate a vedere i danni delle vaccinazioni in generale e soprattutto dei pesanti protocolli militari.
Informatevi, chiedete il consenso informato sugli effetti collaterali.
Informatevi, meglio rinunciare a un'esperienza all'estero e a qualche euro in più che dover poi fare i conti con la sclerosi multipla o con un linfoma.
Informatevi, approfondite quanto accaduto a migliaia e migliaia di soldati americani in Iraq e Afghanistan, dove quelli che non sono stati uccisi dalle bombe sono stati sterminati dalle vaccinazioni, e molti altri ne dovranno morire.
Informatevi prima di ingurgitare una pastiglia, prima di farvi siringare.
Via la lobotomizzazione, ne va della vostra stessa vita.
Ma continuando a considerarlo l'unico responsabile delle tante morti assurde dei nostri militari e carabinieri in missione all'estero facciamo un enorme errore di fondo, non vedendo invece che il problema è da tutt'altra parte: i famigerati protocolli vaccinali militari.
Chiunque si sia imbattuto nella sanità militare si sarà accorto, con le dovute eccezioni, che vige un clima di ottusità all'ennesima potenza, con gli ospedali militari come luoghi ancor peggiori di quelli civili.
E il protocollo vaccinale è altrettanto mostruoso! Quanti militari e carabinieri in procinto di partire per le missioni all'estero hanno ricevuto un consenso informato sui rischi di tali vaccinazioni? Quanti sono stati interpellati per sapere se quel dato richiamo fosse realmente necessario? Quanti sono stati interpellati per sapere quali vaccinazioni avessero già fatto durante la pregressa vita civile e quindi inutili da rifare?
Penso pochi o nessuno! Semplicemente in fila per la puntura e via!
Per non parlare della profilassi antimalarica, spesse volte portata avanti inutilmente e con farmaci come il Lariam con effetti collaterali spaventosi, che hanno portato moltissimi soldati statunitensi in psicosi tali da decimare a colpi di arma da fuoco le proprie famiglie al ritorno in patria.
E queste non sono favolette, sono la realtà che emerge se si vuole andare un attimo a scavare a fondo a quello che veramente viene propinato ogni giorno come insostituibile e salutare.
Quanti militari e carabinieri stanno accusando ora i contraccolpi di un protocollo vaccinale ottuso e sciagurato, fatto anche per teatri in piena Europa dove un qualunque civile può recarvisi senza dover fare nessuna ulteriore vaccinazione (vds. quello ora chiuso in Bosnia, o quello in Kosovo).
Quanti militari e carabinieri sono stati riempiti di vaccini per partire ad Haiti o in Libano?
E quindi questi militari e carabinieri, che magari vanno lì non tanto per salvare il mondo ma per guadagnare qualche soldo in più si ritrovano distrutti a vita.
Quanti militari e carabinieri stanno covando dentro di sé patologie distruttive e degenerative dovute alla tonnellata di vaccinazioni fatte e che usciranno magari fra qualche anno, quando nessun medico si azzarderà a riconoscerne il nesso?
Militari e carabinieri, svegliatevi! Siete solo delle povere cavie in balia di un sistema che vi utilizza, e se vi "guastate" vi sostituirà senza tanti complimenti.
Informatevi, andate a vedere i danni delle vaccinazioni in generale e soprattutto dei pesanti protocolli militari.
Informatevi, chiedete il consenso informato sugli effetti collaterali.
Informatevi, meglio rinunciare a un'esperienza all'estero e a qualche euro in più che dover poi fare i conti con la sclerosi multipla o con un linfoma.
Informatevi, approfondite quanto accaduto a migliaia e migliaia di soldati americani in Iraq e Afghanistan, dove quelli che non sono stati uccisi dalle bombe sono stati sterminati dalle vaccinazioni, e molti altri ne dovranno morire.
Informatevi prima di ingurgitare una pastiglia, prima di farvi siringare.
Via la lobotomizzazione, ne va della vostra stessa vita.