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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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domenica 23 dicembre 2018

"TI RINGRAZIO PER LE PREZIOSE VERITA' NEL TUO FANTASTICO BLOG": ORA, VIA QUESTI SCHIFOSI 30KG FARMACO-INDOTTI

LETTERA

Salve Pietro, 
non so se avrà l'occasione per leggere questo post, ma ci provo.
Sono a pezzi, come dice lei, mi hanno ridotto in 10 mesi una balena zombizzata e priva di emozioni.

A letto praticamente tutto il giorno e con 30 kg in più. 

L'avevo contattata qualche mese fa e le cose andavano sempre in questo modo, ma ora come non mai avrei davvero bisogno del suo aiuto..
Ho il terrore nel confidare alla psichiatra che vorrei interrompere la terapia (assumo Invega da 6mg ed Efexor 75mg), cioè, non so minimamente come approcciarmi e come potrebbe prenderla..
Cosa mi consiglieresti di fare?
Io così non so per quanto tempo possa durare sinceramente..
Ti ringrazio comunque per le preziose verità nel tuo fantastico blog.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Allora, parliamoci chiaro... Non ti basta che ti abbiano ridotto nello stato pietoso in cui ti trovi?

Ti fai ancora riguardo a dire in faccia quello che pensi o lo vorrai fare da morto?

Ricorda che NESSUNO al di fuori dei casi di TSO o di applicazione di una misura di sicurezza  è obbligato ad assumere farmaci. Punto.

Io sono pronto ad aiutarti ma come tu ben sai sei TU che devi prendere in mano le redini della tua salute.

Se non si risolvono le CAUSE, siano esse alimentari/ambientali/emozionali o tutte e tre, non si andrà MAI da nessuna parte.

Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.

Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.










LA SOLITA PSICHIATRA FRUSTRATA IN INCOGNITO: APRA BENE LE ORECCHIE, CHE LE INSEGNO UN PO' DI VITA VERA

LETTERA

Salve, 
Sarebbe interessante anche raccogliere tutte le storie di pazienti indotti a smettere le terapie psichiatriche da blog come il suo e poi tornati sui loro passi, a chiedere aiuto ai medici, perché disperati per la recrudescenza dei sintomi  che sono terribili. Sono decine e decine. 

Di quelli, mi dica, che ne facciamo? Di quelli che senza farmaci delirano, sono in mania, sono in fase depressiva?  Li accogliamo e li curiamo? Oppure c'è un luogo di pronto soccorso che curi con la dieta vegana e fitoterapia? 

Cordialità. 

Lettera anonima


RISPOSTA

Sinceramente ero propenso a partire con una sequela di insulti rivolti alla sua persona; sì, insulti, perché questo è ciò che meriterebbe.

Primo, perché lei, pur non pronunciando una sola, singola parolaccia non fa altro che screditare il lavoro informativo del sottoscritto, che va avanti almeno da una decina di anni e che ha trovato una risposta positivamente MOSTRUOSA da migliaia e migliaia di persone che sono state letteralmente SALVATE dalle mie parole e dalle mie azioni.

Detto questo, apra bene le orecchie psichiatra in incognito o semplice rompiscatole:

1) Siamo, ancora e per fortuna, in un Paese libero: ognuno esprime le sue idee, e se una persona ARRIVA sul mio blog e decide di dismettere i farmaci e seguire le mie idee sullo stile di vita, lo fa per VOLONTA' propria e non certo perché gliel'ho detto io. Se è arrivata sul mio blog significa che aveva già MATURATO l'idea di agire in tal senso.

2) Il 99% delle persone che recidivano, lo fanno per colpa di quella MERDA chiamato psicofarmaco. Sono crisi da dismissione spacciate per RITORNO DELLA MALATTIA. Quindi, se deve trovare un colpevole, lo trovi in chi prescrive e non certo in chi predica uno stile di vita che sia compatibile con il concetto di salute.

3) Se tutte le persone (il 99% medico-indotto e l'1% no) venissero accolte in un luogo ove si INSEGNA a trattare il proprio corpo come una reliquia e non come una latrina; ove ci si affidi alle capacità autoguaritive del corpo stesso attraverso uno stile di vita alimentare ed emozionale impeccabile; ove non ci fossero contenzioni fisiche ma stanze imbottite per gestire le urgenze SENZA farmaci; ove la guarigione NON fosse la mera soppressione dei sintomi, ecco che in questo luogo le persone ci arriverebbero UNA SOLA VOLTA E MAI PIU' (e leggendo il mio blog, nemmeno quella).

Lei non ha capito un cazzo di niente, quando si permette di dire "dieta vegana e fitoterapia"; non ha capito un cazzo di niente del messaggio che sto mandando.

Lei si limita a sfogare la sua frustrazione, fingendo di non sapere che il fallimento della Psichiatria e della medicina ortodossa è davanti agli occhi di tutti.

Vada a farsi lo zampone ora (senza lenticchie, che sono troppo sane per lei), facendo finta di essere felice.

Io brindo alla vita ogni giorno, anche solamente con un bel bicchiere d'acqua.

Pietro Eupremio Maria Bisanti



ZOLOFT: DUE SOLE ASSUNZIONI DI QUESTA MERDA...BYE BYE EIACULAZIONE ED ORGASMO (OLTRE A MOLTO, MOLTO ALTRO)

LETTERA

Ciao Pietro Bisanti, 
sono riuscito in tempo a salvarmi da questo farmaco Zoloft 50 mg per cura disturbo ossessivo compulsivo. Ho iniziato la cura giovedì 20 prendendo metà pillola, e il giorno dopo venerdì un'altra metà pillola, quindi in totale 1 pillola da 50mg.

Ho sentito subito tutti gli effetti collaterali, ovvero allucinazioni, insonnia, battiti di cuore irregolari, ansia, stato confusionale, non riuscivo a ricordare o pensare niente, lentezza nei movimenti e mal di testa con pesantezza alla testa e soprattutto dopo l'assunzione non riesco a eiaculare da 3 giorni, e provare un orgasmo. 

È incredibile che in 2 giorni possa avere subito fatto effetto, quando dice il medico psichiatra che ci vogliono almeno 7 giorni. Sto interrompendo la cura, volevo sapere dopo quanto tempo il mio corpo è soprattutto la mia testa eliminerà questo farmaco e se tornerò a produrre spermatozoi ed eiaculare come prima. 

Inoltre aggiungo che ho avuto dolore al cuore, giramenti di testa abbastanza forti e debolezza.
La ringrazio anticipatamente. 

Buona giornata

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

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Veniamo a noi.

Niente... NON VI ENTRA.

Non vi entra in testa che quella merda che continuate tutti a chiamare impropriamente (per usare un eufemismo) CURA non è altro che un VELENO, e anche della peggior specie.

Lei si meraviglia che "abbia fatto subito effetto"...ma effetto di cosa che diamine??

Le ha bloccato l'eiaculazione, oltre ad averle causato un'altra MIRIADE di problemi, e lei pensa ancora che questa merda abbia "fatto effetto"?

La prego, torni sul pianeta Terra, e di corsa.

Rispondendo alle sue domande, non ho dubbio alcuno che il suo corpo si riprenderà ma qui ci sono alcune cose da dire:

1) I problemi si affrontano non con la merda chimica bensì attraverso il cambio RADICALE dello stile di vita alimentare/emozionale/ambientale

2) Ci vuole un "secondo per rompere" e mesi per ristabilirsi, quindi non si aspetti risultati dall'oggi al domani.

Legga IMMEDIATAMENTE il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", cominci a trattare il suo corpo come una reliquia e la SMETTA di affidare la sua salute agli altri, con i risultati CATASTROFICI che sono davanti agli occhi di tutti.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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mercoledì 12 dicembre 2018

XEPLION: RICHIESTA DI AIUTO DALLA FRANCIA... MA PRIMA DOBBIAMO CAPIRCI BENE

LETTERA

Buongiorno Pietro,

7 mesi fa, mi recai in Questura per ricevere spiegazioni su delle denunce fatte contro di me dal proprietario del mio alloggio di allora.

Fui portato in ospedale psichiatrico per discorso delirante e condotta non appropriata. Dopo 6 settimane di psicofarmaci, fui rilasciato con la diagnosi seguente: schizofrenia paranoide con anosognosia (termine che significa che il paziente non e cosciente dei suoi disturbi) e costretto a farmi seguire al centro di salute per ricevere ogni mese una dosi di Xeplion. 

Ora sono ben 6 mesi che ricevo questo veleno, e mi sento proprio male. 

Ho preso ben 10 chili in questi sei mesi, ho nausee e vertigini ogni giorno che Dio fa, e non son convinto di essere schizofrenico, tant'è  vero che non esiste un esame obiettivo che lo stabilisca.
Un paio di settimane fa ho ricevuto le carte mediche rilasciate dall'ospedale.

Ed ho potuto leggere molti dati inesatti: errori sui paesi dove avrei girato, errore sull'età, interpretazione piuttosto orientata delle informazioni ricavate sul mio percorso di vita (descritto come instabile).

Non è la prima volta che ho a che fare con la Psichiatria ma la seconda. Nel 2006 fui internato dai miei genitori per 5 giorni, dopo una lite domestica, con motivo di aver minacciato di bruciare la casa dopo aver trovato un bidone di benzina in stanza mia. 

La realtà era diversa ma da allora fui ritenuto instabile dai miei, e quindi instabile da chi li stava a sentire. Immagino che quest episodio abbia deciso i medici di Parigi a porre la diagnosi di probabile schizofrenia paranoide quest'anno (del resto sono francese, e mi scuso per il mio italiano approssimativo).

Ora vorrei sganciarmi dal centro di salute. E ritrovare salute e libertà.
Non mi sento psicotico. Sono abbastanza pacifico e portato sulle spiritualità.
Non ritrovo lavoro e sono assai rimbambito dai farmaci. 
Nonché impaurito da ciò che leggo sugli psicofarmaci e i loro effetti sul cervello. 

Ho visto il video su come sganciarsi dai centri di salute mentale. 
Ma mi chiedo: dato che sono stato portato dalla polizia e che mi hanno diagnosticato schizofrenico, funzionerà la lettera raccomandata?
Sono costretto a vedere un altro psichiatra nel privato? 

Io non mi sono sentito ascoltato, né in Questura, né in ospedale. 
Il proprietario che ha fatto le 3 denunce contro di me voleva ricuperare le chiavi e buttarmi fuori. Era al corrente del 2006 e dei miei rapporti difficili colla famiglia. E' molto probabile che mi abbia descritto come psicotico in polizia.
Aveva pure cercato di farmi chiudere in ospedale per conto suo. 

Oggi non so che fare. I soldi sono pochi, l'energia ridotta dai farmaci. 
Son tornato dai miei che perdono pazienza per la mia assenza di lavoro. E sempre questi appuntamenti al centro di salute mentale per ricevere questo Xeplion. 

Scrivo non per condividere la mia disperazione, ma ben sì per trovare un consiglio,  un parere, sul come sganciarsi dal centro di salute: non andarci più, non dicendo niente? Mandare una raccomandata e vedere un altro psichiatra?
Raccontare la mia storia al difensore dei diritti della Repubblica francese?

Ecco signor Bisanti ciò che condivido con lei.
Grazie per la sua gentile disponibilità.

Lettera firmata


RISPOSTA

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Veniamo a noi.

Parta da un concetto base: sono SOLIDALE con lei, al 100%.

Ma non possono non considerare in parte delirante il suo racconto, e cioè non possiamo non ammettere quanto la sua salute mentale sia (temporaneamente) compromessa.

Ora, non riesco a capire dove viva, se in Francia o in Italia, non so nulla del suo passato, se ha assunto droghe, come ha vissuto... non so niente di niente

Nel suo caso specifico, una volta individuato il Paese ove si trova, è possibile intervenire legalmente per far rispettare i suoi diritti in relazione alla legislazione lì vigente.

Ma questo DEVE andare di pari passo con una rinascita TOTALE, che sia spirituale, ambientale e soprattutto ALIMENTARE (che significa cosa mangia, cosa inala, cosa si inietta... insomma tutto quello che ENTRA dentro il suo corpo).

Questo non potrà MAI e poi MAI farlo da solo nelle condizioni in cui si trova.

Io sono disposto a mettermi in gioco ma lei ha bisogno ASSOLUTO di instaurare una rete di protezione, a cominciare dalla sua famiglia.

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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GRASSO, CALVO, IRSUTO E SESSUALMENTE MORTO: COS'ALTRO DEVE SUCCEDERE PER INIZIARE A CAMBIARE?

LETTERA

Buongiorno, 
mi chiamo ******* ed ho 38 anni. Sono seguito dal servizio psichiatrico dell'ospedale ******* di ***** dal 2008 (dal 2004 al 2008 sono stato seguito da uno psichiatra privato). 

Già dall'età di circa 11 anni mia madre mi portava da psicologi e simili, per cercare di alleviare la mia inquietudine, il fatto che mi rifugiavo in un mondo tutto mio e che a scuola ero "fra le nuvole". 

Iniziai a 13 anni a leggere libri su fantasmi, ufologia, vita dopo la morte e simili. Mi appassionavano molto ma ero anche molto suggestionabile e, in particolare, la lettura di uno di essi mi creò un meccanismo ossessivo, con paura di essere venuto a conoscere qualcosa che gli esseri umani non dovevano sapere e questo mi scatenava una paura della punizione divina. 

Era il 2001 quando abbandonai ogni lettura "strana", ma iniziai a tenermi dentro questi pensieri senza esternarli fino al marzo 2004, quando all'improvviso non fui più in grado di gestirli e mi venne una tachicardia fissa a 130 battiti e pensiero fisso ossessivo sul tema. 

Il mio medico mi mandò quindi da uno psichiatra (lo stesso presso il quale ero stato un paio di volte nel 1998/99). Non ho ben capito la vicenda come andò, ma a quel tempo ricordo che avevo bisogno di un foglio per far sì che io non facessi il militare, e mia madre ebbe a quanto pare l'idea di portarmi lì. 

Mi dette Neurontin ed Elopram, che presi per poco tempo e poi abbandonai da solo, nel 2004 mi dette Zoloft 100 e Deniban. Stetti da subito bene, fino al 2008. Nel frattempo studiai un paio di anni all'università e lavorai come impiegato per un anno. I pensieri erano sopiti. 

Nel 2008 incontro una barista che dice di essere medium e non ricordo quello che mi disse ma mi suggestionò nuovamente e iniziai così ad essere seguito dal ****** di ***** dove iniziarono a imbottirmi di cocktails vari di psicofarmaci, di cui tengo le ricette ancora in una voluminosa cartellina. 

Cambiavano ogni volta tipo di farmaco e dosaggi. Ci andavo spessissimo, a volte anche ogni settimana, intorno al 2010/2011. Questo fino al 2016, da quando iniziai a prendere stabilmente Abilify 15 mg e Depakin Chrono 1000 mg. Nel frattempo sono riuscito a razionalizzare e rielaborare i miei pensieri ossessivi (spero), grazie a degli psicologi, e la mia situazione è stabile. 

Da agosto ad oggi sono sceso da 1000 mg a 750 mg e poi da 750 a 500 mg di Depakin Chrono, perché sto acquisendo la consapevolezza sempre maggiore (e dolorosa), che queste bombe fanno molto male. Ho provato da solo a passare da 500 mg a 250 di colpo ma dopo una settimana dallo scalaggio mi sentivo non più in perfetto controllo della mia mente. 

Perciò sono tornato a 500 mg. Concludo questo lungo preambolo venendo al sodo: ho paura a lungo termine a causa degli ulteriori effetti che esse mi provocheranno, soprattutto l'Abilify. 

Attualmente soffro di pressione alta (prendo Norvasc e Coversyl), tachicardia (prendo Atenololo), la mia capacità di concentrarmi e le altre attività mentali sono molto molto scarse, quelle sessuali sono *morte*, respiro male la notte, sono ingrassato moltissimo (adesso sono 93 chili), calvizie, irsutismo, ecc... 

Vorrei riuscire a togliere possibilmente entrambi, col tempo. Non ho fretta. Ma come devo fare? Posso farlo? Con che metodo? Come mi procuro dosaggi inferiori per eventuali scalaggi graduali? Ho solo pastiglie da 15 mg per Abilify e da 500 mg per Depakin Chrono... 

All'ospedale dicono che vado bene così, che non si può scalare ulteriormente. Ma a me non sta bene....Spero che lei mi sappia dire qualcosa e la ringrazio per aver letto il mio caso umano.
Grazie

Lettera firmata



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Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Eccoci qua, l'ennesima dimostrazione (se mai ne servissero altre) di come la "moderna" Psichiatria distrugga l'IO più profondo del malcapitato di turno, oltretutto spacciando tutto ciò per una FOTTUTA guarigione.

Se qualcuno, al posto di mandarla da questi cialtroni in camice bianco, avesse cercato di capire la CAUSA della sua incapacità a gestire il flusso di pensieri, non saremmo arrivati a questa situazione MOSTRUOSA.

Non metto in dubbio che si sia addentrato in argomenti che possono averla scossa ma non ho altresì dubbio alcuno che la sua incapacità a gestire il relativo flusso di pensieri sia da addebitare ad un corpo DEBOLE.

Sì, un corpo debole, male alimentato ed emozionalmente gestito in maniera sbagliata.

Quando si hanno le cosiddette "ossessioni", in pratica vi è una incapacità ad avere ciò che io chiamo "mente libera"; tale meccanismo, dalla mia esperienza personale più che decennale, è spessissimo la diretta conseguenza di un cervello iperstimolato, incapace di rilassarsi, con un livello di ansia molto alto e costante.

E la causa di ciò la riscontro sempre di più nelle abitudini ALIMENTARI e di vita orripilanti dei giorni nostri.

Ora, io conosco solo UNA strada, che si chiama riequilibrio totale del corpo (e quindi della mente).

Bisogna cominciare a trattarsi come una reliquia e non come un sacco dell'immondizia.

Il PRIMO problema sono proprio questi schifosissimi e demoniaci farmaci che assume, che l'hanno ridotta nello stato in cui si trova.

Ma prima ancora di chiedersi COME scalarli, bisogna chiedersi se si VOGLIA o meno impegnarsi con tutto se stesso per poter virare senza riserve verso uno stile di vita finalmente SANO.

Il resto lo faranno il corpo stesso ed il tempo.


Il mio piano di battaglia è questo:

1) lettura IMMEDIATA del mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere";

2) lettura IMMEDIATA di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

La SUA salute deve prenderla nelle SUE mani.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.













PAROXETINA E LEXOTAN: "CORDIALI SALUTI DAL RELITTO UMANO"

LETTERA

Ciao Pietro, io ***** da ***** ed ho 56 anni. 
Ti ho seguito su Internet mentre parlavi sui medicinali tipo benzodiazepine. In modo molto veloce, io prendo Paroxetina 1 al giono + 20 + 20 + 20 gocce di Lexotan al giorno. 

Adesso è parecchio tempo che questa dose che ho dovuto aumentare negli anni e sono già 20 anni che le assumo. 

In poche parole adesso comincio ad avere disturbi da effetti collaterali molto pesanti. Allora dato che non posso andare oltre con la dose fissa, in quanto in estate a causa del caldo tipo scirocco sono arrivato a 80 gocce. 

Ma non posso portarle in via definitiva, sono diventato quasi uno zombie ed ho difficoltà con gli effetti collaterali, tipo, problemi sessuali, cattiva digestione e intolleranze alimentari a tutti i cibi.

Quindi ho cercato di andare scalando con la dose per diminuire gli effetti collaterali, ma sfortunatamente per me sono nati due enormi problemi da effetto rebound o stacco. Il primo una stanchezza incredibile e mancanza di respiro anche affannoso, e non posso stare in piedi. 

Il secondo mi si chiude la gola e non riesco più a respirare, quindi significa morire e non posso permettermelo. Ho seguito anche la strada di sostituire il Lexotan che ha una emivita media con uno a lunga emivita per poi staccarlo, ma ho fallito miseramente, ho avuto mille disturbi compreso quello di non digerire più. 

Adesso ti chiedo cosa sia più opportuno per me fare qualcosa io da solo oppure sono costretto all'anno nuovo ad andare in clinica per una disintossicazione. Sto troppo male. Se hai qualche idea alternativa ti prego di farmi partecipe. 

Cordiali saluti da ****** il relitto umano.


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Che dire? Non mi meraviglio affatto dell'OVVIO.

L'ovvio, in questo caso, è seguire una strada FALLIMENTARE che non porterà altro che morte e distruzione.

E non servono lauree in Medicina o costosissimi master: MAI e poi MAI una compressa di sintesi chimica, creata dall'uomo in un laboratorio, potrà interagire selettivamente con 100 miliardi di neuroni andando ad "aggiustare" quello che vogliamo noi.

Capito questo, si comprende anche quanto l'unica strada sia quella della disintossicazione LENTISSIMA dagli stessi ed al contempo il miglioramento altrettanto lento ma INESORABILE dello stile di vita, soprattutto alimentare.

Va fatto quello che questa spocchiosa Psichiatria "moderna" si rifiuta categoricamente di fare, e cioè ELIMINARE le CAUSE al posto di rimbecillire il malcapitato di turno agendo sulla soppressione della sintomatologia in atto (quando va bene).

Il mio piano di battaglia è questo:

1) lettura IMMEDIATA del mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere";

2) lettura IMMEDIATA di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

La TUA salute devi prenderla nelle TUE mani.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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mercoledì 5 dicembre 2018

"QUATTRO INIEZIONI DI QUESTA MOSTRUOSA PORCHERIA DEMONIACA. STO IMPAZZENDO"

Buongiorno Pietro,

dopo aver fatto 4 iniezioni di questa mostruosa porcheria demoniaca e sospesa il 22 Novembre mi sento davvero male, mi stanno capitando cose strane tipo come dondolare come un demente e camminare a piccoli passi stile zombie nella stanza fissando le pareti ed una  tremenda acatisia inarrestabile ed ogni giorno mi sento come se il corpo mi stesse abbandonando piano piano, come se testa e corpo fossero separati e il corpo andasse per conto suo, in più è sopraggiunta l'insonnia cronica che non sparisce nemmeno con il Tranquirit, il cosiddetto Valium, 20 gocce a sera; per l'acatisia mi è stato detto di prendere Akineton 4 mg a rilascio prolungato ma non si placa.

Mi sto davvero preoccupando e ho paura di rischiare la vita o di diventare un vegetale o invalido e perdere le mie facoltà cognitive poiché giorno per giorno mi sento più debole anche per il fatto che non dormo più. 

Non so quanto tempo posso stare senza chiudere occhio poiché il non dormire porta alla morte.

Si può  parlare di una vera e propria lobotomizzazione farmacologica?

Che mostruosa porcheria infernale è questa?

Volevo chiederti se nel tuo libro c'è scritto da un punto di vista igienista come riprendere in mano la propria vita dopo aver sfortunatamente fatto uso di questi veleni tossici e come riuscire soprattutto a dormire di nuovo oppure ormai per me è finita schiacciato da queste maledette siringhe demoniache.
Spero in un tuo aiuto perché sto impazzendo.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Credo a ogni tua singola parola, poiché lo Xeplion depot è qualcosa di inimmaginabile in quanto a devastazione dell'organismo.

Da quanto leggo però hai fatto un errore MADORNALE, e cioè averlo sospeso senza scalaggio.

Nel tuo caso, sarei prima passato all'Invega, cioè alla modalità orale, per poi scalare in maniera molto, molto lenta.

Inutile piangere sul latte versato ora...

Vedo però un ULTERIORE madornale errore, e cioè quello di imbottirti di farmaci per soffocare i sintomi di disintossicazione/astinenza: così si cade dalla padella alla brace.

La mia idea è e rimane una, e cioè bisogna sopportare i sintomi astinenziali attraverso uno scalaggio lentissimo (cosa che tu NON hai fatto) e un miglioramento TOTALE del proprio stile di vita alimentare/emozionale/ambientale.

Possiamo quindi agire ORA su un'alimentazione PERFETTA, che è ciò che piano piano permetterà al tuo corpo di autoregolarsi, ritmo del sonno compreso.

Non ci sono scorciatoie, non ci sono formule magiche, non ci sono strade veloci.

Qui bisogna fare le cose per bene giorno dopo giorno, aiutarsi, se lo si vuole, con qualche fitoterapico come la melatonina e tenere DURO, sapendo che il corpo riuscirà a riequilibrarsi se si fanno le cose per bene.

Nel mio libro trovi tutte le indicazioni di massima; leggi anche attentamente questo link: https://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Io ci sono

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti



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venerdì 23 novembre 2018

ISCRIVO MIO FIGLIO AL CATECHISMO... UNA FIRMA AL POSTO SBAGLIATO ED ECCOLO TRASFORMATO IN UNA CAVIA MEDICA



Ecco qua, lo schifo è servito...

Pensavate che ci fosse limite al peggio? Vi sbagliavate...

L'immagine di cui sopra rappresenta una parte del foglio UFFICIALE che viene fatto firmare allorquando si decida di iscrivere il proprio figlio al catechismo.

In pratica, se lo firmate, autorizzate lo svolgimento di screening psicologici finanche la SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI.

Ma qualcuno mi spiega che CAZZO C'ENTRA il catechismo con "l'adottare i percorsi diagnostici e terapeutici ritenuti necessari..."?

Viviamo in un mondo letteralmente impazzito, o meglio, è in atto un piano di distruzione dell'integrità fisica dell'essere umano, a cominciare dai bambini.

Se proprio dovete mandare i vostri figli al catechismo (cosa di cui io ben mi guarderei), almeno LEGGETE prima di apporre una "insignificante" firma che può portare vostro figlio dritto dritto dal neuropsichiatra infantile solo perché magari E' FELICE.

Il mondo è una merda ma io NON mi ARRENDO.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.






giovedì 22 novembre 2018

"QUESTO QUI HA COLTO IL MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO CENTO VOLTE MEGLIO DI COME LO HANNO COLTO QUEI TONTI DELLA MIA FACOLTA'"

COMMENTO AL VIDEO DEL CANALE YOUTUBE DI PIETRO BISANTI "LA DEPRESSIONE: FUORI DALLE PALLE I LUOGHI COMUNI"

Da psicologo in procinto di laurearmi devo dire che questo qui ha colto il meccanismo di funzionamento del cervello cento volte meglio di come lo hanno colto quei tonti della mia facoltà.
Ciò che produce ignoranza psicologica è porre al primo posto le teorie, e all' ultimo la pratica, come se fosse qualcosa da scartare o addirittura di brutto da vedere.
E' la pratica che fa la differenza tra saper fare e non saper fare, e magari studiare può aiutare ma se uno non usa la sua testa per ragionare crederà sempre alle teorie e mai ai suoi occhi e ai suoi sensi, che sono quello che ti permettono di essere in contatto con la realtà e stare bene, sia psicologicamente che fisicamente.
L' università italiana è politicizzata, e le teorie che insegnano a psicologia sono piene di marxismo applicato anzichè all' economia alle relazioni sociali.
Questo rende la figura dello psicologo completamente inutile fino al punto in cui una persona qualsiasi senza una laurea ne sa più di quei tonti figli di papà che vanno a studiare e poi magari le teorie se le scelgono in base ai gusti personali, confermando cosi i loro pregiudizi, e danno ragione agli psichiatri senza mai obiettare.


RISPOSTA

Oltre, ovviamente, a non aver voluto correggere alcun errore grammaticale nel commento per conservarne la genuinità, aggiungo solo una cosa...

Quando fai qualcosa che esce dagli schemi MA CHE RAPPRESENTA LA VERITA' bisogna prepararsi a tutto.

In questa decennale campagna informativa, ho pagato A CARO PREZZO e PERSONALMENTE la mia attività controcorrente ma non ho mai e poi mai pensato di mollare.

Le palate di merda che ho preso non si contano, ma alla fine il tempo, che è galantuomo, mette tutti al proprio posto: ormai, le attestazioni di stima sono MIGLIAIA e all'ordine del giorno, con persone che mi ringraziano di avere SALVATO LORO LETTERALMENTE LA VITA.

Dedico questo commento a tutti gli insignificanti esseri umani che, rosi dall'invidia di non essere stati in grado di avere lo stesso coraggio del sottoscritto per andare controcorrente per un giusto ideale, hanno cercato in tutti i modi di ostacolarmi: con l'inganno, col doppio gioco, con la falsità, con i sorrisi di circostanza.

Non entrerò nello specifico, trattandosi della mia sfera privata.

So solo che VOI mi leggete. Ma per me, ricordatelo, siete ZERO. La vostra insulsa posizione nell'ambito di questa marcia società alla quale siete così ancorati morirà con voi. Il ricordo di quello che sto facendo RIECCHEGGERA' per L'ETERNITA'.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti

martedì 20 novembre 2018

"SONO GUARITA (??) DA UNA PSICOSI NAS CON RISPERDAL E XEPLION. COSA NE PENSA DEL DIGIUNO?"

LETTERA

Salve mi chiamo ******* e scrivo da *****, dopo un anno di psicofarmaci, Risperdal e Xeplion, sono guarita dalla psicosi nas, ho smesso completamente con gli psicofarmaci  e ho intrapreso un digiuno terapeutico per purificarmi.
Volevo chiederle quale sarebbe la posizione dell'Igienismo in merito al digiuno per disintossicarsi dagli psicofarmaci perché  ho letto che è  una pratica molto utile per rigenerare il corpo e mi ha aiutato ad essere più  lucida mentalmente.

Aspetto una sua risposta.

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

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Veniamo a noi.

Dobbiamo anzitutto metterci d'accordo...

Lei fa una affermazione importante, e cioè dice di essere guarita da una psicosi nas attraverso l'utilizzo del Risperdal e dello Xeplion.

Quindi, se questi "miracolosi medicamenti" l'hanno guarita dall'accozzaglia di sintomi a cui hanno dato il nome di "psicosi nas", perché sente il bisogno di fare un digiuno?

La mia idea è molto, molto diversa. Lei non è guarita proprio per niente. Un anno di queste porcherie chimiche non hanno fatto altro che renderla talmente inebetita da arrivare a pensare di essere guarita... guarita da cosa poi...

Mi piacerebbe sapere, oltretutto, DA QUANTO TEMPO NON ASSUME PIU' NULLA...

Detto questo, ritengo che il digiuno sia uno strumento FORMIDABILE per mettere il corpo nelle condizioni di autoripararsi ma anche qui bisogna fare dei DISTINGUO ben precisi.

I primati, specie animale a cui l'uomo appartiene, NON digiunano in natura. Mangiano tutti i giorni. Ma mangiano, da quando nascono, il loro cibo SPECIE SPECIFICO, senza nessun tipo di sgarro. Mai.

L'uomo, che è l'unica specie vivente a sgarrare praticamente in continuazione, può e DEVE ricorrere al digiuno a mio avviso solo ed esclusivamente in situazioni emergenziali, ovvero quando la salute sia già così compromessa da avere assolutamente bisogno, per il suo ristabilimento, di una "terapia d'urto". Questo naturalmente quando si parla di digiuni prolungati nel tempo, in quanto quelli brevi, giornalieri o fino a tre giorni, possono diventare una sana abitudine da praticarsi ogni tanto.

Questo perché il digiuno NON è affatto una PASSEGGIATA, anzi.

Mettere a riposo il sistema digestivo significa permettere al corpo di fare le pulizie in grande stile, con tutto quello che ciò comporta.

Infatti, ognuno ha un diverso stock tossico, e la crisi eliminativa che l'organismo mette in opera allorquando in uno stato di privazione alimentare può essere anche molto, molto SEVERA.

Severa al punto da diventare in alcuni casi ingestibile e anche PERICOLOSA. E' il caso, ad esempio, degli psicofarmaci. A mio avviso, digiunare poco dopo averli dismessi, significa andare incontro a reazioni di depurazione a volte ingestibili.

La mia domanda è...ma chi diamine ci corre dietro?

A mio avviso il VERO obiettivo è instaurare un regime di vita/alimentare perfetto nel medio-lungo periodo, arrivando ai risultati in maniera molto più morbida e progressiva.

Infatti, fare un digiuno di 40 giorni per poi riprendere le vecchie abitudini di vita è un SUICIDIO.

Quindi, sì ai brevi-brevissimi digiuni saltuari, sì ai digiuni prolungati in caso di situazioni emergenziali ma NO e poi NO al digiuno come arma per purificarsi in fretta.

Meglio, a mio umile parere, mille volte una alimentazione crudista al 100% a bassissimo livello di grassi per SEMPRE che non 40 giorni di succhi per poi tornare a mangiare riso e patate.

Pietro Eupremio Maria Bisanti



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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


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sabato 17 novembre 2018

ALCOL, COCAINA...MA CHE CAZZO PRETENDETE PURE, LA SALUTE MENTALE?

LETTERA

Buongiorno Pietro, 
ho 23 anni, le scrivo per avere un parere riguardo la mia situazione.

Ho sempre avuto diverse paranoie/ossessioni e sono sempre stato un tipo abbastanza ansioso, ma ciò nonostante fino a qualche mese fa ho vissuto tranquillamente la mia vita.

Sostanzialmente dopo aver conseguito la laurea ho deciso di partire per l'Inghilterra per un periodo di tre mesi, durante il quale sono stato lasciato dalla mia ex ragazza (che a causa delle mie insicurezze, anche a livello sociale, ho sempre visto come uno scudo protettivo). Verso la fine dell'esperienza ho iniziato a soffrire di insonnia, attacchi di panico, ansia e umore depresso per qualche ora della giornata, dato che ho 'accusato' il colpo inaspettato. 

Tornato in Italia la situazione è migliorata, ma dato che ho avuto problemi di insonnia anche in precedenza, legati all'ansia, ho iniziato una cura a base di Cipralex, prescrittami da un medico specializzato in disturbi del sonno, da 5gg.

Ho avuto piccoli attacchi d'ansia nei giorni successivi, anche se nulla di particolarmente rilevante.

Successivamente durante una serata trascorsa con amici ho effettivamente esagerato con l'alcol, dopo aver preso la mia dose di Cipralex e leccato una piccola quantità di cocaina per sentirne il gusto.

Dal giorno dopo ho iniziato ad avere un'ansia incredibile e un umore depresso, forse in relazione al gesto e in generale alle mie paranoie, pensando addirittura che quel 'mix' potesse avermi alterato qualcosa nel cervello.

Purtroppo questo pensiero è diventato ossessivo e dopo essere stato rassicurato dal mio psicologo che la mia tesi fosse stupida, l'ossessione si è spostata verso altre cose come ad esempio il respiro o la derealizzazione. 

Questi pensieri e l'umore depresso (completa indifferenza nei confronti della vita e futuro opaco, quasi un'angoscia) mi hanno rinchiuso in casa (ho paura ad uscire) e hanno avuto risvolti importanti anche a livello fisico, mi autoconvinco di essere derealizzato (sentendomi tutto il giorno come un automa, nonostante per rassicurarmi abbia fatto risonanza magnetica e esami del sangue completi) o di fare fatica a respirare e con energia pari a zero.

Volevo quindi chiederle se è possibile che questa ansia e questa depressione possano essere nate proprio quella sera e se quel 'mix' possa aver arrecato dei danni permanenti al mio cervello. 
Potrà sembrare folle ma questa situazione dura da tre mesi e sono davvero stanco. 

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Ma vogliamo stare qui a prenderci per il culo?

Io a 23 anni ero alla mia TERZA missione a Sarajevo in qualità di maresciallo dei Carabinieri, e certo non mi veniva in mente di sbronzarmi o di farmi di coca.

Questo per farle capire che avevo già imparato come si sta al mondo.

Se lei tratta il suo corpo come una LATRINA invece che come una RELIQUIA, che cosa si aspetta in cambio, salute e vigore?

Tutti i sintomi che lei ha avuto (e che ha) altro non sono che SEGNALI che il suo corpo le sta mandando tentando di dialogare con lei... tentando di dirle: "Mi hai abbondantemente rotto i coglioni con i tuoi caffè, le tue sigarette, le tue canne, i tuoi pippotti di coca, i tuoi psicofarmaci".

Sicuramente il "mix" assunto ha creato dei problemi aggiuntivi, in quanto ci vuole un secondo per danneggiare la biochimica cerebrale e mesi per far sì che il corpo la risistemi.

Lei ha un bisogno ESTREMO di cominciare a "vivere bene", e cioè a trattare il suo corpo come si deve.

Il mio piano di battaglia è:

1) Lettura IMMEDIATA del mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere";
2) Lettura IMMEDIATA del seguente link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.