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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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mercoledì 25 maggio 2016

AVREI POTUTO DIRE A MIA MADRE: "MAMMA, HO PAURA DI UCCIDERE MIO FIGLIO". INVECE LO UCCIDO, PER POI IMPICCARMI. TUTTE LE STRONZATE CHE VI HANNO SEMPRE DETTO SULLA DEPRESSIONE POST-PARTUM

DA WWW.ILGIORNALE.IT

Lago di Bolsena, mamma impiccata accanto al figlio di cinque mesi

Doveva essere un viaggio in Italia per ritrovare la serenità perduta dopo la nascita del figlio ed invece si è trasformato in una tragedia, con quello che per gli investigatori sarebbe, quasi con certezza, un caso di omicidio-suicidio.


È l'orribile resoconto della scomparsa di una 22enne austriaca in vacanza in Italia, nel Viterbese, trovata impiccata con accanto il cadavere del figlioletto di 5 mesi coperto da un giacchetto ai piedi dell'albero dove la giovanissima mamma ha deciso di farla finita. Per chiarire definitivamente gli ultimi punti interrogativi ci saranno le autopsie sui cadaveri, anche se sul bimbo non sono stati trovati segni di violenza. Proprio per questo gli investigatori al momento tendono a seguire l'ipotesi della morte per soffocamento anche se allo stato non escludono la pista della morte del piccolo dopo ore di stenti. Una ipotesi che però non dovrebbe collimare con la ricostruzione fatta dai carabinieri di Viterbo e con una prima sommaria indicazione dell'orario della morte, avvenuta sembra ieri mattina. E la causa della tragedia, secondo le prime informazioni, potrebbe essere stata la depressione di cui pare che la giovane mamma soffrisse dopo il parto. La donna era in vacanza a Montefiascone, sul lago di Bolsena, insieme con la sua famiglia quando, venerdì sera, aveva deciso di fare una passeggiata nel camping per far addormentare il piccolo.

Un'informazione che inizialmente non aveva destato i sospetti dei genitori, allarmatisi però la mattina successiva quando non hanno più trovato la figlia. Della ragazza non si sono avute più notizie fino a questa mattina, quando la protezione civile di Celleno ha rinvenuto il cadavere a poche centinaia di metri dal campeggio. La ragazza aveva deciso di impiccarsi ad una quercia in un bosco poco distante da dove aveva fatto perdere le tracce, lasciando a terra il corpo esanime del figlio. Entrambe le salme sono state trasportate all'ospedale di Viterbo a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha disposto l'esame autoptico. Dalla denuncia della scomparsa fatta dai genitori si erano messe in moto le operazioni di ricerca di Cecilia Maria Fassine, sia a terra, sia nelle acque del lago. Vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e militari hanno scandagliato i luoghi vicini al camping, fino alla tragica scoperta di questa mattina. Sarebbe stata proprio la madre della ragazza ad informare gli investigatori che la figlia era finita nella depressione post-parto, un elemento che avrebbe convinto chi indaga. "Tendiamo ad escludere l'intervento di terzi", hanno spiegato gli inquirenti, avvalorando ancora di più l'ipotesi dell'omicidio-suicidio. L'ultima parola, però, spetta all'autopsia, mentre nel bosco della tragedia resta solo il nastro bianco e rosso a delimitare l'area in cui Cecilia ha deciso di arrendersi alla depressione, portando con sè il suo bimbo di cinque mesi


COMMENTO

Qualunque, ripeto qualunque stato di alterazione psicologica NON ricollegabile all'utilizzo di una sostanza psicotropa (sia essa o meno legale) lascia sempre un margine di lucidità.

Quel margine di lucidità che può farti andare da tua madre, dicendole: "Mamma, sto così male che mi viene voglia di uccidere mio figlio".

Quando invece, come in questo e ormai innumerevoli altri casi tutti similari, la coscienza è ormai obnubilata in maniera totale dall'utilizzo di psicofarmaci, in particolare degli antidepressivi SSRI-SNRI (selettori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina), ammazzare il proprio figlio e ammazzarsi diventa la cosa più naturale del mondo.

Non si tratta più di depressione, bensì di totale incoscienza: è il farmaco il mandante del delitto, l'essere umano è solo l'inconsapevole mano.

Cancellate in un solo colpo tutte le stronzate che vi hanno propinato riguardo alla depressione post-partum...

Nessuno nega che dopo il parto possano sopraggiungere stati depressivi anche gravi, ma qualcuno si è mai chiesto se essi possano avere un'origine organica invece che psicologica?

Sempre a voler cercare il nodo gordiano, il fottutissimo trauma infantile (quasi spesso inesistente o comunque facente parte del normale iter di crescita), la causa scatenante...

Inspiegabile... come moltissimi medici collusi con le cause farmaceutiche che difendono a spada tratta la pratica vaccinatoria anche davanti a INNEGABILI "COINCIDENZE": bambini che IL GIORNO DOPO LA SOMMINISTRAZIONE DELL'ESAVALENTE cominciano a manifestare sintomi neurologici seri; bambini che muoiono in culla.

Inspiegabile... come la difesa a spada tratta dell'odierna pratica vaccinatoria dei militari in missione da parte del Ministero della Difesa italiano e della Sanità militare, anche davanti all'epidemia di infarti, cancri, leucemie e innumerevoli altre patologie che continuano a colpire chi ha barattato la propria salute per quattro lire in più o magari (e questa sarebbe la beffa) per un serio e concreto ideale di solidarietà.

La testa "sbrocca" perché il corpo fisico crolla a causa della continua intossicazione alimentare, vaccinale e farmacologica a cui si è continuamente sottoposti, e la depressione post-partum altro non è che un serio esaurimento di tipo fisico ed energetico dovuto all'evento della gestazione NON correttamente supportato da un corretto stile di vita ed alimentare.

Al posto di comprendere questo banale concetto e di aver indirizzato questa povera donna verso un'alimentazione finalmente compatibile con il nostro essere degli umani e non dei lupi o dei piccioni, è stata, come sempre accade, imbottita delle molecole più schifose e demoniache mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci.

Che sono e rimangono i veri responsabili dell'omicidio di un bambino di cinque mesi e della sua madre, oltre a milioni di altri casi similari in tutto il mondo.

Aprite gli occhi, che Cappuccetto Rosso esiste solo nelle favole...

Pietro Bisanti



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giovedì 19 maggio 2016

DERMATITE CHE NON RIESCO A "SCONFIGGERE", CON UN PASSATO DI BULIMIA, ENDOMETRIOSI, PSICOFARMACI E UN "PIZZICO" DI ROACCUTAN

LETTERA

Salve Pietro,
ho appena finito di guardare il video del suo interessantissimo intervento alla Health Science University dello scorso 17 aprile e voglio farle i miei più sentiti complimenti! Ho 35 anni, mi sono avvicinata al vegan da un anno circa e sono crudista tendenziale da cinque mesi.

Tutto è iniziato con un problema di salute chiamato endometriosi poi pian piano le mie convinzioni si sono fortificate.  Adesso mi trovo a combattere contro una dermatite allergica al viso che non riesco a contrastare nemmeno con estratti e crudismo ancora più rigoroso. 

Significa che serve più tempo. Volevo chiedere un suo commento in merito ad alcune affermazioni del dott. Berrino inerenti al fatto che la frutta sarebbe dannosa (oltre le classiche due/tre porzioni solitamente consigliate ) in quanto aumenterebbe troppo la glicemia.

Io ne consumo parecchia e spesso il mio pasto è a base di sola frutta o estratti. Altra curiosità che ho, e spero di non essere indiscreta: come si  comporta in occasioni sociali? Io spesso mi trovo a convegni di lavoro e destreggiarsi a tavola non è semplice, considerando che io non mangio nemmeno pasta né pane. 
La saluto con stima e simpatia 


Salve Pietro, 
le ho scritto poco fa una email ma non ho inserito (forse per pudore o perché non so se posso rivolgermi a lei anche per questo) una domanda molto importante per me. Mi è stato diagnosticato anni fa un disturbo alimentare, una sorta di binge o bulimia senza vomito e quindi alterno periodi di buona alimentazione ad abbuffate. 

Ho ovviamente provato di tutto da psicoterapia a omeopatia a purtroppo psicofarmaci. Sono "pulita" da un paio di anni comunque..per non farmi mancare niente circa quindici anni fa ho assunto Roaccutan per un anno...non serve che aggiunga altro credo. Le chiedo un consiglio su come poter arginare questi miei attacchi e possibilmente perdere anche qualche chilo
Grazie mille di nuovo! 

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Mi scusi se potrò sembrarle duro, ma tutto quello scrivo è solo e semplicemente a fin di bene: meglio essere gratuitamente sfacciati che subdolamente a pagamento come moltissimi medici.

Senza perderci in "inutili" chiacchiere, lei cerca delle risposte e io cerco di dargliele, seguendo non i titoli o le lauree, bensì qualcosa che ormai si è perso: LA LOGICA.

Primo fattore fondamentale da considerare: IL TEMPO TRASCORSO.

Lei è vegana da circa un anno e tendenzialmente crudista da circa cinque mesi.

Questo significa che per ben 34 anni lei ha inondato il suo prezioso involucro di tutta la spazzatura onnivora che io stesso ho consumato per 32 anni.

E se ha ascoltato la mia esperienza personale, potrà ben capire come lei è semplicemente agli inizi della sua depurazione e dovrà quindi aspettarsi ulteriori segnali in tal senso da parte del suo corpo, anche in relazione a quanto rigorosa sarà.

Secondo fattore fondamentale da considerare: I SINTOMI.

I segnali dati dal nostro corpo possono essere di due tipi: emergenziali o depurativi.

Nel primo caso, la tosse catarrale di un fumatore cronico altro non è che il tentativo immane del corpo di non soccombere; nel secondo caso, può essere l'espulsione di moltissime tossine che erano presenti negli strati più profondi del nostro organismo e che sono state raccolte per la successiva disgregazione grazie a una ritrovata potenza immunitaria da ricondurre al rinnovato stile di vita, soprattutto alimentare.

Nel suo caso, l'aver cambiato alimentazione ha portato il suo corpo a effettuare quelle che io chiamo "le pulizie di primavera".

Quindi, accolga con gioia l'utilizzo della sua pelle come valvola di sfogo.

Le crisi eliminative finiscono non quando lo decidiamo noi, ma quando lo decide il nostro corpo. Noi possiamo "modularle" in relazione alle nostre abitudini di vita.

Ad esempio, più mi nutro di frutta e quindi rimango vicino a un crudismo totale, più il mio corpo porterà avanti una depurazione potente.

Terzo fattore fondamentale da considerare: GLI INSULTI PASSATI.

Gli psicofarmaci e il demoniaco ROACCUTAN (ho dedicato un intero capitolo del mio libro su questa porcheria, la cui assunzione provoca stati depressivi gravissimi e altri disturbi psichiatrici, nonché ideazioni suicidiarie che ben più di una volta sono state trasformate in realtà) hanno dato un duro colpo alla sua salute, e non escludo che la sua pseudo-bulimia possa essere stata aggravata o proprio causata da questa orripilante molecola chimica che non fa altro che spegnere il sistema immunitario, facendo finta di guarire dall'acne (che poi, una volta sospeso, ci si ritrova sempre con lo stesso problema, per di più aggravato).

Alcuni consigli finali:

1) Le dermatiti possono anche essere causate da una errata glicemia, causata a sua volta da un sangue troppo grasso. Quindi, POCHISSIMI grassi: zero olio, pochissima frutta secca. Questa è l'arma vincente.

2) Tantissima frutta, che deve diventare il suo alimento principale. Frutta che deve essere consumata da un corpo il cui sangue è FLUIDO e non GRASSO, altrimenti diventa un'arma a doppio taglio, poiché tutto il glucosio della frutta prontamente assorbibile rimane "incastrato" nel sangue a causa della sua viscosità.

Infine, non mi faccia domande stupide: nella vita bisogna avere SPINA DORSALE. Se sono fuori a mangiare e non posso consumare nulla di sano e compatibile con quelle che sono le mie idee, piuttosto non mangio.

Ma, mi sorge spontanea una domanda, è così dannatamente difficile mangiare un frutto quando si è fuori casa?

Pietro Bisanti

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lunedì 16 maggio 2016

"SONO ASSUEFATTO A QUESTA MERDA DI CLOZAPINA": SI', MA LA COLPA È SOLTANTO TUA

LETTERA

Ciao Pietro, mi chiamo ***** , e ho 33 anni. Trovo interessante il suo blog. 

Ti volevo dire che prendo la clozapina (leponex) dal 2012, inizialmente ne prendevo un sacco, una la mattina, una dopo pranzo, e 2 dopo cena da 100 mg... una vera bomba!  

In questi anni ho scalato qualcosa per via del lavoro arrivando a prenderne una di notte giusto per prendere sonno. Poi questa estate (settembre 2015) scalando male ho avuto uno scompenso psicotico, praticamente ero in tilt, sollevamento dell'umore, pensieri iperattivi e vari sintomi psicotici. 

Non so se era anche dipeso dal fatto che qualche sera abbia bevuto un po'. Quindi i miei mi hanno portato di nuovo al centro salute mentale e mi hanno aumentato la dose , ovvero mezza dopo pranzo e due di notte. 

Inizialmente dopo aver passato le crisi e il sollevamento d'umore ect, mi sentivo incazzato con il mondo, giù di corda, fobia di uscire di casa, paranoico, logorroico, agitato e molto nervoso, abbastanza arrogante con il medico psichiatra.

Da novembre 2015 faccio sedute di psicoterapia con una psicologa, e questi mesi posso dire che mi sono calmato, più adeguato, contenuto, e rispettoso verso il prossimo, esco, vado in palestra e sono più sereno e i colloqui con il medico psichiatra "diciamo" che vanno bene. Mi trova più calmo , non più logorroico e più contenuto. 

L'intenzione dello psichiatra è di cambiarmi il farmaco (clozapina) con lo zyprexa, perché secondo lui è più pratico, ma io gli ho detto assolutamente NO! Non ho intenzione di incontrare chissà quali effetti collaterali indesiderati.  

Secondo me il medico non ha intenzione di scalarmi questo farmaco (clozapina) e uscirne del tutto !  E ti dico che ho le palle veramente piene.

Dal 14 marzo ne assumo solo 2 di notte da 100 mg l'una, sempre di clozapina. Ormai sono assuefatto da questa merda di clozapina e ho una grande paura di iniziare a scalare questo farmaco per vari motivi. 

La paura è di avere scompensi brutti, sintomi psicotici da ricovero ect., insomma se mi dovesse venire qualche crisi, qui è un attimo che mi ricoverano in un ospedale psichiatrico, e non vorrei che mi resettano come hanno fatto una volta dandomi altri farmaci del caxxo !!
Mi dica lei come posso scalare la clozapina in modo da non avere brutte crisi psicotiche ed evitare il ricovero ! 

grazie per l'attenzione

saluti 

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

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Veniamo a noi...

Perdonami se potrò sembrarti duro, ma tutto quello che esce dalla mia bocca è semplicemente a fin di bene.

Ti trovi nella merda, ma ti ci sei infilato assolutamente da solo.

Nella vita bisogna smettere di dare la colpa agli altri, cominciando ad assumersi le proprie responsabilità.

Se sei sotto clozapina, anche alla luce delle tue affermazioni tipo "ogni tanto bevo un po'", mi viene da pensare che sei arrivato al farmaco per i tuoi possibili trascorsi quale assuntore di cannabis.

Mi sbaglio?

Sei completamente a digiuno dei principali concetti igienisti, di cosa sia il corpo umano, di come funzioni e di come debba essere trattato.

Ogni qualvolta si scali uno psicofarmaco (soprattuto nel caso della Clozapina, che è una molecola veramente "ostica") il corpo mette in atto tutta una serie di reazioni biochimiche che servono a farlo tornare in salute.

Paradossalmente, le tue crisi sono il meccanismo che il corpo mette in atto per tornare in salute.

Ma l'alcol, le tonnellate di sigarette che sicuramente fumerai e la tua alimentazione orripilante, uniti a uno scalaggio fatto poco intelligentemente e di fretta, fanno sì che tutto si tramuti in un sicuro insuccesso.

Comincia a trattare il tuo corpo come una reliquia e non come un sacco dell'immondizia, altrimenti non ne verrai MAI fuori.
Ora, capito questo, ecco il piano di battaglia



1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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ALOPECIA ANDROGENETICA: MINOXIDIL E OTITE CATARRALE

DALLA CHAT DI FACEBOOK

Carissimo Pietro Bisanti, 
anzitutto complimenti per quello che fai per la comunità.
Ti vorrei parlare di alcuni miei problemi. 

Mi chiamo Alessandro ho 21 anni e abito in Umbria. 
Da circa due anni ho cambiato radicalmente la mia alimentazione. Se prima mi nutrivo soprattutto di latte e carne adesso oltre ad avere un disprezzo per coloro che uccidono migliaia di animali quotidianamente ho anche capito i pericoli per cui latte, carne, zuccheri raffinati e farine creano molti problemi salutari. 
Ad ogni modo, da circa due mesi sto lavorando come sistemista in una società di informatica.

Devo lavorare per 8 ore seduto ad una scrivania, sempre con gli occhi puntati sullo schermo e le mani sulla tastiera. Naturalmente ogni ora mi alzo per sgranchire le gambe. Fin dalle prime settimane ho avvertito problemi al nervo sciatico per via della posizione che devo assumere. Successivamente ho avuto problemi alla cervicale, sono intervenuto andando dal fisioterapista. Ad oggi, dopo circa due mesi, ho entrambi i sintomi ma non dolori come prima. 

Se queste problematiche mi danno fastidio, da una settimana e mezza mi sento invalidato. 
Mi è stata diagnosticata un'otite catarrale. Purtroppo ho dovuto assumere un antibiotico, che però non ha avuto alcun beneficio, e un mucolitico via aeresol. Questa situazione mi rende invalidante perché ho una sensazione di ovattamento per cui non riesco a sentire neanche bene. 
La mia alimentazione è tendenzialmente vegana.
La mattina appena alzato prendo due bicchieri di acqua con limone e zenzero. Dopo mezz'ora una spremuta di arancia/pompelmo.
Dopo 10 minuti, mangio 4-5 fette biscottate con miele biologico. 
Alle 11, un pacchetto di crackers di riso o arachidi. 
Per pranzo un piatto di pasta come contorno un piatto di verdure miste. 
A cena un piatto di insalata. 
Spero che con i tuoi consigli, io possa riuscire a sistemare queste situazioni. 
Un cordiale saluto.
Alessandro N.

PS: Visto che ci siamo, ti chiedo qualche consiglio anche anche per l'alopecia
È da 8 anni che ce l'ho oramai, dopo che i miei si sono divorziati.
Attualmente sto utilizzando il minoxidil


RISPOSTA

Buongiorno Alessandro,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Ti pongo subito una domanda... Con questo orripilante stile di vita pensi anche che il tuo corpo ti ripaghi con forza, salute e vigore?

Quando vai a fare il tagliando della tua vettura, se il meccanico ti mette un olio lubrificante di scarsa qualità, ti arrabbi o glielo lasci fare?

Tutti pronti a difendere le proprie cose materiali a spada tratta: pellicola sullo schermo dello Smartphone, coprisedili per l'auto nuova... eppure, quando si tratta del proprio corpo, questo meraviglioso involucro dell'Anima viene trattato peggio di una latrina.

Forse non ti rendi conto che il Minoxidil NON è la cura del tuo problema.

Il Minoxidil non fa altro che agire da vasodilatatore artificiale, semplicemente stroncando un SINTOMO, e non la causa della tua perdita di capelli.

Questo lo fa aggiungendo tossicità a tossicità, così come hai fatto con l'antibiotico.

Tu non ti chiedi il perché delle cose, semplicemente ti accontenti di stroncare il sintomo.

Invece, tutte le manifestazioni del nostro corpo devono essere capite, indirizzate ed eradicate alla base, solo ed esclusivamente attraverso un'impeccabile stile di vita, soprattutto alimentare.

La tua alimentazione è assolutamente orripilante, e bisogna smettere di accontentarsi del "quasi vegetariano", "quasi vegano", "vegano sì, ma mangio il pesce qualche volta", "vegano sì, ma se mangio fuori la carne la mangio".

Nella vita, o si è rigorosi, oppure la si smette di prendersi per i fondelli a vicenda.



Ora, capito questo, ecco il piano di battaglia


1) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto che va bene anche per chi non ha problemi di tipo psichiatrico.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.










SPENDIAMO MIGLIAIA DI EURO IN FESSERIE CHE NON USEREMO MAI: FATEVI UN REGALO PER LA VOSTRA SALUTE. CON VALDO VACCARO


SUMMER SCHOOL IGIENISTA con VALDO VACCARO
Una vacanza studio in SICILIA
8- 9 - 10 luglio  2016
Acireale, San Biagio Resort
“una vacanza studio per prendersi cura della propria salute, acquisire  competenze approfondite sull’igienismo e rilassarsi  tra mare, sole e potenza dell’Etna”
La Summer School Igienista è l’appuntamento estivo della Health Science University rivolto a tutte le persone che vogliono prendersi cura della propria salute e vogliono acquisire competenze elevate sull’ igienismo naturale, un sistema di vita che aiuta le persone a vivere in armonia con le necessità fisiologiche, etiche, estetiche, mentali e spirituali dell’organismo umano.
La Summer School Igienista, condotta da Valdo Vaccaro fornisce un’ ampia conoscenza dell’alimentazione naturale e un nuovo paradigma di salute, che comprende come fondamenta basilari anche un equilibrio mentale e spirituale della persona.
Un appuntamento intensivo, una full immersion di tre giornate, in una terra incantevole e di forte energia, tra il mare cristallino della Sicilia e la potenza dell’ Etna.
Una location di bellezza immacolata nel cuore di Acireale, nata dalla sapiente ristrutturazione del convento dei frati minori risalente al XVI secolo. Passeggiando lungo i portici o nell’antico chiostro si viene risucchiati dalla storia, dall’atmosfera e dal fascino di questa terra mille volte conquistata e mille volte rinata. A completare la magica cornice il roof garden con una vista meravigliosa sull’Etna e sul Mar Ionio.
Un cibo semplice e naturale,  squisitamente vegano e crudista.
Giorni per imparare, giorni per purificarsi nel corpo e nella mente, giorni per arricchirsi nell’anima. Al termine della Summer  School Igienista viene rilasciato l’attestato di partecipazione.
La  Summer School  HSU sarà riconosciuta nel nuovo anno accademico 2017 della Health Science University sia in sconto economico che in termini di presenza obbligatoria. 
Vedi Programma e costi : www.universitadellasalute.it  
MODALITA’ DI ISCRIZIONEPer informazioni dettagliate e iscrizioni contattare Fiorenza Guarino: 335 1997815051 0879404fiorenza.guarino@aghape.itoppure scaricare il modulo di iscrizione dal sito www.universitadellasalute.it

SUICIDA NEL LAGO CON IL FIGLIO DI QUATTRO ANNI: LA MERDA RIMANE MERDA, ANCHE A "DOSI TERAPEUTICHE"

DAL MESSAGGEROVENETO.IT

Tragedia al lago della Burida a Pordenone, s'inabissa col figlioletto
Una donna, Cristina Furlan di 36 anni, e il figlio, Federico Piva di 4 anni, sono stati trovati privi di vita all'interno dell'abitacolo. La famiglia è di Porcia, s'indaga per omicidio-suicidio
di Ilaria Purassanta


PORDENONE. Sono morti insieme, l’uno accanto all’altra, prigionieri dell’auto inabissata nel lago della Burida. Madre e figlio. Il piccolo, Federico Piva, 4 anni, intrappolato nel seggiolino. Lei, Cristina Furlan, 36 anni, di Porcia, lo ha raggiunto sul sedile posteriore.

Mamma e figlioletto morti nell'auto caduto in un lago
Un’auto, condotta da una donna di 36 anni, Cristina Furlan, e con a bordo il figlioletto Federico Piva, 4 anni, è finita nel lago della Burida a Pordenone. Entrambi sono deceduti. La vettura è rapidamente sprofondata e si è adagiata sul fondo a circa due metri e mezzo di profondità (video Missinato)

In uno slancio disperato, la mamma forse ha cercato di slacciare le cinture di sicurezza al suo bimbo e di metterlo in salvo, mentre l’acqua scura e limacciosa invadeva l’abitacolo, dal finestrino del guidatore abbassato. Cristina avrebbe avuto una via di fuga facile, a portata di mano, per riaffiorare in superficie. Ma il suo cuore di mamma ha fatto un’altra scelta.
Madre e figlioletto morti nell'auto finita nel lago della Burida


Il padre Luigi Furlan stava aspettando lei e il nipotino, nella casa sul lago, sulla sponda opposta, in cui è cresciuta con i due fratelli Devis e Sabrina. Un’infanzia dai ricordi felici. Avevano fatto colazione insieme, a Porcia, a casa di lei, tutti e tre, nonno, figlia e nipotino, mentre il marito di Cristina, Loris Piva era uscito di casa prima delle 8 per andare al lavoro. Federico aveva la febbre, non sarebbe andato in asilo. «Vai avanti tu, io ti raggiungo», ha detto Cristina a suo padre. Erano le 10.15.
L’allarme è scattato poco dopo le 10.40 quando na 75enne del posto ha notato con stupore la Volkswagen touran grigia scendere a bassa velocità lungo la stradina erbosa che costeggia il lago e piombare nello specchio d’acqua.
La prima era inserita. Mentre affondava, l’auto si è capovolta. Superato lo choc, l’anziana ha avvicinato subito un residente, Ferruccio Barel, che abita proprio di fronte al lago. L’uomo, con un passato di sub, ha telefonato al 113 e poi si è tuffato. Sulla superficie dell’acqua affioravano ancora le bolle dell’ossigeno provenienti dall’abitacolo sprofondato, con le ruote all’aria.

L'intervento dei sommozzatori nel lago della Burida
L'opera dei sommozzatori dei vigili del fuoco nel lago della Burida, a Pordenone, dove sono morti una donna e il figlioletto, caduti nelle acque a bordo di un'auto (video Missinato)
Barel ha cercato di raggiungere il veicolo, ma non ci è riuscito: l’acqua è troppo limacciosa e gelida e ormai la Touran si era adagiata sul fondale fangoso, a circa tre metri di profondità. È riuscito a scorgere, però, nell’oscurità, la sagoma di una donna prigioniera dell’abitacolo.
Alle 10.45 sono arrivati 118, vigili del fuoco, Polstrada di Spilimbergo e Pordenone e gli agenti della Squadra volante. Sul posto, a sovrintendere le operazioni, il sostituto procuratore Vallrin e il vicequestore aggiunto Pier Giovanni Rodriquez. In attesa del nucleo sommozzatori dei pompieri, partiti da Trieste, è stato convocato Alex Marson, 43enne pordenonese, titolare del negozio di atttrezzature subacquee Explorers in via Montereale e uno degli speleo-sub più conosciuti della regione.

Donna e bambino morti nell'auto finita nel lago, il racconto di un testimone
Una donna e un bambino sono morti in un’auto finita nel lago della Burida a Pordenone. Nel video, il racconto di un testimone che spiega quanto successo (video Missinato).
È lui, con le lacrime agli occhi, a liberare dal seggiolino e depositare nelle mani dei pompieri il corpicino senza vita di Federico. Sarà l’inchiesta, coordinata dal pm Pier Umberto Vallerin, ad accertare cosa sia accaduto. Varie le ipotesi, ma non si esclude il gesto volontario. Dalle testimonianze dei familiari è emerso che la donna soffriva di crisi depressive.
L’autopsia, disposta per stamattina, chiarirà tuttavia se la donna abbia ingerito una dose tale di farmaci ansiolitici – alcune confezioni, aperte, sono state trovate nella sua borsa – che possa averla spinta, in una sorta di trance, a prendere la discesa sterrata verso il lago anziché proseguire lungo via della Burida. I farmaci trovati nella borsa della donna sono medicinali che, se assunti in dosi non terapeutiche, possono rafforzare infatti eventuali istinti suicidi.


COMMENTO

Cosa altro devo aggiungere a quanto "urlo" da anni?

E tutto può iniziare da una "inspiegabile" depressione causata dal peggior nemico della salute mentale, il glutine.

Glutine che ti porta dal medico di base o dallo "specialista", che, totalmente ignorante su cosa andrà a prescrivere, ti congederà con la ricetta medica che sarà l'inizio della tua fine.

Il giornalista firmatario di questo articolo ha messo in evidenza l'uso di psicofarmaci, precisando che "se assunti in dosi non terapeutiche, possono rafforzare infatti eventuali istinti suicidi".

Non esistono dosi terapeutiche. La merda rimane merda, anche a "dosi terapeutiche".

Pietro Bisanti


mercoledì 11 maggio 2016

NEUROLOGO, PSICOLOGO, OMEOPATA, NATUROPATA: ANNI DI PSICOFARMACI E "CURE", EPPURE FINITE TUTTI QUI DA "PIETRO BISANTI"

DALLA CHAT DI FACEBOOK

Salve...piacere di conoscerla anche se solo virtualmente.

Mi chiamo Anna sono della provincia di Caserta ...solo ieri sera attraverso un mio contatto ho avuto il piacere di visionare la sua "lezione di vita" (https://www.youtube.com/watch?v=XIgz3ePiDc4).

Bè che dire sono una di quelle che ha inquadrato come persona "compensata" dal 2008 con 60 mg di Xeristar al giorno e da giugno dopo essermi sentita male con uno scalaggio repentino mi han portato ad assumere 25 mg di anafranil 2 volte al giorno...ma la paura e il panico non sono certo spariti il cymbalta mi permetteva di non avere panico e guidare ma ora il panico da un anno non mi abbandona nel momento in cui sono sola alla guida o sono sola in un'uscita...

La psicoterapia non mi aiuta mi dicono che sono iperstrutturata e che il mio non è panico ma dissociazione(...nei momenti di forte stress reagisci sentendo)

Quel che sia sia...la parola suicidio mi terrifica...la paura di poter fare una follia mi spaventa...sono sposata da un anno e mio marito fa di tutto per me visto che non sono ancora riuscita a laurearmi in biologia per questa situazione mi paga le cure dal neurologo psicologo omeopata naturopata ma vorrei almeno ne valesse la pena...è poi ieri sera sentire ed essere consapevole del mio stato bhè mi ha reso ancora tutto più chiaro voglio liberarmi da queste catene e stare bene dopo 8 anni di schifo una soluzione deve esserci...vorrei il suo aiuto se le è possibile io voglio stare bene e voglio poter pensare che nonostante il cancro alle ovaie che ho superato e nonostante questa obesità potrò essere una madre consapevole amorevole e sana ma se non sto bene preferisco non essere così egoista da mettere al mondo un figlio a cui non posso dare attenzioni e vita ma solo sbalzi di umore e paura. ..no questo no.

Mi scuso per la fretta con cui le sto scrivendo e spiegando forse in malo modo la mia vita ma nonostante tutto cerco di star bene e stiamo per partire per il lago di san domenico in Abruzzo un giorno di pace tutto nostro.
Spero di ricevere presto una sua risposta grazie in anticipo
Anna 


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Anna,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Tutti che vogliono propinarle un rimedio... naturopati, omeopati, neurologi, psichiatri.

Tutti che tentano di capire cosa stia succedendo nel suo cervello, quando in realtà il problema è molto più in basso e molto più fisico di quanto non si pensi.

Lei non è assolutamente pazza o depressa.

Tutto ciò che le sta accadendo è semplicemente la "normale" manifestazione dell'enorme tossicità organica che lei ogni giorno porta addosso come un fardello.

Il problema è infatti lì sotto, nella zona ove ci giochiamo tanto la nostra salute fisica quanto quella mentale: il nostro colon.

Anni e anni di stili di vita orripilanti, soprattutto in campo alimentare, portano le persone, in questo caso lei, a non funzionare correttamente a livello emotivo.

La risposta medica è fallimentare. Anzi, peggiorativa, in quanto, come nel suo caso, punta alla somministrazione di potentissime sostanze psicotrope, delle vere e proprie droghe legali, che non fanno altro che sconquassare ancora di più il suo già malandato organismo.

La soluzione non la troverà negli psicofarmaci, nella valeriana, nelle gocce omeopatiche o nel veleno del cobra reale.

L'unica vera e possibile guarigione si chiama "autoguarigione", ed è quel processo che ogni organismo vivente porta avanti se non continuamente disturbato da valangate di farmaci e/o di obbrobriosi cibi incompatibili.

D'altronde, se lei si ferisce a una mano, pensi che il corpo sa esattamente cosa fare. Come cicatrizzare, quando iniziare e quando fermarsi... E lei pensa ancora che il suo corpo non abbia una sua perfetta funzionalità interiore?

Ora, capito questo, ecco il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel suo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.










BRUTALI CRISI ASMATICHE IN BAMBINO DI TRE ANNI. È ORA DI AGIRE, NON BASTA "LA SPREMUTA DI ARANCIA CON PAPA'"

LETTERA

Ciao Pietro, mi chiamo Francesco, non ho potuto fare a meno di notare un tuo commento in una lettera inviata a Valdo Vaccaro da una persona asmatica. 

Sono vegano da quasi tre anni, (dopo aver visto la tua lezione del 17 aprile 2016 con qualche riserva). 
Ho avuto la fortuna nelle mie ricerche e durante il mio "cambiamento" di imbattermi in un igenista come Valdo Vaccaro che ha completamente cambiato la mia vita, anche se non abbiamo mai avuto alcun tipo di contatto, però ho seguito alla lettera i suoi consigli alimentari e dopo svariati mesi e qualche crisi eliminativa (pesante) ho cominciato a sentirne i benefici.

Lo schema di Valdo è un po più "ricco" di quello che proponi tu, lui include i cereali, i legumi, anche l'avocado e la frutta secca, o il pane e la pasta integrale i semi ecc., mentre tu proponi un'alimentazione quasi esclusivamente fruttariana, e per i risultati che anch'io ho ottenuto mangiando frutta in abbondanza, mi farebbe piacere riparlarne. 

Detto questo, se scrivo a lui, so che non mi risponderà in tempi brevi visto la mole di email che riceve.
Mentre tu, (anche se da quello che vedo forse ancora per poco), respiri un po di più...
Forse mi risponderai prima...

Il mio è un atto di disperazione, 

Il mio problema è mio figlio, ha 3 anni e 6 mesi, soffre di broncospasmo, l'ultima crisi oggi ci ha messo proprio con le spalle al muro, nonostante il cortisone non accennava a placarsi, ci sono volute 8 ore prima di vederlo respirare meglio.
Mi trovo in una situazione folle e paradossale perché non posso portarlo in ospedale, la prima e l'ultima volta che ci sono stato ho beccato il turno di una dottoressa che non aveva nulla di normale come essere umano, diciamo pure un'aliena e mio figlio sotto i suoi "trattamenti" è rimasto vivo per miracolo, tanto è vero che sono diventato vegano come "pegno" per averlo riavuto indietro (oggi ringrazio Dio per questo).

Va spesso in broncospasmo, ma non abbiamo idea delle possibili cause, ipotizziamo qualche allergia, sono crisi che io e mia moglie cerchiamo comunque di gestire in casa con i farmaci di rito.
Il pediatra sta cercando quella che lui definisce "la giusta cura preventiva" e il bimbo è imbottito di porcherie giornalmente. 
Cortisonici, antistaminici e via dicendo.

Premetto che di suo è "estremamente" iperattivo e molti di questi farmaci abbiamo notato che aumentano la sua iperattività il che non lo aiuta nel suo problema, anzi, l'agitarsi continuamente durante le crisi aumenta la sua incapacità respiratoria che chiaramente fa aumentare il suo nervosismo, si crea così una spirale senza via d'uscita.

Se può esserti utile, ti spiego più o meno l'alimentazione di mio figlio: al mattino fa colazione con papà con una ricca spremuta d'arancia, poi peró va all'asilo e vede le merendine degli altri bambini ed io per evitargli il peggio con ovetti e cioccolate al latte, gli prendo dei biscotti di Kamut con cioccolato fondente (biologici), a pranzo sono riuscito ad evitargli la carne e i suoi derivati ma non ho potuto evitargli la pasta e qualche volta il pane, evito di dargli formaggio ma a volte sua madre gli da un po' di pizza con la mozzarella, il pomeriggio cerco sempre di dargli frutta: ananas, albicocche, mela, ma a volte ci scappa la merendina, come puoi immaginare, cerco di mantenere un equilibrio anche a livello familiare, io ho le mie convinzioni, ma mia moglie (e le rispettive famiglie) hanno ognuno le proprie idee, quindi cerco di mediare in qualche modo in tutto questo marasma, ma è come vivere in trincea.

Quando gli prepara il brodo vegetale ad esempio, io cerco di limitare al minimo la cottura, di più non riesco a fare al momento.
Capisco quando dici che non sei un medico e che non prescrivi cure, ma ho visto la tua forza igenista nelle persone che ti seguono ed anche nelle tue parole.
Io non cerco un miracolo, avrei solo bisogno di qualche consiglio.
Qui in Calabria se chiedi di un igienista fanno riferimento ad un impresa di pulizie.
Odio dare tutte quelle medicine a mio figlio, ma non saprei cos'altro fare, l'asma è una brutta bestia.

Io sono convinto che il corpo tende ad autoguarire, ma in questo caso ho le idee molto confuse...
Anche perché l'asma più che una una malattia sembra una condizione.
Io spero che crescendo mio figlio possa migliorare, ma il problema è adesso.
Cosa posso fare per alleviare le sue sofferenze?
Grazie Pietro, non so se ho fatto bene a scriverti, ma credimi, è l'ultimo atto disperato di questa dolorosa giornata per cercare di evitare al mio piccolo questo martirio chiamato broncospasmo. 
Un abbraccio, Francesco.


RISPOSTA

Ciao Francesco,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Perdonami se potrò sembrarti duro, ma ricorda che ogni parola che esce dalla mia bocca è solo ed esclusivamente a fin di bene.

Meglio uno sfacciato (oltretutto gratuito) come me, che un dottorone che in maniera affabile e con una bella fattura da 250 euro ti prescrive veleni.

Veniamo a noi...

Io non sono affatto meravigliato della condizione pietosa in cui versa quella dolcissima creatura che è tuo figlio, anzi, a dirti il vero, mi meraviglierei del contrario.

Pensi che sia sufficiente una spremuta d'arancia al mattino e una mela qua e là per assicurarci il livello di salute che meritiamo?

Ovviamente è una domanda retorica.

No, non basta.

Il corpo di tuo figlio continua a mandare INCESSANTEMENTE fortissimi segnali che voi, al posto di decodificare e capire, state invece spegnendo e seppellendo a suon di bombe chimiche chiamate cortisone et company.

L'infiammazione che "così tanto bene" il cortisone combatte altro non è che la forza dirompente dell'organismo votata alla guarigione.

Disattivare questo processo porta semplicemente alla temporanea sparizione dei sintomi nonché all'aggravamento nel tempo delle sue generali condizioni di salute.

Così si creano i futuri malati di tumore. Comincia a metterti bene in testa questo concetto.

Ora, bisogna assolutamente che tu capisca veramente cosa significhi adottare una CORRETTA ALIMENTAZIONE.

Non vi è dubbio che la carne, il pesce e le uova causino putrefazione e danni nel medio-lungo periodo.

Ma è però altrettanto difficile che si abbiano effetti IMMEDIATI dopo l'ingestione di tali sostanze.

In pratica mi avveleno, ma mi avveleno "con calma".

Vi sono invece dei nemici molto, molto più subdoli, che stanno divorando la salute di tuo figlio, e che danno delle reazioni IMMEDIATE (direi per fortuna).

Questi nemici sono due: GLUTINE e LATTICINI.

Per i latticini, inutile ribadirne l'incompatibilità con il corpo umano. Ma devo metterti bene in guardia su quanto siano allergenizzanti e quanto influiscano su tutta la sintomatologia soprattutto respiratoria.

Per quanto riguarda invece il glutine, devi assolutamente comprendere come i cereali NON siano cibo per tutti.

I cereali sono e rimangono un cibo sì vegetale e non violento, ma anche forzosamente inserito nell'alimentazione umana solo ed unicamente negli ultimi 10.000 anni, e cioè dall'inizio dell'uomo stanziale-agricoltore.

Se fossero cibo per noi, potremmo mangiare una spiga di grano come fanno gli uccelli.

Ma questo non è possibile, e il solo fatto che debbano subire tantissimi processi lavorativi per risultare edibili, ti fa capire quanto siano incompatibili con il nostro disegno antropometrico.

D'altronde, chi ha mai visto uno scimpanzé mangiare una focaccia?

Detto questo, URGE intervenire in questo modo:

1) Evitare qualunque contrasto in ambito familiare. 

2) Tenere a casa il bambino dall'asilo fino a quando non starà bene, e successivamente concordare con la struttura che lo stesso mangi in maniera vegana con eliminazione del glutine. È un vostro preciso diritto.

3) Come detto, eliminazione TOTALE del glutine, dei latticini e anche del mais (che seppur senza glutine risulta comunque molto difficile da assimilare).

4) MASSIMIZZAZIONE DELLA FRUTTA al mattino e fuori dai pasti. Utilizzare molto di più zucca, patate e verdure cotte per compensare il fabbisogno calorico del bambino. Riduzione ai MINIMI termini dei cereali senza glutine e dei legumi, almeno all'inizio.

Altre precisazioni importanti:

1) Il cortisone, come tutti i farmaci, agisce semplicemente stroncando il sintomo ma lasciando sia inalterate le motivazioni alla base di quanto è in atto che indebolendo piano piano l'organismo.

2) L'iperattività di tuo figlio è sicuramente legata all'utilizzo del cortisone e dei broncodilatatori, oltre sicuramente alla continua infiammazione causata dal glutine e dai latticini. Non dimenticare infine che gli antistamici sono dei veri e propri PSICOFARMACI, andando ad agire a livello neuronale.

L'apparato respiratorio di tuo figlio non ha nulla che non vada.

Dovete semplicemente smettere di riempirlo di merda.

Non basta la "spremuta con papà".

Io ci sono

Pietro Bisanti


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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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