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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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giovedì 27 ottobre 2016

UN MIO PARENTE SI ERA SUICIDATO BUTTANDOSI SOTTO UN TRENO: HO CAPITO TUTTO GRAZIE A TE, "GRANDE ANIMA"

LETTERA
 
Ciao Pietro,



ti ho conosciuto casualmente tramite il sito luogocomune.net, dove alcuni giorni fa è stato postato un tuo articolo.



Sono rimasto affascinato dalla tua storia, dal tuo modo schietto e diretto di dire le cose come stanno, dalla tua capacità comunicativa e soprattutto dalla tua storia personale.
Anche a me Valdo Vaccaro ha cambiato la vita. Anche se non ho avuto problemi gravi come i tuoi da risolvere, lo stato di salute generale ne ha giovato moltissimo. Ho ricevuto molte critiche solo perché ero dimagrito molto (poco importava se erano spariti i disturbi...), perciò posso immaginare quanto ti sia costato andare avanti per la tua strada.



Leggendo i tuoi articoli mi si è gelato il sangue perché ho capito il motivo che ha spinto un mio parente, che faceva uso di antidepressivi, al suicidio buttandosi sotto un treno in corsa, dopo aver salutato la moglie mentre usciva di casa, come se niente fosse.



Ma non ti scrivo per raccontarti l'ennesima brutta storia, desidero solamente congratularmi per il tuo percorso di vita, per il tuo impegno nell'aiutare gli altri e per il tuo esempio vivente.
Ti definisci un piccolo uomo. Non sono convinto della tua piccola "statura", ma sono certo che tu sei una grande anima.

Vincenzo
 
 
 
RISPOSTA
 
Ciao Vincenzo,
e grazie di avermi scritto.
 
Le tue parole, come dico sempre, sono linfa vitale per chi si batte ogni giorno per rendere questo mondo un posto migliore.
 
Sento sulle mie spalle una responsabilità IMMANE, ma so che cinque anni di scritti, di coerenza e di esempio hanno letteralmente salvato la vita a migliaia di persone che hanno voluto capire ed aprire finalmente gli occhi.
 
Io sono qui, e sarò qui per chiunque abbia bisogno di me.
 
Avanti così
 
Pietro Bisanti
 
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

 

mercoledì 26 ottobre 2016

RIDUCETE UN UOMO A UN'AMEBA SENZA'ANIMA E PENSATE DI AVERLO GUARITO...

LETTERA

Buonasera.
Nel 2014 sono stato ricoverato in seguito ad una crisi di nervi. Mi hanno legato perché volevo aprire la porta a calci per sfuggire. Dopo 21 giorni di sovraddosaggio di farmaci mi hanno dimesso con la febbre a 42, movimenti del corpo involontari, insonnia e incapacità di trovare pace nel riposo. Decisi 
di non andare più al CIM perché quasi non camminavo. Sono stato un anno a letto chiuso in casa fino a quando ho cominciato a prendere degli antidepressivi, la venliflaxina.

Seppure a fatica ho ricominciato ad uscire anche se mi sentivo handicappato sia nelle capacità motorie che psichiche. Adesso mi danno il risperdal depot nonostante mi prese in carico una psichiatra privata. Sono tornato a letto e penso che l'unica salvezza sia che io muoia. Non so come fare a ritrovare la vitalità, l'energia e l'empatia di una volta, né un flusso intelligente di pensieri. Sapevo guidare, prenotare voli e svolgere lavori di vario genere. Adesso mi sento più messo male di un 120enne e non so se abbia danni permanenti dal primo tso visto che in cartella clinica omisero dei farmaci che mi somministravano.
Lettera firmata



RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Come avrà ben compreso, questi "luminari" sanno fare solo una cosa: sedare, sedare e ancora sedare.

In passato potevano avere anche qualche remora nell'"esagerare", ma ora ci vanno giù pesante, soprattutto con i cocktail di farmaci e con i depot.

Sono e rimangono degli assassini legalizzati, che distruggono la creatività, la gioia di vivere, la curiosità, la sessualità e l'IO più meraviglioso di ogni essere umano.

Nessuno, durante il suo primo "episodio" si è ben guardato di aiutarla a superare il momento SENZA imbottirla di farmaci come un cavallo.

Qualunque "crisi", indotta da uno stupefacente oppure da un vero e proprio disagio di origine psicologica è destinata comunque ad autoesaurirsi da sola.

Invece, la moderna Psichiatria deve bombardare il malcapitato di turno, arrivando a una sedazione che loro chiamano "guarigione", vantandosene pure questi incompetenti di bassa lega.

Ora, la "buona notizia" è che SI PUO' e si DEVE USCIRNE.

Bisogna assolutamente creare attorno a lei un cordone di sicurezza e DEVE capire quanto lo stile di vita sia assolutamente preminente tanto per la salute fisica quanto per quella mentale.

Quindi, la chiave di successo è uno scalaggio lento e costante (dopo aver sostituito la terapia depot con quella orale) associato a un cambiamento TOTALE dello stile di vita, soprattutto alimentare.


Questo è il piano di battaglia.

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Ci sentiamo in privato

 
Io ci sono
Pietro Bisanti


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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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30 ANNI DI BENZODIAZINE... E ORA SONO CAZZI...

LETTERA
 
Mi chiamo Giorgio ***** e ho 61 anni.
La mia disavventura con le Benzodiazepine è cominciata circa 30 anni fa.
Ho cominciato ad avere i primi sintomi dell'ansia associati a delle somatizzazioni psicofisiche.
Il Medico di base mi aveva mandato da un Neurologo che mi ha prescritto EN Gocce.
Dopo averle prese ero rinato e stavo benissimo.
Ogni volta che andavo per un controllo mi diceva molto bene continui così.
Siccome stavo bene e a quei tempi non c'era nessuna informazione e nemmeno Internet ho seguito le sue direttive.
In questi 30 anni ho compreso che era ora di smettere di essere schiavo dagli psicofarmaci e ho provato a scalarli per poi eliminarli definitivamente.
Ci sono riuscito qualche volta resistendo qualche mese, ma poi ricompariva la crisi di astinenza e desistevo perché stavo malissimo.
Nel mese di giugno 2016 da un giorno all'altro le gocce di EN (10 la mattina e 10 la sera) non facevano più effetto, anzi avevo tutti i sintomi da astinenza.
Il Medico di base mi ha detto di aumentare la dose, ma senza nessun effetto e con crisi di astinenza.
Allora il Medico mi ha prescritto le compresse di Tavor, che hanno fatto il loro effetto per tre mesi e poi sono comparse le crisi di astinenza.
Ultimamente il Medico mi ha mandato a fare una visita dallo Psichiatra (probabilmente perché non sapeva che pesci pigliare) che mi ha prescritto un antidepressivo.
il Cipralex, ho preso mezza compressa da 0,5 mg per provare e sono stato male due giorni prima che perdesse il suo effetto (mi aveva aumentato di 10 volte tutti i sintomi e tutte le somatizzazioni dell'ansia).
Ho detto basta a tutti gli Psichiatri e alle schifezze che ti propinano.
Purtroppo devo prendere il Tavor anche se fa effetto un giorno sì e uno no.
Penso che ci siano Cliniche specializzate per disintossicarsi anche dalle Benzodiazepine, ma purtroppo non sono ricco e non posso permettermele.
Per favore, potete aiutarmi in qualche modo.
Grazie.
 
 
 
RISPOSTA
 
Buongiorno sig. Giorgio,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Posso essere franco e sincero?

Lei NON ha vissuto in questi 30 anni...

Quante emozioni, quanta vitalità, quanta elasticità mentale, quanta curiosità le hanno tolto queste pillole demoniache?

Quanto imparerete TUTTI che guarire non significa "stare tranquilli". Guarire significa RIAPPROPRIARSI delle proprie emozioni e della propria vita, vivendola al massimo, senza paure, senza riserve.

Ora, è comunque riuscito a capire che bisogna vivere PULITI e questo non può prescindere da una alimentazione impeccabile.

Non vada in cerca di cliniche. Cominci ad avere fiducia nelle capacità autoguaritive del suo corpo. Cominci a trattarlo come una reliquia e non come una latrina.

Dire che sarà difficile è un eufemismo. Sarà DURA, DURISSIMA, a volte anche INFENALE. Ma è l'unica cosa da fare se ci si vuole riappropriare della propria vita.

Piano di battaglia

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


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DISPERATA RICHIESTA DI AIUTO DOPO ANNI DI INSULTI PSICOFARMACOLOGICI

LETTERA
Carissimo Pietro, non so nemmeno come ho trovato il tuo blog, credo ormai  di link in link e per 'disperazione'; non voglio farti perdere tempo prezioso perciò cerco di riassumere.
 
Sono seguito dal CSM della mia città, contro la mia volontà, che mi sta prescrivendo antidepressivi e 
neurolettici. Io sto malissimo non psicologicamente ma fisicamente, non digerisco più e soprattutto ho dolori continui.
 
Continuo a riferirli allo psichiatra ma mi dice che ho fatto tutti gli esami possibili e non ho niente. Ti chiedo solo una cosa: cosa posso fare? Come posso convincerli che mi stanno uccidendo? Non voglio più prendere quella roba.
 
La mia famiglia dice che sono tutte sensazioni psicologiche mie. Ho avuto un episodio di agitazione psicomotoria dopo che mi è stato prescritto zyprexa ed efexor, ancora diversi anni fa. Ho appena ascoltato la registrazione di un tuo intervento e mi vengono i brividi: io non ce la faccio più, ma non so più come convincere lo psichiatra.
 
Ho detto anche del tuo blog, non sono ascoltato. Io non ce la faccio più, veramente. Posso avere la possibilità di parlarti in qualche modo? Come posso fare? Faccio fatica a scrivere. grazie mille.
 
Lettera firmata
 
 
 
RISPOSTA
 
 
Buongiorno Anonimo,
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Veniamo a noi...

Nessuno ti crede, anzi, tutti pensano che tu sia il solito "svitato" di turno che si inventa una patologia dietro l'altra solo per attirare l'attenzione.

Quanta ignoranza, quanta beata ignoranza...

I veri lobotomizzati sociali sono i tuoi parenti, il tuo psichiatra e chiunque pensi che la merda che ti buttano nello stomaco possa interagire con i miliardi di sinapsi cerebrali senza, ovviamente, darti nessun effetto collaterale...

Ci sarà un giorno in cui finalmente TUTTA la medicina allopatica dovrà finalmente rispondere della propria malvagità.

Io TI CREDO e CI SONO.

Ci sentiamo in privato

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


 

lunedì 24 ottobre 2016

PIETRO, SEI UNA PERSONA STRAORDINARIA... UN ABBRACCIO DA UN TUO STUDENTE DELLA HSU

LETTERA
 
Carissimo Pietro,
Sono uno studente dell'Health Science University e volevo ringraziarti, oltre ad averlo già fatto di persona con un mega abbraccio, anche tramite il tuo blog.  Volevo sottolineare per l'ennesima volta, quale persona speciale sei. 
Ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo le tue conferenze e ogni volta mi hai trasmesso qualcosa di unico e speciale. Spero con tutto il cuore di vederne altre in futuro. 
Sei una persona straordinaria,
Un caro e sincero abbraccio,
Andrea Tassinari da Bologna
 
RISPOSTA
 
Carissimo Andrea,
lettere come la tua sono linfa vitale per me.
 
Sono solo un piccolo Uomo che prova a portare un po' di amore in questo mondo.
 
Ci rivediamo presto alla HSU e invito tutti i miei lettori a cliccare sul link relativo alla scuola di cui sono docente.
 
Iscriversi è una esperienza STRAORDINARIA per poter finalmente allargare i propri orizzonti e salvare la propria vita e quella di quante più persone possibile.
 
Avanti così
 
Pietro Bisanti
 
 
 
 
 

TRE LETTERE RIGUARDANTI L'ALIMENTAZIONE ANIMALE: GATTO CHE VOMITA SANGUE E CROCCHETTE, CANE CON THELAZIOSI OCULARE E I DUBBI DI UN VEGANO-IGIENISTA

LETTERE
 
Buona sera, leggo anch'io le tesine di Valdo Vaccaro e ho letto la sua risposta. Se non è un disturbo le chiederei aiuto anche per la mia gatta.
Ha 10 anni e a luglio ha avuto i primi episodi di rigurgito di sangue con crocchette semi intere.
Fatto una breve cura perché non riuscivo a darle l'anti gastrite per bocca. Poi il tutto è ricomparso tre settimane fa. Fatto ecografia e dice tutto nella norma con solo  ispessimento della parete dello stomaco.
Il veterinario le faceva un'iniezione mattina e sera di Zentadine, due di antibiotico e una antivomito al giorno per cinque giorni.
Poi ho continuato un'altra settimana con Zentadine mattina e sera e Nicilan una volta al dì.
Dieta: carne fresca di pollo tritato e poca bustina di carne umida.
La gatta ha molto appetito.
Un'ora fa le ho dato delle crocchette e le ha mangiate voracemente e poi rigurgitate con sangue.
Ha qualche consiglio da darmi?
Grazie mille.
Saluti Michela
 
 
 
 
Mi chiamo Ignazio, ho letto il suo indirizzo e mail  e la sua disponibilita' sul blog di Valdo Vaccaro e vorrei sapere se lei in generale conosce cure igienistiche anche per il cane, in particolare per la Thelaziosi oculare per la quale sono costretto a somministrare ai cani medicinale ogni estate. Saluti Ignazio.
 
 
 
 
Caro PIETRO,
sono Francesco D'Ambrosio, allievo all'HSU.
Il tuo punto di vista sull'alimentazione canina non mi trova d'accordo.
Ovviamente rispetto la tua posizione.
Ma come faccio, da vegano, a prendere carne cruda e a darla ai miei cani?
Io ho adottato Otello, di media taglia, 30 kg. Mai vaccinato. Va avanti a pasta, patate, legumi e buccie di mela e kiwi e la polpa dell'estratto. Ama mele, pere, angurie, prugne e fichi.
È una furia. Reattivo. Tosto e muscoloso.
La carne cruda non saprei proprio come toccarla per poterla somministrare al mio tesoro...
Io credo che la frutta e la verdura cruda possono tenere sempre pulito e ordinato l'intestino del mio Otello.
E poi. I predatori non mangiano carne...in primis mangiano le interiora che contengono verdura e frutta in fase digestiva. Poi mangiano gli organi interni, ricchi di sali minerali. Le ossa per il calcio. E la carne la lasciano per ultima, se hanno ancora fame.
Ma i canidi, oltre le prede, da sempre hanno mangiato anche radici e frutti caduti dagli alberi e verdure crude, specie cavolfiori.
Amano i legumi.
Con affetto. Un abbraccio.
 
 
RISPOSTA
 
Buongiorno Michela, Ignazio e il mio caro studente Francesco,
grazie anzitutto di aver scritto a questo piccolo Uomo.
 
Veniamo a noi...
 
Michela... lei si rende conto di avere in casa una creatura fondamentalmente identica, in scala, a una pantera?
 
Ha mai visto in natura una pantera mangiare crocchette, fatte all'80% di cereali?
 
Si meraviglia se il suo gatto vomita tale spazzatura completamente INADATTA al suo intestino corto e tozzo da TOTALE carnivoro?
 
Ha trasformato il suo gatto in un granivoro, e questa splendida creatura si sta giustamente ribellando, cercando di farglielo capire in tutti i modi...
 
E lei, nonostante le meravigliose nozioni datele dallo strepitoso Valdo Vaccaro, cosa fa?
 
Lo riempie di farmaci, al posto di sradicare le cause a monte.
 
Il mio consiglio è semplice: tratti il suo gatto rispettando in primis la sua natura: lo alimenti quindi con il suo cibo naturale, che è la CARNE CRUDA.
 
Il gatto in natura mangerebbe lucertole, piccoli uccelli, piccoli roditori...
 
Quindi, o lo lascia andare a caccia da solo, oppure acquista per lui del pollame, dandoglielo crudo, ossa comprese, interiora comprese.
 
 
Ignazio...nel suo caso ci troviamo davanti a una parassitosi.
 
Anche qui, però, mi sento di propendere verso una "colpa alimentare", infatti i parassiti trovano spessissimo terreno fertile in animali che sono già depauperati per conto loro.
 
Vaccinazioni, antiparissatari e le orribili crocchette sono responsabili dello sterminio degli animali che vivono con l'uomo, che ormai non riescono più nemmeno a morire naturalmente di vecchiaia.
 
Quindi, la prima cosa da fare è INTERROMPERE il carico tossico dell'animale, evitando QUALUNQUE tipo di farmaco, antiparassitario o vaccino, cominciando ad alimentarlo secondo il suo disegno strutturale di carnivoro opportunista.
 
Quindi, carne cruda con ossa e interiora, un po' di frutta, e qualche ortaggio crudo come carote e cavolfiori.
 
Ricostruiamo quindi un terreno positivo e vediamo come va la parassitosi.
 
Ricordi SEMPRE che i parassiti sguazzano nel terreno a loro più congeniale, che è quasi sempre quello "malato".
 
 
Francesco... eccoci qua.
 
Tu sei una scimmia. Il tuo cane è UN CANE.
 
Tu hai denti piatti, pollice opponibile, vista a colori, nessun istinto per il sangue e ribrezzo per le carcasse.
 
Lui ha molari seghettati spaccaossa, vista notturna, mascella fissa e una naturale predisposizione per la caccia, oltre alla capacità di digerire persino carne in putrefazione.
 
Tu, in questo momento, non stai pensando A LUI, ma stai pensando A TE STESSO.
 
Tu stai facendo quello che fa stare bene TE, non LUI.
 
Al momento, come l'igienismo ti insegna, il tuo cane sta vivendo in uno stato di salute apparente, nel senso che come l'uomo-carnivoro può andare avanti alimentandosi malamente per anni prima di crollare, così anche il cane-vegano può andare avanti molto tempo prima di mostrare chiaramente lo sconquasso interno a cui viene sottoposto. Ma il conto da pagare, presto o tardi, arriverà per entrambi!
 
Pensi che lasciato libero il tuo cane si farebbe una pasta con i legumi (oltretutto con quella schifezza chiamata glutine), oppure uno sformato di patate, oppure una macedonia?
 
Dai Francesco, non mi dire poi che un leone mangia solo il contenuto dello stomaco di una preda....
 
Certo che quella è la prima cosa che mangiano, assieme agli organi interni e a tutto il resto, ossa comprese.
 
Il concetto è semplice: gli animali NON dovrebbero vivere con l'uomo.
 
Ma dato che l'habitat naturale dei cani è ormai inesistente, non me la sento di condannare i miei quattro cani solo perché altri animali devono essere uccisi per dar loro da mangiare.
 
Anche a me piacerebbe un mondo dove nessuno uccide nessuno, ma questo non è possibile.
 
Non possiamo cambiare la natura degli altri esseri viventi, e quindi se abbiamo deciso di prenderci cura di un animale il cui habitat è ormai estinto, mi sento IN DOVERE di trattarlo, anche a livello alimentare, rispettando la sua natura.
 
Anche a me fa schifo il sol toccare la carne cruda, e se non esistessero le macellerie arriverei a raccogliere le carcasse a lato strada pur di alimentare i miei animali secondo natura.
 
Benissimo per quanto riguarda i vaccini: ribadisco, per TUTTI, che la chimica deve RESTARE FUORI dalla vita di ognuno di noi, se non in situazioni assolutamente emergenziali.
 
Avanti così
 
Pietro Bisanti
 
 
 
 

venerdì 21 ottobre 2016

VIVIAMO IN UN MONDO DI MERDA: PER VENDERE QUESTE DEMONIACHE PILLOLE, CONDANNIAMO MILIONI DI INNOCENTI. LEGGETE E APRITE LA MENTE

Perugia: Famiglia in gravi difficoltà economiche, uccide i figli e si suicida

 Un agricoltore di 50 anni, Maurilio Palmerini, ha ucciso questa mattina a coltellate i due figli di 13 e 8 anni, Huber e Giulia e si è poi tolto la vita buttandosi in un pozzo. La tragedia è avvenuta a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. Ad avvertire i carabinieri è stata la moglie polacca dell’uomo che secondo le prime informazioni sarebbe ferita a una guancia ed è riuscita a sfuggire alla furia del coniuge rifugiandosi a casa di alcuni vicini. La donna è in stato di grave choc ed è stata a sua volta portata in ospedale: è riuscita solo a urlare al telefono, al centralino del 118, dicendo che i suoi figli erano stati accoltellati e stavano morendo. Secondo quanto riferito dal 118 del capoluogo umbro, l’omicidio – suicidio è avvenuto poco dopo le 11 nella frazione di Vaiano in riva al lago di Chiusi, al confine tra Umbria e Toscana. Palmerini, in base alle prime testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Città della Pieve, da tempo soffriva di depressione e la famiglia era in gravi difficoltà economiche; l’uomo si è tolto la vita davanti agli occhi dei militari e dei sanitari del 118 che hanno provato fino all’ultimo di farlo desistere, quando i piccoli Huber e Giulia erano già stati ammazzati. Numerosi testimoni hanno sentito Palmerini urlare «Vi rendete conto di quello che ho fatto?» e subito dopo si è lanciato nel pozzo, profondo almeno 20 metri. Palmerini in passato aveva lavorato come rappresentante e poi come operaio. Attualmente era senza un’occupazione fissa, tirava avanti con piccoli lavori prevalentemente in campagna.

Fonte corriere.it


Torino, uccide moglie a martellate
Poi si suicida in cantina
L’allarme dato dal figlio: la polizia ha trovato il corpo della donna, 71 anni, e poi quello del marito (76) che aveva lasciato una lettera: «Troppi debiti, sono disperato»
di Elisa Sola
La polizia all’esterno dello stabile dove un uomo ha ucciso la moglie in casa e poi si è ucciso (Ansa) La polizia all’esterno dello stabile dove un uomo ha ucciso la moglie in casa e poi si è ucciso (Ansa) shadow
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Un uomo di 69 anni, Francesco Tonda, ha ucciso la moglie, Natalina Montanaro, di 71, colpendola con un martello in testa. Poi si è tolto la vita. È successo nella notte a Torino in una palazzina in corso Orbassano 376, nel quartiere popolare di Santa Rita. A dare l’allarme al 118, alle 7 di mattina, è stato il figlio della coppia. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha trovato, nell’appartamento, il corpo della donna senza vita.
La lettera prima dell’omicidio
Sulla testa, i segni delle martellate. L’anziano aveva lasciato una lettera, destinata a chi avrebbe ritrovato il cadavere della moglie. «Andate in cantina, troverete il mio corpo» c’era scritto. Gli agenti hanno seguito l’indicazione e hanno trovato il cadavere nello scantinato, impiccato.
I debiti

Nel lungo testo l’uomo spiegava di essere in una situazione disperata, oppresso da debiti sempre più pesanti, contratti con banche e finanziarie, che non era in grado di pagare. La coppia viveva in condizioni economiche precarie e l’anziano si sentiva afflitto ogni giorno di più. Da mesi viveva angosciato e depresso, conscio del fatto di essere finito in un vortice da cui non sapeva più uscire. Nella notte, la decisione di farla finita. Preceduta dall’assassinio della moglie.

Fonte corriere.it


COMMENTO

Siete ancora dell'idea che sterminare la propria famiglia e poi ammazzarsi sia legato al fatto di avere dei debiti?

"Casualmente" tutti soffrono di depressione. E "depressione" nella nostra società significa "psicofarmaci".

Questo è il mondo di merda in cui viviamo, ove si camuffano omicidi-suicidi farmaco-indotti con "raptus" di follia per debiti.

Sia maledetto chi continua a produrre e dispensare queste pillole di morte.

Io non mi fermo

Pietro Bisanti

CONNETTIVITE INDIFFERENZIATA E FIBROMIALGIA: COME AUTODISTRUGGERSI CON LE PROPRIE MANI


LETTERA

Ciao Pietro ,
Sono una ragazza di 34 anni affetta da una malattia autoimmune connettivite indifferenziata e fibromialgia.
Premetto che ho sempre mangiato tanta carne rossa per il fatto che mio padre ha un allevamento di bovini.
Da un paio di anni ho cambiato tantissimo la mia alimentazione e mi sono avvicinata alla macrobiotica inizialmente e ora all'alimentazione del gruppo sanguigno sono gruppo a.
Soffro di problemi alla pelle tipo acne da sempre e mi hanno dato non so quanti antibiotici per mesi e mesi consecutivi nello specifico tetracicline in più ho fatto tre o quattro cicli di roaccutan farmaco che a mio parere mi ha distrutta.

Da lì una serie di problemi a partire da una polmonite con lenta risoluzione e guarita solo dopo due ricoveri e una broncoscopia.
La pelle piena sempre di sfoghi e da due anni a questa parte dolori articolari generalizzati e più in specifico nella parte alta della schiena.dolori alla atm persistenti ormai da anni.

Tutti i farmaci bomba che mi danno cortisone e immunosoppressori mi fanno stare peggio e il mio stomaco è distrutto io sono tutta dolorante.
Ho una o forse due devitalizzazioni in bocca da tantissimi anni più di quindici di sicuro.
Il mio sistema immunitario è quasi azzerato e io non so più cosa fare.
Ora chiedo a te se il roaccutan può avermi portata fino a qui o se può essere colpa delle devitalizzazioni che ho in bocca.
Vorrei poter acquistare il tuo libro quindi ti chiedo anche di indicarmi le modalità di acquisto.
Grazie in anticipo per la tua risposta.
Rossella

RISPOSTA

Buongiorno Rossella,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

A 34 anni bisogna SCALARE LE MONTAGNE, essere PIENI DI VITALITA', di GIOIA DI VIVERE, di FORZA E POSSENZA FISICA.

Come mai tu non lo sei?

Perché, da sempre, continui a darti etichette.

Hanno preso un'accozzaglia di sintomi, gli hanno dato un nome, e ti hanno distrutto di farmaci, facendoti credere che il tuo corpo fosse impazzito e che si stesse uccidendo da solo.

Tutte balle, e anche COSMICHE.

Il corpo non va MAI e poi MAI contro se stesso, e la sintomatologia che evidenzia altro non è che il suo tentativo di farti capire quanto tu stia sbagliando.

Dal più piccolo brufolo al più aggressivo tumore, vanno eradicate le CAUSE e non bombardati i sintomi.

Ogni singolo problema cutaneo, ad esempio, è e rimane una manifestazione espulsiva del corpo, di pulizia e mai e poi mai va interrotta a suon di farmaci come hai fatto tu.

Ora, rimbocchiamoci le maniche, dato che abbiamo tutte le possibilità per riscattarci.

Distacco graduale dai farmaci (se ancora li stai prendendo) e abbraccio TOTALE di un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine e a bassissimo livello di grassi.

Ci sentiamo in privato.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti







XANAX E DEPAS DA OLTRE VENT'ANNI E PSICOTERAPIA FALLIMENTARE

DALLA "CHAT" DI FACEBOOK





Ciao Pietro, ho letto ke hai trattato anke l'argomento su' come disintossicarsi dai psicofarmaci.....con i medici non ci riesco!li assumo da molti anni...xke' sono ansiosa e soffro di attacchi di panico.Tutto è iniziato dopo una separazione molto dolorosa dal mio ex marito! sono stanca di dipendere da una sostanza che mi ha cambiata,,,,,, ci ho provato, ma nulla di fatto!da soli non si può. Un caro saluto Daniela.

Ciao Daniela
e io sono qui per aiutarti se vorrai
ma devi spiegarmi bene
cosa prendi e da quanto tempo


Ciao Pietro, ti ringrazio x aver risposto alla mia richiesta...purtroppo sono almeno 20 anni....eh si! una separazione lunga e dolorosa! non ho saputo gestire la situazione. Purtroppo le benzozetapine hanno preso il posto dell'ora mia sicurezza e stabilita' in TT. i sensi.....cmq. prendo il DEPAS E 5. gocce di XANAX. HO provato anke con la psicoterapia....ma il mostro (ansia e attacchi di panico) ke vivono in me, non ascoltano più nessuno. Pietro si arriva ad un punto dove non si vive.......ma si sopravvive.Pietro, il fatto ke tu legga qst. mie parole...mi conforta.Grazie . Daniela.


Ciao Pietro, il mese di Gennaio ti ho contt., volevi sapere quale tipo di psicofarmaco prendo.....mi sono permessa di ricontt. xke' non o più avuto notizie da te. Mi scuso x la mia insistenza....ma, credimi sono veramente stanca! vivo in funzione di essi....attendo una tua eventuale risposta.TI ringrazio Daniela.


CiaoPietro, ti scrivo xke'', vorrei un tuo parere, cosa ne pensi della pranoterapia x disintossicarsi dai psicofarmaci....? nel mio caso: xanax e depas da molti molti anni. Ho un amico pranoterapeuta, ma non ho parlato di qst. mio problema....mi vergogno! si....e proprio cosi'....in oltre pensi ke possa dare buoni effetti x l'ansia ke mi attanaglia? saluti Daniela



RISPOSTA

Ciao Daniela,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Scusami anzitutto il ritardo colossale con cui ti rispondo, ma sono letteralmente subissato di richieste di aiuto.

Nessuno, dico nessuno, dovrebbe mai essere consigliato di cominciare una terapia psicofarmacologica in nessun caso, a maggior ragione per dover sopportare un evento traumatico della propria esistenza.

I problemi vanno AFFRONTATI da lucidi e non da drogati.

Detto questo, vent'anni di benzodiazepine non si cancellano dalla mattina alla sera.

Ormai il suo INTERNO ORGANISMO è una benzodiazepina, e tornare indietro significa fare un passetto dopo l'altro ogni giorno, affrontando con coraggio le INEVITABILI crisi da dismissione che arriveranno.


Questo è il piano di battaglia.

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.