LETTERE
Buona sera, leggo anch'io le tesine di Valdo Vaccaro e ho letto la sua risposta. Se non è un disturbo le chiederei aiuto anche per la mia gatta.
Ha 10 anni e a luglio ha avuto i primi episodi di rigurgito di sangue con crocchette semi intere.
Fatto una breve cura perché non riuscivo a darle l'anti gastrite per bocca. Poi il tutto è ricomparso tre settimane fa. Fatto ecografia e dice tutto nella norma con solo ispessimento della parete dello stomaco.
Il veterinario le faceva un'iniezione mattina e sera di Zentadine, due di antibiotico e una antivomito al giorno per cinque giorni.
Poi ho continuato un'altra settimana con Zentadine mattina e sera e Nicilan una volta al dì.
Dieta: carne fresca di pollo tritato e poca bustina di carne umida.
La gatta ha molto appetito.
Un'ora fa le ho dato delle crocchette e le ha mangiate voracemente e poi rigurgitate con sangue.
Ha qualche consiglio da darmi?
Grazie mille.
Saluti Michela
Mi chiamo Ignazio, ho letto il suo indirizzo e mail e la sua disponibilita' sul blog di Valdo Vaccaro e vorrei sapere se lei in generale conosce cure igienistiche anche per il cane, in particolare per la Thelaziosi oculare per la quale sono costretto a somministrare ai cani medicinale ogni estate. Saluti Ignazio.
Caro PIETRO,
sono Francesco D'Ambrosio, allievo all'HSU.
Il tuo punto di vista sull'alimentazione canina non mi trova d'accordo.
Ovviamente rispetto la tua posizione.
Ma come faccio, da vegano, a prendere carne cruda e a darla ai miei cani?
Io ho adottato Otello, di media taglia, 30 kg. Mai vaccinato. Va avanti a pasta, patate, legumi e buccie di mela e kiwi e la polpa dell'estratto. Ama mele, pere, angurie, prugne e fichi.
È una furia. Reattivo. Tosto e muscoloso.
La carne cruda non saprei proprio come toccarla per poterla somministrare al mio tesoro...
Io credo che la frutta e la verdura cruda possono tenere sempre pulito e ordinato l'intestino del mio Otello.
E poi. I predatori non mangiano carne...in primis mangiano le interiora che contengono verdura e frutta in fase digestiva. Poi mangiano gli organi interni, ricchi di sali minerali. Le ossa per il calcio. E la carne la lasciano per ultima, se hanno ancora fame.
Ma i canidi, oltre le prede, da sempre hanno mangiato anche radici e frutti caduti dagli alberi e verdure crude, specie cavolfiori.
Amano i legumi.
Con affetto. Un abbraccio.
RISPOSTA
Buongiorno Michela, Ignazio e il mio caro studente Francesco,
grazie anzitutto di aver scritto a questo piccolo Uomo.
Veniamo a noi...
Michela... lei si rende conto di avere in casa una creatura fondamentalmente identica, in scala, a una pantera?
Ha mai visto in natura una pantera mangiare crocchette, fatte all'80% di cereali?
Si meraviglia se il suo gatto vomita tale spazzatura completamente INADATTA al suo intestino corto e tozzo da TOTALE carnivoro?
Ha trasformato il suo gatto in un granivoro, e questa splendida creatura si sta giustamente ribellando, cercando di farglielo capire in tutti i modi...
E lei, nonostante le meravigliose nozioni datele dallo strepitoso Valdo Vaccaro, cosa fa?
Lo riempie di farmaci, al posto di sradicare le cause a monte.
Il mio consiglio è semplice: tratti il suo gatto rispettando in primis la sua natura: lo alimenti quindi con il suo cibo naturale, che è la CARNE CRUDA.
Il gatto in natura mangerebbe lucertole, piccoli uccelli, piccoli roditori...
Quindi, o lo lascia andare a caccia da solo, oppure acquista per lui del pollame, dandoglielo crudo, ossa comprese, interiora comprese.
Ignazio...nel suo caso ci troviamo davanti a una parassitosi.
Anche qui, però, mi sento di propendere verso una "colpa alimentare", infatti i parassiti trovano spessissimo terreno fertile in animali che sono già depauperati per conto loro.
Vaccinazioni, antiparissatari e le orribili crocchette sono responsabili dello sterminio degli animali che vivono con l'uomo, che ormai non riescono più nemmeno a morire naturalmente di vecchiaia.
Quindi, la prima cosa da fare è INTERROMPERE il carico tossico dell'animale, evitando QUALUNQUE tipo di farmaco, antiparassitario o vaccino, cominciando ad alimentarlo secondo il suo disegno strutturale di carnivoro opportunista.
Quindi, carne cruda con ossa e interiora, un po' di frutta, e qualche ortaggio crudo come carote e cavolfiori.
Ricostruiamo quindi un terreno positivo e vediamo come va la parassitosi.
Ricordi SEMPRE che i parassiti sguazzano nel terreno a loro più congeniale, che è quasi sempre quello "malato".
Francesco... eccoci qua.
Tu sei una scimmia. Il tuo cane è UN CANE.
Tu hai denti piatti, pollice opponibile, vista a colori, nessun istinto per il sangue e ribrezzo per le carcasse.
Lui ha molari seghettati spaccaossa, vista notturna, mascella fissa e una naturale predisposizione per la caccia, oltre alla capacità di digerire persino carne in putrefazione.
Tu, in questo momento, non stai pensando A LUI, ma stai pensando A TE STESSO.
Tu stai facendo quello che fa stare bene TE, non LUI.
Al momento, come l'igienismo ti insegna, il tuo cane sta vivendo in uno stato di salute apparente, nel senso che come l'uomo-carnivoro può andare avanti alimentandosi malamente per anni prima di crollare, così anche il cane-vegano può andare avanti molto tempo prima di mostrare chiaramente lo sconquasso interno a cui viene sottoposto. Ma il conto da pagare, presto o tardi, arriverà per entrambi!
Pensi che lasciato libero il tuo cane si farebbe una pasta con i legumi (oltretutto con quella schifezza chiamata glutine), oppure uno sformato di patate, oppure una macedonia?
Dai Francesco, non mi dire poi che un leone mangia solo il contenuto dello stomaco di una preda....
Certo che quella è la prima cosa che mangiano, assieme agli organi interni e a tutto il resto, ossa comprese.
Il concetto è semplice: gli animali NON dovrebbero vivere con l'uomo.
Ma dato che l'habitat naturale dei cani è ormai inesistente, non me la sento di condannare i miei quattro cani solo perché altri animali devono essere uccisi per dar loro da mangiare.
Anche a me piacerebbe un mondo dove nessuno uccide nessuno, ma questo non è possibile.
Non possiamo cambiare la natura degli altri esseri viventi, e quindi se abbiamo deciso di prenderci cura di un animale il cui habitat è ormai estinto, mi sento IN DOVERE di trattarlo, anche a livello alimentare, rispettando la sua natura.
Anche a me fa schifo il sol toccare la carne cruda, e se non esistessero le macellerie arriverei a raccogliere le carcasse a lato strada pur di alimentare i miei animali secondo natura.
Benissimo per quanto riguarda i vaccini: ribadisco, per TUTTI, che la chimica deve RESTARE FUORI dalla vita di ognuno di noi, se non in situazioni assolutamente emergenziali.
Avanti così
Pietro Bisanti
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RispondiEliminaCi sono delle imperfezioni in ciò che ho scritto e che sostituisco con questo sotto non potendo cancellare quello sopra. Me ne scuso.
RispondiEliminaSulla predazione
La natura obbedisce a leggi universali dalle quali essa è superata, oltre che determinata. Leggi di amore, ma anche di adattamento alle condizioni particolari nelle quali ci si trova a dover vivere. La convinzione che la legge di natura che prevede l'interdivoramento tra gli esseri sia un principio universale, e sia conseguente ad alcune necessità legate alla sopravvivenza di esseri che non hanno a disposizione altre scelte e, naturalmente col passare del tempo determina anche cambiamenti nella struttura organica degli esseri, i quali uniformano le caratteristiche del loro fisico adattandole alla necessità data dalla predazione, questa convinzione, stavo per dire, è errata. Ma tutto l'esistente è soggetto a modificazioni, anche sostanziali, date dai nuovi bisogni o da nuove scelte di vita. La conformazione dentale e l'apparato digerente sembrano essere irremovibili per il lungo tempo impiegato a essere quello che sono, ma non hanno perso l'elasticità che ha consentito loro di potersi adattare modificandosi anche profondamente. Così anche animali essenzialmente carnivori possono nutrirsi, alla bisogna, di vegetali. Le volpi, per esempio, pur essendo carnivore mangiano di tutto, persino la frutta. È per questo che credo sia possibile modificare, almeno in parte, la dieta animale propria ai carnivori. Chi crede che senza sbranarsi a vicenda l’esistenza non ci sarebbe più sbaglia, perché la vita si fonda su principi creativi benefici, non malvagi, e la predazione è una legge certamente naturale, ma soggetta a scelte individuali che possono essere diverse perché orientate al rispetto del diverso che è una necessità conseguente alla legge universale che spinge ogni essere ad amare e rispettare ogni altro essere, perché figli dello stesso Mistero che sta al centro di ognuno, unica realtà identica propria a tutti gli esseri i quali corrispondono al dispiegamento delle possibilità infinite, che diventano individuali nel loro esistere, che sono proprie al Mistero assoluto che si riflette nell'esistenza, capovolgendosi come lo sono tutte le riflessioni. La convinzione fascista che assegna al più forte il diritto di esistere è, da una visuale spirituale, errata, perché lo spirito è l’Intelligenza universale che assegna al sacrificio di sé, e non degli altri diversi da sé, la massima importanza.
A distanza di qualche anno devo riconoscere che il maestro Bisanti aveva e ha ragione. Ho sbagliato. Il mio Otello è deceduto dopo che ho cambiato la sua diete perché rifiutava i vegetali. Ci vuole buon senso e gli estremismi non portano mai benessere. Ci vuole moderazione e saggezza.
RispondiEliminaGrazie, maestro.