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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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domenica 28 ottobre 2018

QUARTA SIRINGA DI XEPLION: È LA FINE

LETTERA

Buongiorno Pietro,
dopo una crisi psicotica lo psichiatra mi ha detto di fare le siringhe di Xeplion. 

Sono alla quarta siringa ma sto avendo effetti collaterali gravi, non ho voglia di far nulla, ho impotenza e mancanza di eiaculazione e devo muovere sempre le gambe (acatisia) e cammino come uno zombie, in più ho debolezza muscolare e non riesco a fare più bene le cose che facevo prima come mangiare o lavarmi, sembra stia perdendo le forze.

Volevo chiederti se smetto di fare iniezioni di botto cosa può succedermi? E poi riuscirò a recuperare le mie energie e diventare normale come prima o causa danni irreversibili?

In più la sera prendo una pastiglia di EN da 2 mg che tra l'altro mi fa dormire poco, avevo provato a non prenderla più ma purtroppo se non la prendo non mi viene più il sonno poiché sono stato insonne parecchi giorni e stranamente non mi sentivo stanco però avevo paura succedesse qualcosa e quindi l'ho ripresa intanto ho perso il sonno naturale.

Mi sento caduto in una brutta trappola spero tu possa aiutarmi. 

Grazie
Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Purtroppo lei dice praticamente nulla su cosa l'abbia portata a dover ricorrere ai "luminari" in camice bianco.

Non so se si tratti della sua prima crisi o della centesima...

Detto questo, quello che andrebbe fatto per poter tornare in salute, nella visione igienista, NON cambia.

Andando avanti ad assumere questa mostruosa porcheria, il passo verso la trasformazione totale in uno ZOMBIE flaccido, impotente ed obeso è molto breve.

Qui però la situazione andrebbe presa in carico nella sua interezza: giuridicamente, per poter chiedere, anzitutto, una sostituzione della terapia da depot ad orale (NON si azzardi NEMMENO per sogno a interrompere tutto senza scalare); alimentarmente ed emozionalmente, per disintossicare il suo corpo da anni e anni di abusi alimentari, psicologici e farmacologici.

E tutto questo certo NON si può fare da soli. Ha bisogno dell'aiuto del suo nucleo familiare.

Se vi sono le condizioni minime per agire, e cioè se lei è supportato da un cordone di sicurezza, allora potrò darle una mano in tal senso.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.





GRAVE VALGISMO AL GINOCCHIO DOPO INIEZIONE MAL ESEGUITA: CI LAMENTIAMO ALL'INFINITO O REAGIAMO?

LETTERA

Salve signor Pietro, 
mi chiamo *******, sono depresso da non so più quanti anni. Ho sempre fatto sport, corsa principalmente,  e qualche partitella a calcetto, ma nel gennaio 2011 ho dovuto interrompere. 

A causa di un errore medico mi trovo praticamente con un grave valgismo al ginocchio dx. Una puntura mal eseguita dal medico mi ha praticamente paralizzato. Una puntura fatta al gluteo sx, causandomi problemi alla colonna vertebrale, al nervo, insomma un gran bel disastro. 

Per paura, insicurezza e ansia non ho mai denunciato il medico, si tratta del medico dei miei nonni e di mio fratello (che amano, stimano all'infinito) ma oggi tutto questo mi pesa, e tanto.

Non so più come fare ad affrontare questo macigno. Ne ho parlato nel 2011 con la psicologa di quel tempo, che mi sconsigliò di intraprendere azioni legali, sa, lo conosceva pure in ASL, si conoscono tutti. 

Poi nel 2016 ad un'altra psicologa, nel 2015 ad un medico legale, ecc ecc... 

Ho solo bisogno che qualcuno mi aiuti a fare giustizia

Grazie per l'ascolto

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Il lamento, la piaga dell'umanità...

Nessuno è qui a sminuire quello che le è successo ma piangersi addosso certo non risolverà alcuno dei suoi problemi.

Nessuno le ha mai detto che non è indispensabile DENUNCIARE un medico per ottenere un GIUSTO risarcimento?

Glielo dico io... sono due procedure assolutamente distinte. E qualunque medico è ASSICURATO, quindi non gli avrebbe "fatto del male" bensì la sua assicurazione sarebbe intervenuta per risarcire un danno.

Denunciare significa invece chiedere che la persona venga perseguita per un REATO, in questo caso quello di lesioni colpose.

Ma, lo ribadisco, chiedere la punizione penale del presunto colpevole cammina su un binario parallelo con una eventuale richiesta di risarcimento; in pratica una può prescindere dall'altra.

Si può chiedere la punizione penale del colpevole senza aprire altresì un contenzioso per un risarcimento (è una cosa fessa ma in astratto si potrebbe fare), così come si può chiedere un risarcimento SENZA chiedere la punizione penale del colpevole (e questo avviene continuamente)... in pratica la "denuncia" viene spesso usata per accelerare le procedure di risarcimento, per poi essere ritirata quando si viene saldati... tutto chiaro?

Detto questo, ritengo che lei sia ancora in tempo per ottenere un risarcimento, in quanto è un procedimento civile (ma non ne sono sicuro, bisogna verificare) ma naturalmente non è più in tempo per instaurare alcun procedimento di natura penale, in quanto avrebbe dovuto presentare querela nel termine di tre mesi dall'accaduto.

Al di là di tutto, però, stiamo perdendo di vista la cosa più importante: la sua salute.

Spero VIVAMENTE che lei non si sia imbottito di psicofarmaci...

Non so nulla di quanto le sia capitato ma so PER CERTO che una alimentazione impeccabile porterebbe il suo corpo a recuperare TUTTO il recuperabile.

Quindi, indipendentemente dalla possibilità di poter ottenere un risarcimento (e se i termini fossero ancora aperti le dico di MUOVERSI in tal senso con un avvocato), prenda in mano la sua salute, ora e per sempre, che vale MILIARDI di volte di più di quattro sporchi denari, anche se dovuti.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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martedì 23 ottobre 2018

"MI SONO ROTTO LE PALLE DELLO PSICHIATRA CHIACCHIERONE": UNA RICHIESTA DI AIUTO DALL'AUSTRALIA

LETTERA

Ciao Pietro,
sono un ragazzo di 22 anni che prende psicofarmaci da 4 anni ormai. Mi sono rotto le palle di andare dalla psichiatra che è solo un chiacchierone. Prendevo 15 gocce di Cipralex di base, adesso ne prendo 7. Ho scalato autonomamente. 

Vorrei solo un piccolo consiglio per smettere definitivamente. Adesso mi trovo in Australia e aspetto una tua risposta. Scommetto che riguarda l'alimentazione ecc. attività sportiva cose che faccio quotidianamente . 

Grazie buona giornata


RISPOSTA

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Veniamo a noi.

Tre quarti del problema sono risolti, in quanto hai ben in mente cosa fare.

Lo scalaggio è e rimane un momento cruciale, e il mio parere rimane sempre quello delle linee guida delle associazioni a tema più accreditate: un farmaco alla volta, il 10% al mese.

Devo però metterti davanti un cartello gigante con su scritto: "ATTENZIONE".

Sì, attenzione, perché quattro anni di psicofarmaci sono ben più che sufficienti per creare una modificazione importante della biochimica cerebrale, e tornare indietro significa dover affrontare delle crisi anche imponenti.

Quindi, se ti passa anche minimamente per il cervello di "correre" con lo scalaggio, SCORDATELO.

Secondo, dalle tue parole mi sembra che tu stia prendendo sotto gamba l'importanza di un VERO cambio alimentare, e non di uno farlocco, fatto così per farlo.

Ricordati che se non ci sarà un impegno TOTALE, soprattutto in campo alimentare, potrai vanificare i tuoi sforzi, tornando peggio di prima.

Lettura IMMEDIATA del mio libro e di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Senza conoscenza NON si va da nessuna parte.

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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giovedì 18 ottobre 2018

25 ANNI DI PSICOFARMACI E PAURA DI FARE "UNA VITA TROPPO SEDENTARIA". NO, NO E ANCORA NO!


LETTERA

Ciao Pietro,
mi chiamo ****** e da più di 25 prendo psicofarmaci. Dal 2005, ho cominciato a casa a fare sempre più vita sedentaria anche se fino al 2010 ho praticato sport.

Fino a poco tempo fa, dopo un intervento al ginocchio riuscivo ad andare a camminare ma ora a 47 anni non ho più voglia di fare nemmeno quello. Temo che a provocarmi questa infiammazione dei muscoli sia una dose eccessiva di Risperidone (7mg /die) che se però calo sto male. 

Prendo uno stabilizzatore dell’umore (Depakin), un antidepressivo (Venlafaxina 150mg/die), un antiparkisoniano Akineton 2mg/die e 1mg/die di EN.

I miglioramenti in questi più di vent’anni ci sono stati senza dubbio ma adesso faccio troppa vita sedentaria e temo che questo mi si ritorca contro… 

Hai qualche consiglio da darmi?

Lettera firmata


RISPOSTA

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Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Prima di tutto dobbiamo ritornare sul pianeta Terra, ti prego...

Tu dici, a mio parere, due cose ABOMINEVOLI:

1) Il fatto di essere migliorato sotto psicofarmaci, quando ti trovi a 47 anni nelle condizioni di un relitto umano;
2) Il pensare che il problema principale sia quello di fare una vita troppo sedentaria.

Ma ti rendi conto di quanto siano due concetti assolutamente ASSURDI?

Assumi da 25 anni sostanze chimiche fra le peggiori in assoluto mai inventate dall'uomo e non ti passa dall'anticamera del cervello nemmeno lontanamente di voler provare a vivere una vita che non sia dettata dall'orologio della chimica.

Che consiglio vuoi che ti dia?

Qui bisogna prima mettere in discussione TUTTO; tutto il modo di vivere, di pensare, di come si GUARISCE, di cosa significhi avere un corpo in SALUTE, di cosa significhi vivere a PIENO la propria vita.

Tu stai meramente sopravvivendo, te lo dico col cuore.

E prima cambi rotta, prima comincerai a comprendere quali incredibili risorse abbia il suo corpo.

Ti consiglio, immediatamente, la lettura del mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Solo una persona informata è una persona consapevole.

Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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domenica 14 ottobre 2018

"HO UNA STIMA INCREDIBILE PER LA SUA PREPARAZIONE E CULTURA": RIPORTIAMO ALLA VITA UN 20ENNE SEMPRE PREOCCUPATO

LETTERA


Salve Pietro, 
ho una stima incredibile per la sua preparazione e cultura. Sono un ragazzo di 20 anni. Da un po' di mesi soffro di insonnia, ansia e depressione. 

Non ho mai assunto farmaci, sto seguendo da poco una psicoterapia e per ora è normale che non stia dando risultati. Sono estremamente emotivo e preoccupato per qualsiasi cosa. So che lei parla di infezioni dentali e altri problemi dentali correlati a malattie psichiatriche. Io ho ben 4 denti del giudizio impattati che non so quando mi toglieranno perché la lista di attesa è abbastanza lunga. 

Posso credere che questi siano la causa principale? Non ho avuti traumi e i miei malesseri non riesco a giustificarli. Per quale motivo i denti del giudizio impattati dal punto di vista scientifico possano causare queste problematiche? Scusi il disturbo e l’invadenza ma sono senza speranze e disperato e ho una voglia incredibile di tornare ad essere felice e spensierato come una volta. Posso credere veramente a questa cosa e sperarci?  Grazie mille in anticipo spero in una sua risposta

Buona giornata e grazie!

Lettera firmata


RISPOSTA

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Veniamo a noi.

A vent'anni la vita bisogna cavalcarla, ed è un INSULTO a se stessi viverla come la sta vivendo adesso.

Anzi, ad essere precisi, la vita va cavalcata SEMPRE. Ed è SEMPRE un insulto viverla NON A PIENO.

Se lei domani mattina andasse da uno psichiatra, la "magica" soluzione le sarebbe immediatamente messa sul tavolo: una scatola di un "meraviglioso, innocente ed innocuo" antidepressivo e una di un "blando" ansiolitico, con la diagnosi farlocca pronta e servita: "sindrome ansioso-depressiva", aggiungiamoci un bel "con tratti ossessivi" data la sua preoccupazione costante.

Vediamo quindi quale sarebbe il suo futuro dopo questa scelta: se le VA BENE, dopo 15 giorni di acuta sofferenza (i "luminari dicono a causa del periodo di adattamento, IO dico a causa della forte reazione del corpo a un veleno) ecco che una mattina aprirebbe gli occhi sentendosi BENE, anzi VERAMENTE BENE.

Una sensazione quasi di euforia, unità alla sparizione di qualunque preoccupazione... benvenuto in PSICOFARMACILANDIA.

Un posto ove guarire significa cambiare chimicamente la biochimica cerebrale in modo da rendere le persone "FELICI" anche se nulla è stato risolto; una felicità fasulla, farlocca, che porta alla inconsapevolezza e alla insensibilità. In pratica sono felice ma non so nemmeno il perché. Agghiacciante.

E la felicità chimica, prima o poi, lascia sempre il post all'infelicità. perché QUALUNQUE EQUILIBRIO CHE NON SIA IL RISULTATO DI UN LAVORO INTERIORE ALIMENTARE E SPIRITUALE E' DESTINATO PRIMA O POI A FRANARE.

Il suo corpo si abituerebbe al farmaco come per qualunque sostanza stupefacente, e, per lo sviluppo della "tolleranza" avrebbe bisogno di aumentare le dosi finanche di cambiare molecola.

Questo senza MAI più sperimentare la sensazione di euforia del "primo buco".

Il risultato finale: una vita fatta di umore instabile, crisi frequenti, disfunzioni sessuali, perdita di memoria, problemi di peso, instabilità caratteriale, ricoveri, diagnosi...

La Psichiatria la distruggerebbe, dando la colpa alla sua "malattia" e alle sue "ricadute".

Tutto questo, se dovesse ANDARE BENE...

Se dovesse andare male, lei potrebbe fare la fine di tantissimi esseri umani sulla faccia di questa terra che hanno commesso atti orribili sotto l'influenza di questi farmaci; evenienze negate dalla società ma che sono persino presenti nei bugiardini!

Il mio pensiero su come si guarisce, invece, è molto diverso.

Senza correre subito a farsi togliere i denti del giudizio, che sicuramente possono influire sull'equilibrio anche nervoso del corpo umano data la loro posizione (inutile snocciolare motivazioni scientifiche, il corpo è un tutt'uno e si è osservato che i denti sono una parte importante nel mantenimento dell'equilibrio generale), la PRIMISSIMA cosa che io farei è quella di impostare, UNA VOLTA E PER TUTTE, uno stile di vita finalmente compatibile.

Sono molto più preoccupato di quello che lei respira e porta alla bocca...

Fuma? Ha fumato canne? Come mangia?

Da qui bisogna partire per trovare la causa dei campanelli che il suo corpo sta facendo suonare per avvisarla che qualcosa non va.

Le dico solo che alimentandosi in maniera onnivora e commerciale, lei OGNI SANTO GIORNO ingerisce cinque volte cibo INCOMPATIBILE e pieno di ogni tipo di chimica.

E pretende che un corpo nato per alimentarsi a frutta e verdura crude possa andare avanti senza mandarle nemmeno un minimo segnale?

La psicoterapia che sta facendo è assolutamente INUTILE se non si sistema prima la parte organica; fatto questo, si può affrontare il mondo lucidamente, e allora sì che parlare servirà a qualcosa.

Le consiglio la lettura IMMEDIATA dei miei due libri "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere" e "La potenza fruttariana del corpo umano: al gorilla non serve la laurea per vivere in salute".

Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.



Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



mercoledì 10 ottobre 2018

21ENNE CON L'AMBIZIONE DI DIVENTARE CARABINIERE: BULLISMO E PSICHIATRIA OGNI SOGNO PORTAN VIA

LETTERA

Buonasera, 
sono una ragazza di 21 anni, alla quale dall'età di 16 anni è stato detto, su parere del medico curante di iniziare a fare delle sedute presso una psicologa in quanto iniziai a soffrire di depressione dovuta a bullismo.

Da lì è iniziato un calvario di ben 4 anni con due ricoveri psichiatrici a causa di attacchi di panico, scoperto poi essere indotti da sostanze psicotrope.

Ho rischiato di morire la seconda volta per negligenza della psichiatra di turno che mi somministro` un farmaco sbagliato.

Alla fine di tutto questo, io ho una pesante situazione in casa dovuta a mio padre che si è preso una denuncia, e per anni mi hanno detto che i miei attacchi di panico sono campanelli d'allarme ereditari del bipolarismo di mia madre.

Cosa smentita da alcuni degli psichiatri che mi hanno visitata.

Però con questa spiegazione anche secondo il mio medico di base dovrò assumere una terapia cronica per un minimo di altri due anni.

Io ho smesso di "curarmi" da febbraio 2018.

Adesso sto veramente meglio, ma sono pienamente consapevole che 4 anni della mia vita non torneranno più indietro.

Ma nemmeno vado avanti.

La patente mi dissero che non posso farla, non dandomi l'idoneità alla visita in commissione.
Il concorso nell'Arma dei Carabinieri, mia grande ambizione, nemmeno perché anche se si tratta di episodi pregressi ne verrà tenuto conto.

Io non so come proseguire per riprendere la mia vita da 21enne senza pregiudizi e quei maledetti 4 anni che parlano e parleranno sempre per me.

Ho letto il suo blog e confido in una sua risposta.
Grazie.

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Il mio cuore è con lei. Senza se e senza ma.

E' stata inghiottita da un ingranaggio DEMONIACO fatto di diagnosi, etichette, "cure del cazzo"...

Insomma, tutti che fanno finta di preoccuparsi di lei ma NESSUNO che faccia la cosa giusta per farla stare bene.

In più tutte le loro cazzate sull'ereditarietà, sulle "cure" per un paio di anni....

Insomma, il DELIRIO più totale.

Capisco perfettamente che questo abbia fatto infrangere i suoi meravigliosi sogni, tra cui l'ambizione di entrare nell'Arma dei Carabinieri...

Posso però dirle che tutto passa in secondo piano. Ora dobbiamo riprendere in mano la SUA VITA.

Come si fa?

Primo, capendo che lei NON è malata ma sono state le porcherie che le hanno dato a farla star male.
Secondo, sganciarsi DEFINITIVAMENTE e LEGALMENTE da questa gentaglia.
Terzo, attuare un piano di totale rieducazione ALIMENTARE ed EMOZIONALE.

Se ne fotta dei quattro anni. Abbiamo solo il presente.

Tutto quello che potrò fare per lei, lo farò, ma è INDISPENSABILE coinvolgere la sua famiglia.

Da sola, non va da nessuna parte.

Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.



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"MIA FIGLIA HA L'IDEA FISSA DI NON DORMIRE": LEXOTAN O IGIENISMO?

LETTERA

Buonasera,
mi chiamo ******, le volevo chiedere un consiglio, sono il papà di una ragazzina di 18 anni con un disturbo legato al sonno (ha l'idea fissa di non riuscire a dormire); da più di un anno è in psicoterapia ma risultati niente, le hanno prescritto del Lexotan da prendere la sera ma è servito a poco (da premettere che glielo faccio prendere a dosi bassissime perché SONO CONTRARIO AGLI PSICOFARMACI ).

Da un po' di giorni mi sta balenando in testa l'idea che "vuoi vedere mia figlia sta mangiando qualcosa che amplifica la sua ossessione" (sono convinto che delle volte abbiamo dei disturbi perché mangiamo qualcosa che non va bene, oppure non mangiamo quello che potrebbe aiutarci): le faccio un esempio banale, mia moglie ha sofferto per anni di candida, una marea di farmaci, soldi di specialisti ma la candida andava e veniva sempre. 

Girando su Internet mi sono imbattuto in un blog in cui una signora era guarita dalla candida integrando alla sua alimentazione 2 yogurt al giorno, così ho fatto fare a mia moglie tanto cosa mi costava provare. Dopo 3 settimane la candida era scomparsa del tutto e non si è più ripresentata (dopo aver provato un sacco di farmaci per un anno), vede delle volte un alimento mirato ha risolto il problema. 

Secondo lei che potrei inserire (o eliminare) nell'alimentazione di mia figlia per aiutarla con il suo doc.

Grazie e mi scusi per il disturbo 

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Dalle sue parole, si evince che lei sta tenendo il piede in due scarpe, e non ha le idee chiare né per una parte né per l'altra.

Da un lato, rimane attaccato alla "tetta della medicina convenzionale" pensando che esistano dosi BASSE di un VELENO (se lei è contrario agli psicofarmaci, perché li fa prendere a sua figlia?).

Dall'altro, lei ha compreso come l'alimentazione abbia una valore enorme nel riequilibrio del corpo, però è impantanato nell'idea del "tolgo questo, metto questo"....insomma del rimedio miracoloso che in realtà NON ESISTE.

La guarigione è SOLO UNA e si ottiene attraverso la costante osservazione delle regole NON scritte di Madre Natura: sole, aria, esercizio, ALIMENTAZIONE COMPATIBILE, e benessere emozionale.

Nel caso di sua figlia, c'è un primo problema, e cioè il Lexotan.

Se non si toglie quella porcheria NON si saprà mai quale sia la motivazione per cui ella non dorme.

Scalato con lentezza e attenzione, si potrà aggredire il lato alimentare parallelamente a quello emozionale.

Ma instaurando uno stile di vita alimentare/emozionale corretto per TUTTA LA VITA, non due pifferi di yogurt che le fanno credere di aver risolto un problema.

Ripeto, fino alla NAUSEA, bisogna CAMBIARE stile di vita, non limitarsi a togliere o mettere un alimento, altrimenti avremmo risolto i problemi del mondo a IMPEGNO ZERO.

E tutto quello che si raggiunge senza impegno NON porta da nessuna parte.

Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.



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domenica 7 ottobre 2018

LE TESTIMONIANZE FIOCCANO: PIETRO BISANTI HA SEMPRE RAGIONE MA ATTENZIONE AL FALSO BENESSERE INIZIALE!

LETTERA

Buongiorno Pietro,
mi permetto di darti del tu sperando di non offenderti. Mi chiamo Viola, e volevo riportare la mia esperienza. Da anni sono letteralmente imbottita di psicofarmaci. All'inizio, mi hanno notevolmente aiutato, ma poi non facevano più effetto, ed il fatto era che anche io pensavo che quella fosse la strada e ne volevo sempre di più!!!

Mi sono ritrovata ad essere sempre stanca, stanchissima , senza forze, e pure con l'asma. I medici dicevano che erano solo problemi di origine nervosa, eccetera, che non si poteva fare più di quello che si stava già facendo.

Mi ha aiutato un mio amico medico. Oltre a prescrivermi una cura disintossicante soprattutto per il fegato, mi ha "spronato" a scalare gradualmente i farmaci. Assumo bendodiazepine e antidepressivi, ho già fatto passi avanti nello scalaggio.

Ma la cosa più sorprendente è che mi sento molto, molto meglio. Ho più energia. L'asma che mi attanagliava, è  scomparsa, come per magia. E' vero che ho anche lavorato su di me con yoga e meditazione, e, naturalmente, lo scalaggio che effettuo è molto graduale, in modo da non soffrire nemmeno un po'. Sono felice, ora, di essere riuscita a ragionare con la mia testa. La società ci impone di ascoltare e seguire - senza remore - quello che dice il medico. Dobbiamo chiederci se questo incitamento all'obbedienza sia sempre nel mio interesse.

Ancora con tanta strada da fare ti saluto e spero che questa mia testimonianza possa aiutare qualcuno

Viola.

RISPOSTA

Ciao Viola,
anzitutto grazie. Grazie per avermi scritto, grazie per esserti messa in gioco, grazie per aver creduto in TE e in ME.

Ora, devo però metterti davanti un bel cartello con la scritta "PERICOLO".

Sì, perché ne ho viste troppe di storie come la tua per rimanere "tranquillo".

Cosa sta accadendo ora? Stai vivendo in quel limbo di iniziale e MOMENTANEO benessere dovuto alla diminuzione dell'aggressione chimica che giornalmente portavi avanti.

Questo porta a un miglioramento ripeto MOMENTANEO che lascerà il posto a una CRISI ELIMINATIVA pesante quando il corpo capirà che può "fare sul serio" e disintossicarsi profondamente.

Per questo è INDISPENSABILE che ci sia un cambiamento RADICALE dell'alimentazione, altrimenti lo stock tossico e le forze residue del corpo NON saranno sufficienti a rimetterti in salute.

Questo, parallelamente al grande lavoro di introspezione personale che ognuno deve fare, ma con l'alimentazione sono due cose IMPRESCINDIBILI.

Non prendere sotto gamba il mio consiglio, perché con la dismissione si può finire nel baratro molto più velocemente di quanto non si pensi.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti