LETTERA
Salve Pietro,
ho appena finito di guardare il video del suo interessantissimo intervento alla Health Science University dello scorso 17 aprile e voglio farle i miei più sentiti complimenti! Ho 35 anni, mi sono avvicinata al vegan da un anno circa e sono crudista tendenziale da cinque mesi.
Tutto è iniziato con un problema di salute chiamato endometriosi poi pian piano le mie convinzioni si sono fortificate. Adesso mi trovo a combattere contro una dermatite allergica al viso che non riesco a contrastare nemmeno con estratti e crudismo ancora più rigoroso.
Significa che serve più tempo. Volevo chiedere un suo commento in merito ad alcune affermazioni del dott. Berrino inerenti al fatto che la frutta sarebbe dannosa (oltre le classiche due/tre porzioni solitamente consigliate ) in quanto aumenterebbe troppo la glicemia.
Io ne consumo parecchia e spesso il mio pasto è a base di sola frutta o estratti. Altra curiosità che ho, e spero di non essere indiscreta: come si comporta in occasioni sociali? Io spesso mi trovo a convegni di lavoro e destreggiarsi a tavola non è semplice, considerando che io non mangio nemmeno pasta né pane.
La saluto con stima e simpatia
Salve Pietro,
le ho scritto poco fa una email ma non ho inserito (forse per pudore o perché non so se posso rivolgermi a lei anche per questo) una domanda molto importante per me. Mi è stato diagnosticato anni fa un disturbo alimentare, una sorta di binge o bulimia senza vomito e quindi alterno periodi di buona alimentazione ad abbuffate.
Ho ovviamente provato di tutto da psicoterapia a omeopatia a purtroppo psicofarmaci. Sono "pulita" da un paio di anni comunque..per non farmi mancare niente circa quindici anni fa ho assunto Roaccutan per un anno...non serve che aggiunga altro credo. Le chiedo un consiglio su come poter arginare questi miei attacchi e possibilmente perdere anche qualche chilo
Grazie mille di nuovo!
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Mi scusi se potrò sembrarle duro, ma tutto quello scrivo è solo e semplicemente a fin di bene: meglio essere gratuitamente sfacciati che subdolamente a pagamento come moltissimi medici.
Senza perderci in "inutili" chiacchiere, lei cerca delle risposte e io cerco di dargliele, seguendo non i titoli o le lauree, bensì qualcosa che ormai si è perso: LA LOGICA.
Primo fattore fondamentale da considerare: IL TEMPO TRASCORSO.
Lei è vegana da circa un anno e tendenzialmente crudista da circa cinque mesi.
Questo significa che per ben 34 anni lei ha inondato il suo prezioso involucro di tutta la spazzatura onnivora che io stesso ho consumato per 32 anni.
E se ha ascoltato la mia esperienza personale, potrà ben capire come lei è semplicemente agli inizi della sua depurazione e dovrà quindi aspettarsi ulteriori segnali in tal senso da parte del suo corpo, anche in relazione a quanto rigorosa sarà.
Secondo fattore fondamentale da considerare: I SINTOMI.
I segnali dati dal nostro corpo possono essere di due tipi: emergenziali o depurativi.
Nel primo caso, la tosse catarrale di un fumatore cronico altro non è che il tentativo immane del corpo di non soccombere; nel secondo caso, può essere l'espulsione di moltissime tossine che erano presenti negli strati più profondi del nostro organismo e che sono state raccolte per la successiva disgregazione grazie a una ritrovata potenza immunitaria da ricondurre al rinnovato stile di vita, soprattutto alimentare.
Nel suo caso, l'aver cambiato alimentazione ha portato il suo corpo a effettuare quelle che io chiamo "le pulizie di primavera".
Quindi, accolga con gioia l'utilizzo della sua pelle come valvola di sfogo.
Le crisi eliminative finiscono non quando lo decidiamo noi, ma quando lo decide il nostro corpo. Noi possiamo "modularle" in relazione alle nostre abitudini di vita.
Ad esempio, più mi nutro di frutta e quindi rimango vicino a un crudismo totale, più il mio corpo porterà avanti una depurazione potente.
Terzo fattore fondamentale da considerare: GLI INSULTI PASSATI.
Gli psicofarmaci e il demoniaco ROACCUTAN (ho dedicato un intero capitolo del mio libro su questa porcheria, la cui assunzione provoca stati depressivi gravissimi e altri disturbi psichiatrici, nonché ideazioni suicidiarie che ben più di una volta sono state trasformate in realtà) hanno dato un duro colpo alla sua salute, e non escludo che la sua pseudo-bulimia possa essere stata aggravata o proprio causata da questa orripilante molecola chimica che non fa altro che spegnere il sistema immunitario, facendo finta di guarire dall'acne (che poi, una volta sospeso, ci si ritrova sempre con lo stesso problema, per di più aggravato).
Alcuni consigli finali:
1) Le dermatiti possono anche essere causate da una errata glicemia, causata a sua volta da un sangue troppo grasso. Quindi, POCHISSIMI grassi: zero olio, pochissima frutta secca. Questa è l'arma vincente.
2) Tantissima frutta, che deve diventare il suo alimento principale. Frutta che deve essere consumata da un corpo il cui sangue è FLUIDO e non GRASSO, altrimenti diventa un'arma a doppio taglio, poiché tutto il glucosio della frutta prontamente assorbibile rimane "incastrato" nel sangue a causa della sua viscosità.
Infine, non mi faccia domande stupide: nella vita bisogna avere SPINA DORSALE. Se sono fuori a mangiare e non posso consumare nulla di sano e compatibile con quelle che sono le mie idee, piuttosto non mangio.
Ma, mi sorge spontanea una domanda, è così dannatamente difficile mangiare un frutto quando si è fuori casa?
Pietro Bisanti
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