LETTERA
Ciao Pietro vengo subito al punto. Ho 49 anni, da ventidue sotto antidepressivi, ho scalato in sei mesi con il mio medico che non è d'accordo con l'impostazione per tutta la vita.
Ho finito i primi di agosto e da quattro mesi vivo una terribile interminabile crisi da dismissione, ora sono seguito da una psicologa.
Ho due bambini piccoli e una moglie che mi ama e che amo ma che non capisce bene cosa sto passando. Ho paura di non riuscire a venirne fuori vivo. Mi farebbe piacere parlare un po' con te, ti lascio il mio numero non so come fare la mattina dopo le nove sono solo a casa ciao e grazie
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Quello che ti sta succedendo è perfettamente "normale"....
Pensi che 22 anni di antidepressivi, e cioè di totale porcheria chimica, che hanno costretto il tuo sistema nervoso a camminare con un equilibrio decentrato, possano considerarsi eliminati in sei mesi?
Il primo grande errore che avete commesso è stato quello di scalare troppo velocemente. Io consiglio sempre lo scalaggio di un farmaco alla volta nell'ordine del 10 per cento al mese.
Il primo grande errore che avete commesso è stato quello di scalare troppo velocemente. Io consiglio sempre lo scalaggio di un farmaco alla volta nell'ordine del 10 per cento al mese.
Il secondo, grande errore è stato di non affiancare allo scalaggio un cambiamento radicale dello stile di vita, soprattutto alimentare.
Inutile scalare i farmaci, lo ripeterò fino ALLA NAUSEA, se non si adotta parimenti uno stile di vita tale da permettere al corpo di riequilibrarsi.
Questo alla luce anche del fatto che la maggior parte dei disturbi psichiatrici hanno una base totale o parziale di natura ORGANICA e quindi alimentare.
Questo è il piano di battaglia.
1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.
Ci sentiamo in privato
Io ci sono
Pietro Bisanti
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Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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