LETTERA
Gentile Signor Bisanti, buonasera. Sono la mamma di ********; mia figlia ha letto il suo libro e io ho letto alcune pagine che ho trovato interessanti. Mi chiedo se è possibile iniziare la diminuzione dei farmaci secondo lo schema indicato nel blog, senza l'autorizzazione dello psichiatra che la segue. Temo una possibile ricaduta dal punto di vistadella sua salute. Buona sera, grazie.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Lei deve avere prima di tutto chiari alcuni concetti:
1) I farmaci non hanno mai guarito niente e nessuno. Distruggono la vita delle persone. Lei non vede quanto sua figlia sia provata e ingrassata? Le sembra una persona "guarita"?
Guarire significa ridere, scherzare, arrabbiarsi quando serve. Essere VIVI, non degli zombie che mettono su chili e chili.
2) Ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione, nessuno può essere costretto ad assumere terapia alcuna se non nei casi previsti dalla Legge. Quindi, se sua figlia non è sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, è libera di fare quello che vuole senza l'autorizzazione di nessuno
3) Le "ricadute" sono semplicemente delle crisi che il corpo mette in atto per poter stare meglio. Mettetevi BENE in testa che dismettere i farmaci significa rimettere il cervello e il corpo A NUDO, quindi è come se dovessero ricominciare a lavorare da soli, senza chimica. Questo comporta queste inevitabili crisi da dismissione, che PASSERANNO.
4) Più si sarà coerenti e attenti nell'alimentazione secondo il "piano di attacco" di cui le allego il link, più i risultati arriveranno e saranno duraturi.
L'alimentazione corretta è INDISPENSABILE per stare bene tanto a livello fisico quanto a livello mentale.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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