LETTERA
Buongiorno sig. Pietro, mi scuso se la disturbo, avrei bisogno se possibile di un suo parere o meglio conforto.
Da 7 anni prendevo sereupin, a dicembre ho ricominciato ad avere ansia, panico e tremori tutto il giorno, la mia psichiatra mi ha cambiato in 6 mesi tre diversi farmaci ma continuavo a stare peggio e in 3 mesi sono dimagrita 9 kg... ad agosto ho smesso di prendere il fevarin, 150mg scalato in 3 settimane (come consigliato dalla psichiatra) dai primi di settembre prendo solo 15 gocce di lexotan durante la giornata.
Ho sempre l'ansia e finalmente la mia dottoressa mi ha detto che sono tutte crisi di astinenza e non una ricaduta.... ho iniziato a curarmi con l'alimentazione corretta e integratori di magnesio, b12, sono celiaca e ieri ho visto un naturopa/iridologo che mi ha detto che sono malnutrita e dagli esami anche anemica, i miei organi sono in sofferenza ma passerà se mi curo adeguatamente con il cibo.
Detto questo volevo essere rassicurata dal fatto che è normale avere delle crisi di ansia dovute da astinenza e soprattutto se è normale che durano da ormai un mese e quanta pazienza devo ancora avere per stare meglio.
Mi scuso se mi sono dilungata ma non so più a chi rivolgermi.
La ringrazio se potrà dedicarmi qualche minuti della sua vita per aiutarmi.
Grazie mille
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Sette anni di farmaci, di merda chimica che ha "semplicemente" soffocato una ben precisa sintomatologia che il suo corpo esprimeva per MANDARLE UN CHIARO MESSAGGIO che qualcosa a livello organico/spirituale/emozionale non stava funzionando a dovere.
Lei è riuscita meramente a sopravvivere (certo non a vivere) per questi sette anni, perché SONO SICURO che la qualità della sua vita ne sia stata grandemente inficiata (basti pensare ai disturbi sessuali antidepressivo-indotti).
Ora, come molto più spesso di quanto non si creda accade, la sua dose giornaliera di droga non fa più effetto e il suo pusher-psichiatra ha dovuto giocoforza dirottarla verso altri stupefacenti.
Lei sperava quindi che qualche altra pillola magica avrebbe potuto sistemare tutto... e invece è arrivata la doccia fredda.
Il suo corpo, la sua biochimica cerebrale ormai NE HANNO LE PALLE PIENE di essere tormentati da mattina a sera da schifezze chimiche. I suoi recettori neuronali sono ormai incapaci di funzionare "nemmeno" sotto la spinta di tutta questa orripilante chimica.
Aggiungiamo il minestrone di farmaci e lo scalaggio fatto come un principiante e la ricetta del disastro è servita su un piatto.
Almeno il suo psichiatra, caso più unico che raro, ha avuto l'onestà intellettuale di ammettere che lei NON HA NESSUNA RICADUTA, BENSI' UNA VERA E PROPRIA CRISI DI ASTINENZA DA STUPEFACENTI (LEGALI). Di conseguenza, è come ammettere che LEI NON E' MAI STATA "MALATA" COSI' COME LO INTENDONO GLI PSICHIATRI.
Le crisi che sta avendo sono assolutamente NORMALI: sono il mezzo che il corpo utilizza per tornare a uno stato di equilibrio.
Ci vorrà il tempo che ci vorrà, a volte anche mesi, ma è assolutamente INDISPENSABILE che lei aiuti il suo corpo certo non riempiendosi di integratori, bensì attraverso un radicale cambio di stile di vita, soprattutto alimentare.
Questo è il piano di battaglia.
1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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